Messaggioda Ennio21 » 11 nov 2020 14:41
Nella quotidianità tendenzialmente faccio “l’indigeno” ... sul bere facile (aggettivo utilizzato in senso assolutamente positivo) credo che in Emilia-Romagna ci sia l’imbarazzo della scelta...
Rossi Fermi:
Sangiovese di ottima fattura , molto differenti in base alla mga di origine (e quindi in grado di soddisfare gusti differenti) e a prezzi molto molto ragionevoli (dai 5 ai 12 euro): ne dimentico di sicuro, c’è ne sono tanti...probi di Papiano di Villa Papiano, primo segno di Villa Venti, ris.i gessi di cab Brisighella, Ravaldo di berti, prugneto dal nespolo, tre rocche nicolucci, i vini di sadivino, base di Raffaella Bissoni, Giovanna madonia, notturno drei dona’, ris.pandolfo la pandolfa, le grillaie celli , etc etc
Rossi frizzanti/spumanti: i Lambruschi da soli sono l’emblema della gioiosa bevibilita’ e meriterebbero un capitolo a parte... personalmente preferisco i modenesi e i reggiani, non impazzisco per quelli Mantovani e d’oltre Enza, ma son gusti...
Bianchi fermi: Albana su tutti, vitigno poliedrico ...codronchio monticino rosso, albana Croppi di celli, albana di Balducci (che adoro, a 7 euro in enoteca, 4.000 bott.le), Ortensia di Villa Bagnolo, albana tenuta Amalia, albana di Casali, etc etc, ma anche famoso, pagadebit, rebola....
E poi restiamo nei 15 euro anche con spumanti da uve bianche: spergola sia charmat (la preferisco nettamente ad un prosecco, ormai a prezzi assurdi) che met.classico (ca’besina, aljano, bertolani, em.wine)
E poi non ho citato tanti altri vini e vitigni da bere quotidiano..