LE BEVUTE DI MARZO 2021

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vinogodi
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda vinogodi » 07 mar 2021 17:33

...che belli i fine settimana in arancione/scuro/rosso. Frega un cazzo a nessuno per strada, io sono uno dei pochi con masvherina, disinfettante per le mani sempre in tasca, distanziamento di 2 metri , altrimenti ffp2...sole, primi caldi , griglia sempre in movimento , mezzogiorno e sera. E vino consolatorio. 5 occasioni ogni settimana ( sabato e domenica a mezxodi e venerdi , sabato e domenica sera. Famiglia unita , qualche amico dei dintorni. Mangiato benissimo e bevuto bene... Sia vini quotidiani , ma buoni, sia qualche "Bevuta Alta" da condividere con gli amici...mi ha vivamente impressionato lo Chevaliers Montrachet di Leroy 2005 e il Chambertin di Bernard Dugat Py che sono riusciti a contrastare il Valpolicella di Zyme' 2012 e il Cotidie 2016 di Spiriti Ebbri..ma anche l' Ortrugo frizzante 2019 di Marengoni che se l' è giocata con il Clos Saint Hylaire 1996 di Billecart Salmon..
... Più tanto altro... 8)
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fabrizio leone
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda fabrizio leone » 07 mar 2021 17:42

Merla 2011. Che frutto carnose. Naso elegante che spinge di continuo. Bocca che appaga. Buona bevuta davvero
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda alì65 » 07 mar 2021 17:49

vinogodi ha scritto:...che belli i fine settimana in arancione/scuro/rosso. Frega un cazzo a nessuno per strada, io sono uno dei pochi con masvherina, disinfettante per le mani sempre in tasca, distanziamento di 2 metri , altrimenti ffp2...sole, primi caldi , griglia sempre in movimento , mezzogiorno e sera. E vino consolatorio. 5 occasioni ogni settimana ( sabato e domenica a mezxodi e venerdi , sabato e domenica sera. Famiglia unita , qualche amico dei dintorni. Mangiato benissimo e bevuto bene... Sia vini quotidiani , ma buoni, sia qualche "Bevuta Alta" da condividere con gli amici...mi ha vivamente impressionato lo Chevaliers Montrachet di Leroy 2005 e il Chambertin di Bernard Dugat Py che sono riusciti a contrastare il Valpolicella di Zyme' 2012 e il Cotidie 2016 di Spiriti Ebbri..ma anche l' Ortrugo frizzante 2019 di Marengoni che se l' è giocata con il Clos Saint Hylaire 1996 di Billecart Salmon..
... Più tanto altro... 8)


dimentichi il Barbera e Bonarda di Boni di Casatico, mai sfigurato di fianco a questi mostri
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda M.Sangiorgi » 07 mar 2021 21:40

Chianti Classico Castello di Ama 2018

Sangiovese, con un pizzico di Merlot, molto piacevole.. secondo me un grande Chianti classico.
Abbinato ad una bella fiorentina è la sua morte, acido e armonico.

:D :D :D :) +
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Ludi » 08 mar 2021 11:20

Arranz y Sans, Vera Vides 2016: soffre un po' dell'impostazione eccessivamente "legnosa" di certi vini della Ribera, ma stupisce per la vivace freschezza, che lo fa ben scorrere. Ottimo rapporto q/p
Louis Jadot, Montagny Blanc 2016 non è un Corton Charlemagne, ma è assolutamente pulito e ben fatto, come nello stile della Maison. Gradevole su una amatriciana.
Ultima modifica di Ludi il 08 mar 2021 18:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Alberto » 08 mar 2021 11:50

fabrizio leone ha scritto:Merla 2011. Che frutto carnose. Naso elegante che spinge di continuo. Bocca che appaga. Buona bevuta davvero

E' il Vigna la Merla di Panigada? :)
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda seeionoou2 » 08 mar 2021 14:31

vinogodi ha scritto:ma anche l' Ortrugo frizzante 2019 di Marengoni che se l' è giocata con il Clos Saint Hylaire 1996 di Billecart Salmon..


o scherzi o il clos st. hilaire era messo veramente male :!:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda vinogodi » 08 mar 2021 15:07

seeionoou2 ha scritto:
vinogodi ha scritto:ma anche l' Ortrugo frizzante 2019 di Marengoni che se l' è giocata con il Clos Saint Hylaire 1996 di Billecart Salmon..


o scherzi o il clos st. hilaire era messo veramente male :!:
...eddaiche scherzo ... perchè, il Chambertin di Bernard vicino alla Valpolicella (seppur ottima) di Zymé... 8)
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda fabrizio leone » 08 mar 2021 15:59

Alberto ha scritto:
fabrizio leone ha scritto:Merla 2011. Che frutto carnose. Naso elegante che spinge di continuo. Bocca che appaga. Buona bevuta davvero

E' il Vigna la Merla di Panigada? :)


proprio lui !!! è un mio amico
mi ha dato la 2011 in anteprima
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Alberto » 08 mar 2021 22:06

Etna Rosso, Massimiliano Calabretta, 1998 (14,5%)
Bel colore, a mezza via tra il rubino ed il granato, in ogni caso piuttosto scuro. Naso clamoroso, pulitissimo sin da subito, evoluto da favola su svariati toni iniziali canforati-balsamici (caramelle valda)-resinosi (pino), che si alternano ad ogni girata del bicchiere, per poi leggermente recedere a favore di un altro set di terziari, questa volta più caldi e mediterranei, di carruba, strattu di pomodoro, pot pourri con predominanza agrumata (arancia amara), cassettone; il caramello dell'ossidazione è lì che ti guarda da lontano, ma per ora sostanzialmente non interviene; bocca se possibile ancor giovane, con un residuo di frutto rosso, acidità molto spiccata ma ancora integrata nell'insieme, tannini sciolti, "sabbiosi" ed una apparente leggerezza (nonostante l'alcol) di corpo...ma lo scorrere è al palato è lento, progressivo, pervaso da una sensazione di naturale concentrazione della materia che solo vigne del genere possono dare. Il naso è tanta, tantissima roba; la bocca è "solo" molto buona...direi che non ci si può proprio lamentare...
Bottiglia presa qui sul Forum da Dodo69: chapeau per la conservazione semplicemente inappuntabile. :D
Ultima modifica di Alberto il 08 mar 2021 22:39, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda giodiui » 08 mar 2021 22:19

Alberto ha scritto:Etna Rosso, Massimiliano Calabretta, 1998 (14,5%)
Bel colore, a mezza via tra il rubino ed il granato, in ogni caso piuttosto scuro. Naso clamoroso, pulitissimo sin da subito, evoluto da favola su svariati toni iniziali canforati-balsamici (caramelle valda)-resinosi (pino), che si alternano ad ogni girata del bicchiere, per poi leggermente recedere a favore di un altro set di terziari, questa volta più caldi e mediterranei, di carruba, strattu di pomodoro, pot pourri con predominanza agrumata (arancia amara), cassettone; il caramello dell'ossidazione è lì che ti guarda da lontano, ma per ora sostanzialmente non interviene; bocca se possibile ancor giovane, con un residuo di frutto rosso, acidità molto spiccata ma ancora integrata nell'insieme, tannini sciolti, "sabbiosi" ed una apparente leggerezza (nonostante l'alcol) di corpo...ma lo scorrere è al palato è lento, progessivo, pervaso da una sensazione di naturale concentrazione della materia che solo vigne del genere possono dare. Il naso è tanta, tantissima roba; la bocca è "solo" molto buona...direi che non ci si può proprio lamentare...
Bottiglia presa qui sul Forum da M.Sangiorgi: chapeau per la conservazione semplicemente inappuntabile. :D

Io ho bevuto da poco un 2007 che invece era imbarazzante, il peggio dell'enologia 'naturale' (tra virgolette), con tutte le puzze possibili (stallatico, brett, sudori vari). Chissà se nel tempo trascorso è cambiata la tecnica di vinificazione o se la mia bottiglia era semplicemente molto (ma molto) sfortunata. Magari avesse sfoderato i descrittori goduriosi che usi tu!!!
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Alberto » 08 mar 2021 22:33

giodiui ha scritto:Io ho bevuto da poco un 2007 che invece era imbarazzante, il peggio dell'enologia 'naturale' (tra virgolette), con tutte le puzze possibili (stallatico, brett, sudori vari). Chissà se nel tempo trascorso è cambiata la tecnica di vinificazione o se la mia bottiglia era semplicemente molto (ma molto) sfortunata. Magari avesse sfoderato i descrittori goduriosi che usi tu!!!

No, ho ben presente la problematica della tua bottiglia perché il produttore è uno dei, per così dire, "soliti sospetti"...ma nel caso mio né stalla né brett né volatili abbestia (un po' ce n'è, ma è amplissimente nei limiti) né altri orrori..semplicemente un vino (con mia sorpresa, non lo nego) pulito.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Nightfall » 09 mar 2021 09:35

La Ca Nova - Barbaresco Montefico Bric Mentina 2016

Il naso si presenta subito esplosivo, con note molto nette di ciliegia sotto spirito, menta, rosa appassita, fiori secchi, spezie dolci e una bella nota di caffè che si delinea mano a mano che il vino si apre. La bocca è molto potente, sorretta da una grande acidità ed un tannino ancora graffiante, ma nel complesso molto piacevole. Ritornano nel finale le note mentolate e di rosa appassita. Sicuramente con qualche anno di bottiglia migliorerà ancora, ma secondo me è già buonissimo.
Alcuni non diventano mai folli. I loro vini devono essere proprio noiosi.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda zampaflex » 09 mar 2021 10:38

giodiui ha scritto:
Alberto ha scritto:Etna Rosso, Massimiliano Calabretta, 1998 (14,5%)
Bel colore, a mezza via tra il rubino ed il granato, in ogni caso piuttosto scuro. Naso clamoroso, pulitissimo sin da subito, evoluto da favola su svariati toni iniziali canforati-balsamici (caramelle valda)-resinosi (pino), che si alternano ad ogni girata del bicchiere, per poi leggermente recedere a favore di un altro set di terziari, questa volta più caldi e mediterranei, di carruba, strattu di pomodoro, pot pourri con predominanza agrumata (arancia amara), cassettone; il caramello dell'ossidazione è lì che ti guarda da lontano, ma per ora sostanzialmente non interviene; bocca se possibile ancor giovane, con un residuo di frutto rosso, acidità molto spiccata ma ancora integrata nell'insieme, tannini sciolti, "sabbiosi" ed una apparente leggerezza (nonostante l'alcol) di corpo...ma lo scorrere è al palato è lento, progessivo, pervaso da una sensazione di naturale concentrazione della materia che solo vigne del genere possono dare. Il naso è tanta, tantissima roba; la bocca è "solo" molto buona...direi che non ci si può proprio lamentare...
Bottiglia presa qui sul Forum da M.Sangiorgi: chapeau per la conservazione semplicemente inappuntabile. :D

Io ho bevuto da poco un 2007 che invece era imbarazzante, il peggio dell'enologia 'naturale' (tra virgolette), con tutte le puzze possibili (stallatico, brett, sudori vari). Chissà se nel tempo trascorso è cambiata la tecnica di vinificazione o se la mia bottiglia era semplicemente molto (ma molto) sfortunata. Magari avesse sfoderato i descrittori goduriosi che usi tu!!!


Mi pare di ricordare che Alì65 si lamentasse della progressiva perdita di qualità tra vecchi Calabretta e nuovi, con spartiacque più o meno nuovo millennio.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Ludi » 09 mar 2021 10:48

zampaflex ha scritto:
Mi pare di ricordare che Alì65 si lamentasse della progressiva perdita di qualità tra vecchi Calabretta e nuovi, con spartiacque più o meno nuovo millennio.


Etna Rosso 2001 mi piacque molto; il Nonna Concetta 2011, viceversa, molto scarso.
VinLux
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda VinLux » 09 mar 2021 10:55

Un po di bottiglie....iniziando dalle ultime
Barolo Massolino 2016 :D :D :D :D
Etna bianco Masseria Setteporte N'Ettaro 2019 :D :D :D :)
Vosne Romanee La Combe Brulee 2016 Bruno Clavelier :D :D :D :D
Champagne Premier cru de La chapelle Instinct :) :)
Chambolle Musigny VV 2018 Lignier Michelot :D :D :D :)
Fixin 1er cru Les Arvelets 2018 Berthaut Gerbet :D :D :D :D :)
AmoSlade
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda AmoSlade » 09 mar 2021 11:31

Ludi ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Mi pare di ricordare che Alì65 si lamentasse della progressiva perdita di qualità tra vecchi Calabretta e nuovi, con spartiacque più o meno nuovo millennio.


Etna Rosso 2001 mi piacque molto; il Nonna Concetta 2011, viceversa, molto scarso.


Io mi ritrovo molto con la bella descrizione sopra di Alberto per le annate 2000/2002 bevute qualche anno fa.
Da lì in poi, ho bevuto diverse bottiglie di praticamente tutte le annate fino alla 2010 (parlo dell'Enta Rosso, che ora si chiama Vecchie Vigne, il nonna Concetta l'ho provato pure io solo una volta, il 2011, trovandolo deludente e da allora non mi sono più fidato a prendere le "selezioni").

Al netto di qualche alto e basso, non ho mai riscontrato i disastri di puzze che leggo in giro, la bottiglia più al limite è stata proprio l'ultima 2010, che effettivamente appena stappata aveva una volatile fastidiosa.
Rimane quindi una bottiglia che continuo a bere volentieri, con un buon rapporto qualità prezzo.

C'è da dire però, che non ho nemmeno più trovato la magia delle prime annate provate, le più vecchie. Devo ancora capire se è cambiato il vino o sono cambiato io. Se qualcuno ne avesse una da vendermi potrei togliermi il dubbio :D
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda l'oste » 09 mar 2021 12:16

Nightfall ha scritto:La Ca Nova - Barbaresco Montefico Bric Mentina 2016

Il naso si presenta subito esplosivo, con note molto nette di ciliegia sotto spirito, menta, rosa appassita, fiori secchi, spezie dolci e una bella nota di caffè che si delinea mano a mano che il vino si apre. La bocca è molto potente, sorretta da una grande acidità ed un tannino ancora graffiante, ma nel complesso molto piacevole. Ritornano nel finale le note mentolate e di rosa appassita. Sicuramente con qualche anno di bottiglia migliorerà ancora, ma secondo me è già buonissimo.

Ho appena bevuto Montefico 2015 (e ieri il Nebbiolo '18), al netto delle differenze tra annate concordo con te, Marco lavora molto bene, grande eleganza e pulizia aromatica e potenziale longevità.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Max1991 » 09 mar 2021 12:18

Ultimo pranzetto prima della zona arancione.

Grand vintage 2012, Moët & Chandon
Servito alla cieca, non l'ho collocato subito in Francia, bolla un pò grossolana e profumi non esplosivi.
Con il tempo invece evolve bene nel bicchiere, spicca la nota tostata e una nota agrumata interessante.
Non mi ha entusiasmato

Terre 2016, Tenuta di San Leonardo
Bevuta semplice ma interessante, da quel poco che ho assaggiato lo colloco al primo posto dei tagli bordolesi su quella fascia di prezzo. Note di frutta, fiori e freschezza. Ottimo ora ma un paio d'anni in bottiglia possono fargli solo bene!

Capo di stato 1998, Loredan Gasparini VS San Leonardo 1997, Tenuta San Leonardo
Aperti entrambi una mezz'oretta prima di servirli.
Capo di stato un naso che amalia da subito, bellissime note di china, frutta rossa sotto spirito, speziatura dolce e note balsamiche. In bocca agile ma pieno, senza essere mai pesante! Molto coerente con il naso, eleganza da grande vino.
San Leonardo, subito la nota verde che ho sentito in tutti (anche se pochi) San Leonardo che ho bevuto. All'inizio è chiuso e la note di peperone e verdura cotta sono preponderanti. Ci mette più tempo ad aprirsi rispetto al Capo. Con il tempo invece esce una bella nota di liquirizia e profumi di bosco.
In bocca più potente e più fresco del precedente. Tannino leggero che invoglia la beva mangiando un pezzo di diaframma alla griglia.

Fontalloro 1997, Felesina
Aperto all'ultimo, versato e occhi sbarrati per tutti.
WOW. In forma smagliante, colore vivissimo e intenso. Grandi profumi da subito, amarena, arancia, tabacco.
In bocca ancora giovane ma con una bella complessità. Ottima persistenza
Dai presenti decretato subito il vino della giornata. Mi ha stupito, una bottiglia bellissima e che mi scolerei volentieri anche da solo :mrgreen: :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Spectator » 09 mar 2021 13:46

l'oste ha scritto:
Nightfall ha scritto:La Ca Nova - Barbaresco Montefico Bric Mentina 2016

Il naso si presenta subito esplosivo, con note molto nette di ciliegia sotto spirito, menta, rosa appassita, fiori secchi, spezie dolci e una bella nota di caffè che si delinea mano a mano che il vino si apre. La bocca è molto potente, sorretta da una grande acidità ed un tannino ancora graffiante, ma nel complesso molto piacevole. Ritornano nel finale le note mentolate e di rosa appassita. Sicuramente con qualche anno di bottiglia migliorerà ancora, ma secondo me è già buonissimo.

Ho appena bevuto Montefico 2015 (e ieri il Nebbiolo '18), al netto delle differenze tra annate concordo con te, Marco lavora molto bene, grande eleganza e pulizia aromatica e potenziale longevità.[/quote..

...D qualche parte :) ,Ho un paio di bocce Montestefano 2013; che mi dite?Grazie..
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda giodiui » 09 mar 2021 13:59

Cascina Sòt Nebbiolo 2019. 13°. Colore rosso rubino chiaro, brillante, al naso viola e rosa, poi fruttini rossi e pepe nero. Tutto in finezza ed eleganza. In bocca un’acidità appena eccessiva ed un tannino abbastanza presente richiamano il cibo. non è un vino da bere da solo. Un’interpretazione leggiadra e al tempo stesso estremamente fedele al vitigno. Se poi ci mettete l'incredibile rapporto q/p (citofonare Luca Castoldi), assieme al Nebiulin di More Bianche è una delle piccole/grandi bottiglie da avere sempre in cantina.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda alì65 » 09 mar 2021 14:21

zampaflex ha scritto:
giodiui ha scritto:
Alberto ha scritto:Etna Rosso, Massimiliano Calabretta, 1998 (14,5%)
Bel colore, a mezza via tra il rubino ed il granato, in ogni caso piuttosto scuro. Naso clamoroso, pulitissimo sin da subito, evoluto da favola su svariati toni iniziali canforati-balsamici (caramelle valda)-resinosi (pino), che si alternano ad ogni girata del bicchiere, per poi leggermente recedere a favore di un altro set di terziari, questa volta più caldi e mediterranei, di carruba, strattu di pomodoro, pot pourri con predominanza agrumata (arancia amara), cassettone; il caramello dell'ossidazione è lì che ti guarda da lontano, ma per ora sostanzialmente non interviene; bocca se possibile ancor giovane, con un residuo di frutto rosso, acidità molto spiccata ma ancora integrata nell'insieme, tannini sciolti, "sabbiosi" ed una apparente leggerezza (nonostante l'alcol) di corpo...ma lo scorrere è al palato è lento, progessivo, pervaso da una sensazione di naturale concentrazione della materia che solo vigne del genere possono dare. Il naso è tanta, tantissima roba; la bocca è "solo" molto buona...direi che non ci si può proprio lamentare...
Bottiglia presa qui sul Forum da M.Sangiorgi: chapeau per la conservazione semplicemente inappuntabile. :D

Io ho bevuto da poco un 2007 che invece era imbarazzante, il peggio dell'enologia 'naturale' (tra virgolette), con tutte le puzze possibili (stallatico, brett, sudori vari). Chissà se nel tempo trascorso è cambiata la tecnica di vinificazione o se la mia bottiglia era semplicemente molto (ma molto) sfortunata. Magari avesse sfoderato i descrittori goduriosi che usi tu!!!


Mi pare di ricordare che Alì65 si lamentasse della progressiva perdita di qualità tra vecchi Calabretta e nuovi, con spartiacque più o meno nuovo millennio.


Luciano, mi stupisco sempre più di come tu possa ricordare cose dette anni fa!!!! incredibile, io non lo avrei mai ricordato

in effetti Calabretta ha avuto il cambio di passo dal 02 ma purtroppo non in positivo
ultima annata ottima bevuta la 02 assieme la 99, la migliore
il resto ho dovuto lavandinare.....sarò stato sfigato
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda Nexus1990 » 09 mar 2021 14:53

Qulche bella bevuta delle ultime settimane
Jacquesson 736 ***1/2+
Naso con evoluzione abbastanza spinta con note di formaggio e cocco, in bocca bella bolla fine ma persistente, sorso piuttosto teso nonostante l’evoluzione forse eccessiva. Buono è arrivato.
Perillo Riserva 2003 ****
Piuttosto evoluto, naso profondissimo, scuro, quasi non da Taurasi con caffè, confettura di amarene, liquirizia dolce. Bocca morbida (anche qui, non proprio da Taurasi) da annata calda ma per fortuna buona aciditá, tannino cesellato quasi Bordolese, tanta speziatura in una chiusura molto lunga che richiama qualche ricordo Perilliano che prima non aveva mai fatto capolino. Direi al top della parabola, non aspetterei a berlo.
Merita un piccolo focus l’assaggio dei bellissimi vini di Costa Archi (forumista con un gran bella immagine del profilo :mrgreen: )
Costa Archi Assiolo 2017 ***+
Dopo un’iniziale riduzione si pulisce ed esce un frutto molto scuro accompagnato da interessante speziatura. Bocca con un bel tannino non prepotente, bella struttura, si conferma un po’ scuro, forse un po’ in debito di freschezza/mineralità (annata calda?). Su una bella entrecote alla griglia però questa piccola mancanza si sente ben poco è il vino scende che è un piacere. In ogni caso rapporto q/p fantastico
Monte Brullo 2015 ***1/2
Bel naso con tante spezie, profondo ma equilibrato, bello l’agrume che rinfresca un sorso comunque di buona struttura, con tannini fini e aciditá discreta. Con questo già si sale di livello, un po’ compresso, credo possa migliorare con un po’ di bottiglia. Bevuto vicino a VdC 17 e Buondonno Riserva 2016, bella comparazione.
Costa Archi Ravenna 2014 ***1/2++
Arriviamo al top di gamma, e si sente! Naso molto minerale e fortemente speziato, in bocca tanta liquirizia ma molto ben amalgamata alla struttura minerale, agrume pronunciato, in generale bocca freschissima, tannino presente ma non preponderante, in retrolfattiva Ancora liquirizia. Gran bella versione di Sangiovese, migliorerà anche questo, sicuramente, ma oggi una signora bevuta.
Val delle Corti 2017 ***1/2
Solita, granitica certezza. Soprattutto nell’interpretazione dell’annata che ogni volta è splendida. In particolare l’annata calda aiuta in questa fase: già pronto con bellissimo frutto, finissimo, bevibilitá eccezionale. Forse non ha la stratificazione di 14/15/16 ma chissenefrega, compensa con una facilità di abbinamento clamorosa. Bevuto su tante pietanze tutte diverse e sempre sul pezzo.
Buondonno Riserva 2016 ****-
Qui a casa non avevo granché. L’ultima volta che avevo bevuto Buondonno riserva 2016 in fase di importante chiusura*. Stappo con un po’ di scetticismo ma trovo un vino in grandissima forma. Inizio sempre un po’ sporco ma in mezz’ora esce il sangiovese Chiantigiano con la C maiuscola, sì concentrato (15,5%) ma non lo diresti mai: l’alcool è bilanciato da freschezza notevole con le classiche note metalliche/ematiche e l’arancia rossa, molto stratificato con qualcosa di floreale e una speziatura austera ma per niente invadente. Abbinamento da lacrime con filetto di maialino al forno con salsiccia e patate.
*piccola riflessione tout court sul Chianti 2016: penso a Montevertine, a VdC Ris, a Monsanto Ris, ma anche altri. Spesso sento parlare di come la 2016 sia ottima, e sono d’accordissimo, e buona da subito... Ecco, su questo sono molto meno d’accordo. Mi è sembrato di trovare un “fil rouge” tra tanti Chianti importanti del 2016: sorso teso come una corda di violino che però insieme ad una grande aciditá non ancora ben bilanciata da parti morbide genera vini un po’ scontrosi, di cui si (intra)vede la stoffa ma non è ancora stata trasformata in vestito. Magari è una considerazione banale, tanti buoni/grandi vini hanno bisogno di bottiglia etc etc ma spesso sento “Ottimo ora” e rimango un po’ perplesso (vedi note successive)
Monsanto Riserva 2016 ***1/2-
Tutti i tratti caratteristici di un grande Chianti:
L’agrume, la nota ematica ma il frutto è un po’ debole (strano
per Monsanto), legno ancora un po’ da smaltire e naso iper compresso che non riesce ad uscire dal guscio. Si sente che ci prova poverino ma proprio non ce la fa. La sensazione è che non sia il suo momento.
Montebernardi IGT 2016 ***++
Naso abbastanza pulito con un frutto molto succoso e, anche qui, un po’ di legno ancora sullo sfondo. In bocca scorrevole, tannino c’è ma non troppo invadente, aciditá spiccata. Gli darei 3/4 anni per smussare un po’ gli spigoli ma ottima beva.
Val delle Corti Riserva 2016 ***1/2+
Riflesso violaceo, colore molto brillante con riflessi violacei, naso molto scuro e polarizzato sulle spezie, dopo un po’ spicca rosmarino. Sorso fresco e agrumoso, tannino molto marcato, un (bel) po’ indietro. Forse in fase di chiusura, ovviamente molto buono, anche qui aspetterò comunque 2/3 anni per berlo di nuovo.
Pian dell’Orino Brunello 2011 ****++
Colore con un già deciso riflesso granato, molto brillante. Naso meraviglioso che parte sul profilo legnoso con cioccolato e legno di quercia ma dopo pochissimi minuti prorompe letteralmente una freschezza balsamica che quasi abbassava la temperatura della stanza ( :shock: ), mai sentita una cosa del genere. In bocca morbido, tannino cesellato, spinta acida contenuta, giusta, la freschezza è data dalla retrolfattiva in cui ritorna il balsamico. Poi spezie di vario genere, alcune dolci, poi l’affumicatura, infine una retrolfattiva di finocchietto. Se questa è l’annata brutta non oso immaginare quelle buone :shock:
Le Potazzine Brunello 2011 ****-
Già dal colore si capisce la gioventù, legno ancora percepibile ma piacevoli le note di cioccolato e cuoio, bei chiodi di garofano. Buon frutto dolce che bilancia una freschezza sorprendente vista l’annata, che chiama il sorso successivo in un vino di gran bella beva. Altra bella sorpresa.
giodiui
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda giodiui » 09 mar 2021 15:11

Nexus1990 ha scritto:Qulche bella bevuta delle ultime settimane
Jacquesson 736 ***1/2+
Naso con evoluzione abbastanza spinta con note di formaggio e cocco, in bocca bella bolla fine ma persistente, sorso piuttosto teso nonostante l’evoluzione forse eccessiva. Buono è arrivato.
Perillo Riserva 2003 ****
Piuttosto evoluto, naso profondissimo, scuro, quasi non da Taurasi con caffè, confettura di amarene, liquirizia dolce. Bocca morbida (anche qui, non proprio da Taurasi) da annata calda ma per fortuna buona aciditá, tannino cesellato quasi Bordolese, tanta speziatura in una chiusura molto lunga che richiama qualche ricordo Perilliano che prima non aveva mai fatto capolino. Direi al top della parabola, non aspetterei a berlo.
Merita un piccolo focus l’assaggio dei bellissimi vini di Costa Archi (forumista con un gran bella immagine del profilo :mrgreen: )
Costa Archi Assiolo 2017 ***+
Dopo un’iniziale riduzione si pulisce ed esce un frutto molto scuro accompagnato da interessante speziatura. Bocca con un bel tannino non prepotente, bella struttura, si conferma un po’ scuro, forse un po’ in debito di freschezza/mineralità (annata calda?). Su una bella entrecote alla griglia però questa piccola mancanza si sente ben poco è il vino scende che è un piacere. In ogni caso rapporto q/p fantastico
Monte Brullo 2015 ***1/2
Bel naso con tante spezie, profondo ma equilibrato, bello l’agrume che rinfresca un sorso comunque di buona struttura, con tannini fini e aciditá discreta. Con questo già si sale di livello, un po’ compresso, credo possa migliorare con un po’ di bottiglia. Bevuto vicino a VdC 17 e Buondonno Riserva 2016, bella comparazione.
Costa Archi Ravenna 2014 ***1/2++
Arriviamo al top di gamma, e si sente! Naso molto minerale e fortemente speziato, in bocca tanta liquirizia ma molto ben amalgamata alla struttura minerale, agrume pronunciato, in generale bocca freschissima, tannino presente ma non preponderante, in retrolfattiva Ancora liquirizia. Gran bella versione di Sangiovese, migliorerà anche questo, sicuramente, ma oggi una signora bevuta.
Val delle Corti 2017 ***1/2
Solita, granitica certezza. Soprattutto nell’interpretazione dell’annata che ogni volta è splendida. In particolare l’annata calda aiuta in questa fase: già pronto con bellissimo frutto, finissimo, bevibilitá eccezionale. Forse non ha la stratificazione di 14/15/16 ma chissenefrega, compensa con una facilità di abbinamento clamorosa. Bevuto su tante pietanze tutte diverse e sempre sul pezzo.
Buondonno Riserva 2016 ****-
Qui a casa non avevo granché. L’ultima volta che avevo bevuto Buondonno riserva 2016 in fase di importante chiusura*. Stappo con un po’ di scetticismo ma trovo un vino in grandissima forma. Inizio sempre un po’ sporco ma in mezz’ora esce il sangiovese Chiantigiano con la C maiuscola, sì concentrato (15,5%) ma non lo diresti mai: l’alcool è bilanciato da freschezza notevole con le classiche note metalliche/ematiche e l’arancia rossa, molto stratificato con qualcosa di floreale e una speziatura austera ma per niente invadente. Abbinamento da lacrime con filetto di maialino al forno con salsiccia e patate.
*piccola riflessione tout court sul Chianti 2016: penso a Montevertine, a VdC Ris, a Monsanto Ris, ma anche altri. Spesso sento parlare di come la 2016 sia ottima, e sono d’accordissimo, e buona da subito... Ecco, su questo sono molto meno d’accordo. Mi è sembrato di trovare un “fil rouge” tra tanti Chianti importanti del 2016: sorso teso come una corda di violino che però insieme ad una grande aciditá non ancora ben bilanciata da parti morbide genera vini un po’ scontrosi, di cui si (intra)vede la stoffa ma non è ancora stata trasformata in vestito. Magari è una considerazione banale, tanti buoni/grandi vini hanno bisogno di bottiglia etc etc ma spesso sento “Ottimo ora” e rimango un po’ perplesso (vedi note successive)
Monsanto Riserva 2016 ***1/2-
Tutti i tratti caratteristici di un grande Chianti:
L’agrume, la nota ematica ma il frutto è un po’ debole (strano
per Monsanto), legno ancora un po’ da smaltire e naso iper compresso che non riesce ad uscire dal guscio. Si sente che ci prova poverino ma proprio non ce la fa. La sensazione è che non sia il suo momento.
Montebernardi IGT 2016 ***++
Naso abbastanza pulito con un frutto molto succoso e, anche qui, un po’ di legno ancora sullo sfondo. In bocca scorrevole, tannino c’è ma non troppo invadente, aciditá spiccata. Gli darei 3/4 anni per smussare un po’ gli spigoli ma ottima beva.
Val delle Corti Riserva 2016 ***1/2+
Riflesso violaceo, colore molto brillante con riflessi violacei, naso molto scuro e polarizzato sulle spezie, dopo un po’ spicca rosmarino. Sorso fresco e agrumoso, tannino molto marcato, un (bel) po’ indietro. Forse in fase di chiusura, ovviamente molto buono, anche qui aspetterò comunque 2/3 anni per berlo di nuovo.
Pian dell’Orino Brunello 2011 ****++
Colore con un già deciso riflesso granato, molto brillante. Naso meraviglioso che parte sul profilo legnoso con cioccolato e legno di quercia ma dopo pochissimi minuti prorompe letteralmente una freschezza balsamica che quasi abbassava la temperatura della stanza ( :shock: ), mai sentita una cosa del genere. In bocca morbido, tannino cesellato, spinta acida contenuta, giusta, la freschezza è data dalla retrolfattiva in cui ritorna il balsamico. Poi spezie di vario genere, alcune dolci, poi l’affumicatura, infine una retrolfattiva di finocchietto. Se questa è l’annata brutta non oso immaginare quelle buone :shock:
Le Potazzine Brunello 2011 ****-
Già dal colore si capisce la gioventù, legno ancora percepibile ma piacevoli le note di cioccolato e cuoio, bei chiodi di garofano. Buon frutto dolce che bilancia una freschezza sorprendente vista l’annata, che chiama il sorso successivo in un vino di gran bella beva. Altra bella sorpresa.


Mi trovo in generale accordo, sia sulla 16 chiantigiana (bevuto poco, tutto giace in fondo alla cantina) sia su Costa Archi. Gabriele è bravissimo, la 17 dell'Assiolo risente senza dubbio dell'annata da noi siccitosissima, con molte vigne che hanno lasciato disidratare i grappoli. L'Assiolo nella sua migliore versione è elegante e leggiadro, nella 17 fa con onore quello che può....
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2021

Messaggioda piergi » 09 mar 2021 15:20

Falerno Rampaniuci 2014- Migliozzi
Taglio di aglianico, primitivo e piedirosso con il primo vitigno in parte predominante.
Infatti il tannino è ben presente ma non disturbante. Belle note di frutta rossa matura, cola, liquirizia su un netto spartito minerale a tratti idrocarburico, molto territoriale.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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