LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

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Luca castoldi
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 16 mag 2021 23:16

Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.
alleg
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda alleg » 16 mag 2021 23:35

Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Bah su Aubry non sarei così tranchant, non fa strabuzzare gli occhi ma cercando si trova a prezzi ottimi (lasciando stare il listino ufficiale) e me lo sono sempre sgargarozzato senza problemi. Sul primo si, non mi è piaciuto gran che nemmeno a me...
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 16 mag 2021 23:47

alleg ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Bah su Aubry non sarei così tranchant, non fa strabuzzare gli occhi ma cercando si trova a prezzi ottimi (lasciando stare il listino ufficiale) e me lo sono sempre sgargarozzato senza problemi. Sul primo si, non mi è piaciuto gran che nemmeno a me...
ma infatti non sono stato per nulla tranchant. È ben fatto, come sempre. Lo ricordavo con un po piu di personalità.
Ma va bene,champagne didascalico. Under 35 è ok per me. Sopra ne parlo. Tutto qui
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda alleg » 17 mag 2021 00:01

Luca castoldi ha scritto:
alleg ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Bah su Aubry non sarei così tranchant, non fa strabuzzare gli occhi ma cercando si trova a prezzi ottimi (lasciando stare il listino ufficiale) e me lo sono sempre sgargarozzato senza problemi. Sul primo si, non mi è piaciuto gran che nemmeno a me...
ma infatti non sono stato per nulla tranchant. È ben fatto, come sempre. Lo ricordavo con un po piu di personalità.
Ma va bene,champagne didascalico. Under 35 è ok per me. Sopra ne parlo. Tutto qui


Si trova a decisamente meno di 35!
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 17 mag 2021 09:03

alleg ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:
alleg ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Bah su Aubry non sarei così tranchant, non fa strabuzzare gli occhi ma cercando si trova a prezzi ottimi (lasciando stare il listino ufficiale) e me lo sono sempre sgargarozzato senza problemi. Sul primo si, non mi è piaciuto gran che nemmeno a me...
ma infatti non sono stato per nulla tranchant. È ben fatto, come sempre. Lo ricordavo con un po piu di personalità.
Ma va bene,champagne didascalico. Under 35 è ok per me. Sopra ne parlo. Tutto qui


Si trova a decisamente meno di 35!
si certo però attenzione a non valutare sempre in base al fatto che magari si trova un offerta in questo o quel sito, piuttosto che nel forum. parliamo di prezzi normali, di un comune consumatore che si siede al ristorante o va al bar e ordina Aubry, vedrai che 35 non li spende. Costa 24 piu iva di listino...
Io ho valutato 2 champagne da comune cliente, seduto al bar di un amico, pagando il prezzo corrente di due champagne. Il primo l'ho trovto assurdo per banalità, il secondo uno champagne classico ma senza personalità, cmq universale e va bene così
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Ziliovino » 17 mag 2021 09:49

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Napa Valley Cabernet Sauvignon 1999 - Chateau Montelena. Colore ancora perfetto e compatto, sul frutto scuro, leggero fumé, sorso rotondo ma con adeguata freschezza a supportare, non evolverà granché neppure il giorno dopo, un po' statico ma piuttosto piacevole.

Sudtirol Lagrein Riserva 2012 - Nusserhof. Ti avvolge una fragranza di macedonia di frutti di rovo e tanto floreale, sorso di peso leggero, fresco, ma senza sbavature e di ottimo equilibrio. Piuttosto buono.

Rosato di Toscana 2018 - Massavecchia. Finalmente riesco a scovarne una bottiglia... Appena stappato è un succo di melograno rugginoso, poi si distende su ribes e floreale intenso, al sorso fresco di frigo è spigoloso e rustico, man mano si scalda guadagna in equilibrio per dare il meglio di se solo il giorno dopo addirittura a temperatura ambiente, virando sulla ciliegia matura, e diventando un ibrido rosè/light red (anzi togliete pure il light) sicuramente originale. Molto sui generis, però in qualche modo riesce a smarcarsi dal clichè rosatone alcolico ed avere un suo perché. Piaciuto.

Jasnières Prémices 2015 - Domaine de Bellivière. Praticamente uno spatlese, con residuo bello deciso, ma anche tanta freschezza, naso esotico con tanta frutta matura ma elegante. Molto piacevole.

Priorat Vi de Vila Bellmunt 2016 - Mas d'en Gil. Molto piacevole questo spagnolo a base grenache e carinena, fresco e succoso al sorso, timido al naso, con frutta rossa e leggera macchia mediterranea. Semplice ma efficace...

Sancerre Les Monts Damnés 2011 - Pascal Cotat. Appena stappato sembra tutto giocato in sottrazione, alla Vatan, in realtà è solo chiuso a riccio, e soprattutto si giova di qualche grado in più nel bicchiere, diventando una gran bella bevuta, ancora giovanile nelle note agrumate, qualche nota verde solo accennata, sorso teso, salino e lungo, con un cenno di tannino sul finale.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda gianni femminella » 17 mag 2021 17:03

Ziliovino ha scritto:

Rosato di Toscana 2018 - Massavecchia. Finalmente riesco a scovarne una bottiglia... Appena stappato è un succo di melograno rugginoso, poi si distende su ribes e floreale intenso, al sorso fresco di frigo è spigoloso e rustico, man mano si scalda guadagna in equilibrio per dare il meglio di se solo il giorno dopo addirittura a temperatura ambiente, virando sulla ciliegia matura, e diventando un ibrido rosè/light red (anzi togliete pure il light) sicuramente originale. Molto sui generis, però in qualche modo riesce a smarcarsi dal clichè rosatone alcolico ed avere un suo perché. Piaciuto.


Produttore della mia zona del quale non ho più avuto occasione di bere niente da diversi anni.
A proposito di volatile, visto che se n'è parlato in questi giorni, ricordo che le loro bottiglie ne erano tutte segnate in maniera decisa, almeno quelle che ho bevuto io. Questa era corretta? Grazie
Ultima modifica di gianni femminella il 17 mag 2021 18:33, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Nizza » 17 mag 2021 18:31

Collio Malvasia Schiopetto, 2018

I gradi son 15 e si sentono tutti.  Su di una zuppa di pesce fa il suo contro gallinelle & company: i profumi del Collio ci son tutti e buono e' buono,  pero' scende proprio pesante e la conclamata sapidita' io non la sento, mentre necessito di round oltre la norma per esaurirne il contenuto, il  che mi fa sempre pensare. Provato poi su tagliatelle ai funghi e va bene, ma il livello della boccia non si abbassa di molto. Dimostrazione che l'assioma per cui piu' si va su con l'alcool piu' il vino e' vino ed e' buono e' errato. In ogni caso, non ti fa venire il mal di testa come quei vinelli del  supermercato che fan 12°. Vabbe' questa cantina fa gia' il meraviglioso Friulano e replicare e' difficile.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Ziliovino » 17 mag 2021 20:44

gianni femminella ha scritto:
Ziliovino ha scritto:

Rosato di Toscana 2018 - Massavecchia. Finalmente riesco a scovarne una bottiglia... Appena stappato è un succo di melograno rugginoso, poi si distende su ribes e floreale intenso, al sorso fresco di frigo è spigoloso e rustico, man mano si scalda guadagna in equilibrio per dare il meglio di se solo il giorno dopo addirittura a temperatura ambiente, virando sulla ciliegia matura, e diventando un ibrido rosè/light red (anzi togliete pure il light) sicuramente originale. Molto sui generis, però in qualche modo riesce a smarcarsi dal clichè rosatone alcolico ed avere un suo perché. Piaciuto.


Produttore della mia zona del quale non ho più avuto occasione di bere niente da diversi anni.
A proposito di volatile, visto che se n'è parlato in questi giorni, ricordo che le loro bottiglie ne erano tutte segnate in maniera decisa, almeno quelle che ho bevuto io. Questa era corretta? Grazie


volatile non pervenuta, o per lo meno non percepita visto che in genere non sono ipersensibile in merito.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda gianni femminella » 17 mag 2021 20:58

Ziliovino ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Ziliovino ha scritto:

Rosato di Toscana 2018 - Massavecchia. Finalmente riesco a scovarne una bottiglia... Appena stappato è un succo di melograno rugginoso, poi si distende su ribes e floreale intenso, al sorso fresco di frigo è spigoloso e rustico, man mano si scalda guadagna in equilibrio per dare il meglio di se solo il giorno dopo addirittura a temperatura ambiente, virando sulla ciliegia matura, e diventando un ibrido rosè/light red (anzi togliete pure il light) sicuramente originale. Molto sui generis, però in qualche modo riesce a smarcarsi dal clichè rosatone alcolico ed avere un suo perché. Piaciuto.


Produttore della mia zona del quale non ho più avuto occasione di bere niente da diversi anni.
A proposito di volatile, visto che se n'è parlato in questi giorni, ricordo che le loro bottiglie ne erano tutte segnate in maniera decisa, almeno quelle che ho bevuto io. Questa era corretta? Grazie


volatile non pervenuta, o per lo meno non percepita visto che in genere non sono ipersensibile in merito.


Io sono tollerante, infatti ricordo che le bottiglie mi piacquero tutte, però la volatile si sentiva eccome. Chissà se hanno cambiato qualcosa in cantina.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda littlewood » 18 mag 2021 12:54

gianni femminella ha scritto:
Ziliovino ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Ziliovino ha scritto:

Rosato di Toscana 2018 - Massavecchia. Finalmente riesco a scovarne una bottiglia... Appena stappato è un succo di melograno rugginoso, poi si distende su ribes e floreale intenso, al sorso fresco di frigo è spigoloso e rustico, man mano si scalda guadagna in equilibrio per dare il meglio di se solo il giorno dopo addirittura a temperatura ambiente, virando sulla ciliegia matura, e diventando un ibrido rosè/light red (anzi togliete pure il light) sicuramente originale. Molto sui generis, però in qualche modo riesce a smarcarsi dal clichè rosatone alcolico ed avere un suo perché. Piaciuto.


Produttore della mia zona del quale non ho più avuto occasione di bere niente da diversi anni.
A proposito di volatile, visto che se n'è parlato in questi giorni, ricordo che le loro bottiglie ne erano tutte segnate in maniera decisa, almeno quelle che ho bevuto io. Questa era corretta? Grazie


volatile non pervenuta, o per lo meno non percepita visto che in genere non sono ipersensibile in merito.


Io sono tollerante, infatti ricordo che le bottiglie mi piacquero tutte, però la volatile si sentiva eccome. Chissà se hanno cambiato qualcosa in cantina.

E' tornato fabrizio in sella all' azienda.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda GabrieleB. » 18 mag 2021 16:47

Andai a visitare Fabrizio in azienda nel 2002.Comprai alcune cose tra cui il suo Cabernet La Fonte di Pietrarsa che non ha più prodotto,vino molto buono.Oltre al Sauvignon passito e all'Ariento,Vermentino.Bevute negli anni,nessuna aveva sentori di volatile.Parecchi anni dopo ho preso alcune bottiglie di Querciola e di Rosato.Quest'ultimo,davvero buono e pulito con un profilo come quello descritto da Zilio,Querciola 04,rosso,blend di Sangiovese e Alicante,da lavandino con una volatile allucinante totalmente fuori controllo.La 08 invece pulita,precisa e buona!
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Ziliovino » 18 mag 2021 17:41

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Grande spagnolata, seconda puntata (la prima un mesetto fa), e direi che ci siamo tolti la voglia di Spagna, ed anche la curiosità e soddisfazione di trovarsi nel bicchiere qualche mostro sacro... Non si sono toccate le vette assolute di Vega Sicilia ma diversi vini molto buoni. Un plauso all'organizzatore, che non guarda in faccia a nessuno e ci propone sempre il top, che sia Rioja, Cava o moscatel di Malaga.  Segnalo anche il ristorante perchè merita, per la cucina ovviamente, ma anche location e servizio, se vi trovate a passare in Valseriana: Nasturzio ad Albino.

Rioja Blanco Placet Valtomelloso 2014 - Palacios Remondo. Vaniglia e qualche nota verde, di media struttura, leggero tannino sul finale, bianco piacevole, senza particolari slanci.

Pirata 2014 - Benjamin Romeo e Ismael Gonzalo. da Magnum. Da una collaborazione tra Bodega Contador ed un microproduttore bianchista, solo magnum in numero esiguo. Color oro chiaro, velato, sa di pera matura, prugna mirabelle, sorso teso, agrumato-limonoso direi, che si distende un poco scaldandosi. Speculare al primo, difetterà in eleganza ma non in carattere.

Reserva Particular de Recaredo Brut nature 2008 - Recaredo. 138 mesi sui lieviti, sb. 2020. Perfettino e cortino, agrumato, riesce però a concedere un originale lemongrass, e la bolla è piuttosto elegante.

Cava Gran Reserva Ars Collecta 457 2008 - Codorniu. Confetto e zenzero candito per un naso originale ed intenso, sorso vellutato ed equilibrato, bella scia acida finale ad allungare in parte il sorso, non male direi. Poi il giorno dopo ne scopri il costo, evabbeh...

Rioja Blanco Reserva 2012 - Remirez de Ganuza. Il tocco internazionale si sente, nella vaniglia e nel sorso senza asperità, il frutto è timido, medio corpo, avanti un altro...

Rioja Reserva Blanco Seleccion Especial 200 Monges 2008 - Vinicola Real. 125 bottiglie... Stupisce per la gioventù, ancora tutto sulla frutta bianca, molto equilibrato al sorso dove conquista per energia, freschezza e struttura. I bianchi della Rioja non sono il mio genere ma qui ci siamo direi.

Rioja Blanco 2008 - Remelluri. Bevuto distrattamente, mi sono segnato solo che aveva una bella pesca bianca e si lasciava bere...

Rioja Grande Anada 1999 - Artadi. Magnum e tappazzo malefico... 'orcatrò...

Rioja La Cueva del Contador 1998 - Bodega Contador. Il colore ha nuances aranciate nebbiolesche, ed anche lo sviluppo è decadente ma ancora vivo, con china e liquirizia, leggero fumé, sorso fresco e di medio corpo, tannino risolto.  

Tempranillo Vina El Pison 2016 - Artadi. Sembra letteralmente appena svinato, a partire dal colore violaceo brillante, al naso è una macedonia di frutta, con more e fragole, vinoso ed ancora troppo giovane per essere decifrato, ripassare tra almeno un lustro...

Rioja Contador 2015 - Bodega Contador. Frutti di rovo e pepe nero, sorso serrato e tannico, energico, si può dire cazzuto? sicuramente giovane ma al contrario del precedente dice già la sua.

Rioja Contador 2000 - Bodega Contador. Fiori secchi, sottobosco e quella nota Borgognona di spezia orientale mista a fiori che mi intriga sempre parecchio, col tempo riemerge il frutto sulla fragola, sicuramente c'è anche della volatile ma non sovrasta ed amplifica il bouquet. Sorso più disteso e compiuto. Ecco, un mix tra questo ed il precedente e sarebbe davvero perfetto...

Priorat L'Ermita 2000 - Alvaro Palacios. Qui è l'eleganza e l'equilibrio a farla da padrona, è forse la sintesi tra i due vini precedenti, cambiando ovviamente registro al naso, dove emerge anche a una particolare nota di concentrato di pomodoro, frutti rossi, speziatura leggera. Grande vino ma non fa breccia nel mio cuore.

Moscatel Old Vines n.3 2014 - Jorge Ordonez Selections. Uva passa e tiglio, tisana, un naso fragrante ed un sorso sciropposo e viscoso, oleoso, siamo ai limiti della concentrazione credo.

Moscatel Esencia n.4 2013 - Jorge Ordonez Selections. Naso inizialmente più classico con l'albicocca e la caramella gelèe, poi canditi ed origano, sorso più equilibrato seppur anche qui siamo sul ricco e concentrato c'è maggior freschezza. Molto buono.

Moscatel Toneles - Valdespino. Ecco, se con l'old vines 3 pensavo si fosse arrivati ai limiti di concentrazione per un vino qui si va anche oltre... Sembra di essere di fronte ad uno sherry PX prima di accorgersi della scritta Moscatel. Comunque: color mogano concentrato, gli archetti sembrano colorare il cristallo del bicchiere, noce e nocino, petrolio, liquirizia purissima, caffè e tostature, catrame, sorso viscoso ed asfaltante, saturante. Esperienza, ma difficile finire il bicchiere.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Alberto » 18 mag 2021 17:49

:shock: :shock: :shock: :shock: :shock:
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda OcchioDiPernice » 18 mag 2021 22:45

Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 19 mag 2021 08:16

OcchioDiPernice ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla
:D :D cosa cazzo c'entra la figa?
Sarà stata una mia impressione. Mi scuso con moon import.
È buono e infatti mi ricorda Selosse ora che mi ci fai pensare.
Che poi abbia le vigne principalmente nel massiccio di Saint Thierry è secondario, sabbie e argille.
Ma sopratutto ha un prezzo imperdibile per arrivare da Merfy.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda andrea » 19 mag 2021 09:23

Luca castoldi ha scritto:
OcchioDiPernice ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla
:D :D cosa cazzo c'entra la figa?
Sarà stata una mia impressione. Mi scuso con moon import.
È buono e infatti mi ricorda Selosse ora che mi ci fai pensare.
Che poi abbia le vigne principalmente nel massiccio di Saint Thierry è secondario, sabbie e argille.
Ma sopratutto ha un prezzo imperdibile per arrivare da Merfy.

Chartogne-Taillet è un discreto produttore per le cuvee di alto livello, per quanto piuttosto care. La cuvee Sainte Anne è imbarazzante tanto è trista ed insignificante. Se poi uno guarda il cartellino del prezzo è scandalosa. Uno degli Champagne più vegetali che mi sia capitato di bere.
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda vinogodi » 19 mag 2021 09:27

Luca castoldi ha scritto:
OcchioDiPernice ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla
:D :D cosa cazzo c'entra la figa?
... subito l'ho pensato pure io . Riflettendo , è un descrittore che molte volte uso (come da firma di cskdv) e quindi mi sembra un pò misogino ma coerente con le tendenze attuali , sia per descrizioni etero che omo , quindi al di sopra delle parti di genere . Personalmente , pensando a qualche supermacerato ( i vini di Leroy solo riferiti ad altissimo livello muliebre...) ... pensaci bene... 8)
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egio
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda egio » 19 mag 2021 09:30

Luca castoldi ha scritto:
OcchioDiPernice ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla
:D :D cosa cazzo c'entra la figa?
Sarà stata una mia impressione. Mi scuso con moon import.
È buono e infatti mi ricorda Selosse ora che mi ci fai pensare.
Che poi abbia le vigne principalmente nel massiccio di Saint Thierry è secondario, sabbie e argille.
Ma sopratutto ha un prezzo imperdibile per arrivare da Merfy.


A me Sainte-Anne piaciuto sempre e sempre acquistato (ovviamente a prezzi ben inferiori di quelli cui si trova in giro normalmente tra enoteche o ristoranti in Italia) fino a poco tempo fa; tra l'altro dovrei avere ancora persino un paio di bottiglie del millesimato 2008 fatto per Moon all'epoca, ma anche il "normale" non vintage l'ho sempre trovato valido e centrato, anche se più semplice ovviamente rispetto ai suoi parcellari, che apprezzo parecchio.
Ma devo dire che l'impressione di Luca, unita a quel che avevo già letto dal Lupetti, mi conferma un deciso cambio di rotta su questa etichetta, che proprio non riconosco nella descrizione qua sopra. Leggevo infatti che dalle sboccature 2019 o poco prima ha cambiato sia dosaggio che impostazione e che il vino risulta più genericamente piacione e morbido, rispetto a quello più teso e affilato che conoscevamo.
Può essere quindi che sia io (che non ho bevute di sboccature così recenti) che OdP abbiao in mente un vino ormai diverso e che non esiste più.
Così, per dire.
Luca castoldi
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 19 mag 2021 10:07

egio ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:
OcchioDiPernice ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla
:D :D cosa cazzo c'entra la figa?
Sarà stata una mia impressione. Mi scuso con moon import.
È buono e infatti mi ricorda Selosse ora che mi ci fai pensare.
Che poi abbia le vigne principalmente nel massiccio di Saint Thierry è secondario, sabbie e argille.
Ma sopratutto ha un prezzo imperdibile per arrivare da Merfy.


A me Sainte-Anne piaciuto sempre e sempre acquistato (ovviamente a prezzi ben inferiori di quelli cui si trova in giro normalmente tra enoteche o ristoranti in Italia) fino a poco tempo fa; tra l'altro dovrei avere ancora persino un paio di bottiglie del millesimato 2008 fatto per Moon all'epoca, ma anche il "normale" non vintage l'ho sempre trovato valido e centrato, anche se più semplice ovviamente rispetto ai suoi parcellari, che apprezzo parecchio.
Ma devo dire che l'impressione di Luca, unita a quel che avevo già letto dal Lupetti, mi conferma un deciso cambio di rotta su questa etichetta, che proprio non riconosco nella descrizione qua sopra. Leggevo infatti che dalle sboccature 2019 o poco prima ha cambiato sia dosaggio che impostazione e che il vino risulta più genericamente piacione e morbido, rispetto a quello più teso e affilato che conoscevamo.
Può essere quindi che sia io (che non ho bevute di sboccature così recenti) che OdP abbiao in mente un vino ormai diverso e che non esiste più.
Così, per dire.

Io credo sia molto cambiato, così mi ha confermato anche un amico che al 4 season lo ha lavorato per anni.
Quello che invece non è cambiato è il massiccio di Saint Thierry. Gli salva la cula il munier a dare una n po di verve.
Ma mi raccomando, la stella Polare sia la figa.
Cmq costa 29 più IVA... Bisogna scendere con la piena cantando la favola dell orso, altro che figa
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda ORSO85 » 19 mag 2021 11:42

Luca castoldi ha scritto:
egio ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:
OcchioDiPernice ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla
:D :D cosa cazzo c'entra la figa?
Sarà stata una mia impressione. Mi scuso con moon import.
È buono e infatti mi ricorda Selosse ora che mi ci fai pensare.
Che poi abbia le vigne principalmente nel massiccio di Saint Thierry è secondario, sabbie e argille.
Ma sopratutto ha un prezzo imperdibile per arrivare da Merfy.


A me Sainte-Anne piaciuto sempre e sempre acquistato (ovviamente a prezzi ben inferiori di quelli cui si trova in giro normalmente tra enoteche o ristoranti in Italia) fino a poco tempo fa; tra l'altro dovrei avere ancora persino un paio di bottiglie del millesimato 2008 fatto per Moon all'epoca, ma anche il "normale" non vintage l'ho sempre trovato valido e centrato, anche se più semplice ovviamente rispetto ai suoi parcellari, che apprezzo parecchio.
Ma devo dire che l'impressione di Luca, unita a quel che avevo già letto dal Lupetti, mi conferma un deciso cambio di rotta su questa etichetta, che proprio non riconosco nella descrizione qua sopra. Leggevo infatti che dalle sboccature 2019 o poco prima ha cambiato sia dosaggio che impostazione e che il vino risulta più genericamente piacione e morbido, rispetto a quello più teso e affilato che conoscevamo.
Può essere quindi che sia io (che non ho bevute di sboccature così recenti) che OdP abbiao in mente un vino ormai diverso e che non esiste più.
Così, per dire.

Io credo sia molto cambiato, così mi ha confermato anche un amico che al 4 season lo ha lavorato per anni.
Quello che invece non è cambiato è il massiccio di Saint Thierry. Gli salva la cula il munier a dare una n po di verve.
Ma mi raccomando, la stella Polare sia la figa.
Cmq costa 29 più IVA... Bisogna scendere con la piena cantando la favola dell orso, altro che figa


Chi mi cerca? :mrgreen:
[email protected] - https://www.instagram.com/tanadelvino/
Non spedisco il venerdì per evitare di lasciare il vostro vino in deposito dai corrieri.
Spedisco il giorno successivo alla visualizzazione del pagamento, consegna in 24/48h.
Smarco
Messaggi: 5935
Iscritto il: 18 nov 2012 15:01

Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Smarco » 19 mag 2021 13:06

Luca castoldi ha scritto:
egio ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:
OcchioDiPernice ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia


Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla
:D :D cosa cazzo c'entra la figa?
Sarà stata una mia impressione. Mi scuso con moon import.
È buono e infatti mi ricorda Selosse ora che mi ci fai pensare.
Che poi abbia le vigne principalmente nel massiccio di Saint Thierry è secondario, sabbie e argille.
Ma sopratutto ha un prezzo imperdibile per arrivare da Merfy.


A me Sainte-Anne piaciuto sempre e sempre acquistato (ovviamente a prezzi ben inferiori di quelli cui si trova in giro normalmente tra enoteche o ristoranti in Italia) fino a poco tempo fa; tra l'altro dovrei avere ancora persino un paio di bottiglie del millesimato 2008 fatto per Moon all'epoca, ma anche il "normale" non vintage l'ho sempre trovato valido e centrato, anche se più semplice ovviamente rispetto ai suoi parcellari, che apprezzo parecchio.
Ma devo dire che l'impressione di Luca, unita a quel che avevo già letto dal Lupetti, mi conferma un deciso cambio di rotta su questa etichetta, che proprio non riconosco nella descrizione qua sopra. Leggevo infatti che dalle sboccature 2019 o poco prima ha cambiato sia dosaggio che impostazione e che il vino risulta più genericamente piacione e morbido, rispetto a quello più teso e affilato che conoscevamo.
Può essere quindi che sia io (che non ho bevute di sboccature così recenti) che OdP abbiao in mente un vino ormai diverso e che non esiste più.
Così, per dire.

Io credo sia molto cambiato, così mi ha confermato anche un amico che al 4 season lo ha lavorato per anni.
Quello che invece non è cambiato è il massiccio di Saint Thierry. Gli salva la cula il munier a dare una n po di verve.
Ma mi raccomando, la stella Polare sia la figa.
Cmq costa 29 più IVA... Bisogna scendere con la piena cantando la favola dell orso, altro che figa

Non bevo il S. Anne ormai da diverso tempo, quindi non mi pronuncio, a differenza dei parcellari che conosco benissimo e tranne un paio gli altri sono ottimi, soprattutto quelli a base chardonnay e pinot nero, su Aubry invece non sono d'accordo per uno champagne che costa 29 ivato per me è perfetto, sia subito che dopo un po dalla sboccatura e non lo trovo per nulla banale considerando altri prodotti sulla stessa fascia di prezzo
Acquisto: solo da persone con feed o conosciute
Luca castoldi
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda Luca castoldi » 19 mag 2021 16:55

Smarco ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:
egio ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:
OcchioDiPernice ha scritto:
Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla
:D :D cosa cazzo c'entra la figa?
Sarà stata una mia impressione. Mi scuso con moon import.
È buono e infatti mi ricorda Selosse ora che mi ci fai pensare.
Che poi abbia le vigne principalmente nel massiccio di Saint Thierry è secondario, sabbie e argille.
Ma sopratutto ha un prezzo imperdibile per arrivare da Merfy.


A me Sainte-Anne piaciuto sempre e sempre acquistato (ovviamente a prezzi ben inferiori di quelli cui si trova in giro normalmente tra enoteche o ristoranti in Italia) fino a poco tempo fa; tra l'altro dovrei avere ancora persino un paio di bottiglie del millesimato 2008 fatto per Moon all'epoca, ma anche il "normale" non vintage l'ho sempre trovato valido e centrato, anche se più semplice ovviamente rispetto ai suoi parcellari, che apprezzo parecchio.
Ma devo dire che l'impressione di Luca, unita a quel che avevo già letto dal Lupetti, mi conferma un deciso cambio di rotta su questa etichetta, che proprio non riconosco nella descrizione qua sopra. Leggevo infatti che dalle sboccature 2019 o poco prima ha cambiato sia dosaggio che impostazione e che il vino risulta più genericamente piacione e morbido, rispetto a quello più teso e affilato che conoscevamo.
Può essere quindi che sia io (che non ho bevute di sboccature così recenti) che OdP abbiao in mente un vino ormai diverso e che non esiste più.
Così, per dire.

Io credo sia molto cambiato, così mi ha confermato anche un amico che al 4 season lo ha lavorato per anni.
Quello che invece non è cambiato è il massiccio di Saint Thierry. Gli salva la cula il munier a dare una n po di verve.
Ma mi raccomando, la stella Polare sia la figa.
Cmq costa 29 più IVA... Bisogna scendere con la piena cantando la favola dell orso, altro che figa

Non bevo il S. Anne ormai da diverso tempo, quindi non mi pronuncio, a differenza dei parcellari che conosco benissimo e tranne un paio gli altri sono ottimi, soprattutto quelli a base chardonnay e pinot nero, su Aubry invece non sono d'accordo per uno champagne che costa 29 ivato per me è perfetto, sia subito che dopo un po dalla sboccatura e non lo trovo per nulla banale considerando altri prodotti sulla stessa fascia di prezzo
io ho sempre bevuto aubry, marchio molto afidabile e dal giusto prezzo. Queste sono maison da grandi numeri, ci sta si stia abbassando il livello qualitativo, come ci sta mi sbagli io, per carità. ne ho in mente almeno altre 2 o 3 che sono precipitate qualitativamente, almeno per i miei parametri.
Charton non c'entra nulla con quello di qualche anno fa, però ha clienti affezionati che magari nemmeno si accorgono delle differenze. Siamo tutti fatti un po così.
Il fatto che poi un filo doppio lo leghi indissolubilmente alla figa, lo rende indispensabile per molti.
Chiosando, ormai posso fare serenamente a meno della figa e anche di Charton Taillet. Ho da prendere il mio sidro.
" Abbiamo tutti i suoi problemi" cit ( picchio dal pozzo, grande album :D )
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda gianni femminella » 19 mag 2021 20:35

C.C. 2015 Setriolo, Castellina in Chianti
Bel colore granato, limpido e luminoso.
Caldo ma con misura, violetta da manuale, denso; a un certo punto si palesa il frutto maturo e un lievissimo fondo amaro che dà movimento. Classico e tradizionale, non per palati leggeri.
A breve stappo una 2016, questa bottiglia era buona e intrigante.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

Messaggioda l'oste » 19 mag 2021 21:33

gianni femminella ha scritto:C.C. 2015 Setriolo, Castellina in Chianti
Bel colore granato, limpido e luminoso.
Caldo ma con misura, violetta da manuale, denso; a un certo punto si palesa il frutto maturo e un lievissimo fondo amaro che dà movimento. Classico e tradizionale, non per palati leggeri.
A breve stappo una 2016, questa bottiglia era buona e intrigante.

Concordo, azienda interessante. Bevuto un paio di mesi fa la 2016. Ho recuperato le due note postate qui.

Chianti Classico 2016 - Setriolo, colore scuro luminoso, c'è subito il frutto, il sangue e il sottobosco da sangiovese, ben equilibrati, circondati da una sciarpa balsamica, in bocca è importante, si muove a colline sul palato, il sapore richiama i profumi in mix, lascia una sensazione di frutto amaro dolcino, alla cieca avrei detto un ottimo rosso di Montalcino. Piacevole sorpresa, piccola azienda bio bella e semplice in Castellina in Chianti, olio notevole e gentilezza estrema di Susanna. What else? Piaciuto.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini

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