giodiui ha scritto:Nexus1990 ha scritto:Qulche bella bevuta delle ultime settimane
Jacquesson 736 ***1/2+
Naso con evoluzione abbastanza spinta con note di formaggio e cocco, in bocca bella bolla fine ma persistente, sorso piuttosto teso nonostante l’evoluzione forse eccessiva. Buono è arrivato.
Perillo Riserva 2003 ****
Piuttosto evoluto, naso profondissimo, scuro, quasi non da Taurasi con caffè, confettura di amarene, liquirizia dolce. Bocca morbida (anche qui, non proprio da Taurasi) da annata calda ma per fortuna buona aciditá, tannino cesellato quasi Bordolese, tanta speziatura in una chiusura molto lunga che richiama qualche ricordo Perilliano che prima non aveva mai fatto capolino. Direi al top della parabola, non aspetterei a berlo.
Merita un piccolo focus l’assaggio dei bellissimi vini di Costa Archi (forumista con un gran bella immagine del profilo )
Costa Archi Assiolo 2017 ***+
Dopo un’iniziale riduzione si pulisce ed esce un frutto molto scuro accompagnato da interessante speziatura. Bocca con un bel tannino non prepotente, bella struttura, si conferma un po’ scuro, forse un po’ in debito di freschezza/mineralità (annata calda?). Su una bella entrecote alla griglia però questa piccola mancanza si sente ben poco è il vino scende che è un piacere. In ogni caso rapporto q/p fantastico
Monte Brullo 2015 ***1/2
Bel naso con tante spezie, profondo ma equilibrato, bello l’agrume che rinfresca un sorso comunque di buona struttura, con tannini fini e aciditá discreta. Con questo già si sale di livello, un po’ compresso, credo possa migliorare con un po’ di bottiglia. Bevuto vicino a VdC 17 e Buondonno Riserva 2016, bella comparazione.
Costa Archi Ravenna 2014 ***1/2++
Arriviamo al top di gamma, e si sente! Naso molto minerale e fortemente speziato, in bocca tanta liquirizia ma molto ben amalgamata alla struttura minerale, agrume pronunciato, in generale bocca freschissima, tannino presente ma non preponderante, in retrolfattiva Ancora liquirizia. Gran bella versione di Sangiovese, migliorerà anche questo, sicuramente, ma oggi una signora bevuta.
Val delle Corti 2017 ***1/2
Solita, granitica certezza. Soprattutto nell’interpretazione dell’annata che ogni volta è splendida. In particolare l’annata calda aiuta in questa fase: già pronto con bellissimo frutto, finissimo, bevibilitá eccezionale. Forse non ha la stratificazione di 14/15/16 ma chissenefrega, compensa con una facilità di abbinamento clamorosa. Bevuto su tante pietanze tutte diverse e sempre sul pezzo.
Buondonno Riserva 2016 ****-
Qui a casa non avevo granché. L’ultima volta che avevo bevuto Buondonno riserva 2016 in fase di importante chiusura*. Stappo con un po’ di scetticismo ma trovo un vino in grandissima forma. Inizio sempre un po’ sporco ma in mezz’ora esce il sangiovese Chiantigiano con la C maiuscola, sì concentrato (15,5%) ma non lo diresti mai: l’alcool è bilanciato da freschezza notevole con le classiche note metalliche/ematiche e l’arancia rossa, molto stratificato con qualcosa di floreale e una speziatura austera ma per niente invadente. Abbinamento da lacrime con filetto di maialino al forno con salsiccia e patate.
*piccola riflessione tout court sul Chianti 2016: penso a Montevertine, a VdC Ris, a Monsanto Ris, ma anche altri. Spesso sento parlare di come la 2016 sia ottima, e sono d’accordissimo, e buona da subito... Ecco, su questo sono molto meno d’accordo. Mi è sembrato di trovare un “fil rouge” tra tanti Chianti importanti del 2016: sorso teso come una corda di violino che però insieme ad una grande aciditá non ancora ben bilanciata da parti morbide genera vini un po’ scontrosi, di cui si (intra)vede la stoffa ma non è ancora stata trasformata in vestito. Magari è una considerazione banale, tanti buoni/grandi vini hanno bisogno di bottiglia etc etc ma spesso sento “Ottimo ora” e rimango un po’ perplesso (vedi note successive)
Monsanto Riserva 2016 ***1/2-
Tutti i tratti caratteristici di un grande Chianti:
L’agrume, la nota ematica ma il frutto è un po’ debole (strano
per Monsanto), legno ancora un po’ da smaltire e naso iper compresso che non riesce ad uscire dal guscio. Si sente che ci prova poverino ma proprio non ce la fa. La sensazione è che non sia il suo momento.
Montebernardi IGT 2016 ***++
Naso abbastanza pulito con un frutto molto succoso e, anche qui, un po’ di legno ancora sullo sfondo. In bocca scorrevole, tannino c’è ma non troppo invadente, aciditá spiccata. Gli darei 3/4 anni per smussare un po’ gli spigoli ma ottima beva.
Val delle Corti Riserva 2016 ***1/2+
Riflesso violaceo, colore molto brillante con riflessi violacei, naso molto scuro e polarizzato sulle spezie, dopo un po’ spicca rosmarino. Sorso fresco e agrumoso, tannino molto marcato, un (bel) po’ indietro. Forse in fase di chiusura, ovviamente molto buono, anche qui aspetterò comunque 2/3 anni per berlo di nuovo.
Pian dell’Orino Brunello 2011 ****++
Colore con un già deciso riflesso granato, molto brillante. Naso meraviglioso che parte sul profilo legnoso con cioccolato e legno di quercia ma dopo pochissimi minuti prorompe letteralmente una freschezza balsamica che quasi abbassava la temperatura della stanza ( ), mai sentita una cosa del genere. In bocca morbido, tannino cesellato, spinta acida contenuta, giusta, la freschezza è data dalla retrolfattiva in cui ritorna il balsamico. Poi spezie di vario genere, alcune dolci, poi l’affumicatura, infine una retrolfattiva di finocchietto. Se questa è l’annata brutta non oso immaginare quelle buone
Le Potazzine Brunello 2011 ****-
Già dal colore si capisce la gioventù, legno ancora percepibile ma piacevoli le note di cioccolato e cuoio, bei chiodi di garofano. Buon frutto dolce che bilancia una freschezza sorprendente vista l’annata, che chiama il sorso successivo in un vino di gran bella beva. Altra bella sorpresa.
Mi trovo in generale accordo, sia sulla 16 chiantigiana (bevuto poco, tutto giace in fondo alla cantina) sia su Costa Archi. Gabriele è bravissimo, la 17 dell'Assiolo risente senza dubbio dell'annata da noi siccitosissima, con molte vigne che hanno lasciato disidratare i grappoli. L'Assiolo nella sua migliore versione è elegante e leggiadro, nella 17 fa con onore quello che può....
Grazie per il feedback soprattutto sul Sangiovese Romagnolo che è un mondo a me sconosciuto... Letto sempre molto bene dei vini di Costa Archi e ne ho presi un po’ sulla fiducia degli amici forumisti. Non me ne sono pentito
A questo punto ne approfitto chè mi sembri ferrato: altri nomi degni di nota per il Sangiovese di Romagna?