LE BEVUTE DI MAGGIO 2021

[mattiave]

Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia

Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla

Qualche mese fa ho bevuto, a distanza di pochi giorni, due bottiglie di Sainte-Anne.
Champagne imbarazzante. Mi ritrovo al 100% nelle note di Luca.
Non lo acquisterei neanche se me lo facessero pagare 25€ seduto al ristorante.

[zampaflex]

C.C. 2015 Setriolo, Castellina in Chianti
Bel colore granato, limpido e luminoso.
Caldo ma con misura, violetta da manuale, denso; a un certo punto si palesa il frutto maturo e un lievissimo fondo amaro che dà movimento. Classico e tradizionale, non per palati leggeri.
A breve stappo una 2016, questa bottiglia era buona e intrigante.

Recupera il thread giusto, Gianni

[dc87]

Charton Taillet, cuvee saint anne. Direttamente dal massiccio di Saint-Thierry, a nord ovest di Reims (zona non splendida, per usare un eufemismo). Maison alla ribalta in quanto in moon import. Champagne di sconcertante banalità. E si fa anche pagare. Il finale è di una dolce noia mortale.
Aubry 1 er cru, aumenta la tensione ed il volume rispetto allo champagne precedente, champagne senza anima ma ben fatto.
Da scaffale. Anche questo in moon import, credo. Non ho problemi a crearmi antipatie, ma sono banali al limite della noia

Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla

cosa cazzo c'entra la figa?
Sarà stata una mia impressione. Mi scuso con moon import.
È buono e infatti mi ricorda Selosse ora che mi ci fai pensare.
Che poi abbia le vigne principalmente nel massiccio di Saint Thierry è secondario, sabbie e argille.
Ma sopratutto ha un prezzo imperdibile per arrivare da Merfy.

A me Sainte-Anne piaciuto sempre e sempre acquistato (ovviamente a prezzi ben inferiori di quelli cui si trova in giro normalmente tra enoteche o ristoranti in Italia) fino a poco tempo fa; tra l'altro dovrei avere ancora persino un paio di bottiglie del millesimato 2008 fatto per Moon all'epoca, ma anche il "normale" non vintage l'ho sempre trovato valido e centrato, anche se più semplice ovviamente rispetto ai suoi parcellari, che apprezzo parecchio.
Ma devo dire che l'impressione di Luca, unita a quel che avevo già letto dal Lupetti, mi conferma un deciso cambio di rotta su questa etichetta, che proprio non riconosco nella descrizione qua sopra. Leggevo infatti che dalle sboccature 2019 o poco prima ha cambiato sia dosaggio che impostazione e che il vino risulta più genericamente piacione e morbido, rispetto a quello più teso e affilato che conoscevamo.
Può essere quindi che sia io (che non ho bevute di sboccature così recenti) che OdP abbiao in mente un vino ormai diverso e che non esiste più.
Così, per dire.

Io credo sia molto cambiato, così mi ha confermato anche un amico che al 4 season lo ha lavorato per anni.
Quello che invece non è cambiato è il massiccio di Saint Thierry. Gli salva la cula il munier a dare una n po di verve.
Ma mi raccomando, la stella Polare sia la figa.
Cmq costa 29 più IVA... Bisogna scendere con la piena cantando la favola dell orso, altro che figa

Mai bevuto Saint Anne quindi non mi pronuncio ma visti i commenti dico solo che con la scontistica il Brut Premier di Roederer viene 30+iva.

[giodiui]

Domaine Bart, Fixin, 2016 & Domaine Bouvier, Fixin “Crais de Chêne”, 2019
Colore rosso rubino piuttosto scuro tutti e due, riflessi vagamente violacei. Al naso dominano la marasca e la prugna, poi note di rosmarino, liquirizia e note officinali che in Bouvier sono decisamente più presenti, più sullo sfondo in Bart. Bart più elegante e blasé, Bouvier estremamente potente e irruento, a tratti scomposto per l’enorme energia (il produttore sul sito lo definisce 'selvaggio'). In Bart la bocca è tesa, fine ma persistente, ampia e altrettanto persistente in Bouvier.
E’ impressionante vedere come il territorio marchi questi due vini nonostante le annate molto diverse. Un naso che nessun altro comune della zona possiede. Bouvier ha certo bisogno di qualche anno di affinamento in bottiglia, Bart ne ha già 3 sulle spalle ed ovviamente è più pronto. Peccato non aver avuto a disposizione due bottiglie della stessa annata.
I Fixin li ami o li odi, non ti lasciano mai indifferente.

[GabrieleB.]

Chartogne-Taillet è alla ribalta perché è buono, e quindi Moon Import lo ha giustamente scelto. Non il contrario.
Sainte-Anne è decisamente valido, soprattutto dopo due annetti di vetro, ma se non ti garba il vino d'ingresso, puoi provare i parcellari: sarai sicuramente più felice e meno annoiato...
E non trattasi di Maison, ma di un brillante ed onesto RM, che ha imparato da Selosse, poi scegliendo il suo stile e la sua interpretazione, lontano dalla banalità. Se poi in te suscita noia, questo è un tuo sentimento personale che ci può stare.
È pieno di gente a cui non piace più la figa, non mi stupisco più di nulla

cosa cazzo c'entra la figa?
Sarà stata una mia impressione. Mi scuso con moon import.
È buono e infatti mi ricorda Selosse ora che mi ci fai pensare.
Che poi abbia le vigne principalmente nel massiccio di Saint Thierry è secondario, sabbie e argille.
Ma sopratutto ha un prezzo imperdibile per arrivare da Merfy.

A me Sainte-Anne piaciuto sempre e sempre acquistato (ovviamente a prezzi ben inferiori di quelli cui si trova in giro normalmente tra enoteche o ristoranti in Italia) fino a poco tempo fa; tra l'altro dovrei avere ancora persino un paio di bottiglie del millesimato 2008 fatto per Moon all'epoca, ma anche il "normale" non vintage l'ho sempre trovato valido e centrato, anche se più semplice ovviamente rispetto ai suoi parcellari, che apprezzo parecchio.
Ma devo dire che l'impressione di Luca, unita a quel che avevo già letto dal Lupetti, mi conferma un deciso cambio di rotta su questa etichetta, che proprio non riconosco nella descrizione qua sopra. Leggevo infatti che dalle sboccature 2019 o poco prima ha cambiato sia dosaggio che impostazione e che il vino risulta più genericamente piacione e morbido, rispetto a quello più teso e affilato che conoscevamo.
Può essere quindi che sia io (che non ho bevute di sboccature così recenti) che OdP abbiao in mente un vino ormai diverso e che non esiste più.
Così, per dire.

Io credo sia molto cambiato, così mi ha confermato anche un amico che al 4 season lo ha lavorato per anni.
Quello che invece non è cambiato è il massiccio di Saint Thierry. Gli salva la cula il munier a dare una n po di verve.
Ma mi raccomando, la stella Polare sia la figa.
Cmq costa 29 più IVA... Bisogna scendere con la piena cantando la favola dell orso, altro che figa

Mai bevuto Saint Anne quindi non mi pronuncio ma visti i commenti dico solo che con la scontistica il Brut Premier di Roederer viene 30+iva.

Ho messo in frigo una bottiglia di Sainte Anne per stasera,sono troppo curioso
La sboccatura è Agosto 2017 quindi vediamo...l'ho bevuto tre volte l'anno scorso e non mi sono mai strappato i capelli,sempre sboccature un pò vecchiotte,però('15 e '16)

[GabrieleB.]

Evito di autoquotarmi è stata una delle peggiori bevute degli ultimi tempi,di bolle sicuramente in assoluto purtroppo.Assolutamente poco espressivo al naso,una debole nota di agrume,lieviti e poco floreale,in bocca sembrava di addentare un limone,acidità completamente fuori scala,asciuga senza lasciare nulla,bolla praticamente inesistente,corto,magro.
In tre non abbiamo finito la bottiglia...

[Ziliovino]

In tre non abbiamo finito la bottiglia...

ecco, se questo succede con uno Champagne è mooooolto grave...
peccato perchè anche io avevo buoni ricordi di un Saint Anne bevuto anni fa.

[egio]

Evito di autoquotarmi è stata una delle peggiori bevute degli ultimi tempi,di bolle sicuramente in assoluto purtroppo.Assolutamente poco espressivo al naso,una debole nota di agrume,lieviti e poco floreale,in bocca sembrava di addentare un limone,acidità completamente fuori scala,asciuga senza lasciare nulla,bolla praticamente inesistente,corto,magro.
In tre non abbiamo finito la bottiglia...

..a 'sto punto tocca aprinrne una a breve... confermi comunque che si tratta di un vino acido e affilato, totalmente diverso da quello del nuovo corso, descritto dal buon Luca castoldi come "di una dolce noia mortale"

[Luca castoldi]

Evito di autoquotarmi è stata una delle peggiori bevute degli ultimi tempi,di bolle sicuramente in assoluto purtroppo.Assolutamente poco espressivo al naso,una debole nota di agrume,lieviti e poco floreale,in bocca sembrava di addentare un limone,acidità completamente fuori scala,asciuga senza lasciare nulla,bolla praticamente inesistente,corto,magro.
In tre non abbiamo finito la bottiglia...

..a 'sto punto tocca aprinrne una a breve... confermi comunque che si tratta di un vino acido e affilato, totalmente diverso da quello del nuovo corso, descritto dal buon Luca castoldi come "di una dolce noia mortale"

in effetti qualcosa non torna.
la mia bottiglia era così , quello descritto sopra sembrerebbe quello di un tempo, più affilato, con note vegetali ed un qualche impressione di uve non arrivate alla necessaria maturazione, cose abbastanza tipica per il massiccio di Saint Thierry.
Ci sta siano deg differenti, però pare bizzarro in effetti. Oh, a sto punto ci tocca bere taillet fino a far quadrare il cerchio

[zampaflex]

Gabriele Magno - Frascati superiore riserva vigna La Torretta 2017

Su consiglio di bravo venditore, l'ho messo nel pacco per fare numero, e non me ne sono pentito.
Da vecchie vigne di Malvasia puntinata (75%) e Trebbiano (25%) su suolo vulcanico, nasce questo blend che riesce a conservare le caratteristiche di ambedue i vitigni, Il naso è un cesto di frutta e fiori gialli, con un fondo lievemente erbaceo. Estrae una discreta sapidità dal suolo, ma difetta in acidità che non è d'altronde il punto forte della coppia. Normali lunghezza e persistenza. Leggermente glicerico e abbastanza mimetico, cambiando veste a seconda dell'abbinamento. Da preferire assolutamente su una zuppa di verdure: in particolare l'ho gustato al meglio su una passata di carciofi, porri e patate che ne ha valorizzato la sapidità e una sottile vena mentolata.

-

[giacomo]

vina tondonia reserva 2007: acidità abbastanza "ingombrante", ma puntuale nel sorreggere una maturità complessa e sicura. tannino estremamente levigato (as usual) e finale assai lungo e piacevole. Con del tartufo nero di norcia e ovetto casalingo...il suo perché lo garantisce. piaciuto il giusto direi...

[giacomo]

fiano d'A. 2015 pietracupa. parte molto bene al naso dove il sulfureo rassicura. in bocca esce una morbidezza e mollezza mai provati prima. quasi di pesca e di frutta gialla, che ne rallentano il sorso e la piacevolezza. finale cortino e senza armonia. decisamente in tono minore rispetto alle altre bocce bevute. in questa fase decisamente non il mio fiano. c
on ricotta di pecora, olio di moraiolo e fave fresche.

[dantespeaks]

cosa cazzo c'entra la figa?
Sarà stata una mia impressione. Mi scuso con moon import.
È buono e infatti mi ricorda Selosse ora che mi ci fai pensare.
Che poi abbia le vigne principalmente nel massiccio di Saint Thierry è secondario, sabbie e argille.
Ma sopratutto ha un prezzo imperdibile per arrivare da Merfy.

A me Sainte-Anne piaciuto sempre e sempre acquistato (ovviamente a prezzi ben inferiori di quelli cui si trova in giro normalmente tra enoteche o ristoranti in Italia) fino a poco tempo fa; tra l'altro dovrei avere ancora persino un paio di bottiglie del millesimato 2008 fatto per Moon all'epoca, ma anche il "normale" non vintage l'ho sempre trovato valido e centrato, anche se più semplice ovviamente rispetto ai suoi parcellari, che apprezzo parecchio.
Ma devo dire che l'impressione di Luca, unita a quel che avevo già letto dal Lupetti, mi conferma un deciso cambio di rotta su questa etichetta, che proprio non riconosco nella descrizione qua sopra. Leggevo infatti che dalle sboccature 2019 o poco prima ha cambiato sia dosaggio che impostazione e che il vino risulta più genericamente piacione e morbido, rispetto a quello più teso e affilato che conoscevamo.
Può essere quindi che sia io (che non ho bevute di sboccature così recenti) che OdP abbiao in mente un vino ormai diverso e che non esiste più.
Così, per dire.

Io credo sia molto cambiato, così mi ha confermato anche un amico che al 4 season lo ha lavorato per anni.
Quello che invece non è cambiato è il massiccio di Saint Thierry. Gli salva la cula il munier a dare una n po di verve.
Ma mi raccomando, la stella Polare sia la figa.
Cmq costa 29 più IVA... Bisogna scendere con la piena cantando la favola dell orso, altro che figa

Mai bevuto Saint Anne quindi non mi pronuncio ma visti i commenti dico solo che con la scontistica il Brut Premier di Roederer viene 30+iva.

Ho messo in frigo una bottiglia di Sainte Anne per stasera,sono troppo curioso
La sboccatura è Agosto 2017 quindi vediamo...l'ho bevuto tre volte l'anno scorso e non mi sono mai strappato i capelli,sempre sboccature un pò vecchiotte,però('15 e '16)

Bevuta di recente imbottigliata nel 2018 con sboccatura 02/2020, 5gr di dosaggio: colore scarico, naso delicato e pulito, bolla inizialmente grossolana ma che si assesta in fretta. Abbastanza equilibrato tra freschezza e dolcezza, corto. Nel complesso l'ho trovato piacevole nella sua semplicità (piaciuto molto alle donne). Giudicando questa bottiglia, il problema principale è la qualità offerta in rapporto al prezzo.

[dantespeaks]

Stasera volevo aprire Schwaab-Kiebel Ürziger Würzgarten Riesling Auslese 1992, ci può stare con un fritto misto di pesce? Grazie

[Riccardo M.]

Domaine Trapet - Gevrey Chambertin cuvee Ostrea 2015
Eccellente.
Un village che vale molto più di quello che costa.
Frutti rossi giovani e freschi, yogurt alla fragola, minerale e fresco.

[bobbisolo]

A me Sainte-Anne piaciuto sempre e sempre acquistato (ovviamente a prezzi ben inferiori di quelli cui si trova in giro normalmente tra enoteche o ristoranti in Italia) fino a poco tempo fa; tra l'altro dovrei avere ancora persino un paio di bottiglie del millesimato 2008 fatto per Moon all'epoca, ma anche il "normale" non vintage l'ho sempre trovato valido e centrato, anche se più semplice ovviamente rispetto ai suoi parcellari, che apprezzo parecchio.
Ma devo dire che l'impressione di Luca, unita a quel che avevo già letto dal Lupetti, mi conferma un deciso cambio di rotta su questa etichetta, che proprio non riconosco nella descrizione qua sopra. Leggevo infatti che dalle sboccature 2019 o poco prima ha cambiato sia dosaggio che impostazione e che il vino risulta più genericamente piacione e morbido, rispetto a quello più teso e affilato che conoscevamo.
Può essere quindi che sia io (che non ho bevute di sboccature così recenti) che OdP abbiao in mente un vino ormai diverso e che non esiste più.
Così, per dire.

Io credo sia molto cambiato, così mi ha confermato anche un amico che al 4 season lo ha lavorato per anni.
Quello che invece non è cambiato è il massiccio di Saint Thierry. Gli salva la cula il munier a dare una n po di verve.
Ma mi raccomando, la stella Polare sia la figa.
Cmq costa 29 più IVA... Bisogna scendere con la piena cantando la favola dell orso, altro che figa

Mai bevuto Saint Anne quindi non mi pronuncio ma visti i commenti dico solo che con la scontistica il Brut Premier di Roederer viene 30+iva.

Ho messo in frigo una bottiglia di Sainte Anne per stasera,sono troppo curioso
La sboccatura è Agosto 2017 quindi vediamo...l'ho bevuto tre volte l'anno scorso e non mi sono mai strappato i capelli,sempre sboccature un pò vecchiotte,però('15 e '16)

Bevuta di recente imbottigliata nel 2018 con sboccatura 02/2020, 5gr di dosaggio: colore scarico, naso delicato e pulito, bolla inizialmente grossolana ma che si assesta in fretta. Abbastanza equilibrato tra freschezza e dolcezza, corto. Nel complesso l'ho trovato piacevole nella sua semplicità (piaciuto molto alle donne). Giudicando questa bottiglia, il problema principale è la qualità offerta in rapporto al prezzo.

adesso live, deg. 06/2020, versione moon import(c'è differenza? ) , base 2017
fruttato di agrumi e pesca/albicocca, tostato che non ricordavo nelle versioni precedenti, c'è tanta roba al naso.. bocca cortina e leggera, la ricordavo più d'impatto e di corpo, più brillante e pungente.. oggi più morbida e rotonda. Gli manca della verve, è fiappo.
Verde il finale e sbilanciato (base 2016 mi ero appuntato che no.. qualcuno ha assaggi? ).
A me piaceva, con quella di oggi boh... non che sia cattivo ma, c'è di meglio?

[Il Parente]

fasarda Defilippi 2017
Croatina in purezza, vitigno che non amo particolarmente. L'assaggio mi è stato proposto da un mio amico che conosce il produttore. Vino fermo, colore rosso violaceo. Profumi e aromi che richiamano i frutti rossi su tutti le ciliegie. Non stucchevole, buona acidità e astringenza. Vino, però, puntato su questi sentori senza alcuna evoluzione. Alcol importante , ma di buona bevibilità. Q\ p ottimo, se nn ricordo male sui 7€ a b. +

Ferrari Maximum BdB
Sboccattura 2019, di un bel giallo, agrumato e abbastanza sapido. Al calice bella la bolla. Un po' di tostatura e sentori di patisserie. Buon Chardonnay.

Villagemma MdA 2007
È l'annata più recente che ho bevuto, l'ultima a portare la firma di Gianni Masciarelli, morto nel luglio 2008. Vino straordinario! Rosso inteso, vivo, con riflessi violacei! Sentori di legno scomparsi. Emersi in maniera eclatante profumi di pineta dopo un temporale estivo, timo, marasca. Sapido al palato,avvolgente, con acidità e astringenza perfettamente bilanciati. A livello aromatico noce moscata.. pizzico di cannella, eucalipto... Freschezza incredibile per un vinone di quella stazza! Evoluzione continua durante la bevuta. Persistenza infinita. Abbinato a testina di agnello gratinata al forno. Vino "cesellato" dai terreni della Maiella. Magia teatina...

[cascinafrancia71]

Stasera volevo aprire Schwaab-Kiebel Ürziger Würzgarten Riesling Auslese 1992, ci può stare con un fritto misto di pesce? Grazie

Direi proprio di no.

[gianni femminella]

[b] "cesellato" dai terreni della Maiella. Magia teatina...

Non sarai mica teatino?

[Kalosartipos]

Stasera volevo aprire Schwaab-Kiebel Ürziger Würzgarten Riesling Auslese 1992, ci può stare con un fritto misto di pesce? Grazie

No no no

[Il Parente]

[b] "cesellato" dai terreni della Maiella. Magia teatina...

Non sarai mica teatino?

Ops... Coma l'hai capito?... La nota è un po' di parte?
Comunque sì... Nato a Chieti

[gianni femminella]

[b] "cesellato" dai terreni della Maiella. Magia teatina...

Non sarai mica teatino?

Ops... Coma l'hai capito?... La nota è un po' di parte?
Comunque sì... Nato a Chieti

Mannaggia a la Maiella, diceva sempre mio nonno.

[Il Parente]

[b] "cesellato" dai terreni della Maiella. Magia teatina...

Non sarai mica teatino?

Ops... Coma l'hai capito?... La nota è un po' di parte?
Comunque sì... Nato a Chieti

Mannaggia a la Maiella, diceva sempre mio nonno.

Allora un nonno chietino Doc! Senza ombra di dubbio!

[maxer]

Stasera volevo aprire Schwaab-Kiebel Ürziger Würzgarten Riesling Auslese 1992, ci può stare con un fritto misto di pesce? Grazie

..... letto con qualche ora di ritardo :
meno male che ho posto sempre all' erta delle coppie di ben addestrate sentinelle che si danno il cambio ogni quattro ore, onde evitare queste vere e proprie idee balzane ! .....

per favore, che non succeda più eh

[Tuscany]

RADICE 2020 PALTRINIERI
Lambrusco di Sorbara rifermentato in bottiglia, Metodo ancestrale
O lo ami o lo odi: ma se parte la scintilla non potrai più farne a meno.

Il vino è con tappo a corona, in bottiglia trasparente che lascia vedere il deposito di lieviti sul fondo: come sempre in questi casi l’assaggio può dunque essere effettuato in duplice maniera: decantando oppure “mescolando” i residui.

Lambrusco di una volta, la prima fermentazione da mosto avviene in tini d’acciaio a temperatura controllata. La rifermentazione avviene in bottiglia con successivo affinamento, maturazione sui propri lieviti.

Colore rosa tenue tipico del sorbara, profumi floreali, fruttati di fragoline di bosco e lamponi. Corpo e acidità sono ben evidenti e soprattutto, in equilibrio. La persistenza è lunga, vigorosa e armonica nel retrogusto.

Una spremuta d'uva di pura bontà, bassa gradazione alcolica, grande bevibilità anche da merenda, bottiglia finisce in un amen.

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