Max1991 ha scritto:centocentesimi ha scritto:Terza cosa, quanto scritto sopra, dopo essermi informato da professionisti oggi stesso, non è’ per nulla una cazzata ed e’ più o meno alla portata di tutti in termini economici.
Io sarei interessato
Ho comprato lo scorso anno un armadio climatizzato dato che per le mie esigenze è/era la cosa migliore.
Sicuramente con il tempo dovrò sistemare la cantina quindi mi faccio volntieri un'idea
Rispondo a te e spero leggano anche gli altri ragazzi interessati.
(Purtroppo non sono capace di taggare)
Personalmente, grazie alle caratteristiche della mia cantina ho delle condizioni che si possono considerare comunque buone anche in condizioni normali, per questo fin ora non avevo preso ne cantinette né installato alcun apparecchio.
Con l’aumentare delle bottiglie e l’accrescere dell’importanza della collezione, mi sono deciso di ottimizzare al massimo le condizioni, per non lasciare nulla al caso.
Il primo bivio, come hai fatto notare te, e’ stato quello di scegliere fra climatizzazione dell’intero ambiente oppure cantinetta; finita con la scelta della climatizzazione in quanto il numero di bottiglie e’ già abbastanza importante e presto sarei andato a riempire anche la cantinetta più capiente. Fra l’altro investimento molto importante, soprattutto se di grande portata
(Dopo ricerche ho visto inoltre, che levate 1,2 brand Eurocave con La sommelier annessa e Swiss Cave, le altre non sono da considerare da invecchiamento e non permettono inoltre, il controllo dell’umidità. In linea di massima e’ così poi magari ci sono piccole eccezioni che non conosco; ma più pareri esperti convergono su quanto detto, Alberto Lupetti uno di questi)
Ovviamente questa decisione va considerata anche in base allo spazio a disposizione.
Una volta scelta la climatizzazione, identificare le giuste attrezzature e’ fondamentale. Questa scelta e’ da considerare in base all’area da climatizzare. Nel caso di un sottoscala ad esempio, la soluzione compatta di Baccoclima, come suddetto può risultare ottimale. Compatto, bello, funzionale e poco invasivo che unisce climatizzazione ed umidificazione nello stesso apparecchio. (Funzione di solo raffreddamento; quindi non utilizzabile per sottoscala dove la temperatura è inferiore ai 12 gradi) altra cosa importante che, qualora il sottoscala o l’ambiente scelto venga isolato e chiuso da vetrate, la scelta del vetro e’ molto importante, la scelta giusta e’ quella di vetro basso emissivi che prevengono la dispersione termica e quindi un minore consumo d’esercizio del macchinario. Un occhio va dato anche alla permeabilità della luce naturale; dannosa per il vino.
Nel caso invece di superfici più ampie, ovvero di climatizzazione di un intero locale, dopo varie ricerche la soluzione ideale e’ quella di installare un climatizzatore con funzione caldo/freddo che permetta di gestire autonomamente e costantemente la temperatura desiderata (In linea di massima per i rossi 16 gradi e’ ottimo). Fondamentale prendere quelli con classe energetica almeno A+ (ti evita laghi di sangue al momento della bolletta).
Una volta individuato il condizionatore si va ad installare un umidificatore professionale, di tipo adiabatico, dotato di un kit elettronico che permette la funzione autonoma dell’impianto, una volta impostata l’umidità desiderata ( 80% ottimale).
Questo va collegato direttamente alla temperatura in modo da pescare acqua direttamente, senza l’incombenza di serbatoi piccoli e da riempire ogni volta terminata l’acqua.
Come mi hanno detto tutti : “una volta installato questo deve funzionare da solo In maniera autonoma ed indipendente” così facendo si ha una reale costanza di temperatura ed umidità e soprattutto il minimo sforzo. Il consumo dell’apparecchio e’ quello di una lampadina in termini elettronici e di 1L di acqua ad ora in condizione di massimo sforzo. (Facendo due conti, nella peggiore delle ipotesi, comunque su base annua non esce fuori una spesa esagerata, anzi).
Fin ora ho visto due marchi entrambi professionali,Tecnoklima ed MGF tools, e parlato con l’assistenza tecnica di entrambi che mi hanno spiegato quanto detto fin ora. I loro sistemi sono molto usati per climatizzare anche cantine di aziende vitivinicole, dove sono barricaie o riserve storiche a conferma dell’estrema qualità.
Il primo ha un prezzo di 750 euro iva compresa, il secondo di 1400 rapportato alla mia superficie (25 mq)
Tengo a specificare, come dettomi da tutti che il sistema di climatizzazione ed umidificazione e’estremamente importante ma ugualmente importante lo e’ l’isolamento termico della stanza.
Rivestire la stanza ove possibile, di poliuretano espanso di 50/70 mm e’ fondamentale per evitare dispersioni ed un costo di esercizio minore.
In pratica 16 gradi per 80% di umidità sono le condizioni ideali per i rossi. Lo champagne invece, nelle sue condizioni ottimali avrebbe bisogno di 10/12 gradi ed 80% di umidità. Per tanto la convivenza di Rossi e champagne nello stesso ambiente non è facile. Si potrebbero usare per le bottiglie in minoranza una cantinetta Eurocave ed un sistema di climatizzazione per quelle in maggioranza, all’intento dello stesso ambiente.
Oppure, cosa a mio avviso migliore in termini qualità/prezzo, climatizzare la stanza ed impostare una temperatura fissa di 15 gradi e posizionare nella parte più bassa degli scaffali gli champagne ed in quella più alta i rossi (l’aria calda tende a salire verso l’alto, quindi pur avendo una temperatura controllata di 15 nei primi metri della stanza si avrà una piccola escursione termica, perfetta per le nostre bottiglie di champagne.
La temperatura leggermente più bassa dei 16/18 per i rossi non è’ assolutamente nociva, rende solamente piu lento il
processo di ossidazione e quindi di invecchiamento del vino (basti pensare che Buondì Santi nella sua cantina le bottiglie sono ad 11/12 gradi.)
Ps. Queste sono le mie informazioni raccolte e le mie esperienze, parlando come detto, con più professionisti che operano nel settore. Le mie parole non si vogliono porre come verità assoluta ma come testimonianza e scusate la lunghezza.