rossobarbagia ha scritto:Più che su una preferenza di uvaggio vorrei assaggiarne di diversi produttori, che lavorano bene in vigna ...con un utilizzo basso di solforosa. Vini bianchi in maggior parte...ma qualcuno anche rosso.
Direi che allora un semplice confronto tra i premiati "Vino quotidiano" di SlowFood abbinato alla scheda tecnica dell'azienda nella guida per vedere le pratiche agricole/enologiche fa al caso tuo.
Ho fatto un veloce elenco (non esaustivo) prendendo dall'ultima loro guida suddividendolo in due macro categorie, anche se a volte il confine tra le due è labile.
Ma con i primi difficilmente ti capita una bottiglia che si trova in commercio che abbia sbavature, mentre con i secondi è più probabile e magari devi aspettare un po' a berle che si assestino o non devono darti fastidio ( e addirittura possono piacerti) certe sbavature, dipende tutto dalla tua sensibilità.
Parte 1, produttori in biologico con tendenze "naturalistiche" non estremiste:
Di Gino 2019, Fattoria San Lorenzo
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. La Staffa 2019, La Staffa
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Tre Ripe 2019, Pievalta
Verdicchio di Matelica Collestefano 2019, Collestefano
Sangiovese La Farfalla 2019, Marta Valpiani
O.P. Bonarda Vivace Ipazia 2019, Andrea Picchioni
Rosso della Gobba 2018, Raìna
Parte 2, produttori tendenti più all'estremo talebanista del "naturalismo":
Il Prodigo 2019, Natalino Del Prete
Valdobbiadene Sup. Frizzante Naturalmente 2019, Casa Coste Piane
Cinquecampi Rosso 2019, Cinque Campi
Ribelle 2019, Camillo Donati
Levante 90 2019, Denny Bini – Podere Cipolla
Perlagioia 2019, Ancarani
Znèstra 2019, Crocizia
000162020 2019, Marco Merli