Cahors Le Cedre 2016 - Chateau du Cedre. Forse andava aspettato ma non ho resistito... non è comunque andata affatto male: erbe e pepe nero, poi frutta scura che col tempo si schiarisce con un bel frutto intenso, sorso di buona struttura e concentrazione, tannino (si sente che non siamo a Bordeaux) ancora da smussare. Ottima bevuta.
Trebbiano Superiore d'Abruzzo Crognaleto 2015 - Santoleri. Odio con tutto me stesso le bottiglie trasparenti... spesso evito di comprarne se esposte su qualche scaffale chissà da quanto. Questa presa all'origine sembrava "ingiallita" in trasparenza, ed invece era ancora sui primari, fresca ed agrumata, mela verde e qualche erbetta, sapido e fresco al sorso. Best buy.
Saint Joseph Reflet 2015 - Francois Villard. Spesso i vini che arrivano da questa denominazione mi convincono poco, ma questo è senza dubbio buono, ancora tutto sul fruttato, il mirtillo su tutto, la spezia solo accennata, sorso fresco e senza sbavature. Non va in cerca di complessità ma la golosità compensa bene.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Cuprese 2008 - Colonnara. Ad uno dei miei primissimi Vinitaly una delle cose più sorprendenti non furono Brunelli introvabili o supertuscan costosissimi ma le magnum di vecchie annate di questo verdicchio... qualche tempo fa un'annata un poco più recente non ce l'aveva fatta a sopravvivere, questo invece c'era ancora, seppur forse al limite, con le cere e la propoli, l'albicocca matura, il sorso glicerico rinvigorito dal fresco finale.
Corton Clos de la Vigne au Saint 2013 - Louis Latour. Parte subito aperto ed intenso, sul ribes e ciclamino, poi qualche spezia orientale, sorso bello fresco, di medio corpo e dal tannino leggero. Un pinot noir piuttosto didascalico, poi dandogli aria il naso tende ad affievolirsi, ed il bicchiere del giorno dopo è piuttosto sfocato.
Mai un vino era riuscito a darmi così tante conferme:
- in Borgogna per godere sul sicuro, se non sei troppo "pratico" della zona "basta" salire ai Grand Cru (lo so, è banale, ma da altre parti non basta comprare un "...aia" qualsiasi, e da altre ancora la Riserva non è sempre meglio della versione annata...)
- l'annata qui marca molto di più che da altre parti
- qualcuno mi disse che in Borgogna se vuoi bere bene comprando dalle grandi Maison/negociant bisogna pescare tra i vini provenienti dalle poche vigne di proprietà, e così sembra
- Armando Castagno ne sa parecchio, sono convinto non stesse attendendo la mia approvazione
comunque il giorno dopo mi sono letto la sua scheda su vigneto ed annata, ed avrei potuto tranquillamente evitare di stappare la bottiglia, uguale, uguale...
Barbera d'Asti Superiore Litina 2016 - Cascina Castlet. I 15 gradi in etichetta mi intimorivano, in realtà nonostante sia barberona ricca ed estrattiva il tutto sta in piedi e l'alcol non disturba, anche se preferisco altre interpretazioni del vitigno.