zampaflex ha scritto:maxer ha scritto:..... un invito a pubblicare, come da titolo, i ricordi più belli di ognuno, riguardanti visite a cantine, bevute condivise, personaggi e amici conosciuti, simpatici aneddoti
Ne scriverò tre ( in ordine cronologico ) :
- Vinitaly (2001 ) : "Il mio primo Caol Ila"
Scusa, ma quando eri un valente tennista campavi a lattuga e acqua minerale? Ma dove vivevi?
James Hunt e Pete Best, se mi ricordo bene anche Ilia Nastase in confronto a te erano degli assoluti depravati...
..... ti dirò : al di là della mia trentina e più di sigarette sempre (ora di meno) fumate giornalmente dall' età di 18 anni, la parte alcolica era rappresentata fino ai 35 (nascita della figlia) da prodotti di qualità scarsa, orribili bicchieri di vinelli veneti dei Colli Euganei di bassa gradazione assunti come dissetanti mischiati con acqua frizzante (1/3 di vino e 2/3 di acqua) ad ogni ora, al cambio di cliente o di gruppo collettivo
A fine giornata, al bar del circolo, dopo 8/10 orette di tennis e doccia, mi aspettava sempre una bella dose di super Negroni, che mi dava la forza per affrontare la serata e la notte (a volte brava §¥¢privacy¢¥§)
Spesso, dopo la ricchissima cena tardiva, quasi sempre con amici/che nelle tipiche osterie di Padova e dintorni, ecco le devastanti bevute finali di grappette a gogo (ahh la Andrea Da Ponte barricata ...) e digestivi
di tutti i tipi, dall' Averna alla Sambuca Molinari fino alle 01.00 / 02.00
In casa andavo a periodi di sperimentazione di singoli liquori, tutti rigorosamente acquistati a costi molto contenuti, con preferenze ++ : whisky (Cutty Sark ++, Caol Ila ? Cos' era, una marca di colla ?), vodka (Moskovskaya ++), Gin (Tanqueray ++ bella la bottiglia !), Amari (Unicum ++ bella la bottiglia !)
Insomma, un lavandino, da studente e maestro di tennis
Poi un giorno di inizio anni 90, attaccata la racchetta al chiodo e cambiata professione, mi apparve dal cielo un certo Augusto (massif), allora mio cliente assicurativo, che mi accompagnò sulla retta via enologica : da allievo ed amico del grande Maestro, seppe portarmi per gradi alla scoperta dei migliori vini italiani, con il grande merito fondamentale di non impormi un suo gusto personale ma lasciandomi libero di crearmene uno assolutamente mio, per poi dopo anni considerarmi pronto per invitarmi ad entrare in Bue House, dove il Maestro sta ancora tentando indefesso (ma con molta fatica, e lo capisco ...) di proseguire l' immane opera ai livelli più alti : non so se ce la farà, io mi impegno molto ma sono un pochino coriaceo
Per cui, vedi, non sono stato uno stinco di santo, tutt' altro : da giovinetto, ho bevuto tanto e molto male (mangiato molto ma direi sempre bene). I Nastase, Tiriac, Gerulaitis, Panatta, Noah si divertivano, in tutti i sensi, e divertivano : erano dei creativi, sia in campo che nella vita
Per quello mi piacevano * .....
* e li emulavo, convintamente sereno