Champagne Les Chenes Brut Nature 2008 - Georges Laval. Teso e salino, ma c'è anche struttura e apporto del legno quanto basta, un bel Champagne che può essere tranquillamente atteso ancora, solo la bollicina è leggermente migliorabile in eleganza.
Riesling Kabinett 1982 - Rudi Pichler. Ho riportato le uniche cose riportate in una etichetta scritta a mano, bottiglia comprata in enoteca in Austria. Colore irreale vista l'età, subito aperto nei profumi, elegante e delicato nella frutta matura, ananas, idrocarburo declinato sulla canfora, un poco di cereale, sorso tirato a secco asciutto, asciutto, molto buono... Kabinett è una vecchia dicitura che era in uso anche in Austria?
Colli Tortonesi Timorasso Derthona 2006 - Walter Massa. Continuo lo smaltimento di un cartone di Timorasso finito nel dimenticatoio in cantina... al contrario dello Sterpi pari annata questo è ancora vivo, concede un naso tenue di cedro e leggero idrocarburo, sorso fresco e di buona struttura, sicuramente era meglio qualche anno fa ma tirato per i capelli si è salvato...
Toscana Rosato 2012 - Biondi-Santi. Si conferma ai vertici della categoria al sorso dove c'è corpo, acidità e sale in mirabile equilibrio ed energia, mentre al naso perde qualche punto con un naso piuttosto tenue, piacevole nella ciliegia e nella nota floreale di rosa, elegante ma poco mobile. Longevo come gli altri vini della casa, non si è mosso di un millimetro dalla bottiglia stappata tre anni fa.
Crozes-Hermitage blanc Cuvée Gaby 2016 - Domaine du Colombier. Floreale e frutta gialla, classica bocca da bianco rodanesco con glicerina e vena amarognola finale, ma freschezza più che sufficiente a supportare il tutto.
Sancerre Les Belles Dames 2014 - Gitton. Sauvignon teso e salino che però non difetta di quel minimo di struttura a controbilanciare. In fase di chiusura al naso, su agrumi e cedro.
Chianti Classico 2015 - Tenuta di Carleone. Davvero una bella materia ed energia, per un sangiovese solare frenato però da un tannino piuttosto asciugante e fastidioso.
Riesling Kabinett 2010 - Schloss Lieser. Non ricordo se fosse un cru oppure il base... ricordo però che era molto buono, acidità da caramella seltz smorzata da giusta dolcezza, naso aperto di frutta matura e cereali.
Barolo Broglio 2006 - Schiavenza. Eccolo qui il terzo grande di langa
a parte gli scherzi, colto in buon momento nonostante il tannino-assassino alla Schiavenza sia ancora tutto lì, un Barolo nerboruto ed energico, intenso, solo per chi c'ha il fisico. Di certo non cercateci equilibrio ed eleganza, ma a me è piaciuto.
Sherry Manzanilla La Guita - Hijos de Rainera Perez Marin. Copio dalla retro-etichetta: elegante, fresca, ligera, sabrosa, servir muy fria. Ideal para beber en cualquier ocasion. Null'altro da aggiungere...
Verdicchio di Matelica Collestefano 2011 - Collestefano. da Magnum. Sbuffa un leggero idrocarburo appena stappato, ma poi è sempre lui, piacevole, semplice ed efficace. Annata in equilibrio tra freschezza e buona grassezza.
Mosel Piesporter Goldtropfchen Riesling Grosses Gewachs 2010 - Reinhold Haart. da mezzina. Produttore che apprezzo per eleganza e precisione, che si conferma anche in questa bottiglia, secco e con adeguata struttura, floreale e fresco al naso con una nota di lievito che mi sembra ritorni nei suoi vini, mineralità solo accennata, ancora giovane.
Cote-Rotie La Giroflarie 2015 - Patrick Jasmin. Comincia ad essere approcciabile, anche se ovviamente uno o due anni di attesa possono solo che fargli bene, ha forse perso una parte di florealità e leggiadria di quando era appena imbottigliato per acquisire però più peso e serietà, fiori e liquirizia che si fa deciso pepe nero, carnoso, tannino ben presente. Ottimo rapporto q/p.