Messaggioda Luca castoldi » 04 feb 2021 09:05
È abbastanza puntuale questa discussione e ho letto molti commenti con cui mi trovo d accordo, che vengono dai due opposti punti di vista. Provo a riassumere .
Io vivo in Toscana da ormai circa 23 anni, per la precisione a Montepulciano, e siccome mi diverte lavorare nel mondo del vino , la zona Chianti e Montalcino la frequento, moderatamente ma insomma, sto qua. Lavoro col turismo,affitto prevalentemente ad americani,canadesi e australiani.
Fino a fine anni novanta ho bevuto tanto sangiovese, persino di Montepulciano,che è comunque una doc storica italiana, non di particolare genialità ma dove qualche riferimento interessante si può trovare. I chianti , i vini di Montalcino e Montepulciano li trovavo nelle loro migliori interpretazioni solidi,gustosi e digestivi. Nebbiolo e Pinot restavano e restano le mie stelle polari ma mi ero adattato bene alla tipicità del sangiovese,specie nei vini più semplici.
Poi qualcosa è cambiato. Il turismo è aumentato esponenzialmente in tutta la val d orcia e Chianti. Gli investimenti di ricche famiglie italiane e straniere hanno portato tanti soldi. I vini, i formaggi, le carni hanno dovuto far fronte ad un impressionante incremento della domanda. I salumi quasi sempre dozzinali,quasi sempre specifico, a meno che non abbiate voglia di andare nel casentino, dove infatti non devono sfamare milioni di turisti. Da Aprile a Novembre i macellai che frollano le carni a dovere li contate sulla punta delle 2 mani in tutta la zona. Non hanno tempo.
Il mercato ha chiesto tutto e di più.
I vini non potevano restare indifferenti a questo mutare di prospettiva e a questa accelerazione poderosa del turismo.
Io frequento tanto il Piemonte. Io appena posso giro e visito.
Non facciamo paragoni che non possono essere fatti. Piemonte e Toscana, la Toscana di cui state parlando, vivono due storie ormai parallele e diverse. Hanno due turismi TOTALMENTE differenti.
Generalmente eno-gastro cultori ciondolano per le langhe, spesso ricchi belgi,svizzeri ed europei.
Gente abituata a bere bene e mangiare meglio.
Ed infatti in Langa quasi ovunque mangi bene ed anche i locali affollano traiettorie, enoteche e stellati . I produttori portano i clienti nei ristoranti, i più illuminati stappando champagne e Borgogna. O vini di altri produttori,senza paura. Per curiosare.
Io se mi dicono di andare a mangiare a Montalcino,piuttosto mi faccio prendere a bastonate. Specie in alta stagione. La ristorazione quasi non esiste. Ci sono dei posti con la cucina, a volte inventata. E spesso a costi non trascurabili.
Questa parte di Toscana vive un altro tipo di turismo. Americani,inglesi, canadesi, qualche ricco sudamericano. Gente che spesso beve brunello mangiando scampi o stappa Conterno coi gamberi della conad. Questi mi fanno vivere bene, per carità, ma è per questi che il mondo enogastronomico si è modificato . E si modifica.
È partendo da queste premesse che possiamo approfondire la questione, senza però banalizzare o creare fazioni.
I vini toscani, includiamo anche Bolgheri, è normale si siano adattati al mercato che li richiedeva maggiormente. Ora lasciamo stare piccole realtà, molte citate da voi, o qualche fenomeno da milioni di euro a boccia. Hanno cambiato stile mille volte. Hanno devastato doc come Chianti e Montepulciano, girellando i disciplinari a @loro convenienza. Ampliato a dismisura le doc, piantando vigne in cui veniva male pure il mais.
Tanti errori, alcuni analoghi, in Piemonte e Langa . Ma i due mondi non sono paragonabili, paragonabili sono magari certi produttori nei casi specifici.
Per 15 anni qui si sono cercati perlopiù vini dalle estrazioni importanti, anche nei vini di entrata di gamma. Solo i conoscitori delle varie doc si riuscivano ad orientare tra moltitudini di mangia e bevi di sempre maggior struttura. I cambi climatici non hanno certo aiutato. La langa non ha inseguito questo modello, pur dovendo affrontare annate sempre più i insidiose per il nebbiolo. Ma ha un differente pubblico.
Sono d'accordo con chi dice che se deve ( vi prego di tenere sempre a mente le dovute eccezioni) bere vini di queste meravigliose zone, si orienta sul Chianti. Conoscendo la doc, con i soldi appropriati berrete oggi giorno vini sani. Io poi ritengo certi chianti insuperabili per dimensione ed equilibrio,anche da importanti vini di Montalcino. Molti dei quali invecchiano meglio. Non voglio fare nomi, ma molti mi avranno ben capito.
Ho bevuto con grandi soddisfazioni i vini di Montalcino ma ora ritengo che i prezzi siano deliranti.
Qualcuno addirittura ridicolo. Ci sono dei rossi di gente che qualche anno fa magari nemmeno faceva parte del mondo del vino che escono a prezzi che rivaleggiano con 1er cru di Gevrey Chambertin o Vosne Romanee. Sono stati prodigiosi a creare in così pochi anni di storia un vino che ogni anno aumenta di prezzo, e davanti a questa capacità di marketing mi tolgo il cappello.
Diciamo che un po di slancio con Montalcino l ho perduto.
Non è solo questione di soldi, ho mani bucate. La favola dell orso mi piace sentirla, l anello al naso ogni tanto posso anche metterlo. Ma senza esagerare per favore.
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.