giodiui ha scritto:alì65 ha scritto:ma perchè se uno riesce a vendere un qualsiasi sia prodotto guadagnandoci deve essere crocifisso?
se il prezzo di mercato è "speculativo" non capisco perchè si debba vendere obbligatoriamente a meno
spiegatemi perchè non capisco.....sto parlando di vendite regolari o con dichiarazione, io ne ho fatte parecchie con dichiarazione
se la legge lo permette ok altrimenti se tutto è fuori legge andrebbe regolamentato dai responsabili della piattaforma.........evidentemente è tutto a posto
non piace? si passa ad altro; quanti vini ho inserito nella lista nera perchè non ho più avuto modo di girare le varie zone vitivinicole e il valore di acquisto si è abbassato vertiginosamente
ci sono tantissimi vini ottimi a prezzi corretti
Secondo me il senso e lo spirito di questo thread non era quello di crocifiggere il mercato ma di discutere una categoria ben specifica di transazioni, definita 'prezzo forum' e caratterizzata, appunto, dal fatto di distinguersi da altre logiche commerciali.
Era quello di interrogarsi su forme di scambio di beni guidate da una logica particolare in cui domanda e offerta si incontrano secondo una logica che non è quella del prezzo più alto possibile, perché da che mondo è mondo le persone che condividono una passione tendono, appunto, a seguire (anche ma non solo) logiche economiche che sono caratteristiche del fatto di avere luogo tra persone che si conoscono e condividono una passione.
Questo non inficia l'altra logica, ma se ne distingue. E il fatto che si perda è sentito da molti come una perdita.
A me sorprende il fatto che in tanti proprio questa cosa non la vogliano vedere.
scusami ma come faresti a distinguere le due cose?
se uno mette in vendita a prezzo più basso del mercato normale cosa scriverebbe " vendo solo ad appassionati"
io giuro e spergiuro di essere appassionato e compro da te a prezzo più basso, domani rivende a prezzo di mercato perchè è questo che fanno un sacco di ragazzini e non per raccimolare poche decine di euro
era così 15 anni fa e lo sarà sempre solo che nel 2000 il web era per pochi, non era conosciuto e diffuso come ora, che piaccia o non piaccia....la globalizzazione è anche questo
ma se parli di speculatori della domenica allora dovresti inserire anche moltissimi produttori che con la storiella della cantina storica vendono a prezzo corrente la bottiglia di anni fa (esempi ce ne sarebbero a iosa); perchè loro si e un appassionato no?
loro lo fanno di mestiere, vero, ma anche tanti venditori "ufficiali" sui vari siti lo fanno di mestiere.....trovami la differenza
per me la vendita è legata all'oggi, al mercato attuale; può valere meno come molto di più
quanti vini sono venduti a prezzi sottostimati perchè il mercato globale (non il mercatino) non li caga di striscio
ognuno la vede a modo suo
passo e chiudo