Vino e oggettività di giudizio

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Nebbiolino
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Re: Vino e oggettività di giudizio

Messaggioda Nebbiolino » 31 lug 2021 22:04

Tutto estremamente interessante, ma potremmo riprendere il discorso della ceca assoluta?
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Andyele
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Re: Vino e oggettività di giudizio

Messaggioda Andyele » 31 lug 2021 23:04

zampaflex ha scritto:
Macca84 ha scritto:
Da teoria secondo loro (assosommelier) il giudizio deve stare dentro i 3 punti più i due della soggettività... quindi un 90 può essere per alcuni un 85 o un 95 ma mai un 80 o 100...
Per me come discorso ci può stare... però mi rimane il dubbio sulla gestione dei punteggi...


Qui dovrebbe palesarsi Dedalus con una delle sue storiche tirate su oggettività / soggettività.
Non ci sono più le polemiche di una volta :mrgreen:


Si mi ricordo che qualcuno aveva in firma una frase su quello che poteva essere il delta massimo del punteggio di un vino...fra bravi degustatori!!! :lol: Forse era Flufluns.
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Re: Vino e oggettività di giudizio

Messaggioda Macca84 » 01 ago 2021 00:07

bobbisolo ha scritto:penso basterebbe essere per niente politically correct... se un vino fa cagare è giusto che lo si stronchi, aldilà dell'impegno e del tempo che uno ci ha speso, che è sempre rispettabile ma non può entrare nel bicchiere...



Pienamente d'accordo... però ormai trovare dei vini fatti proprio male è fatica...
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zampaflex
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Re: Vino e oggettività di giudizio

Messaggioda zampaflex » 01 ago 2021 18:16

Nebbiolino ha scritto:Tutto estremamente interessante, ma potremmo riprendere il discorso della ceca assoluta?


Paulina Porizkova ti va bene? :D
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Re: Vino e oggettività di giudizio

Messaggioda zampaflex » 01 ago 2021 18:19

Macca84 ha scritto:
bobbisolo ha scritto:penso basterebbe essere per niente politically correct... se un vino fa cagare è giusto che lo si stronchi, aldilà dell'impegno e del tempo che uno ci ha speso, che è sempre rispettabile ma non può entrare nel bicchiere...



Pienamente d'accordo... però ormai trovare dei vini fatti proprio male è fatica...


Dici?
Metà dei naturali sono delle schifezze imbevibili.
Metà dei bordolesi sono "costruiti" in cantina.
Quasi tutto il Sudamerica e buona parte dell'Australia sfornano vini da muratore (nel senso che sono talmente spessi che li puoi usare in cantiere, un po' di cemento e via).
Metà del Prosecco è fatto con xxxyy e zzzx, non con la glera :mrgreen:
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Re: Vino e oggettività di giudizio

Messaggioda Macca84 » 01 ago 2021 21:23

zampaflex ha scritto:
Macca84 ha scritto:
bobbisolo ha scritto:penso basterebbe essere per niente politically correct... se un vino fa cagare è giusto che lo si stronchi, aldilà dell'impegno e del tempo che uno ci ha speso, che è sempre rispettabile ma non può entrare nel bicchiere...



Pienamente d'accordo... però ormai trovare dei vini fatti proprio male è fatica...


Dici?
Metà dei naturali sono delle schifezze imbevibili.
Metà dei bordolesi sono "costruiti" in cantina.
Quasi tutto il Sudamerica e buona parte dell'Australia sfornano vini da muratore (nel senso che sono talmente spessi che li puoi usare in cantiere, un po' di cemento e via).
Metà del Prosecco è fatto con xxxyy e zzzx, non con la glera :mrgreen:


Lascia stare prosecco, metodi naturali (che è un terno al lotto), sudamerica, Australia e anche tanto sud Africa (che sembrano fatti con l'aggiunta degli aromi).
I bordolesi costruiti non mi sono ancora capitati in mano...

Io dicevo dei Vini. Non delle cacate...

P.s. cmq prosecco (per quanto sia vino della massa) fatto decente ce n'è ancora un po....
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Re: Vino e oggettività di giudizio

Messaggioda dantespeaks » 03 ago 2021 11:26

Macca84 ha scritto:
Veltliner ha scritto:Io non credo nell'oggettività di giudizio al 100%, la ritengo impossibile per la diversità di pensiero ed esperienze insite nella natura umana.
Prima si parla di un metodo dove si danno 2 punti alla soggettività ma sono sicuro che se facessimo bere una batteria di vini a tutti gli iscritti di tale associazione la forbice dei punteggi non sarebbe solo di 2 punti.
E così succede tra i più blasonati wine writer al mondo o tra le guide di settore italiano o rimanendo ad intravino, da cui si è partiti, quando fanno le degustazioni a più teste ogni tanto scappano differenze anche di parecchi punti tra i degustatori, oppure i voti altisonanti delle batterie sui franciacorta :roll:.
Poi sono convinto che molte valutazioni sono pompate con coscienza perché parlare bene ti fa entrare nelle grazie e apre sempre più porte..parlare male porta o ad un sano confronto o ad una porta sbattuta in faccia.
I gusti di ognuno di noi sono diversi, così sul vino come lo è sul cibo, solo che sul cibo si accetta che a qualcuno un alimento può non piacere e altri invece lo trovano fantastico, invece sul vino mi sembra ci sia una ricerca di oggettività, per non so bene quale precisa ragione.
Oltre che come ha detto zampa i gusti cambiano nel tempo e poi dovresti ricordarti perfettamente tutti i vini bevuti in una vita per stilare una classifica oggettiva? Immagino gente come Vinogodi quanto tempo gli ci vorrebbe per ripensare ad ogni vino bevuto nei suo n anni da bevitore, metto n per non fare brutte figure non conoscendoci personalmente :D.
Se ripenso indietro nel tempo ai vini che mi ricordo maggiormente non sono sicuro di ricordare per forza i più buoni ma di sicuro quelli che mi hanno regalato qualcosa, come il Barbacarlo 83 che mi aprì Lino Maga in cantina da lui, che era molto buono, su questo non si discute, ma non il più buono mai bevuto.
Credo che bisognerebbe prendere tutto con maggiore calma e tranquillità..se ciò che leggi o il voto ti spingono a voler provare quel determinato vino bevilo e poi saprai con certezza quale è il tuo punteggio, se non te lo puoi permettere, come capita a me ma credo anche ad altri, leggi certe degustazioni con un po di sana invidia per chi se la può permettere allo stesso modo come quando leggo del nuovo modello di Ferrari o Lamborghini.


Da teoria secondo loro (assosommelier) il giudizio deve stare dentro i 3 punti più i due della soggettività... quindi un 90 può essere per alcuni un 85 o un 95 ma mai un 80 o 100...
Per me come discorso ci può stare... però mi rimane il dubbio sulla gestione dei punteggi...

Ammazza, quindi per la Assosommelier un vino che da panel risulta mediamente sui 90/100 può essere sia un vinello da grande distribuzione (85) ed eventualmente da portare dalla suocera dove si beve rigorosamente nel bicchiere da acqua, che una eccellenza assoluta (95)? Mi pare che oggettivamente sia un parametro di valutazione poco credibile, diverso sarebbe un discostamento massimo di 5 punti (87-88 vs 92-93), ma anche qui gli estremi di valutazione sarebbero da buono-ottimo vino a grande-grandissimo vino, un range ancora piuttosto generoso (anche perché tra una valutazione di 85 a una di 90 o da 90 a 95, parliamo di vini su livelli qualitativi differenti).
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Re: Vino e oggettività di giudizio

Messaggioda vinogodi » 03 ago 2021 12:26

Veltliner ha scritto:Io non credo nell'oggettività di giudizio al 100%, la ritengo impossibile per la diversità di pensiero ed esperienze insite nella natura umana.
... infatti non esiste oggettività in una analisi sensoriale. Si cerca di avvicinarsi in tanti modi , ma l'oggettività pura non è dato esistere , dove esiste discrezionalità di giudizio . Salvo i tanti tentativi e strumenti messi a disposizione per avvicinarsi :
IPOTESI 1) Metodi di analisi sensoriale codificati con panel d'assaggio formati ed educati e analisi statistica di significatività . Quella propugnata a gran voce su Intravino dal duo fondamentalista metodologico Sisto - Marcow .
PS: lo applico regolarmente ( cieche - panel educati - campioni significativi - analisi statistica ) per lavoro perchè richiesto nelle decisioni d'impiego di Grandi Clienti oppure nella validazione dei prototipi oppure nelle analisi di mercato : mai dato risultati significativi e , soprattutto e parecchie volte , sghembi e poco aderenti al reale. Meglio un paio di soggetti con grande discriminante sensoriale ed esperienza specifica per mandare a culo i risultati , dispendiosi sia in tempo che denaro , per mettere insieme panel improbabili e lunghissime sedute di formazione .
IPOTESI 2 : Analisi strumentale : che siano colorimetri (Hunter Lab o vecchi Gardner) , analitici di molecole "volatili" (gascromatografi - Gas Massa) oppure ... nasi elettronici pittoreschi oppure altro .
PPS: Da esperienza personale ed innumerevoli tentativi , la non corrispondenza fra standard di riferimento e valori sensoriali "reali" è talmente evidente da escludere , da parte mia, quasi sempre questo metodo indaginoso e poco praticabile , in quanto impossibilitati anche ad avere accesso a tale strumentazione , nonostante amicizie all'interno dell'Università o laboratorio aziendale (che ho gestito e attrezzato) per decenni.
IPOTESI 3 : grandi specialisti all''opera in sessioni limitate giudicanti dove il tentativo di gerarchizzazione in base a criteri condivisi permette di stilare classifiche in quanto l'output è sempre un valore numerico, come avviene nelle giurie giudicanti manifestazioni sportive (nuoto sincronizzato , ginnastica artistica , combattimenti , tuffi eccc) - concorsi animali ( cinofili , felini , sommeliers , bovini , equini , roditori ecc) e umani sulla stregua della sommellerie mondiale ( miglior sommelier del mondo , miglior ragioniere dell'Emilia , miglior Amministratore di condominio d'Europa, miglior battona dei quartieri Parioli ecc) oppure della genialità meccanica ( miglior orologio, miglior auto , miglior moto , miglior vibratore ecc).
...tornando a noi , senza tutte le menate precedenti , credo più ad un giudizio dato da Giancarlo Marino sulla Borgogna , Armando Castagno oppure Cernilli che tante commissioni del cazzo che girano nei concorsi nazionali ed internazionali... 8)
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: Vino e oggettività di giudizio

Messaggioda Veltliner » 03 ago 2021 21:20

vinogodi ha scritto:
Veltliner ha scritto:Io non credo nell'oggettività di giudizio al 100%, la ritengo impossibile per la diversità di pensiero ed esperienze insite nella natura umana.
... infatti non esiste oggettività in una analisi sensoriale. Si cerca di avvicinarsi in tanti modi , ma l'oggettività pura non è dato esistere , dove esiste discrezionalità di giudizio . Salvo i tanti tentativi e strumenti messi a disposizione per avvicinarsi :
IPOTESI 1) Metodi di analisi sensoriale codificati con panel d'assaggio formati ed educati e analisi statistica di significatività . Quella propugnata a gran voce su Intravino dal duo fondamentalista metodologico Sisto - Marcow .
PS: lo applico regolarmente ( cieche - panel educati - campioni significativi - analisi statistica ) per lavoro perchè richiesto nelle decisioni d'impiego di Grandi Clienti oppure nella validazione dei prototipi oppure nelle analisi di mercato : mai dato risultati significativi e , soprattutto e parecchie volte , sghembi e poco aderenti al reale. Meglio un paio di soggetti con grande discriminante sensoriale ed esperienza specifica per mandare a culo i risultati , dispendiosi sia in tempo che denaro , per mettere insieme panel improbabili e lunghissime sedute di formazione .
IPOTESI 2 : Analisi strumentale : che siano colorimetri (Hunter Lab o vecchi Gardner) , analitici di molecole "volatili" (gascromatografi - Gas Massa) oppure ... nasi elettronici pittoreschi oppure altro .
PPS: Da esperienza personale ed innumerevoli tentativi , la non corrispondenza fra standard di riferimento e valori sensoriali "reali" è talmente evidente da escludere , da parte mia, quasi sempre questo metodo indaginoso e poco praticabile , in quanto impossibilitati anche ad avere accesso a tale strumentazione , nonostante amicizie all'interno dell'Università o laboratorio aziendale (che ho gestito e attrezzato) per decenni.
IPOTESI 3 : grandi specialisti all''opera in sessioni limitate giudicanti dove il tentativo di gerarchizzazione in base a criteri condivisi permette di stilare classifiche in quanto l'output è sempre un valore numerico, come avviene nelle giurie giudicanti manifestazioni sportive (nuoto sincronizzato , ginnastica artistica , combattimenti , tuffi eccc) - concorsi animali ( cinofili , felini , sommeliers , bovini , equini , roditori ecc) e umani sulla stregua della sommellerie mondiale ( miglior sommelier del mondo , miglior ragioniere dell'Emilia , miglior Amministratore di condominio d'Europa, miglior battona dei quartieri Parioli ecc) oppure della genialità meccanica ( miglior orologio, miglior auto , miglior moto , miglior vibratore ecc).
...tornando a noi , senza tutte le menate precedenti , credo più ad un giudizio dato da Giancarlo Marino sulla Borgogna , Armando Castagno oppure Cernilli che tante commissioni del cazzo che girano nei concorsi nazionali ed internazionali... 8)


Esattamente perché un panel formato dà un risultato nella direzione verso cui il modello valutativo è stato pensato..pertanto può tendere verso una fascia più o meno estesa di consumatori ma mai verso tutti.
Ci sono cantine che fanno vini pensati per il mercato a stelle e strisce quindi dalle loro statistiche uscirà che quel mercato vuole vini differenti da quelli che vanno per la maggiore nel mercato interno.
Inoltre ognuno di noi ha sensibilità differenti tra spunti acetici, puzzette varie, residui zuccherini, tannicità, matericità, ecc.
Concordo che sia meglio seguire le indicazione di qualche serio professionista che non un panel impersonale o macchinari vari..alla fine deve subentrare anche una componente emozionale che è la manna per noi appassionati.
Inoltre credo che i 3 grandi degustatori nominati prima anche tra loro abbiano qualche divergenza di giudizio su qualche vino...siamo diversi uno dall'altro...per fortuna :D .
Da un certo punto di vista il bello del mondo del vino è anche la ricerca, la conoscenza che viene col tempo, un percorso proprio per scoprire i vini del cuore e quando pensi di esserci arrivato cambia ancora..a volte è il viaggio a rendere appagante la meta.

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