COSA SI BEVE IN GIUGNO?????

[Guido_88]

Jacquesson 743

Dosaggio zero, bolla finissima quasi impercettibile, sembra un vino che ha 10 anni di bottiglia
Bellissima bevuta

Bevuto poche settimane fa....e questa bolla "quasi impercettibile" non l'ho trovata e neanche l'impressione di un vino con già anni in vetro. Conservazione un po' al limite magari?

Acquistato pochi mesi fa e tenuto al buio ma in appartamento e non in cantinetta.
Dici che siamo così border line?

[ORSO85]

Jacquesson 743

Dosaggio zero, bolla finissima quasi impercettibile, sembra un vino che ha 10 anni di bottiglia
Bellissima bevuta

Bevuto poche settimane fa....e questa bolla "quasi impercettibile" non l'ho trovata e neanche l'impressione di un vino con già anni in vetro. Conservazione un po' al limite magari?

Acquistato pochi mesi fa e tenuto al buio ma in appartamento e non in cantinetta.
Dici che siamo così border line?

Solitamente Jacquesson tiene molto bene gli anni, bevuta una 738 lo scorso anno che era perfetta.....con lunga vita davanti e la sua normale bolla....

Beviamoci una 744 insieme così fai il confronto

[lucastoner]

Jacquesson 743

Dosaggio zero, bolla finissima quasi impercettibile, sembra un vino che ha 10 anni di bottiglia
Bellissima bevuta

Bevuto poche settimane fa....e questa bolla "quasi impercettibile" non l'ho trovata e neanche l'impressione di un vino con già anni in vetro. Conservazione un po' al limite magari?

Acquistato pochi mesi fa e tenuto al buio ma in appartamento e non in cantinetta.
Dici che siamo così border line?

Non saprei dirti se effettivamente l'averla tenuta in appartamento abbia aiutato un'evoluzione così diversa da quella che ho verificato io....
Magari semplicemente il tappo non ha lavorato benissimo...vai a saperlo.

@Orso
744 è imbarazzantemente indietro (andrea sarà fiero di me dopo questa mia uscita )

[Ludi]

Domaine Tissot, Arbois Savagnin Les Bruyeres 2010: declassato a Vin de France a causa del residuo zuccherino (15 gr/l) alla cieca lo avrei collocato in Alsazia, indeciso magari tra un Riesling o un Pinot Gris; ad ogni modo, è davvero buono nelle note minerali che accennano all'idrocarburo e lo rimane persino quando, dopo un'oretta nel bicchiere, tira fuori stravaganti note vegetali che ricordano il soffritto (sedano, cipolla, carota). Sembra assurdo, ma erano tutt'altro che sgradevoli.
Domaine Brana, Irouléguy 2007: si sente che la base è il CF, anche se è decisamente più rustico e animale rispetto ai fratelli della Loira. Ad ogni modo, si è conservato benissimo.
Domaine Leccia, Patrimonio Blanc 2017: Vementinu in purezza, e si sente nelle note iodate e di mandorla amara. Pulito, profumato, buonissimo, da bere senza ritegno.
Fongoli, Montefalco Rosso Riserva Serpullo 2014: ad onta dell'annata, è equilibrato, non diluito nè verde, di grande scioltezza e complessità.
Marta Valpiani, Albana di Romagna Madonna dei Fiori 2018: gradevole, ben fatto, ma non da strapparsi i capelli.
Capinera, Cardinal Minio 2007: classico merlottone, neppure dei peggiori. Oggi non lo comprerei mai, ma ci stava così come ci sta ogni tanto il cocktail di scampi.
Nicolini, Malvasia 2012: il limite di questo vino, di per sé buono, è che l'alcol si sente un filo troppo, e lo rende, alla lunga, stancante.
De Bartoli, Pietranera 2015: pazzesca acidità (difficile credere sia un vino di Pantelleria), bevibilità assassina, goduria grandissima.
D'Alessandro, Il Bosco 2004: decisamente più Australia (cioccolato, sentori balsamici) che Rodano. Non è necessariamente un difetto, perché il vino è buono, ma per me il Syrah è un'altra cosa.
Dettori, Moscadeddu 2007: volatile ben percepibile, ma ci sta, perché non intacca gli aromi, decisamente sardi, di miele di elicriso e di brezze marine. Alessandro è sempre una garanzia di emozioni.

[win_67]

Errata corrige

[win_67]

Donnhoff Tonshiefer Riesling 2019 Trocken
Che dire, l'avevo già bevuto a febbraio e mi era piaciuto, perchè ha quel qualcosa che lo distingue e non lo fa rientrare nella massa.
Stasera serataccia, stavo facendo bruciare tutte le verdure in padella e siccome avevo fretta di bere ho ben pensato di accelerare mettendo la bottiglia in freezer (bestemmia o si fa?).
Ovviamente, come per le verdure, me ne sono dimenticato, ho preso la bottiglia e galleggiava un minuto pezzo di ghiaccio...
Mi sono detto che naso e bocca ne avrebbero risentito, invece spettacolari entrambe.
Poi in ​bocca una giusta acidità con una salinità finale che vorresti attaccarti al collo della bottiglia e scolartela tutta.
Speriamo che Francesco (ciclista) mandi presto la sua mail per ordinarne ancora.
Voto 8++

[zampaflex]

Cavicchioli - Vigna del Cristo (2020?)
Stranamente non lo avevo mai provato, ho rimediato. Parte con un bel fruttino ma poi si svuota e rimane solo l'acidità, troppo presto e troppa per goderne. Rispetto al Cattabrega bevuto un paio di settimane fa si vede una scelta diversa, forse classica, ma il risultato è un po' stridente e più gentilezza sarebbe stata gradita (tra i due c'è un grado alcoolico di differenza, segno di diversa maturazione delle uve direi).
-

Cascina delle Terre Rosse - Pigato 2018
Un vino semplice che ha il pregio della facilità di beva, senza le sovrastrutture un po' barocche della loro selezione (Apogeo); mineralità e sale in evidenza, si accompagna bene al cibo.
+

[Alberto]

Cavicchioli - Vigna del Cristo (2020?)
Stranamente non lo avevo mai provato, ho rimediato. Parte con un bel fruttino ma poi si svuota e rimane solo l'acidità, troppo presto e troppa per goderne. Rispetto al Cattabrega bevuto un paio di settimane fa si vede una scelta diversa, forse classica, ma il risultato è un po' stridente e più gentilezza sarebbe stata gradita (tra i due c'è un grado alcoolico di differenza, segno di diversa maturazione delle uve direi).

L'annata del VdC dovrebbe essere scritta sul collarino attorno alla capsula.
Per me, comunque e sempre, uno dei capisaldi della tipologia.

[GabrieleB.]

Resoconto di una serata davvero bella,con cari amici e grandi bottiglie.Dopo tanto tempo ce la siamo meritata!

Champagne Alexandre Filaine Cuvèe Speciale Sboccatura 2016,Champagne Marc Hebrart Ay GC Noces de Craie Bdn Extra brut 2016 sboccatura 2020
Più compiuto ed intenso il primo,con lievissime note di ossidazione quasi Bollingeriane,aperto e profumato di frutti rossi,cannella,noce moscata e zenzero,la bocca segue il naso ed è sicuramente uno champagne compiuto ed equilibrato.Hebrart è più chiuso e prospettico,lasciando intravedere una grande stoffa,affilato,agrumato con lievi cenni di frutta rossa,riparliamone tra qualche anno…bocca sicuramente più salina e minerale,molto interessante.
Bollinger La Grande Annèe 2002,Pol Roger Cuvèe SWC 1999
Si sale ovviamente di livello,oro lucente,freschezza mentolata e balsamica,agrume giallo accompagnate da note più mature con l’ossigenazione e l’alzarsi della temperatura mostrano per GA una matura giovinezza con strada ancora davanti a sé.Bocca cesellata,bollicina cremosa e assolutamente coerente con il naso completano il quadro della prima,grande bottiglia della serata.SWC è opulenza,pienezza,intensità,potenza.Vino con le bolle,che appena si ripulisce da una leggera ossidazione mostra un naso muscolare,ritmato e dinamico che non cede un millimetro all’aumentare della temperatura,anzi,si arricchisce con un ventaglio aromatico che va dal caffè in polvere al cacao amaro,cola,chinotto,agrume candito e biscotto al burro.Bocca importante in linea con il profilo olfattivo completata da una bollicina di una setosità ed eleganza splendide con finale e persistenza da manuale.
Meurasult En La Barre Domaine François Jobard 2007,Meursault 1er Cru Perrieres Domaine Boyer-Martenot 2008
Più immediata e solare En La Barre,più chiuso Perrieres ma con il tempo esce fuori alla distanza con un profilo più minerale,agrumato,salino,caffè e polvere di liquirizia,leggero burro a dare un filo di grassezza ad un profilo elegantissimo e di impronta più verticale mentre l’altro pur sfoderando uno spettro aromatico di grande classe resta su toni un po’ monocorde,marcando comunque burro d’arachide,limone maturo,crema di caffè e liquirizia.Le bocche rispecchiano i nasi,eleganti,equilbrate,compiute,lunghezza e profondità. Stiamo parlando di due grandi bianchi in livello assoluto anche loro senza alcun cenno di stanchezza.
Riesling Auslese Urziger Wurzgarten Benedict Loosen-Erben 1976 e 1985,Riesling Auslese Urziger Wurzgarten Schwaab-Kiebel 1992
Bottiglie straordinarie per longevità,complessità aromatica e palatale,equilibrio tra acidità e dolcezza.Nessuna sensazione di stanchezza,quasi cristallizzate in uno stato inspiegabile sospeso tra maturità e gioventù,a partire dal colore,per tutte un oro liquido,lucente,molto molto bello.Degustate una bottiglia alla volta,si parte con la 1992 che offre un profilo più fruttato e dolce al naso,frutto della passione,albicocca disidratata,mango,quasi zucchero filato,idrocarburo e agrume sono più defilati,bocca che lo richiama molto pur mantenendo un profilo molto equlibrato.La 1985 al netto di u tappo troppo secco ha un prevalere di note agrumate e minerali/idrocarburiche più spiccate,è la parte fruttata ad essere qui sullo sfondo,quasi più giovane verrebbe da dire…La 1976 è la sintesi perfetta di entrambe le altre, c’è poco da aggiungere:ha la dolcezza di frutto quasi opulento della 1992 e la freschezza agrumata e minerale della 1985,mi ripeto,una complessità aromatica ed un equilibrio davvero impressionanti,questa bottiglia davvero immensa,le altre hanno tutte le carte in regola per diventarlo.

Bottiglie perfette,tutte,mi preme dirlo, di provenienza Forum tranne Hebrart.Grazie a chi negli anni me le ha vendute,Claudio Alì,Vinnae,Scrio,Gianni Roland e Mirko Richebourg.

[Wineduck]

Grazie Gabriele, degustazione da applausi e note emozionanti : applausi!

[andrea]

(andrea sarà fiero di me dopo questa mia uscita )

Crescono bene questi ragazzi! Molto promettenti...

[GabrieleB.]

Grazie Gabriele, degustazione da applausi e note emozionanti : applausi!

Grazie Ale

[gmi1]

Cavicchioli - Vigna del Cristo (2020?)
Stranamente non lo avevo mai provato, ho rimediato. Parte con un bel fruttino ma poi si svuota e rimane solo l'acidità, troppo presto e troppa per goderne. Rispetto al Cattabrega bevuto un paio di settimane fa si vede una scelta diversa, forse classica, ma il risultato è un po' stridente e più gentilezza sarebbe stata gradita (tra i due c'è un grado alcoolico di differenza, segno di diversa maturazione delle uve direi).

L'annata del VdC dovrebbe essere scritta sul collarino attorno alla capsula.
Per me, comunque e sempre, uno dei capisaldi della tipologia.

sicuramente la 2020, perche la 2019 é stata una grande riuscita per il VdC, con il giusto corpo che si integra molto bene con la sferzante aciditá del Sorbara dal suo vigneto per eccellenza....
é sempre Sandro Cavicchioli l'enologo, pur se la proprietá é ora del GIV, dall'87 al 2020 sono giá 34 vendemmie, a mano, di questo Sorbara, con i suoi alti e bassi dovuti all'annata e alla qualitá delle uve certamente, peró credo che abbia sempre mantenuto quel minimo di qualitá e piacevolezza che mi fanno essere d'accordo con Alberto nel dire che é sempre un riferimento sicuro della tipologia....

[zampaflex]

Cavicchioli - Vigna del Cristo (2020?)
Stranamente non lo avevo mai provato, ho rimediato. Parte con un bel fruttino ma poi si svuota e rimane solo l'acidità, troppo presto e troppa per goderne. Rispetto al Cattabrega bevuto un paio di settimane fa si vede una scelta diversa, forse classica, ma il risultato è un po' stridente e più gentilezza sarebbe stata gradita (tra i due c'è un grado alcoolico di differenza, segno di diversa maturazione delle uve direi).

L'annata del VdC dovrebbe essere scritta sul collarino attorno alla capsula.
Per me, comunque e sempre, uno dei capisaldi della tipologia.

sicuramente la 2020, perche la 2019 é stata una grande riuscita per il VdC, con il giusto corpo che si integra molto bene con la sferzante aciditá del Sorbara dal suo vigneto per eccellenza....
é sempre Sandro Cavicchioli l'enologo, pur se la proprietá é ora del GIV, dall'87 al 2020 sono giá 34 vendemmie, a mano, di questo Sorbara, con i suoi alti e bassi dovuti all'annata e alla qualitá delle uve certamente, peró credo che abbia sempre mantenuto quel minimo di qualitá e piacevolezza che mi fanno essere d'accordo con Alberto nel dire che é sempre un riferimento sicuro della tipologia....

Avendo bevuto da poco il Cattabrega stessa annata, devo dire che in quanto a piacevolezza c'è un abisso a favore di quest'ultimo. Non me lo aspettavo, non per scarsa opinione del vino di Brondolo, quanto perché mi attendevo di più dal VdC.

[gmi1]

Cavicchioli - Vigna del Cristo (2020?)
Stranamente non lo avevo mai provato, ho rimediato. Parte con un bel fruttino ma poi si svuota e rimane solo l'acidità, troppo presto e troppa per goderne. Rispetto al Cattabrega bevuto un paio di settimane fa si vede una scelta diversa, forse classica, ma il risultato è un po' stridente e più gentilezza sarebbe stata gradita (tra i due c'è un grado alcoolico di differenza, segno di diversa maturazione delle uve direi).

L'annata del VdC dovrebbe essere scritta sul collarino attorno alla capsula.
Per me, comunque e sempre, uno dei capisaldi della tipologia.

sicuramente la 2020, perche la 2019 é stata una grande riuscita per il VdC, con il giusto corpo che si integra molto bene con la sferzante aciditá del Sorbara dal suo vigneto per eccellenza....
é sempre Sandro Cavicchioli l'enologo, pur se la proprietá é ora del GIV, dall'87 al 2020 sono giá 34 vendemmie, a mano, di questo Sorbara, con i suoi alti e bassi dovuti all'annata e alla qualitá delle uve certamente, peró credo che abbia sempre mantenuto quel minimo di qualitá e piacevolezza che mi fanno essere d'accordo con Alberto nel dire che é sempre un riferimento sicuro della tipologia....

Avendo bevuto da poco il Cattabrega stessa annata, devo dire che in quanto a piacevolezza c'è un abisso a favore di quest'ultimo. Non me lo aspettavo, non per scarsa opinione del vino di Brondolo, quanto perché mi attendevo di più dal VdC.

sono andato ad informarvi sul Cattabrega, stiamo parlando di due cose molto diverse, quest'ultimo é un rifermentato metodo ancestrale, 70% di Grasparossa, 15% Sorbara e 15% Trebbiano Modenese..... su terreni collinari e non di pianura fra Secchia e Panaro come il mitico vigneto Vigna del Cristo.....
probabilmente il Sorbara in purezza non é fra le tue preferenze, niente di male per caritá,
poi vedo che il Cattabrega é rosato al colore, avendo un 70% di Grasparossa immagino che abbia anche una prima fermentazione breve con le bucce.... nella scheda dicono che é fatto come una volta, io ho qualche dubbio, perché una volta lo lasciavono con le bucce per prendere tutto il colore e, se anche aggiungi un 15% di Sorbara e un 15% di Trebbiano, non credo proprio che si arrivi ad un colore cosí pallido....
boh forse mi sbaglieró ma non mi convince completamente.... dovró sopperire bevendolo al piú presto

[andrea]

Cavicchioli - Vigna del Cristo (2020?)
Stranamente non lo avevo mai provato, ho rimediato. Parte con un bel fruttino ma poi si svuota e rimane solo l'acidità, troppo presto e troppa per goderne. Rispetto al Cattabrega bevuto un paio di settimane fa si vede una scelta diversa, forse classica, ma il risultato è un po' stridente e più gentilezza sarebbe stata gradita (tra i due c'è un grado alcoolico di differenza, segno di diversa maturazione delle uve direi).

L'annata del VdC dovrebbe essere scritta sul collarino attorno alla capsula.
Per me, comunque e sempre, uno dei capisaldi della tipologia.

sicuramente la 2020, perche la 2019 é stata una grande riuscita per il VdC, con il giusto corpo che si integra molto bene con la sferzante aciditá del Sorbara dal suo vigneto per eccellenza....
é sempre Sandro Cavicchioli l'enologo, pur se la proprietá é ora del GIV, dall'87 al 2020 sono giá 34 vendemmie, a mano, di questo Sorbara, con i suoi alti e bassi dovuti all'annata e alla qualitá delle uve certamente, peró credo che abbia sempre mantenuto quel minimo di qualitá e piacevolezza che mi fanno essere d'accordo con Alberto nel dire che é sempre un riferimento sicuro della tipologia....

Avendo bevuto da poco il Cattabrega stessa annata, devo dire che in quanto a piacevolezza c'è un abisso a favore di quest'ultimo. Non me lo aspettavo, non per scarsa opinione del vino di Brondolo, quanto perché mi attendevo di più dal VdC.

sono andato ad informarvi sul Cattabrega, stiamo parlando di due cose molto diverse, quest'ultimo é un rifermentato metodo ancestrale, 70% di Grasparossa, 15% Sorbara e 15% Trebbiano Modenese..... su terreni collinari e non di pianura fra Secchia e Panaro come il mitico vigneto Vigna del Cristo.....
probabilmente il Sorbara in purezza non é fra le tue preferenze, niente di male per caritá,
poi vedo che il Cattabrega é rosato al colore, avendo un 70% di Grasparossa immagino che abbia anche una prima fermentazione breve con le bucce.... nella scheda dicono che é fatto come una volta, io ho qualche dubbio, perché una volta lo lasciavono con le bucce per prendere tutto il colore e, se anche aggiungi un 15% di Sorbara e un 15% di Trebbiano, non credo proprio che si arrivi ad un colore cosí pallido....
boh forse mi sbaglieró ma non mi convince completamente.... dovró sopperire bevendolo al piú presto

Ciao caro, fidati che è davvero buono il Cattabrega. Vero che non c'è come provarlo, e secondo me invecchia pure bene qualche annetto

[gmi1]

L'annata del VdC dovrebbe essere scritta sul collarino attorno alla capsula.
Per me, comunque e sempre, uno dei capisaldi della tipologia.

sicuramente la 2020, perche la 2019 é stata una grande riuscita per il VdC, con il giusto corpo che si integra molto bene con la sferzante aciditá del Sorbara dal suo vigneto per eccellenza....
é sempre Sandro Cavicchioli l'enologo, pur se la proprietá é ora del GIV, dall'87 al 2020 sono giá 34 vendemmie, a mano, di questo Sorbara, con i suoi alti e bassi dovuti all'annata e alla qualitá delle uve certamente, peró credo che abbia sempre mantenuto quel minimo di qualitá e piacevolezza che mi fanno essere d'accordo con Alberto nel dire che é sempre un riferimento sicuro della tipologia....

Avendo bevuto da poco il Cattabrega stessa annata, devo dire che in quanto a piacevolezza c'è un abisso a favore di quest'ultimo. Non me lo aspettavo, non per scarsa opinione del vino di Brondolo, quanto perché mi attendevo di più dal VdC.

sono andato ad informarvi sul Cattabrega, stiamo parlando di due cose molto diverse, quest'ultimo é un rifermentato metodo ancestrale, 70% di Grasparossa, 15% Sorbara e 15% Trebbiano Modenese..... su terreni collinari e non di pianura fra Secchia e Panaro come il mitico vigneto Vigna del Cristo.....
probabilmente il Sorbara in purezza non é fra le tue preferenze, niente di male per caritá,
poi vedo che il Cattabrega é rosato al colore, avendo un 70% di Grasparossa immagino che abbia anche una prima fermentazione breve con le bucce.... nella scheda dicono che é fatto come una volta, io ho qualche dubbio, perché una volta lo lasciavono con le bucce per prendere tutto il colore e, se anche aggiungi un 15% di Sorbara e un 15% di Trebbiano, non credo proprio che si arrivi ad un colore cosí pallido....
boh forse mi sbaglieró ma non mi convince completamente.... dovró sopperire bevendolo al piú presto

Ciao caro, fidati che è davvero buono il Cattabrega. Vero che non c'è come provarlo, e secondo me invecchia pure bene qualche annetto

ciao Andrea, certo che mi fido, infatti mi metto in moto per andarne a prendere, anche altri prodotti della cantina, la mia non era una critica alla bontá o meno, non l'ho ancora bevuto , ma solo al non senso di paragonarlo al VdC, solo quello...

[gianni femminella]

In merito al Cattabrega, avete idea dei prezzi in cantina?
Grazie