LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

[maxer]

RADICE 2020 PALTRINIERI
Lambrusco di Sorbara rifermentato in bottiglia, Metodo ancestrale
O lo ami o lo odi: ma se parte la scintilla non potrai più farne a meno.

Il vino è con tappo a corona, in bottiglia trasparente che lascia vedere il deposito di lieviti sul fondo: come sempre in questi casi l’assaggio può dunque essere effettuato in duplice maniera: decantando oppure “mescolando” i residui.

Lambrusco di una volta, la prima fermentazione da mosto avviene in tini d’acciaio a temperatura controllata. La rifermentazione avviene in bottiglia con successivo affinamento, maturazione sui propri lieviti.

Colore rosso rubino con riflessi violacei, profumi floreali, fruttati di fragoline di bosco e lamponi. Corpo e acidità sono ben evidenti e soprattutto, in equilibrio. La persistenza è lunga, vigorosa e armonica nel retrogusto.

Una spremuta d'uva di pura bontà, bassa gradazione alcolica, grande bevibilità anche da merenda, bottiglia finisce in un amen.

..... ho appena finito di farmi di un annata 2019, bevuta da solo, con madre e figlia praticamente astemie, abbinata ad piccolo crudino, con la mia porzioncina composta da una ventina di ostriche Bélon du Bélon, un dieci gamberi rossi di Mazara del Vallo ed altrettanti scampi del Golfo del Quarnaro

Abbinamento perfetto, grande bottiglia : altro che il solito (ormai noioso, trito e ritrito) Champagne ! .....

[Alberto]

RADICE 2020 PALTRINIERI
Colore rosso rubino con riflessi violacei

Tutto bene, Simone?

P.S.: Scherzi a parte, non condivido il cambio di bottiglia da champagnotta classica a trasparente, ma tant'è...

[dantespeaks]

Stasera volevo aprire Schwaab-Kiebel Ürziger Würzgarten Riesling Auslese 1992, ci può stare con un fritto misto di pesce? Grazie

Direi proprio di no.

No no no

..... letto con qualche ora di ritardo :
meno male che ho posto sempre all' erta delle coppie di ben addestrate sentinelle che si danno il cambio ogni quattro ore, onde evitare queste vere e proprie idee balzane ! .....

per favore, che non succeda più eh

Grazie per avermi evitato la cazzata in realtà il fritto misto era già in programma ma sinceramente non ero sicuro di quanto potesse essere sbagliato abbinarci un auslese di questo tipo, la bottiglia l'avevo presa venerdì in enoteca e avevo solo voglia di stapparla, da qui la domanda sperando che qualcuno rispondesse "ma sì dai, non sarà l'abbinamento top ma si può provare"

Così l'ho accompagnato al Prophète di Parigot che ho assaggiato per la prima volta e ha fatto il suo direi più che bene

[Ludi]

Cantina della Volta, DDR 2009: ero a Reggio Emilia ed avevo voglia di un Lambrusco diverso....e questo certamente lo è. Intrigante al naso, con molti frutticini rossi e una vena di rosa, non scevra però da note animali, che mi ricordano il Rubis de Noirs di Leclerc Briant. Si spegne un po' in bocca: sapido ai limiti del salato, manca di quella freschezza che mi sarei aspettato. Sono contento di averlo provato? Si. Lo ricomprerò? A più di 20 €, no.
Avignonesi, Nobile di Montepulciano 2016: davvero è 100% Prugnolo Gentile? Il colore scuro e la sensazione di confettura di mirtillo lasciano leggermente perplessi, anche se il vino è indubbiamente ben fatto, con un filino di vaniglia che rientrerà. Decisamente lontano dal "mio" Sangiovese.
A. De Rothschild, Brut Rosé SA: sempre corretto, equilibrato, fa alla grande il suo lavoro. Pagato 15 €.
Quacquarini, Vernaccia di Serrapetrona secco SA : animale sino al midollo, una sorta di esasperazione della rusticità del Lambrusco. C'è di peggio. Un must con i salumi.
Eguren Ugarte, Rioja Gran Reserva Cedula Real 2010: Rioja "vecchio" stile: vecchio nel senso di ancora pesantemente dipendente dal rovere nuovo. Che a 11 anni dalla vendemmia si sente tutto. Peccato, perché la materia prima è davvero ottima.
Dom. Michel Magnien, Marsannay Blanc Plantelle 2018: la biodinamica pulita, in un vino che non fa gridare al miracolo, ma è talmente citrino e dissetante da far scolare senza ritegno la bottiglia.
Milos Frano, Stagnum 2003: ad onta dell'anata calda, ha terziarizzato benissimo. In questo stadio sembra quasi un vecchio Nebbiolo, almeno al naso (certo, in bocca il tannino iperscorrevole lo tradisce). Bevuto con soddisfazione.

[Tuscany]

RADICE 2020 PALTRINIERI

Tutto bene, Simone?

P.S.: Scherzi a parte, non condivido il cambio di bottiglia da champagnotta classica a trasparente, ma tant'è...

Ciao Albert, tutto bene, solo troppe bevute questo week
La bottiglia del radice tappo corona è sempre stata trasparente , quella del tappo sughero dovrebbe essere rimasta scura (non lo dò con precisione perché io lavoro solo tappo corona.

Tu come te la passi in quel di Venice?
Simone

[Luca castoldi]

Bernard Delagrange, bourgogne pn, sede della maison a Mersault.
Girellavo per Beaune per comprare da mangiare dal mio gastronomo in centro.
Ho visto il punto vendita di Delagrange, maison storica con diversi ettari in cdb.
23, non pochi.
Il pn era a 12 in vetrina, insieme a ben piu blasonati pommard,volnay ( lieux dits tutti importanti,caillerets, taillepieds, il taglia i piedi, mentre a pommard meno performanti a dire il vero).
Lo prendo e lo stappo a casa.
Qui la puttana è lui o sono io, lo capirò quando lo ribevo domani.
Rubino luminoso, note pepate e speziate, semplice di un frutto piccolo rosso, fragrante.
Bocca minerale, una bibita di beva genuina, sa di una crostata fresca di frutti di bosco.
Ma è il minerale finale che mi incanta, nella sua semplicità.
Non è un vino banale, restando in una fascia di prezzo che vorrei approfondire.
Un cdb, senza le profondità della cdn ma che a bicchiere potrebbe fare danni, 2018 spensierato
Gioioso
Il vino è buono

Ps. Vedo solo ora che sono vecchie vigne e mi spiego tutto. Tra l altro il nome del produttore è così in secondo piano che, abituato a scudi,araldi e minchiate varie, mi potrei innamorare subito.
Nemmeno si legge. Domani capirò meglio, lo porto a jeanniard e ascolto.

[Ziigmund]

Di recente ho stappato 2 bottiglie di Dolcetto di Mascarello Bartolo e 2 di Mascarello Giuseppe tutte 2019, purtroppo 4/4 lavandinate.
Tutte con gli stessi problemi: solo alcool al naso, in bocca un mix tra acidità e sapidità (alla faccia del dolcetto )...imbevibili. Tappi perfetti.

Mi chiedo se sia solo una questione di sfiga vera e propria?! Me ne rimangono 3 di un produttore e una dell'altro, ho la tentazione di portarle direttamente nella campana del vetro per evitare incazzature

Bottiglie acquistate da due venditori diversi, conservazione OK.
BAHH

[Francesco M]

Di recente ho stappato 2 bottiglie di Dolcetto di Mascarello Bartolo e 2 di Mascarello Giuseppe tutte 2019, purtroppo 4/4 lavandinate.
Tutte con gli stessi problemi: solo alcool al naso, in bocca un mix tra acidità e sapidità (alla faccia del dolcetto )...imbevibili. Tappi perfetti.

Mi chiedo se sia solo una questione di sfiga vera e propria?! Me ne rimangono 3 di un produttore e una dell'altro, ho la tentazione di portarle direttamente nella campana del vetro per evitare incazzature

Bottiglie acquistate da due venditori diversi, conservazione OK.
BAHH

strano
erano velati/torbidi? accenni di carbonica?

[Ziigmund]

No no, i vini erano tutti di colore ottimo, senza residui, nè velature. Erano proprio pessimi, difficilmente bevibili. Capisco una bottiglia sfortunata, ma 2/2 di uno e 2/2 dell'altro...non benissimo.
Qualche settimana fa ho bevuto con sommo piacere 2 bottiglie di dolcetto di Rinaldi, invece con i Mascarello's una delusione totale.

[vinogodi]

No no, i vini erano tutti di colore ottimo, senza residui, nè velature. Erano proprio pessimi, difficilmente bevibili. Capisco una bottiglia sfortunata, ma 2/2 di uno e 2/2 dell'altro...non benissimo.
Qualche settimana fa ho bevuto con sommo piacere 2 bottiglie di dolcetto di Rinaldi, invece con i Mascarello's una delusione totale.

...davvero strano . Ne ho un tot , assaggiate anche da subito , ed erano ottimi . Riprovo e ti so dire .

[vinogodi]

...approposito di Langa :
- Serafino (Teobaldo) Rivella : Nebbiolo 2020 da infarto da tanto buono , anche da botte . Sarà un piccolo capolavoro , di bevibilità assassina . Montestefano 2017 conferma la bontà dell'annata apparentemente difficoltosa : di buona struttura, profumi splendidi per soavità ed articolazione, bocca ancora un pò severa ma già bevibilissimo , come da stile Teobaldo ...
Cogno : batteria straordinaria , fra le migliori della sua storia . Un Vigna Elena 2015 poderoso ma di eleganza sopraffina( sempre nello stile Valter Fissore) , complessissimo , di vigore e sorso pienissimo . Bricco Pernice 2016 fra i migliori mai prodotti (96/100), strutturato, balsamico , con note di rabarbaro splendide , tannini fittissimi e grande avvolgenza palatale . Ravera 2017 poetico per suadenza e raffinatezza . Incredibile la Barbera Prefilossera con una personalità unica e note decisamente nebbioleggianti , entra di diritto fra le top five della categoria . Storica anche la Nascetta , che sembra uno Chablis da tanto buono quest'anno , minerale come non l'ho mai sentito nonostante la gioventù estrema .
...Conterno : Monfortino 2015 ...potenza pura , quasi digrignante come non lo sentivo dal 2010 , severo e di carattere , un Monfortino proiettato nei secoli . Barbera Francia 2019 l'ho preferita al Cerretta 2019, ma entrambe su semitoni altissimi e ai vertici assoluti delle Barbera . 2017 anche qui sugli scudi nei cru , Roberto sa come domare le annate difficili , dove , come nella 2016 , non ci sarà Monfortino quindi i Cru sono "completi" , dove Francia svetta ma Arione ci sta ormai alle calcagna . Cerretta di struttura notevole ma ancora da equilibrarsi , comunque grandi interpretazioni dell'annata .

[Ziigmund]

No no, i vini erano tutti di colore ottimo, senza residui, nè velature. Erano proprio pessimi, difficilmente bevibili. Capisco una bottiglia sfortunata, ma 2/2 di uno e 2/2 dell'altro...non benissimo.
Qualche settimana fa ho bevuto con sommo piacere 2 bottiglie di dolcetto di Rinaldi, invece con i Mascarello's una delusione totale.

...davvero strano . Ne ho un tot , assaggiate anche da subito , ed erano ottimi . Riprovo e ti so dire .

Guarda, anche io mi sono detto "davvero strano"...non avevo mai assaggiato i Dolcetto di questi due produttori e ovviamente avevo buone aspettative, peccato.
Se trovo annate più indietro li riprovo, ma con quelle rimaste di 2019...ho il magone ad aprirle

[maxer]

...approposito di Langa :
- Serafino (Teobaldo) Rivella : Nebbiolo 2020 da infarto da tanto buono , anche da botte . Sarà un piccolo capolavoro , di bevibilità assassina . Montestefano 2017 conferma la bontà dell'annata apparentemente difficoltosa : di buona struttura, profumi splendidi per soavità ed articolazione, bocca ancora un pò severa ma già bevibilissimo , come da stile Teobaldo ...

..... scrivo molto raramente sui vini che bevo, ma questa volta non posso assolutamente esimermi dal farlo
Che dire ? Sono del tutto d' accordo con te, due vini splendidi, affascinanti, Nebbiolo in primis : la tua descrizione è perfetta (novità ? )

Sono stato con moglie a trovarli, lui e la cara Maria, due settimane fa (stavolta ti ho anticipato ) : due ore di assaggi, piacevoli chiacchierate, ricordi sereni di amici comuni, qualcuno scomparso

Pomeriggio bellissimo .....

e prima, visitina Burlotto a Verduno, da Fabio : diciamolo, interessante !

[Tuscany]

RADICE 2020 PALTRINIERI
Lambrusco di Sorbara rifermentato in bottiglia, Metodo ancestrale
O lo ami o lo odi: ma se parte la scintilla non potrai più farne a meno.

Il vino è con tappo a corona, in bottiglia trasparente che lascia vedere il deposito di lieviti sul fondo: come sempre in questi casi l’assaggio può dunque essere effettuato in duplice maniera: decantando oppure “mescolando” i residui.

Lambrusco di una volta, la prima fermentazione da mosto avviene in tini d’acciaio a temperatura controllata. La rifermentazione avviene in bottiglia con successivo affinamento, maturazione sui propri lieviti....

..... ho appena finito di farmi di un annata 2019, bevuta da solo, con madre e figlia praticamente astemie, abbinata ad piccolo crudino, con la mia porzioncina composta da una ventina di ostriche Bélon du Bélon, un dieci gamberi rossi di Mazara del Vallo ed altrettanti scampi del Golfo del Quarnaro

Abbinamento perfetto, grande bottiglia : altro che il solito (ormai noioso, trito e ritrito) Champagne ! .....

Massimo migliore abbinamento non potevi azzeccarlo, gran bella bevuta ma soprattutto gran bella mangiata
Sempre una bella bevuta, si riesce praticamente ad abbinarlo su tutto (meno che sulla ciccia eh).
ciao

[Stefano976]

Confesso che il Dolcetto mi piace, ne compero e ne bevo abbastanza.

Tempo fa sul Dolcetto 2019 di Cortese ho avuto gli stessi problemi: alcool e acidità sparate, vino del tutto squilibrato.
Nell'annata 2018 dello stesso produttore, ma come di altri (Pira, Brezza, Mascarello G., ecc...) ho trovato vini molto piacevoli.

Ora mi chiedo e vi chiedo, sarà che la 2019 per questa tipologia di vino è stata annata storta?

Comunque per approfondire questo fine stettimana stappo il Dolcetto 2019 di Rinaldi, vediamo come va stavolta
st.

Di recente ho stappato 2 bottiglie di Dolcetto di Mascarello Bartolo e 2 di Mascarello Giuseppe tutte 2019, purtroppo 4/4 lavandinate.
Tutte con gli stessi problemi: solo alcool al naso, in bocca un mix tra acidità e sapidità (alla faccia del dolcetto )...imbevibili. Tappi perfetti.

Mi chiedo se sia solo una questione di sfiga vera e propria?! Me ne rimangono 3 di un produttore e una dell'altro, ho la tentazione di portarle direttamente nella campana del vetro per evitare incazzature

Bottiglie acquistate da due venditori diversi, conservazione OK.
BAHH

[Nebbiolino]

Confesso che il Dolcetto mi piace, ne compero e ne bevo abbastanza.

Tempo fa sul Dolcetto 2019 di Cortese ho avuto gli stessi problemi: alcool e acidità sparate, vino del tutto squilibrato.
Nell'annata 2018 dello stesso produttore, ma come di altri (Pira, Brezza, Mascarello G., ecc...) ho trovato vini molto piacevoli.

Ora mi chiedo e vi chiedo, sarà che la 2019 per questa tipologia di vino è stata annata storta?

Comunque per approfondire questo fine stettimana stappo il Dolcetto 2019 di Rinaldi, vediamo come va stavolta
st.

Di recente ho stappato 2 bottiglie di Dolcetto di Mascarello Bartolo e 2 di Mascarello Giuseppe tutte 2019, purtroppo 4/4 lavandinate.
Tutte con gli stessi problemi: solo alcool al naso, in bocca un mix tra acidità e sapidità (alla faccia del dolcetto )...imbevibili. Tappi perfetti.

Mi chiedo se sia solo una questione di sfiga vera e propria?! Me ne rimangono 3 di un produttore e una dell'altro, ho la tentazione di portarle direttamente nella campana del vetro per evitare incazzature

Bottiglie acquistate da due venditori diversi, conservazione OK.
BAHH

Boh.

Dolcetto 2019 di MT Mascarello, bevute varie bottiglie e l'ho trovato sempre golosissimo (alcol contenuto e poco avvertibile). Cortese non saprei, è un pò che non lo frequento.

In ogni caso, acidità e sapidità sono aspetti più che normali per questo vino, in genere accompagnate da un bel frutto e qualche spezia... consiglierei di non lasciarsi ingannare dal nome del vitigno.

[zampaflex]

Passata da un amico per avere un parere, stappo e commento.

Murgo - Brut metodo classico 2018
Sboccatura marzo 2021, quindi circa trenta mesi sui lieviti. Naso gradevole, richiama un po' di frutti rossi come se invece che nerello mascalese fosse il riferimento nobile (pinot nero anzi noir). Bocca composta, piena, giovanile ma equilibrata. Dosaggio correttissimo, buona spinta dalle durezze. Non cerchiamo complessità, ma ha forza per stare con grande tranquillità a tavola. Complimenti. Confermo che la Franciacorta questa boccia la vede col binocolo.

[littlewood]

Passata da un amico per avere un parere, stappo e commento.

Murgo - Brut metodo classico 2018
Sboccatura marzo 2021, quindi circa trenta mesi sui lieviti. Naso gradevole, richiama un po' di frutti rossi come se invece che nerello mascalese fosse il riferimento nobile (pinot nero anzi noir). Bocca composta, piena, giovanile ma equilibrata. Dosaggio correttissimo, buona spinta dalle durezze. Non cerchiamo complessità, ma ha forza per stare con grande tranquillità a tavola. Complimenti. Confermo che la Franciacorta questa boccia la vede col binocolo.

E questo e' il base credo luciano...prova l'extra brut...veramente una gran bolla! Michele Scammacca e' comunque un grande estimatore dello champagne...e si sente!

[Messner]

Passata da un amico per avere un parere, stappo e commento.

Murgo - Brut metodo classico 2018
Sboccatura marzo 2021, quindi circa trenta mesi sui lieviti. Naso gradevole, richiama un po' di frutti rossi come se invece che nerello mascalese fosse il riferimento nobile (pinot nero anzi noir). Bocca composta, piena, giovanile ma equilibrata. Dosaggio correttissimo, buona spinta dalle durezze. Non cerchiamo complessità, ma ha forza per stare con grande tranquillità a tavola. Complimenti. Confermo che la Franciacorta questa boccia la vede col binocolo.

E questo e' il base credo luciano...prova l'extra brut...veramente una gran bolla! Michele Scammacca e' comunque un grande estimatore dello champagne...e si sente!

Concordo.
Però trovo il nerello spumantizzato al top quando fatto rosato, a differenza del PN...

[bobbisolo]

Passata da un amico per avere un parere, stappo e commento.

Murgo - Brut metodo classico 2018
Sboccatura marzo 2021, quindi circa trenta mesi sui lieviti. Naso gradevole, richiama un po' di frutti rossi come se invece che nerello mascalese fosse il riferimento nobile (pinot nero anzi noir). Bocca composta, piena, giovanile ma equilibrata. Dosaggio correttissimo, buona spinta dalle durezze. Non cerchiamo complessità, ma ha forza per stare con grande tranquillità a tavola. Complimenti. Confermo che la Franciacorta questa boccia la vede col binocolo.

E questo e' il base credo luciano...prova l'extra brut...veramente una gran bolla! Michele Scammacca e' comunque un grande estimatore dello champagne...e si sente!

Concordo.
Però trovo il nerello spumantizzato al top quando fatto rosato, a differenza del PN...

concordo.
sui bianchi da uve rosse troppo carbone che spesso scappa di mano

[Messner]

Passata da un amico per avere un parere, stappo e commento.

Murgo - Brut metodo classico 2018
Sboccatura marzo 2021, quindi circa trenta mesi sui lieviti. Naso gradevole, richiama un po' di frutti rossi come se invece che nerello mascalese fosse il riferimento nobile (pinot nero anzi noir). Bocca composta, piena, giovanile ma equilibrata. Dosaggio correttissimo, buona spinta dalle durezze. Non cerchiamo complessità, ma ha forza per stare con grande tranquillità a tavola. Complimenti. Confermo che la Franciacorta questa boccia la vede col binocolo.

E questo e' il base credo luciano...prova l'extra brut...veramente una gran bolla! Michele Scammacca e' comunque un grande estimatore dello champagne...e si sente!

Concordo.
Però trovo il nerello spumantizzato al top quando fatto rosato, a differenza del PN...

concordo.
sui bianchi da uve rosse troppo carbone che spesso scappa di mano

Buccia di cipolla non mente

[gianni femminella]

Timorasso 2018 Francesco Antoniali

Piccola azienda del retroterra ligure. Limpido e pulito nonostante mi avessero avvisato che il produttore è poco interventista.
Non ha nessun difetto.
Apre su una lieve dolcezza, a prima impressione mi ricorda in qualche modo un verdicchio, idea che sfuma rapidamente. Quindi sfoggia un bel corredo di mineralità/sale che porta avanti il discorso principale, infine un accenno di grassezza. Tutto a pennellate gentili. La mano di chi lo ha prodotto è leggera. I gradi sono 12, 2.
Mi avevano detto che matura in barrique esauste, io di legno non ne ho sentito.
Nessuna etichetta, ha solo un cordoncino con scritti annata, gradi e presenza di solfiti. Il nome dell'azienda, l'indirizzo e il numero di cellulare. Producono, tra tante altre cose, anche zafferano, radicchi rari e fagiolo bianco badaminciocco ( miracoli della biodiversità italica).

[Stefano976]

Tornando sul dolcetto 2019 aperto quello di G. Rinaldi, vino molto goloso, frutto in preminenza una "spremuta d'uva bona", in bocca la chiusura è leggermente amara e ci sta proprio bene. Colora di nero la lingua, la saliva e non vi dico la tovaglia
Comunque bottiglia finita senza alcuna fatica con affettati e formaggi.
st.

[Stefano976]

Prima dell’arrivo, del caldo estivo, con un gruppo di amici bevitori si è organizzata una bella verticale di Barolo “base” Massolino (etichetta bianca per capirci).

Innanzitutto grazie al grande Roland che in questi anni mi ha fornito le bottiglie che abbiamo aperto, le annate bevute partivano dalla 2009 alla 2017 aperte alle ore 12:00 bevute dalle ore 14:00.

Segue qualche nota stringata:
2009 la più evoluta di tutte, per alcuni tra le migliori, si concede poco va atteso nel bicchiere, qualcuno lo definisce vino quasi “autunnale”, non è un vino facile ne d’immediato approccio ma, i commensali che conoscono la zona dicevano di ritrovarci molto le caratteristiche di Serralunga;

2010 la delusione della giornata, tutti ci puntavamo molto, aspettative non rispettate, vino statico e inespressivo è rimasto tutto il giorno piatto;

2011 non è piaciuta a tutti, per alcuni vino dal “tannino polveroso”, al sottoscritto è piaciuto molto già dal bellissimo colore trasparente e brillante, profumato da subito e di piacevolissima beva, non molto profondo ne persistente.

2012 appena aperto il tappo era tremendo, non abbiamo neanche versato ne assaggiato il vino e abbiamo fatto molto male poiché, a fine giornata ci siamo arrivati e, il vino che non era del tutto apposto, non aveva affatto i forti sentori di tappo presenti nel sughero (senza troppe beghe ne valutazioni, lo abbiamo quasi finito in chiusura del pomeriggio);

2013 a detta dei più tra le migliori in batteria, veramente un bel Barolo, struttura, profondità, corpo e bei profumi, un carrarmato con una lunga vita davanti;

2014 agli antipodi della precedente, manco male comunque, profumato di piccoli frutti rossi gli manca corpo e struttura, poi lo bevi pure bene senza troppo impegno;

2015 altra bellissima bevuta, simile alla 2013 come struttura e profondità, sicuramente migliorerà se aspettato qualche anno, vino di grande stoffa;

2016 qua invece ci siamo proprio, grande vino, sullo stesso livello della 2013 e 2015 ma, paradossalmente, anche se più giovane, sembra pronto già ora, tannino levigato piacevolissimo, vino profumato ed equilibrato, una goduria;

2017 vedi la 2014, che poi a me sti Barolo di più “facile beva” mi piacciono pure, un Barolo per l’estate!!!!!!

Insomma alla fine, dopo non ampio dibattito, si è sentenziato per le prime tre: 2013 – 2016 – 2015
st.

[Ziigmund]

Tornando sul dolcetto 2019 aperto quello di G. Rinaldi, vino molto goloso, frutto in preminenza una "spremuta d'uva bona", in bocca la chiusura è leggermente amara e ci sta proprio bene. Colora di nero la lingua, la saliva e non vi dico la tovaglia
Comunque bottiglia finita senza alcuna fatica con affettati e formaggi.
st.

Il Dolcetto di Rinaldi è piaciuto molto anche me. Ho bevuto di recente la 2017, non mi è bastata una bottiglia e me ne sono scolate 2 . Buono buono, peccato non si trovi cosi facilmente, e l'ho pagato pure caro (mi pare 22 o 25€, non bene).