littlewood ha scritto:Francesco M ha scritto:littlewood ha scritto:picenum ha scritto:littlewood ha scritto:Ecco...la mia domanda allora e': perche' dopo 40 anni lavora ancora cosi???
Domanda che contiene già una tua risposta. Direi che dovresti chiederlo a lui. Come se io ti dicessi perchè ancora chiamano Cotarella come consulente... ognuno è libero di fare i vini che gli piacciono. Ho un amico che sta seguendo un progetto a me caro, con tanto impegno, soprattutto umano, per recuperare vecchie vigne in zone montane non facili, con consulenze che l'hanno portato a fare un vino con "spiccati profumi di pera e banana" tipici della zona
. che gli dico? nulla, spero che se ne accorga da solo. Puliti, senza volatile, senza brett, senza nulla.
A parte questo l'unica cosa che posso dire è che il suo Catavela è tra i bianchi più venduti in diverse enoteche che conosco, anche on line, che suoi vini sono apprezzati in tutto il mondo e che puoi andare tranquillamente a leggere anche nelle ecommerce francesi (lo vendono in tanti da tempo) per vedere cosa dicono (ad es. "De très beaux vins, alliant élégance, finesse et fraîcheur, pas caricaturaux pour deux sous ... On adore depuis presque dix ans maintenant !").
Lavora male? può essere.
Allora io dico che gente come Gravner Quintarelli Conterno Biondi Santi De villaine Soldera Madame leroy e compagnia cantante nn ha capito nulla e invece Armani che lavora da 40 anni ha capito tutto....perche' e' sbagliato fare vini puliti profondi territoriali sfaccettati emozionanti mentre e' giusto fare vini sporchi squilibrati con volatili a mille...allora il lavoro maniacale in vigna la pulizia in cantina son stupidate galattiche a sto' punto...perche' la volatile artiva se hai uve di m....quando fai la fermentazione nn saturi i recipienti ( nn e' una maledizione divina l' acetica e' l' ossigeno O2 che la provoca eh!) Nn lavi bene cisterne pompe imbottigliatrici ecc ( 1 litro di vino 10 litri di acqua mediamente) tutte queste cose son cazzate...quei vini li avra' fatti pure Gesu' Cristo x le nozze di canaan ma restano a mio avviso imbevibili....
dai ma questa è la base.
ce lo vedo proprio armani a portare in cantina uve che fumano dalla muffa, tenere vasche scolme e incrostate di vino, brindare coi sorci che saltellano tra una pompa e una pressa.
Bene ..spiegami l' acetica a quei livelli allora.....
guarda, io non posso parlare per i vini della cantina in questione. ma posso risponderti con un esempio a me vicino (non so se può o meno essere di supporto al dibattito).
in una piccola cantina in cui lavoro vinifichiamo solo mosto di sgrondo e prima pressatura per i vini di punta (diciamo così) e la seconda pressata per il vino di prima uscita, con minore affinamento.
vendemmia 2020, bellissime uve, che io sia fulminato se avessi visto una muffetta, magari sempre così, non ci credevo mentre raccoglievo (anche sul pn, per dire), temperature sempre gradevoli, mai troppo caldo.
pressiamo, dividiamo le masse, fermentazioni spontanee con piede preparato giorni prima, vasche sempre colme (te l'assicuro) pulizia ossessionante (lo sa dio quante bestemmie mi tocca dire a lavare e rilavare giornalmente vasche, pavimenti, etc) temperature in cantina sempre intorno ai 20° C (fortunatamente). tutte le masse concludono bene la fermentazione alcolica, assaggiando prima i mosti eravamo molto soddisfatti (e lo siamo tuttora per i vini). dopo qualche giorno, mettiamo il naso nel bicchiere di vino spillato dalla vasca di seconda pressatura e percepiamo una volatile atipica per i nostri vini, sicuramente coprente e compromettente (si sta parlando di 1.2 g/l più o meno). non venderemo quel vino, chiaramente.
ora, da dove caz è spuntata? chissà, molto probabilmente durante il processo fermentativo in cui gli apiculati hanno cominciato a lavorare, i batteri acetici hanno preso il sopravvento. coglioni noi a non accorgercene prima. pace.
sono cose che talvolta possono capitare quando si lavora con fermentazioni spontanee.