...certi ragionamenti anche se umanamente comprensibili , davvero di ipocrisia ineguagliabile , soprattutto in un forum di "veri" appassionati. Neppure io posso più permettermi l'acquisto di determinati vini . Ci vogliono facoltosi imprenditori , finanzieri oppure magnati russo/cinesi . Mi arrivano giornalmente offerte dai più grandi collezionisti europei con cui sono in contatto e la lettura è quasi spassosa , dove le migliaia di euro a bottiglia sono briciole e i lotti , obbligatori , dai 50.000 Euro in su ,con punte anche di 300.000 Euro . Preso atto di ciò , l'atto consolatorio di "bevute alternative" non sussiste , per chi questi vini per fortuna o lungimirante bravura, se li è bevuti tutti in tantissime occasioni ( con tantissimi amici , è trent'anni almeno che faccio superbicchierate ) . Le sorprese o scoperte si possono contare sulle punte delle dita e fortemente temporanee pure queste , appena si scoprono le vere potenziali/qualità il giocattolino si rompe. Perchè bere Coche Dury , Leroy , DRC , Comte Ligier Belaire , Roumier , Egon Muller non è come bere .... " beeeeeeeeeeep" ... così come bere La Tache , Chambertin , Montrachet , Musigny , Richebourg , Latour , Rayas , Lafite e le selezioni di Krug non è come bere Auxey Duresses , Pernand Vergelesses , Volnay , Haut Cote de Nuits oppure un Entre deux mères o Haut Médoc o Franciacorta . Checchè l'atto consolatorio del fanculeggio dei top sia ormai lo sport di noi neo indigenti ( rispetto all'acquisto dei succitati...) , le cose non stanno come vorremmo ...
con buona pace del "vorrei ma non posso" , i valori e le emozioni sono assai diverse dall'approccio enopopulista e ben identificabili , che ce le possiamo permettere oppure no ...