Pinot nero il thread universale!!!

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Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda win_67 » 03 apr 2021 20:52

Apro questo thread per chi si vuole sbizzarrire con questo vitigno, consigli, prezzi, confronti, da dovunque provenga, per cercare di allietare il nostro palato.
Ho copiato alcuni messaggi di due thread del 2017 e 2019 per farci già un'idea di qualche consiglio, vedere se sono ancora validi, e valutarne le differenze tra allora e adesso.
Giusto per segnarsi due nomi.

vinogodi » 22 mar 2017 15:12...
Riserva Mazon Gottardi
- Schweizer Haas
- Hartmann Donà
- Barthenau Hofstatter
- Riserva Strhoblof
- Mazon Brunnenhof
- Dalzocchio
- Haderburg
- Alois Lageder
Venendo al sodo , negli ultimi anni ho assaggiato in quella fascia di prezzo Pinot Noir , perché ormai in cerca di alternative meno succhiasangue della Borgogna, quali Hartmann Donà, Strobhlof Riserva, Dalzocchio, Gottardi, San Urbano di Hofstatter, Schwizer di Haas , Gumphof, Girlan , Manincor,Tiefenbrunner tutti dignitosissimi anche in confronto, appunto dei "pari prezzo" borgognoni ,anche se qui siamo al top della tipologia italica specifica e là solo i base di vigne giovani, in sottoaree sfigate e come prodotti per fare cassa.
dc87 » 22 mar 2017 18:00
Aggiungerei Semel Pater - Maison Anselmet.
picenum » 22 mar 2017 20:42
il Cuna di federico Staderini e il PN di Podere della Civettaja
gpetrus » 22 mar 2017 21:03
Vignai da Duline in friuli
paperofranco » 23 mar 2017 11:36
Con tutto il rispetto per Staderini, per me il Cuna fa cacare alla grande, così come quello del Podere Civettaia, e costa anche ingiustificatamente caro. Le migliori espressioni rimangono quelle Altoatesine, però mi associo alla controdomanda di Alì e Landmax: ma perché?
vinogodi » 23 mar 2017 12:02
... è noto come mi piace la contestualizzazione . Così come metto i vertici italiani quando voglio collocarli in un contesto generalizzato , i vini altoatesini che ho citato all'inizio sono gli unici che hanno retto dignitosamente l'inserimento in contesti di Borgogna rossi , alla cieca . Chiaramente di Villages . Per anni e anni. Chiaro , in una bicchierata tematica di Borgogna dai Premiers in su , non pongo neppure la questione. Ritornando a noi (Villages vs top Alto Adige) , lasciando inalterata la scala che vuole i villages di alcuni produttori fuori dalla logica qualitativa dei Nostri (Leroy , Roumier , Mugnier , Rouget , Claude e Bernard Dugat , Rousseau, Comte Ligier Belair , Gros Freres , Méo , Mortet , Perrot Minot , Pacalet, Lechenaut , Colin , Trapet , Rossignol Trapet , Dujac , Ponsot , Voillot, De Montille, Gouges, qualche Nègociant storico) e a prezzi ormai spaventosi per la categoria (allegramente attorno , se non oltre, i 100 Euro) , se vi spogliate dai preconcetti e li assaggiate vicino o alla cieca , magari notiamo che le differenze ci sono ma non così accentuate e , salvo per poche eccezioni italiche, i villages borgognoni hanno , ormai , un prezzo decisamente superiore . Nella mia ricerca spasmodica di novità per sostenere un utilizzo "quasi" quotidiano di Pinot Nero di Borgogna , mi sono imbattuto anche in emerite vaccate enologiche , sostenute solo da una denominazione di cui conosciamo (e parliamo) quasi esclusivamente dei vertici ...

tricky123 » 23 mar 2017 12:51
Inutile cercare pinot neri in giro per Italia: la lista di vinogodi ad inizio di questo thread è condivisibile, e ci sono solo nomi del (trentino)- Alto Adige.
Hartmann Donà, Stroblhof, Hadeburg (solo l'annata, non la riserva) fra i miei preferiti.
Bruciato » 23 mar 2017 13:41
il Cuna è buono ma non è di certo il rapporto qualità prezzo il suo punto di forza

in Italia quello con il rapporto migliore resta sempre Gottardi con il suo prodotto d'ingresso: buono appena uscito, buono con qualche anno, buono anche vecchio...

ultimamente trovo molto piacere nel pinot di Pfischer
raissa79 » 23 mar 2017 14:11
Un paio di anni fa ho assaggiato il BURGUM NOVUM di Castelfeder 2009 e mi piacque molto. Stessa annata provai la riserva H.LUN ...che costa leggermente meno e vale tanto meno. Gottardi mi è piaciuto molto anche il base.
venicka » 25 mar 2017 12:42
Senza polemica ma secondo me se uno cerca il meglio che c'è in italia tra staderini e alto adige dovrebbe far lo stesso anche in borgogna, chiaro che rousseau o altri "grandi" in fatto di q/p sono un'inculata, così come vari village di diversi produttori.
Però, visto che parliamo di bocce sopra i trenta euro secondo me si puo' e si dovrebbe cercare altro, cioè o produttori giovani o denominazioni cosiddette minori ma che col manico giusto possono tirar fuori bei vini.
Mi cito: tutte le ultime annate, quelle diciamo post-cambio di gestione, dei volnay 1er cru (clos des chenes e les mitans) di christophe vaudosey costano sotto i 40 euro e per me giocano un altro campionato rispetto a qualunque pinot nero italico.
Costando quanto i migliori se non meno.
E del resto che clos des chenes e les mitans a volnay siano vigne più vocate per la produzione di pinot nero rispetto a mazzon a egna non è una cosa che dovrebbe sorprendere nessuno credo.
Denominazioni minori?
Bon, ho bevuto più volte svariati 1er cru di savigny les beaune di pierre guillemot, alcuni con oltre vent'anni di cantina sulle spalle, e mostravano tutti una purezza di frutto, una salinità e una freschezza che non ho mai trovato in un pinot nero italico giovane, non oso immaginare dopo vent'anni.
E qui addirittura siamo su bocce sotto i trenta euro.
Alla fine secondo me solo nella categoria 10/15 euro i pinot neri italiani possono vincere sulla borgogna, tuttavia son convinto che se uno si sbatte bene a cercare anche qui perdiamo.
In conclusione il mio pensiero sulla questione è il seguente:
Alto Adige : Borgogna = Franciacorta : Champagne
beluga » 25 mar 2017 20:09
Sul forum è in vendita il MARSANNAY LES GRANDS VIGNES 13 di Bart a 20 euro.
Provato con Altoatesini di pari prezzo li distrugge.
assoluto

vinnae » 01 gen 2019 15:39
Anselmet

zampaflex » 15 nov 2017 11:20
Ancora?
Ne discutemmo l'ultima volta forse due mesi fa, prova a cercare...
Comunque, per me, prova Anselmet (fut de chene) in primis, poi Santa Felicita, Dalzocchio, Picchioni come rappresentanza dell'Oltrepò, un vecchio Vigneto Sant'urbano, talvolta Gottadi (Mazzon). Ci sono alcuni altoatesini che vedo nominati che però non ho assaggiato.

gp » 15 nov 2017 11:30
Spectator ha scritto:...sto cominciando ad assaggiare qualcosa .Mi date 4/5 aziende di..riferimento,cru e annate ?Vorrei compricchiare qualche bottiglia.Ho inquadrato leggendovi, Dalzocchio,Hofstatter e Girlan,ma nn ho idea di che annate e cru prendere.Grazie..a tutti.
Con Dalzocchio (Trentino, dalle parti di Rovereto) non c'è la questione del cru perché fa un solo vino. Annate 2011-2012 buone e dello stesso stile, con aromi esotici (suggestioni di Vosne Romanée) abbinati a dolcezza di frutto ben contrastata. 2013 non ancora assaggiata.
Ultimamente, mi è sembrato molto simile come riuscita il Pinot Nero “Vigna Cantanghel” 2012 Maso Cantanghel (qui siamo poco più a Nord, a Civezzano, non lontano da Trento). Non ho assaggiato altre annate.
Alberto » 15 nov 2017 12:13
Bevuto la scorsa settimana Carlotto Mazzon 2010 e devo dire che, seppur un po' atipico con una speziatura quasi rodanesca, mi è piaciuto non poco.

maxer » 15 nov 2017 12:29
Di Hoffstatter ti consiglio il Barthenau, grande bottiglia, molto 'borgognese', per me fra i migliori Pinot Noir ITALIANI bevuti, in particolare annate 2008 - 2010 - 2011 a tua scelta. Costicchia un po': sui 50/60 €.
Per Dalzocchio confermo un ottimo 2011.
Aggiungo il Donà Noir di Hartmann (Donà) tutte le annate, alla pari con il Barthenau: vino splendido (come tra l' altro il Donà Blanc !).

giomtb » 15 nov 2017 13:28
Carlotto come detto sopra è da goduria. Poi Gottardi sicuramente è Girlan.
Uno poco conosciuto con produzione limitata e che mi piace molto è Marinushof.
gpetrus » 15 nov 2017 14:00
Le Due Terre e Vignai da Duline per le mie zone .....concordo sul Vigna Sant'urbano...solo vecchi ahime'


alì65 » 15 nov 2017 14:08
capisco la tua curiosità ma credo che in Italia non ci siano soldi peggior spesi per questi vini
l'unica parentesi positiva è stata il Vigna S.Urbano dal 90 al 97, poi buio totale sommersi da tonnellate di legna...

gpetrus » 15 nov 2017 15:02
d'accordo su Urbano, pero' prima prova il pinot di Vignai

BarbarEdo » 15 nov 2017 17:36
Anche nel nordovest qualcosa si trova
Spertino - Monferrato Rosso La Mandorla
Elio Ottin (in annate calde)
Colombo (Cascina Pastori) - PN Apertura Maxima (costoso)
In Langa: Bricco Maiolica e (solo x sentito dire, mai provato di persona) Segni di Langa.

gottino » 15 nov 2017 19:25
Contribuisco anche per il centro :
Podere della Civettaja
Ventisei dell'azienda Il Rio
Cuna del Podere Santa Felicita'

AlessandroMarzocchi » 15 nov 2017 20:34
L'ultima annata di Melampo di Casteldepiano è SPETTACOLARE!
Pinot Nero in Lunigiana...

giucas » 15 nov 2017 20:37
....pur non amando affatto il genere per le numerose delusioni passate, mi permetto di segnalare il Pinot Nero della Dalzocchio annata 2013. Trovato l'altra sera in trattoria. Mi è parso mica male. Pulitissimo e goloso, con una profondità non banale senza essere un mostro di prestanza. Insomma: da risentire con piu' calma. Sui 28/30 euri in enoteca, direi.

Roland » 15 nov 2017 20:58
Ciao spendi poco e compra caprandole , se non ti piace ..almeno hai speso poco .

io mi diletto a proporre nuovi produttori , mi è arrivato uno nuovo proprio adesso ....non ricordo il nome ... le vigne sono a pommardo ...che mi dicono zona vocata .....è buono .

il chiaro » 15 nov 2017 21:44
per me questi:
podere santa felicita, se trovi il Cuna vigneto Brendino, ma va bene pure il Cuna entry level (annata 2011 adesso in stato di grazia, 2013 ancora compressa, ma molto promettente)
Civettaja
Le due terre
Castel Juval
Kranzl

dc87 » 16 nov 2017 10:13
Ne ho bevuti pochi onestamente.
A me è piaciuto Semel Pater di Anselmet e, non ricordo assolutamente il vino, ma ricordo che mi era piaciuto quello di Manincor.
Qualcuno può confermare?

supersonic76 » 16 nov 2017 11:35
Bevuto anni fa' quando avevo meno fotta.Ma il Pinot Nero S.Valenctin di S.Michele Appiano mi è sembrata na roba squisitissima




Raido » 16 nov 2017 12:07
Il Mason 2015 di Manincor bevuto qualche mese fa mi era piaciuto parecchio

paperofranco » 20 nov 2017 21:15
Per rientrare in tema, semplificando al massimo, direi che gli unici PN che si possono provare per scienza e conoscenza sono gli AA ( che ad oggi non mi sembrano neanche così tanto a buon mercato, se proprio vogliamo dirla tutta ); lascerei stare tutti i toscani, dei quali qualcuno, se non ci fosse quella schifezza imbevibile di Bressan, ambirebbe tranquillamente al titolo di peggiore.
arnaldo » 21 nov 2017 09:35
Ok allora diciamo due nomi , ma solo due bastano in AA per capire meglio. STROBLHOF . Pinot nero base a 19 euro e la RISERVA a 29 euro. Gottardi pinot nero base a 22/23 euro. Passo e chiudo. altro che 50 euro....perchè ormai pure coi village in Borgogna siamo intorno a quelle cifre, se penso agli aumenti tra 14 e 15 raga ....Vi vengono i brividi pure a Voi....credetemi....anzi....agiornateVi sui prezzi.....
Messner » 21 nov 2017 10:33
Beh che il Pinot Noir si esprima ai massimi livelli in Borgogna sibi constat, ma da li a dire che in Italia fa cagare ce ne passa di acqua sotto i ponti. Il Pinot Nero di Podere della Civettaja alla cieca può giocarsela con diversi Villages, poi ad un prezzo assolutamente competitivo e guarda caso viene dalla Toscana. Ma poi sono espressioni differenti date da terroir differenti, quindi anche un confronto alla cieca è più fatto per diletto che per l'altro. Calabretta fa un Pinot Nero a 900m che è interessantissimo, a me non pare faccia cagare anzi, ricorda vagamente un Vosnè (qui qualcuno potrebbe spararmi, ma le somiglianze ci sono)

Messner » 21 nov 2017 12:39
Marechal ha un buon q/p ma comunque ci vogliono sui 40 eurini per un Villages. Allora tanto vale dirottarsi verso zone meno vocate in cui con 50 euro puoi prendere dei Premier di tutto rispetto, anzi.. Per me Pernand-Vergelesses è un ottima zona, ma ce ne sono molte altre.. Basta escludere i cru più vocati che non tutti gli anni tra l'altro sono mostri di finezza ed eleganza
zampaflex » 21 nov 2017 12:57
...e Marsannay, che sputa in testa spesso ai village dei paesi più rinomati?

Poi, qualcuno ha provato i Sancerre rossi? Pinard, Mellot per esempio? Io non ancora, gradirei un parere.

Fermo restando che in Italia sponsorizzo per l'ennesima volta Anselmet.

alì65 » 21 nov 2017 15:11
per quello che vale il mio parere....
io preferisco un produttore di punta in zona secondaria nel top di gamma che un produttore di spicco in zona sfigata
naturalmente il millesimo vale sempre
più che Marsannay Fixin è meglio; PV per i bianchi, come Corton...lascerei stare i rossi
poi i gusti son gusti, chi piace la chiusura amaricante, chi piace il rotondone perfettone, chi il classicone....insomma, di roba in Borgogna se ne trova senza scomodare AA....(sempre per me; ripeto, AA i soldi più mal spesi nel vino)

Luciano, lascia stare Sancerre, peggio che andare di notte; un po come cercare grandi vini a Chinon o le altrenative in Bourgueil..

alì65 » 21 nov 2017 16:48
per fare due nomi, Mortet e sopratutto Camuzet; Meo fa un 1er da leccarsi i baffi
Bart mai piaciuto, ma qui siamo nell'area del gusto personale e ci sta tutto
negli ultimi anni ho mollato il discorso Borgogna per ovvie ragioni di budget (destinato su altre aree) ma quelli assaggiati negli anni (a parte i due citati) non ho trovato altro di godibile...e lo cercavo, sempre per una questione di prezzo
a Morey potrebbe esserci come a Chambolle, essendo due aree notoriamente più "eleganti" e godibili anche da subito ma non saprei perchè i prezzi sono decollati in tutte le case...
quel poco che acquisto in zona è bianco, tutto quello che ha del colore comincia a farmi venire i brividi...
e comunque, dite quello che volete, ma l'Italia non è e non sarà mai una terra da PN...è così storicamente
Oltrepo è radicato ma è tutta un'altra storia

divino59 » 21 nov 2017 19:37
Anche se da poco sul mercato questo 15 , personalmente lo trovo interessante il Pinot nero Riserva Zeno della Cantina di Merano e sono convinto che fra qualche anno darà grandi soddisfazioni, in carta lo tengo a 30 euro.
landmax » 21 nov 2017 19:42
Allora, entro i 50 euro (o giù di lì), tanto per dire:

- Chambolle Musigny 2013 Ghislaine Barthod
- Morey Saint Denis VV 2014 Lignier Michelot
- Chorey Les Beaune 2012 Rollin
- Bourgogne Rouge 2012 Henri Gouges
- Nuits Saint Georges 2014 David Duband

I primi che mi vengono in mente, potrei aggiungerne almeno altrettanti bevuti quest'anno, con grande soddisfazione.

vinnae » 22 nov 2017 20:36
Aldo io ho provato quelli di Arlaud,
proprio da lui.
Li ho trovati interessanti e con i prezzi non e' un malvagio.

l'oste » 22 nov 2017 22:43
Opinione personale, ma non accosto in comparazione il pinot noir con il blauburgunder, perchè i suoli, il clima, i cloni, le altitudini, le rese etc sono diverse e giustamente danno vini diversi.

Spero di non aver copiato due volte qualche citazione.
A voi la continuazione
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda gpetrus » 03 apr 2021 21:20

Complimenti x il lavoro....aggiungo Abraham a San Michele Appiano. Mi pare sia già stato detto, confermo Segni di Langa il pinot nero 2016, che è l'unica annata che ho assaggiato. Però interessante.
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda win_67 » 03 apr 2021 21:23

Al mio supermercato adesso c'è Pinot Nero Riserva Alto Adige DOC Sanct Valentin 2018 - San Michele Appiano non ricordo il prezzo cmq tra i 25 e i 27 euro
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda Beppekk » 03 apr 2021 21:29

Franz Haas Schweizer e stroblhof sia base che riserva.
Per me molto buoni
Chiavennasco cresciuto nella Chiavennasca!
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda vinogodi » 03 apr 2021 22:08

... Da allora, stanco di farmi del male con i Pinottini italioti, la mia scelta " quotidiana" da desco si è orientata esclusivamente su Leroy e DRC... 8)
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda Nebbiolino » 03 apr 2021 22:19

Rileggendo tutto con tanta calma e profonda riflessione, mi sorge spontanea una domanda...

... ma perché?
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda gianni femminella » 03 apr 2021 22:54

Nebbiolino ha scritto:Rileggendo tutto con tanta calma e profonda riflessione, mi sorge spontanea una domanda...

... ma perché?


Pensavo di rimanere in silenzio. E invece mi stimoli a esprimere la stessa perplessità...

Ma perché?
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda win_67 » 03 apr 2021 23:05

Ovviamente non stiamo facendo una disfida tra Francia e Italia o qualsiasi altro stato produttore, il thread nasce per qualsivoglia riflessione e informazione aggiornata o anche un semplice "ma perchè" :D
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda Luca castoldi » 04 apr 2021 09:04

Perché perché la domenica mi lasci sempre sola?
Ecco una sezione che è talmente inutile da essere bellissima. E nell 'inutilità io mi crogiolo,mi ci appassiono pure . Quanto tempo splendidamente perso a parlare di nulla. Mi adatto al volo.
I nomi sono sempre gli stessi, le considerazioni eternamente uguali.
" La Borgogna è troppo cara, inarrivabile" . Borgogna è una regione, anche grandicella.
La cote d or è mediamente abbastanza cara ma dipende anche cosa uno vuole bere, dove beve.
I compratori professionali di vini spesso , non sempre ma spesso, sono pigri.
Qualcuno ha competenze, altri brancolano nelle nebbie eterne. Prendono in mano i cataloghi che vengono proposti e si perdono anche loro . Magari arriva un agente che ha 8 listini, 1000 vini e qualche aspirapolvere e sto povero cristo , se non è un master wine o comunque uno che fa quello sport, si perde per forza, tra un delirio di Village, di lieux dits, pinot italici, toscani, altoadige si alto adige no, Il Mugello quanto è bello e senti buono sto Pinot della puglia e sto Chardonnay marocchino.
Questo si riflette immancabilmente poi nell inculata.
Se per contro il.compratore ha competenza e il venditore anche, allora a tavola o in enoteca, berrai bene.
E berrai bene anche Borgogna, anzi cote d or e spenderai il giusto
Chiaro che se uno è abituato a bere Meo Camuzet, mal si adatterà a bere Roger Belland a Santenay, un nome a caso per dire.
Chi è abituato a bere Cote d or buona, sana e ragionevole, difficilmente si adatterà a bere ALto Adige o Toscana.
Questo mettiamocelo bene in testa. E tronchiamo questa discussione.
Solo chi viene fottuto, spendendo tanto e bevendo male in Cote d or, ripiega sui Pn italici con accanimento
Io se bevo Alto adige mi rompo il cazzo dopo un microsecondo. Preferisco un vino più rustico magari da Auxey Duresses che mandare il mio ormai stanco palato incontro a quella che per me, ma sottolineo per me, è una quasi certa rottura di coglioni.
Ognuno è abituato ai suoi standard, inutile forzarsi.
Io ho bisogno di pinot che possibilmente cambino marcia, abbiano alte acidità se no non digerisco e poi mi inquieto, e siano minerali
Pertanto In alto adige ci vado a cercare i pineroli o a mangiare gli Schlutzkrapfen, cosi imparo anche il tedesco.
E così anche oggi un po di tempo siamo riusciti a perderlo in cazzate.
Ma perché? :P

Ps cari signori il discorso Cote d or e Borgogna più in generale è davvero lungo. Magari si affronta quando avremo ancor più tempo da perdere... :|
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda divino59 » 04 apr 2021 09:16

Qualcuno di voi per caso ha assaggiato il Pinot nero 16 di Edi Kante sul Carso, i suo bianchi ed il metodo classico sono molto buoni ( in particolare la Vitovska), volevo provare questo Pinot nero , cosa ne pensate?
maxer
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda maxer » 04 apr 2021 09:23

Luca castoldi ha scritto:Perché perché la domenica mi lasci sempre sola?
Ecco una sezione che è talmente inutile da essere bellissima. E nell 'inutilità io mi crogiolo,mi ci appassiono pure . Quanto tempo splendidamente perso a parlare di nulla. Mi adatto al volo.
I nomi sono sempre gli stessi, le considerazioni eternamente uguali.
" La Borgogna è troppo cara, inarrivabile" . Borgogna è una regione, anche grandicella.
La cote d or è mediamente abbastanza cara ma dipende anche cosa uno vuole bere, dove beve.
I compratori professionali di vini spesso , non sempre ma spesso, sono pigri.
Qualcuno ha competenze, altri brancolano nelle nebbie eterne. Prendono in mano i cataloghi che vengono proposti e si perdono anche loro . Magari arriva un agente che ha 8 listini, 1000 vini e qualche aspirapolvere e sto povero cristo , se non è un master wine o comunque uno che fa quello sport, si perde per forza, tra un delirio di Village, di lieux dits, pinot italici, toscani, altoadige si alto adige no, Il Mugello quanto è bello e senti buono sto Pinot della puglia e sto Chardonnay marocchino.
Questo si riflette immancabilmente poi nell inculata.
Se per contro il.compratore ha competenza e il venditore anche, allora a tavola o in enoteca, berrai bene.
E berrai bene anche Borgogna, anzi cote d or e spenderai il giusto
Chiaro che se uno è abituato a bere Meo Camuzet, mal si adatterà a bere Roger Belland a Santenay, un nome a caso per dire.
Chi è abituato a bere Cote d or buona, sana e ragionevole, difficilmente si adatterà a bere ALto Adige o Toscana.
Questo mettiamocelo bene in testa. E tronchiamo questa discussione.
Solo chi viene fottuto, spendendo tanto e bevendo male in Cote d or, ripiega sui Pn italici con accanimento
Io se bevo Alto adige mi rompo il cazzo dopo un microsecondo. Preferisco un vino più rustico magari da Auxey Duresses che mandare il mio ormai stanco palato incontro a quella che per me, ma sottolineo per me, è una quasi certa rottura di coglioni.
Ognuno è abituato ai suoi standard, inutile forzarsi.
Io ho bisogno di pinot che possibilmente cambino marcia, abbiano alte acidità se no non digerisco e poi mi inquieto, e siano minerali
Pertanto In alto adige ci vado a cercare i pineroli o a mangiare gli Schlutzkrapfen, cosi imparo anche il tedesco.
E così anche oggi un po di tempo siamo riusciti a perderlo in cazzate.
Ma perché? :P

Ps cari signori il discorso Cote d or e Borgogna più in generale è davvero lungo. Magari si affronta quando avremo ancor più tempo da perdere... :|

..... grande Luca ! ....

questo Luca mi si sta dimostrando sempre più simpatico
Ma perché ? :roll:
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda vinogodi » 04 apr 2021 11:12

...non ditemi che non ci provo. Stappato ora , con 3 vicini di casa con i quali assieme alla famiglia, concupiremo risotto al Castelmagno e anatra muta in casseruola ( foto su FB ...che qui non sono capace). Tenzone top PN altoatesini vs Medium- level Borgogna. Domani il resoconto:
- St. Daniel Blauburgunder Riserva Cornel 2016 vs Pommard Charmes Vaudiisey Creusefond 2016
- Barthenau 2009 Hofstatter vs GC Lavaux Saint Jacques Denis Mortet 2009
- Donà Noir 2001 Vs Chambertin 2001 Louis Remy...
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda zampaflex » 04 apr 2021 11:30

Luca castoldi ha scritto:" La Borgogna è troppo cara, inarrivabile" . Borgogna è una regione, anche grandicella.
Solo chi viene fottuto, spendendo tanto e bevendo male in Cote d or, ripiega sui Pn italici con accanimento


A) è vero che soprattutto fuori dai comuni più conosciuti ci sono zone di Borgogna con prezzi accettabili (parliamo di 25/30 euro a scaffale), e anche ottimi, ma bisogna sbattersi non poco per averli, rigorosamente dalla Francia, che qui non arrivano; salvo occasionali profeti di ventura etilica come te o come Roland;
B) non trovo che l'accanimento sia così infausto come per la Franciacorta, terra vocata solo per il granturco, ma se vuoi si tratta anche di quella curiosità che ci prende tutti prima o poi.

Rispetto al riassunto sopra fatto, essendo passato tempo, aggiungo due nomi che mi hanno colpito per limpidezza di espressione: Zanolari (Valtellina) e Maso CANTANGHEL [edit] (Val di Cembra). Vigne alte, a dimostrazione che l'Alto Adige è fottuto dall'aumento delle temperature. D'altronde certe rotondità gliceriche, certi frutti confettati/confetturati, tannini incompiuti, dell'umami che fa capolino dopo pochi anni dalla vendemmie non si possono gradire né perdonare. Meglio, lì, restare sugli autoctoni, con una Schiava che resta più genuina e gioviale, o con Lagrein da vigne vecchie e capaci di ben adattarsi.
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Luca castoldi
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda Luca castoldi » 04 apr 2021 12:45

zampaflex ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:" La Borgogna è troppo cara, inarrivabile" . Borgogna è una regione, anche grandicella.
Solo chi viene fottuto, spendendo tanto e bevendo male in Cote d or, ripiega sui Pn italici con accanimento


A) è vero che soprattutto fuori dai comuni più conosciuti ci sono zone di Borgogna con prezzi accettabili (parliamo di 25/30 euro a scaffale), e anche ottimi, ma bisogna sbattersi non poco per averli, rigorosamente dalla Francia, che qui non arrivano; salvo occasionali profeti di ventura etilica come te o come Roland;
B) non trovo che l'accanimento sia così infausto come per la Franciacorta, terra vocata solo per il granturco, ma se vuoi si tratta anche di quella curiosità che ci prende tutti prima o poi.

Rispetto al riassunto sopra fatto, essendo passato tempo, aggiungo due nomi che mi hanno colpito per limpidezza di espressione: Zanolari (Valtellina) e Maso Bergamini (Val di Cembra). Vigne alte, a dimostrazione che l'Alto Adige è fottuto dall'aumento delle temperature. D'altronde certe rotondità gliceriche, certi frutti confettati/confetturati, tannini incompiuti, dell'umami che fa capolino dopo pochi anni dalla vendemmie non si possono gradire né perdonare. Meglio, lì, restare sugli autoctoni, con una Schiava che resta più genuina e gioviale, o con Lagrein da vigne vecchie e capaci di ben adattarsi.

Provo a chiudere il discorso, cercando di non creare inutili polemiche, anche perchè non hanno nemmeno troppo senso in un contesto come questo.
Gli altoatesini sono molto bravi a vendere i loro prodotti, che sia frutta, turismo o vino che si voglia.
Restiamo nelle fasce di vini più semplici, senza scomodare zone top di Cote d'or perchè non avrebbe senso, anche se con 40/50 euro si possono bere dei village prestigiosi, sempre che la bottiglia non percorra troppi passaggi o non finisca in distribuzioni care per struttura.
L'alto adige ha saputo sfruttare un omologazione dei gusti che molte grandi distribuzioni hanno creato sul Pinot nero franzoso, specie sui vini di entrata di gamma.
Andando a pescare in zone minori della Cdb, quando non a sud di essa, fuori dalla cote d'or, hanno creato lo stereotipo di Pn spesso slavati, sempre di facile beva, tenuemente colorati, spesso impersonali perchè frutto di rese molto alte da zone poco vocate. E meno cari di quelli provenienti dalla Cdn. Il problema è che quel vino, spesso anche gradevole e piacevole, ha iniziato a dare un idea del pinot alquanto confondente. Prezzi alti e qualità bassa. Con signore annoiate dai tannini che ingurgitavano bibite colorate, gettando una moda nefasta nel mondo del Pn.
Confondendo finezza con banalità, alzando senza motivo i prezzi dei vini più accessibili, ecco che anche zone di poca vocazione avevano modo di farsi largo e competere con dei Pinot che altrimenti non potrebbero stare sulla stessa tavola, fatte salve le sempre logiche e dovute eccezioni.
E addirittura delle volte mi tocca sentire dei commenti su bottglie di Pinot di eccellente fattura che strasfigurerebbero il volto del urlo di Munch : " come mai questi antociani così marcati? Troppo strutturato per essere un Pinot"
Guai poi se si avvertono dei tannini, mai disturbare il palato della signora di turno con tannini ed acidità troppo alte.
In questa omologazione del vino del vitigno con maggior talento al mondo, tutti hanno avuto vita facile ad entrare in competizione.
Complici i produttori, non voglio fare nomi e cognomi, ma fior di produttori che 10 anni fa facevano 10000 bt ora ne fanno 100000. Minor selezione alla table de tri e ci si mette un secondo a fare vini qualunque, complici molti distributori e venditori, attenti sempre ai prodotti top e poco a i vini più democratici, ed ecco arivare fiumi di vini scontati.
In cot d'or, se avete pazienza, voglia di studiare e girare, potete comprare per esempio nelle hautes cotes de nuits o Beaune dei buonissimi vini a circa 6/7 euro, sani e gustosi.
Io i prezzi per forza che devo conoscerli, mi mandano spesso campionature italiane di Pn. Sono più cari, sotto 7 euro raro trovare, ma con 7/8 euro in Cote d'or i vini ci sono eh. Tutto il mercato si è ribaltato. Chiaro che se butti nel mercato litri e litri di banalità, poi il gioco si apre a tutti.
E' vero, sugli scaffali è difficile trovare dei Borgogna buoni a prezzi umani. Ma qualche illuminato e competente compratore, che si slega dal circuito ormai diventato insostenibile per i prezzi, ha iniziato ad aprire gli occhi, grazie anche a molte new entry nel mondo del vino professionale che si stanno mettendo in mostra.
Che non sono certo io, che nemmeno figuro se non in 4/5 posti in Italia, ma personaggi più strutturati, competenti e responsabili.
Ma sarà dovere dei compratori professionali, mica di noi 4 scappati di casa sul forum, aprire gli occhi.
E studiare, bere e giudicare.
Ed allora con 25 euro potrete bere un Borgogna come Cristo comanda, lasciando l'acqua barulla agli happy hour delle signorine e dei loro compagni di viaggio.
E per lo chmpagne potete quasi fare copia e incolla.
Io penso questo
Buon pranzo
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda vinogodi » 04 apr 2021 13:52

vinogodi ha scritto:...non ditemi che non ci provo. Stappato ora , con 3 vicini di casa con i quali assieme alla famiglia, concupiremo risotto al Castelmagno e anatra muta in casseruola ( foto su FB ...che qui non sono capace). Tenzone top PN altoatesini vs Medium- level Borgogna. Domani il resoconto:
- St. Daniel Blauburgunder Riserva Cornel 2016 vs Pommard Charmes Vaudiisey Creusefond 2016
- Barthenau 2009 Hofstatter vs GC Lavaux Saint Jacques Denis Mortet 2009
- Donà Noir 2001 Vs Chambertin 2001 Louis Remy...
...grande bevuta, in diretta. Conferme e sorprese.Poi vi racconto ma le emozioni più grandi...un italiano, anche se non il migliore, ci mancherebbe... La seconda " emozione" italiana della mia fresca esperienza con il Pinot Nero che ha " retto" l' impatto improponibile. E, soprattutto, bevuta alla cieca senza preconcetti. Anticipo:
A) Grazie Roland
B) i grandi di Borgogna , sempre tali.
C) scegliendo bene, ribadendo l' universo irraggiungibile del PN Borgognona, qualcosa di " buono" si trova anche fra i PN altoatesini ( per rimanere nel tema del thread)....
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda Tino Bolla » 04 apr 2021 16:56

Luca castoldi ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:" La Borgogna è troppo cara, inarrivabile" . Borgogna è una regione, anche grandicella.
Solo chi viene fottuto, spendendo tanto e bevendo male in Cote d or, ripiega sui Pn italici con accanimento


A) è vero che soprattutto fuori dai comuni più conosciuti ci sono zone di Borgogna con prezzi accettabili (parliamo di 25/30 euro a scaffale), e anche ottimi, ma bisogna sbattersi non poco per averli, rigorosamente dalla Francia, che qui non arrivano; salvo occasionali profeti di ventura etilica come te o come Roland;
B) non trovo che l'accanimento sia così infausto come per la Franciacorta, terra vocata solo per il granturco, ma se vuoi si tratta anche di quella curiosità che ci prende tutti prima o poi.

Rispetto al riassunto sopra fatto, essendo passato tempo, aggiungo due nomi che mi hanno colpito per limpidezza di espressione: Zanolari (Valtellina) e Maso Bergamini (Val di Cembra). Vigne alte, a dimostrazione che l'Alto Adige è fottuto dall'aumento delle temperature. D'altronde certe rotondità gliceriche, certi frutti confettati/confetturati, tannini incompiuti, dell'umami che fa capolino dopo pochi anni dalla vendemmie non si possono gradire né perdonare. Meglio, lì, restare sugli autoctoni, con una Schiava che resta più genuina e gioviale, o con Lagrein da vigne vecchie e capaci di ben adattarsi.

Provo a chiudere il discorso, cercando di non creare inutili polemiche, anche perchè non hanno nemmeno troppo senso in un contesto come questo.
Gli altoatesini sono molto bravi a vendere i loro prodotti, che sia frutta, turismo o vino che si voglia.
Restiamo nelle fasce di vini più semplici, senza scomodare zone top di Cote d'or perchè non avrebbe senso, anche se con 40/50 euro si possono bere dei village prestigiosi, sempre che la bottiglia non percorra troppi passaggi o non finisca in distribuzioni care per struttura.
L'alto adige ha saputo sfruttare un omologazione dei gusti che molte grandi distribuzioni hanno creato sul Pinot nero franzoso, specie sui vini di entrata di gamma.
Andando a pescare in zone minori della Cdb, quando non a sud di essa, fuori dalla cote d'or, hanno creato lo stereotipo di Pn spesso slavati, sempre di facile beva, tenuemente colorati, spesso impersonali perchè frutto di rese molto alte da zone poco vocate. E meno cari di quelli provenienti dalla Cdn. Il problema è che quel vino, spesso anche gradevole e piacevole, ha iniziato a dare un idea del pinot alquanto confondente. Prezzi alti e qualità bassa. Con signore annoiate dai tannini che ingurgitavano bibite colorate, gettando una moda nefasta nel mondo del Pn.
Confondendo finezza con banalità, alzando senza motivo i prezzi dei vini più accessibili, ecco che anche zone di poca vocazione avevano modo di farsi largo e competere con dei Pinot che altrimenti non potrebbero stare sulla stessa tavola, fatte salve le sempre logiche e dovute eccezioni.
E addirittura delle volte mi tocca sentire dei commenti su bottglie di Pinot di eccellente fattura che strasfigurerebbero il volto del urlo di Munch : " come mai questi antociani così marcati? Troppo strutturato per essere un Pinot"
Guai poi se si avvertono dei tannini, mai disturbare il palato della signora di turno con tannini ed acidità troppo alte.
In questa omologazione del vino del vitigno con maggior talento al mondo, tutti hanno avuto vita facile ad entrare in competizione.
Complici i produttori, non voglio fare nomi e cognomi, ma fior di produttori che 10 anni fa facevano 10000 bt ora ne fanno 100000. Minor selezione alla table de tri e ci si mette un secondo a fare vini qualunque, complici molti distributori e venditori, attenti sempre ai prodotti top e poco a i vini più democratici, ed ecco arivare fiumi di vini scontati.
In cot d'or, se avete pazienza, voglia di studiare e girare, potete comprare per esempio nelle hautes cotes de nuits o Beaune dei buonissimi vini a circa 6/7 euro, sani e gustosi.
Io i prezzi per forza che devo conoscerli, mi mandano spesso campionature italiane di Pn. Sono più cari, sotto 7 euro raro trovare, ma con 7/8 euro in Cote d'or i vini ci sono eh. Tutto il mercato si è ribaltato. Chiaro che se butti nel mercato litri e litri di banalità, poi il gioco si apre a tutti.
E' vero, sugli scaffali è difficile trovare dei Borgogna buoni a prezzi umani. Ma qualche illuminato e competente compratore, che si slega dal circuito ormai diventato insostenibile per i prezzi, ha iniziato ad aprire gli occhi, grazie anche a molte new entry nel mondo del vino professionale che si stanno mettendo in mostra.
Che non sono certo io, che nemmeno figuro se non in 4/5 posti in Italia, ma personaggi più strutturati, competenti e responsabili.
Ma sarà dovere dei compratori professionali, mica di noi 4 scappati di casa sul forum, aprire gli occhi.
E studiare, bere e giudicare.
Ed allora con 25 euro potrete bere un Borgogna come Cristo comanda, lasciando l'acqua barulla agli happy hour delle signorine e dei loro compagni di viaggio.
E per lo chmpagne potete quasi fare copia e incolla.
Io penso questo
Buon pranzo


Guarda, ti ringrazio molto del papiro.
Io non ho né la tua prosa né la tua pazienza. Ho semplicemente smesso di scrivere qua sopra, smaronato dalla fastidiosa approssimazione di boria vestita con la quale troppi affrontano il discorso Borgogna.
Vini sani e gustosi a dieci euro, e autentiche delizie a salire, con un minimo di pazienza. Che non vuol dire avere l'indirizzo dei fight Club a marsannay o monthelie, ma un minimo di palato e voglia. O magari tacere e ascoltare, invece che ciarlare che o Rousseau o fourrier, o leroy o roumier, altrimenti tuttammerda centoeuri.
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda vinogodi » 04 apr 2021 18:24

Tino Bolla ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Luca castoldi ha scritto:" La Borgogna è troppo cara, inarrivabile" . Borgogna è una regione, anche grandicella.
Solo chi viene fottuto, spendendo tanto e bevendo male in Cote d or, ripiega sui Pn italici con accanimento


A) è vero che soprattutto fuori dai comuni più conosciuti ci sono zone di Borgogna con prezzi accettabili (parliamo di 25/30 euro a scaffale), e anche ottimi, ma bisogna sbattersi non poco per averli, rigorosamente dalla Francia, che qui non arrivano; salvo occasionali profeti di ventura etilica come te o come Roland;
B) non trovo che l'accanimento sia così infausto come per la Franciacorta, terra vocata solo per il granturco, ma se vuoi si tratta anche di quella curiosità che ci prende tutti prima o poi.

Rispetto al riassunto sopra fatto, essendo passato tempo, aggiungo due nomi che mi hanno colpito per limpidezza di espressione: Zanolari (Valtellina) e Maso Bergamini (Val di Cembra). Vigne alte, a dimostrazione che l'Alto Adige è fottuto dall'aumento delle temperature. D'altronde certe rotondità gliceriche, certi frutti confettati/confetturati, tannini incompiuti, dell'umami che fa capolino dopo pochi anni dalla vendemmie non si possono gradire né perdonare. Meglio, lì, restare sugli autoctoni, con una Schiava che resta più genuina e gioviale, o con Lagrein da vigne vecchie e capaci di ben adattarsi.

Provo a chiudere il discorso, cercando di non creare inutili polemiche, anche perchè non hanno nemmeno troppo senso in un contesto come questo.
Gli altoatesini sono molto bravi a vendere i loro prodotti, che sia frutta, turismo o vino che si voglia.
Restiamo nelle fasce di vini più semplici, senza scomodare zone top di Cote d'or perchè non avrebbe senso, anche se con 40/50 euro si possono bere dei village prestigiosi, sempre che la bottiglia non percorra troppi passaggi o non finisca in distribuzioni care per struttura.
L'alto adige ha saputo sfruttare un omologazione dei gusti che molte grandi distribuzioni hanno creato sul Pinot nero franzoso, specie sui vini di entrata di gamma.
Andando a pescare in zone minori della Cdb, quando non a sud di essa, fuori dalla cote d'or, hanno creato lo stereotipo di Pn spesso slavati, sempre di facile beva, tenuemente colorati, spesso impersonali perchè frutto di rese molto alte da zone poco vocate. E meno cari di quelli provenienti dalla Cdn. Il problema è che quel vino, spesso anche gradevole e piacevole, ha iniziato a dare un idea del pinot alquanto confondente. Prezzi alti e qualità bassa. Con signore annoiate dai tannini che ingurgitavano bibite colorate, gettando una moda nefasta nel mondo del Pn.
Confondendo finezza con banalità, alzando senza motivo i prezzi dei vini più accessibili, ecco che anche zone di poca vocazione avevano modo di farsi largo e competere con dei Pinot che altrimenti non potrebbero stare sulla stessa tavola, fatte salve le sempre logiche e dovute eccezioni.
E addirittura delle volte mi tocca sentire dei commenti su bottglie di Pinot di eccellente fattura che strasfigurerebbero il volto del urlo di Munch : " come mai questi antociani così marcati? Troppo strutturato per essere un Pinot"
Guai poi se si avvertono dei tannini, mai disturbare il palato della signora di turno con tannini ed acidità troppo alte.
In questa omologazione del vino del vitigno con maggior talento al mondo, tutti hanno avuto vita facile ad entrare in competizione.
Complici i produttori, non voglio fare nomi e cognomi, ma fior di produttori che 10 anni fa facevano 10000 bt ora ne fanno 100000. Minor selezione alla table de tri e ci si mette un secondo a fare vini qualunque, complici molti distributori e venditori, attenti sempre ai prodotti top e poco a i vini più democratici, ed ecco arivare fiumi di vini scontati.
In cot d'or, se avete pazienza, voglia di studiare e girare, potete comprare per esempio nelle hautes cotes de nuits o Beaune dei buonissimi vini a circa 6/7 euro, sani e gustosi.
Io i prezzi per forza che devo conoscerli, mi mandano spesso campionature italiane di Pn. Sono più cari, sotto 7 euro raro trovare, ma con 7/8 euro in Cote d'or i vini ci sono eh. Tutto il mercato si è ribaltato. Chiaro che se butti nel mercato litri e litri di banalità, poi il gioco si apre a tutti.
E' vero, sugli scaffali è difficile trovare dei Borgogna buoni a prezzi umani. Ma qualche illuminato e competente compratore, che si slega dal circuito ormai diventato insostenibile per i prezzi, ha iniziato ad aprire gli occhi, grazie anche a molte new entry nel mondo del vino professionale che si stanno mettendo in mostra.
Che non sono certo io, che nemmeno figuro se non in 4/5 posti in Italia, ma personaggi più strutturati, competenti e responsabili.
Ma sarà dovere dei compratori professionali, mica di noi 4 scappati di casa sul forum, aprire gli occhi.
E studiare, bere e giudicare.
Ed allora con 25 euro potrete bere un Borgogna come Cristo comanda, lasciando l'acqua barulla agli happy hour delle signorine e dei loro compagni di viaggio.
E per lo chmpagne potete quasi fare copia e incolla.
Io penso questo
Buon pranzo


Guarda, ti ringrazio molto del papiro.
Io non ho né la tua prosa né la tua pazienza. Ho semplicemente smesso di scrivere qua sopra, smaronato dalla fastidiosa approssimazione di boria vestita con la quale troppi affrontano il discorso Borgogna.
Vini sani e gustosi a dieci euro, e autentiche delizie a salire, con un minimo di pazienza. Che non vuol dire avere l'indirizzo dei fight Club a marsannay o monthelie, ma un minimo di palato e voglia. O magari tacere e ascoltare, invece che ciarlare che o Rousseau o fourrier, o leroy o roumier, altrimenti tuttammerda centoeuri.
...meglio ciarlare di Rousseau o Fourrier o Leroy dopo averli bevuti che sparare a vanvera senza costrutto come questo insulso intervento. Hai smesso di scrivere qui dentro perché non ne avevi più voglia, come tanti. Se vuoi ricominciare , benvenuto, ogni contributo è utile alladiscussione. Se devi riesordire spalando merda su chi frequenta il forum,facciamo davvero a meno...
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda Tino Bolla » 04 apr 2021 19:25

Intervento fuori fuoco, ma tipico da dinamiche di posto chiuso. Dove giova aprire le finestre, oppure uscire.
vinogodi
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda vinogodi » 04 apr 2021 19:54

Tino Bolla ha scritto:Intervento fuori fuoco, ma tipico da dinamiche di posto chiuso. Dove giova aprire le finestre, oppure uscire.
...appunto...
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda Beppekk » 04 apr 2021 21:13

Secondo me il problema di questi confronti è che si finisce sempre per confondere il parlare generalmente delle zone con le realtà dei produttori. I migliori pinot neri generalmente sono in Borgogna, questo penso sia chiaro a tutti, ma non è che non si producono buoni PN in Oregon, Alto Adige, Patagonia ecc.. lo stesso discorso vale per il nebbiolo, generalmente i migliori vengono prodotti in Piemonte, ma anche in Valtellina e val d'Aosta c'è qualcosa di meritevole. Potrei fare lo stesso esempio tra Toscana ed Emilia Romagna con il Sangiovese, Merlot a Pomerol e merlottoni toscani ecc ecc.. Credo il senso del thread sia quello di parlare di PN in generale e di bevute meritevoli, io personalmente credo che ci siano bottiglie meritevoli in Alto Adige come in altre parti del mondo. Ultima esperienza un PN svizzero Canton Grigioni di Cottinelli che non era male. Buona serata a tutti
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda Alberto » 04 apr 2021 21:13

zampaflex ha scritto:Maso Bergamini (Val di Cembra).

Maso Bergamini è in comune di Trento, perciò Luciano 1) hai sicuramente sbagliato maso oppure 2) hai sicuramente sbagliato valle... :wink:
Il discorso generale sulle quote altimetiche è sicuramente condivisibile, e vale in Trentino come in Alto Adige.
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda Luca castoldi » 04 apr 2021 22:16

Mi dispiace che forse causa mia si siano ricreati vecchi attriti. Non ho trovato offensivo l'intervento di Bolla, ma non conosco le v dinamiche di questo forum. Quindi non capisco cosa sia successo e cosa ci sia dietro. Forse non l'ho capito io. Ci sta.

Per quanto riguarda il discorso Pn, nebbiolo e sangiovese, non farei paragoni azzardati, che però ognuno è libero di fare.
Il nebbiolo è storicamente radicato in Nord Piemonte, anche prima che in Langa. Boca, Lerssona, Fara, Sizzano, ghemme etc etc, hanno una storia di secoli.
Il pinot in patagonia o Nuova Zelanda,di moda fino a qualche anno fa come se fosse la nuova frontiera del vino dopo il kiwi, è invece storia di oggi.
Che poi ci siano dei vini buoni, certo che si. Io ne ho trovati pochi ma sarò stato sfortunato io.
In alto adige fanno splendide mele e sicuramente qualche vino eccellente.
Resta che il pinot vuole terreni magri, , il ragazzo vuole soffrire, avere buona schermatura solare e non troppi esercizi di stile,
Non è un vitigno da terreni di frutta. Cambia di metro in metro in metro, figuriamoci di latitudini e continenti. Fior di consulenti sono pagati diversi k per farne un vitigno internazionale. Chi ha grano si diverte a sbattere il capo, chi non lo ha si improvvisa e fa cose senza nè arte nè parte.
Poi è chiaro che se il paradigma diventa uno sciroppo di frutta sbiadito, allora vale poi tutto.
Ma questa è un'altra storia e non mi sembra il caso di discutere oltre modo, al netto di attriti personali che non conosco.
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda zampaflex » 04 apr 2021 22:40

Alberto ha scritto:
zampaflex ha scritto:Maso Bergamini (Val di Cembra).

Maso Bergamini è in comune di Trento, perciò Luciano 1) hai sicuramente sbagliato maso oppure 2) hai sicuramente sbagliato valle... :wink:
Il discorso generale sulle quote altimetiche è sicuramente condivisibile, e vale in Trentino come in Alto Adige.

Ma appunto, sottolineo come, a mio parere, ormai in Italia il PN buono non stia più in Alto Adige (Bolzano). Dove le vigne sono troppo in basso per difendersi, anche se leggo di tentativi di risalita.
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda Alberto » 05 apr 2021 11:00

Luca castoldi ha scritto:Resta che il pinot vuole terreni magri, , il ragazzo vuole soffrire

Bah, affermazione generale valida per tutte le uve da vino...altrimenti i vini migliori del mondo si farebbero in Costa d'Avorio, con 2 vendemmie l'anno... :roll:
Sul discorso mele dell'AA/TN poi ci sarebbe da discutere...se effettivamente la "bellezza" di una mela scaturisce da coltivazioni intensive imbottite di chimica con 30 Kg di frutti su un meletto di 3 anni... :?
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Re: Pinot nero il thread universale!!!

Messaggioda vinogodi » 05 apr 2021 11:28

vinogodi ha scritto:
vinogodi ha scritto:...non ditemi che non ci provo. Stappato ora , con 3 vicini di casa con i quali assieme alla famiglia, concupiremo risotto al Castelmagno e anatra muta in casseruola ( foto su FB ...che qui non sono capace). Tenzone top PN altoatesini vs Medium- level Borgogna. Domani il resoconto:
- St. Daniel Blauburgunder Riserva Cornel 2016 vs Pommard Charmes Vaudiisey Creusefond 2016
- Barthenau 2009 Hofstatter vs GC Lavaux Saint Jacques Denis Mortet 2009
- Donà Noir 2001 Vs Chambertin 2001 Louis Remy...
...grande bevuta, in diretta. Conferme e sorprese.Poi vi racconto ma le emozioni più grandi...un italiano, anche se non il migliore, ci mancherebbe... La seconda " emozione" italiana della mia fresca esperienza con il Pinot Nero che ha " retto" l' impatto improponibile. E, soprattutto, bevuta alla cieca senza preconcetti. Anticipo:
A) Grazie Roland
B) i grandi di Borgogna , sempre tali.
C) scegliendo bene, ribadendo l' universo irraggiungibile del PN Borgognona, qualcosa di " buono" si trova anche fra i PN altoatesini ( per rimanere nel tema del thread)....
...nel merito: il St Daniel buon vino con tutti gli stereotipi dei Pinot Nero Altoatesini un poco pretenziosetti: magrotto, cortino, bei fruttini di media intensità, tannini leggerini con finale leggermente amarognolo . Da solo, però, un onesto bicchiere. ..diciamo , nella media dei voti presenti, sugli 87- 88/ 100. Io gli ho dato 84/100. Il Pommard davvero bello e di anomala finezza per la categoria. Beverino, profumatisdimo, con trama setosa e freschezza da ingollarne: 92/100 in valori assoluti, ha stravinto la batteria.Grazie Roland.
- Barthenau al top della sua maturità ma non ha la profondità del passato. Rosso chiaro, bella nota di anisette assieme alla confettura di lamponi, bocca abbastanza ampia ma senza picchi da urlo. Si attesta su un vertice italiano ormai consolidato ( io 88/ 100, media sui 90 scarsi, ma Piero ha sbarellato nel giudizio, ridimendionando il voto a destagnolatura) . Mortet splendido: il più carico di colore della giornata, grandissima balsamicita' , elegante nella sua forza complessiva. Secondo me vino della giornata e 95/100 pieni, un 97/100 ingiustificato dal solito Piero in vena di iperbole ingiustificate . anche qui Borgogna fuori categoria...
- Donà Noir è stato il mio vino emozione. Diafano al colore, meravigliosa tavolozza di profumi con cuoio e spezia dolce, radice, composta di arancia amara. Bocca vellutata, finissima con ancora buona freschezza: 92/100 personali, gli altri con voti più bassi per desuetudine ai Pinot maturi. Chambertin di Remy più potente e composto, ma non troppo lontano seppur su universi paralleli che mai si incontrerà con nessun tentativo di PN italico. Profondo e articolato, austero in bocca come nessuno in giornata. Non mi ha impressionato l' insieme e la lunghezza, comunque non meno di 94/100 ( il mio è stato il voto più basso) . La sparata di 98/100 quando si è destagnolato aveva solo della riverenza alla " noblesse oblige" del solito Piero...
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