interessante piccola orizzontale di sciardonné giurassici, con luci ed ombre direi, ovvero emerge prepotente il carattere del terroir, ma alla fine abbiamo preferito la versione di Gahier che strizza l'occhio all'eleganza borgognona. Questo oggi, perchè mi rimane il dubbio che magari tra qualche anno domata la decisa acidità, le preferenze si potrebbero invertire, chissà...
vin de France Chardonnay Longefin 2018 - Didier Grappe. Parte esotico, poi frutta secca quasi a tradire qualche cenno di ossidazione che va e viene, susine bianche, acidità decisa, quasi citrino. In attesa di essere domato dal tempo.
Arbois Chardonnay Va Donc 2018 - Ratapoil. Naso più classico, con la frutta matura, anche qui arriva un cenno di frutta secca, col tempo si fa balsamico e vegetale. Sempre di corpo leggero ed acidità affilata, che però scaldandosi nel bicchiere trova già un suo equilibrio.
Arbois Chardonnay Les Follasses 2018 - Michel Gahier. Qui la frutta parte matura ed esotica, poi arriva l'agrume, qualche leggera traccia di passaggio in legno, sorso equilibrato dove c'è quel tanto di grassezza necessaria a tamponare la freschezza, sapido.
Vin de Pays de Franche-Comté blanc 2018 - Domaine de Cavarodes. In realtà questo non è solo Chardonnay, c'è anche del savagnin. Piuttosto chiuso al naso, pian piano concederà parecchio agrume, sorso di tensione e sapidità. Anche questo lo attenderei qualche anno.
Rheingau Rudesheimer Berg Rottland Riesling Spatlese 1997 - Weingut Johannishof. Dal sorso leggero ed agile, di buon equilibrio tra residuo misurato e freschezza, naso di frutta sciroppata, annanas e pera verde.