zampaflex ha scritto:Nexus1990 ha scritto:Konstantin_Levin88 ha scritto:zampaflex ha scritto:Konstantin_Levin88 ha scritto:L'invenzione della gioia - Sandro Sangiorgi
A parer mio, pessimo.
Chi lo vuole glielo regalo.
Non ti piace il suo pensiero o come è scritto il libro?
Prima gli piaceva. Appena ha scoperto che piaceva a te ha cambiato idea
Suvvia...apprezzo la competenza enologica di KL, è sempre benvenuto in questa comunità chi porta punti di vista anche spigolosi ma basati su un cumulo di esperienze personali...
Sangiorgi per me ha scritto un libro di fufferia, dilatando all'infinito, probabilmente sotto peyote, le sue tesi sviluppate da quando si è staccato dal mainstream, e condendo il tutto con un mare di banalità.
Se vai ad una sua lezione ti farà una faccia così non appena ti azzardassi a separare le sensazioni olfattive da quelle gustative, perché per lui l'approccio deve essere olistico (così mi dissero degli amici).
Va bene, ma l'analisi di un vino come la fai?
Bah.
3d interessante. Un po' ingeneroso il giudizio su Sangiorgi, ma comprensibile. Un libro "eccessivo" a tratti. Ma in molte pagine è una buona lettura e spiega bene alcuni concetti. Questi, senza doversi assorbire un mattone di tot pagine, sono splendidamente sintetizzate , sempre in un suo libro , ma scritte da Jacky Rigaux per una misera sessantina di pagine, nel suo Il vino capovolto.
Dove per l'appunto è Rigaux a tirare le somme.
60 pagine per me imperdibili, le rileggo sempre con gusto, come anche il suo Ode ai grandi vini di Borgogne (credo solo in francese)
Chimica organica ed inorganica, la creazione di profumi, la parte minerale che spesso si svela al palato, in quella che viene spiegato come l'approccio geosensoriale. La scuola Javier ben spiegata da Rigaux, ma condivisa da molti illustri borgognoni, di ieri e di oggi. Io ho le mie preferenze, mai dogmatiche. E' un approccio che condivido però quello che si libera da questa ossessione della ricerca ossessiva di aromi. Grandi girate di bicchieri per spezzare equilibri a volte sottili, per carpire segreti che spesso dobbiamo poi raccontare con descrittive ridicole e eccessive, come certe pagine di Sangiorgi, e qui sono d'accordo.
Il pinot si svela spesso timidamente, richiede il suo tempo, Così come il nebbiolo.
Il naso vorrebbe che si raccontasse tutto subito, perchè la gente vuole che il vino ti racconti tutto subito, e gira vorticosamente i bicchieri per cercare riferimenti. Molti grandi produttori di vino questo lo hanno ben afferrato, e troveremo nel bicchiere vini che raccontano tutto subito. Resteremo così abbagliati dagli aromi generosamente offerti dal calice, che a volte ci piacciono e a volte no. Disquisendo poi sulla correlazione naso-bocca, che tanto affascina. Che mi lascia spesso perplesso.
Se non volete leggere il mattone di sangiorgi, e ci sta assolutamente, leggetevi le 60 pagine in cui nel Vino capovolto Rigaux condensa alcuni concetti.
Ma basterà leggere la stringatezza nei commenti di illustri vini di Morris, Coates, Bettane, per capire come noi invece stiamo derivando in un modello che non è mai stato nostro. Ma dei 100/100 , di voti assurdi di degustatori seriali. Scimiottando e compiacendo una scuola che non è mai stata la nostra.
E come dice Madame Leroy, se continuate a girare sti calici come eliche di un elicottero, interrompo la degustazione
Henry cannard, le monogrfie, in cui troverete molto Castagno
Jules Chauvet, L'estetique du vin
Jacky RigAUX, LE TERROIR ET vIGNERON E Ode ai grandi vini di Borgogna
Sangiorgi/Rigaux, Il vino capovolto
Il corriere passa per solito il martedì e venerdì, spedisco appena ricevo i pagamenti e da molti anche prima. Insomma appena posso.