Barbera d'Alba Cascina Francia 2009 - Giacomo Conterno. Dopo la 2003 stappata qualche settimana fa, buona ma non al top, mi era rimasta la voglia... Naso ancora giovanile e tutto su frutta e fiori, qualche cenno di spezia, sorso pieno e ricco, rinfrescato sul finale da buona scia acida ma dove si sente anche un eccesso di alcol (in etichetta sono 15). Bel vino, capiamoci, ma visto il nome gli si fanno le pulci, e mi toccherà stapparne di altra annata per trovarla perfetta...
Brunello di Montalcino 2012 - Lisini. Anche qui mi era rimasta la voglia dopo che una bottiglia gemella stappata da un amico era cupa e poco performante. Oggi invece si riscatta alla grande, sfoggiando un sangiovese solare ed energico, saporito ed equilibrato, anche se il tannino suggerirebbe di aspettare ancora qualche anno.
Malvasia dell'Emilia Il mio Malvasia 2018 - Camillo Donati. Ingredienti: 1/3 di weizen + 1/3 di radler + 1/3 prosecco col fondo. Siamo un po' ai limiti, ma riesce comunque a farsi bere.
Montepulciano d'Abruzzo Villa Gemma 2006 - Masciarelli. Colore intenso e compatto senza alcun cedimento, naso elegante ancora sul frutto, che si svela pian piano, non male anche in bocca se non fosse per un tannino piuttosto asciugante.
Mosel Urzig Wurzgarten Riesling Spatlese 2011 - Monchhoff. C'è la frutta tropicale ed il cherosene, poi lo zenzero fresco appena tagliato, c'è anche l'acidità, coperta però da abbondante residuo zuccherino. Piacione direi, ma ti toglie la voglia di riesling...
Cornas Granit 60 Vieilles Vignes 2013 - Domaine Vincent Paris. Più profondo del granit 30 pari annata, gli manca però un poco di ciccia al sorso per riuscire a trovare la quadra... comunque, frutti di rovo, speziatura sui chiodi di garofano e radici, tannino che si fa ancora sentire, medio corpo.