COSA BEVIAMO A MARZO????????

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gpetrus
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda gpetrus » 27 mar 2020 23:55

Andyele ha scritto:
gpetrus ha scritto:Ultime bevute da quando son confinato tra le mura domestiche. Metto faccine da 1 a 5.
Gattinata 2005 Travaglini :D :D :D
Montestefano 2008 Rivella :D :D ...in fase discendente...non me l'aspettavo ahimè
Cannubi san lorenzo Ravera 2008 Rinaldi :D :D :D :D :) ancora in forma smagliante
Brunello 2013 Fattoria del Pino :D :D :D :) bella sorpresa, ma in rapporto al prezzo il suo rosso vale di più.
Brunello 1997 Biondi Santi.....unico felice il lavandino :twisted: ....tra l'altro preso qua un paio di anni fa. A conferma (mia ) che quest'annata sia in Toscana sia in Langa non ha più nulla dire. Magari qualche eccezione esiste ancora, ma ci credo poco.
Fiano 2013 Marsella :D :D :D :D :) buonissimo, note minerali da riesling con qualche anno sulle spalle.....beva spaventosa
Montestefano 2006 Rivella :D :D :D :D :) questo si che è in forma strepitosa.
La bora 2009 Kante :D :D :D :D :) ...se di Edi bevi le c.d. riserve vai sul sicuro....una certezza.
Chardonnay 2015 Vignai da Duline :D :D :D :D :) ....a proposito di certezze :mrgreen:


1997 Poggio di Sotto

Ti credo sulla parola :mrgreen:
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Ludi
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Ludi » 28 mar 2020 09:55

arnaldo ha scritto:
Io su Mont Olivet ne aspetterei almeno 15 di anni.

Quelli che durano cosi' tanto sono ben pochi purtroppo. Forse e non sempre solo i top : rayas, bonneau, clos de papes....e non sempre da tutte le annate, forse le piu' fresche paradossalmente meglio....quelle tanto calde le aspetti quanto meno per l alcool o il tannino irruento......qualcuno che beve e frequenta zona da decenni mi dice 7/8 anni.....poi diventa un turno al lotto. ripeto forse Hommage,Bonneau e poco altro.[/quote]

ciao Aldo!
La mia esperienza sui 2007 a CdP mi suggerisce che siano vini che non hanno tanto problemi di tenuta nel tempo, quanto di gestione dell'alcol e dell'acidità, e conseguentemente dell'equilibrio. Il frutto mi sembrava intatto (forse persino troppo), ma fin dall'uscita la bevibilità era difficile.
Sconsideratamente, col senno di poi, ne ho presi parecchi....appena avrò accesso alla mia cantina (che, ahimé, è in campagna :cry: ) voglio iniziare a stappare qualcos'altro tra i top (Cuvée du Papet, Collection Charles Giraud, Clos des Papes, Janasse VV) per verificare.
alì65
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda alì65 » 28 mar 2020 10:29

appena ho un piatto che regga la bevuta proverò anch'io una 07 per confrontare lo stato
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
alemusci
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda alemusci » 28 mar 2020 11:50

maxer ha scritto:
alemusci ha scritto:Chateau de Saint-aubin, chassagne-montrachet premier cru “les chenevottes” blanc 2015: Naso delicato burroso con ritorni agrumati. Bocca tagliente e agrumata con ritorni burrosi. Un filino monocorde, un tantino sempliciotto :D :D :D

..... grande Alessandro !

La più arguta, secca ed essenziale descrizione mai letta ..... :lol: 8) :lol:

e pure in rima


Grazie Max... ma quella è l’incazz... ehm la delusione che tira fuori le mie migliori doti da critico enologico...
“Dio ha fatto l’acqua, ma l’uomo ha creato il vino” Victor Hugo
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Alberto
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Alberto » 28 mar 2020 13:59

Morellino di Scansano Riserva Tommaso, Poggio Nibbiale, 2015 (14%)
Color sangue vivo, brillante, bellissimo. Giustamente ancora irruente e scorbutico, non propriamente un vino in punta di fioretto ma nemmeno un sangio-troglodita, anzi, mostra al naso, in nuce, la florealità che probabilmente sarà più evidente fra 4-5 anni, ed in bocca si può leggere una mineralità scura piuttosto definita, non soverchiata dal fruttone (seppur presente). Soprattutto, non sembra esserci un sovraccarico di legno, ed è un bene. Gustoso, ad un prezzo onestissimo peraltro.

Veneto Rosso Torengo, Le Pignole, 2005 (13%)
T(oc)ai Rosso in purezza, uno dei pochi affinati in legno piccolo. Rubino alla vista, scarico ma ancora piuttosto compatto, granato solo all'orlo. Floreale piuttosto fresco al naso, abbinato ad una nota boisé secca, poi anche del sottobosco autunnale (ascrivibile ai terziari) che prende forza nel bicchiere col tempo; bocca tagliente di acidità e sali, quasi scarna...siamo al limite nordico estremo della galassia Grenache! (anche se il TR dei Berici ha sicuramente una sua caratterizzazione propria). Legno meno presente in bocca rispetto al naso, anche se la nota di tè nero forte in chiusura riporta all'affinamento. Bene per la tenuta, meno per l'appeal complessivo.
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For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda alemusci » 28 mar 2020 14:36

Rivella serafino, dolcetto d’alba 2016: Purpureo, vinoso, fruttato, fresco e di buona beva. Un giovanotto gagliardo
:D :D :D
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda vinogodi » 28 mar 2020 14:41

...una riprova a tavola: tre vecchi ancestrali di Sorbara :. Fondatore 2016 :D :D :D :) , ancestrale Francesco Bellei 2015 :D :D :). ( un poco al limite ma si è disteso) , Radice 2013 :D :D :D :) ++. Fondatore sempre una certezza e ancora in ascesa. Radice...decisamente sorprendente rispetto all' uscita quando ti affettava la lingua. Lambrusco davvero di lungo invecchiamento, uno Chambolle petillant...
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Messner » 28 mar 2020 15:07

alì65 ha scritto:appena ho un piatto che regga la bevuta proverò anch'io una 07 per confrontare lo stato


Orata al forno? :mrgreen:
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda gianni femminella » 28 mar 2020 15:15

Messner ha scritto:
alì65 ha scritto:appena ho un piatto che regga la bevuta proverò anch'io una 07 per confrontare lo stato


Orata al forno? :mrgreen:


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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda piergi » 28 mar 2020 15:19

Primitivo di Manduria ajanoa 2009-Pichierri
Si scrive Manduria ma si legge Sava, da dove vengono i primitivo più potenti e canaglieschi.
Se il comprensorio tarantino fosse come le Langhe allora Pichierri sarebbe Bartolo Mascarello. Alfiere dei vini di terroir. Territorio che si esprime appieno in questo vino, maturato per 10 mesi nei "capasoni" le tradizionali anfore vinarie della zona.
Il vino è potente, alcolico, dolce senza infingimenti, ingresso di ciliegie macerate, quindi zucchero di canna, cannella. Con l'ossigeno e il tempo escono fuori note più terrose, minerali, un tannino che sorregge la beva e la rinfresca. Pai lunghissima
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Ziliovino » 28 mar 2020 15:45

visto che qui in zona la morsa del virus forse (forse, e mi tocco...) si sta leggermente attenuando, ho qualche minuto libero:

Immagine

ultima bevuta di gruppo pre-quarantena, questa volta dovete accontentarvi della foto... la totale ed improvvisa anosmia (da probabile effetto collaterale da farmaco...) mi ha colpito, così imparo a sbevazzare sotto antibiotico. Comunque per quello che vale al sorso posso dire che i vecchi Arpepe spaccavano, e sono ancora in forma, vengono superati però dalla vitalità ( sanguigna e rugginosa quanto basta) dell'Osso San Grato. Campi Raudii: la trasmutazione del sangue in vino è avvenuta anche questa volta, integrità irreale, mi dicono ossidazioni assenti, gran peccato essersi persi i profumi... In Beaufort Polisy 99 ho intravisto lo tsunami di sale e freschezza dell'Ambonnay 96, solo in scala leggermente minore. Quando la bottiglia è giusta c'è poco da fare, sono grandi Champagne.
Albareda e 5 Stelle meglio di quanto mi aspettassi, ma neanche troppo... Ho preferito la miglior agilità del primo. Porto piacevole, piuttosto ricco in tutto, un po' effetto bomba.
Probabile giorno frutto direi...


Chianti Classico Riserva Caparsino 2009 - Caparsa. Molto buono direi, forse non quanto i fuoriclasse in zona ma li tallona piuttosto da vicino: viola mammola nettissima, frutti di rovo, un cenno di agrumi, bocca tesa ma che ha anche un certo volume e che può migliorare ancora.

Jumilla Pie Franco 2014 - Casa Castillo. Mi sono lasciato abbindolare dalle fantastiche foto di vecchie vigne di Monastrell... Si sente una bella materia, ma anche parecchio, anzi troppo alcol sia al naso che in bocca. Peccato.

Bourgogne Chardonnay 2013 - Mongeard-Mugneret. Ben fatto ed ancora vitale, teso, nocciola verde, erbe ed un tocco di burro. Semplice ma efficace.

Carema Etichetta Bianca 2007 - Produttori Nebbiolo di Carema. Piuttosto buono ed integro, legno non pervenuto (dovrebbe essere la selezione in barrique), classico nell'espressione austera, di foglie secche e sottobosco, con ancora un po' di frutto a rinvigorire. Bocca di medio corpo e buona rotondità.

Champagne Les Vignes de Vrigny Brut - Egly Ouriet. sb. 2015. Egly è sempre una garanzia, e qui riesce ad addomesticare la rusticità del Meunier quanto basta, aggiungendo un po' di quel frutto e corpo che distingue, secondo me, i sui Champagne. Ovviamente le selezioni hanno altra marcia, ma avercene...

Arbois Pupillin Pinot Noir 2016 L'Aide-Memoire - Bornard. E' purtroppo un incrocio tra la versione che abbiamo assaggiato da tank in azienda (buono, annata più recente che non ricordo) ed i suoi poulsard e trousseau (acidi e puzzoni). Rivedibile. Mix di diversi vecchi cloni del Jura, compresa anche un clone "tintore".
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Kalosartipos » 28 mar 2020 16:15

Ziliovino ha scritto:Carema Etichetta Bianca 2007 (dovrebbe essere la selezione in barrique)

È il Carema Riserva, sempre affinato in botte grande, ma con un anno in più di vetro.
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Messner » 28 mar 2020 16:22

gianni femminella ha scritto:
Messner ha scritto:
alì65 ha scritto:appena ho un piatto che regga la bevuta proverò anch'io una 07 per confrontare lo stato


Orata al forno? :mrgreen:


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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda teo777full » 28 mar 2020 18:18

Ziliovino ha scritto:visto che qui in zona la morsa del virus forse (forse, e mi tocco...) si sta leggermente attenuando, ho qualche minuto libero:

Immagine

ultima bevuta di gruppo pre-quarantena, questa volta dovete accontentarvi della foto... la totale ed improvvisa anosmia (da probabile effetto collaterale da farmaco...) mi ha colpito, così imparo a sbevazzare sotto antibiotico. Comunque per quello che vale al sorso posso dire che i vecchi Arpepe spaccavano, e sono ancora in forma, vengono superati però dalla vitalità ( sanguigna e rugginosa quanto basta) dell'Osso San Grato. Campi Raudii: la trasmutazione del sangue in vino è avvenuta anche questa volta, integrità irreale, mi dicono ossidazioni assenti, gran peccato essersi persi i profumi... In Beaufort Polisy 99 ho intravisto lo tsunami di sale e freschezza dell'Ambonnay 96, solo in scala leggermente minore. Quando la bottiglia è giusta c'è poco da fare, sono grandi Champagne.
Albareda e 5 Stelle meglio di quanto mi aspettassi, ma neanche troppo... Ho preferito la miglior agilità del primo. Porto piacevole, piuttosto ricco in tutto, un po' effetto bomba.
Probabile giorno frutto direi...


Chianti Classico Riserva Caparsino 2009 - Caparsa. Molto buono direi, forse non quanto i fuoriclasse in zona ma li tallona piuttosto da vicino: viola mammola nettissima, frutti di rovo, un cenno di agrumi, bocca tesa ma che ha anche un certo volume e che può migliorare ancora.

Jumilla Pie Franco 2014 - Casa Castillo. Mi sono lasciato abbindolare dalle fantastiche foto di vecchie vigne di Monastrell... Si sente una bella materia, ma anche parecchio, anzi troppo alcol sia al naso che in bocca. Peccato.

Bourgogne Chardonnay 2013 - Mongeard-Mugneret. Ben fatto ed ancora vitale, teso, nocciola verde, erbe ed un tocco di burro. Semplice ma efficace.

Carema Etichetta Bianca 2007 - Produttori Nebbiolo di Carema. Piuttosto buono ed integro, legno non pervenuto (dovrebbe essere la selezione in barrique), classico nell'espressione austera, di foglie secche e sottobosco, con ancora un po' di frutto a rinvigorire. Bocca di medio corpo e buona rotondità.

Champagne Les Vignes de Vrigny Brut - Egly Ouriet. sb. 2015. Egly è sempre una garanzia, e qui riesce ad addomesticare la rusticità del Meunier quanto basta, aggiungendo un po' di quel frutto e corpo che distingue, secondo me, i sui Champagne. Ovviamente le selezioni hanno altra marcia, ma avercene...

Arbois Pupillin Pinot Noir 2016 L'Aide-Memoire - Bornard. E' purtroppo un incrocio tra la versione che abbiamo assaggiato da tank in azienda (buono, annata più recente che non ricordo) ed i suoi poulsard e trousseau (acidi e puzzoni). Rivedibile. Mix di diversi vecchi cloni del Jura, compresa anche un clone "tintore".


Osso San Grato che anno?

Comunque complimenti, bella bevuta.
Non mi sorprendo, dopo la verticale che abbiamo fatto a febbraio, della performance dello spanna di Antonio Vallana: ‘58 annata eccezionale

Se hai due note anche degli altri partecipanti mi farebbe piacere (il campi raudii ‘58 é purtroppo l’unico che non ho mai bevuto)
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda maxer » 28 mar 2020 19:19

Messner ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Messner ha scritto:
alì65 ha scritto:appena ho un piatto che regga la bevuta proverò anch'io una 07 per confrontare lo stato


Orata al forno? :mrgreen:


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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda zampaflex » 28 mar 2020 19:54

Caprili - Brunello di Montalcino 2010

All'apertura mantiene quello strano tono cerealicolo che ha contraddistinto la cassa di bottiglie che ho preso, ma per fortuna se ne va quasi interamente dopo pochissimo. Meno male, perché sta seguendo la curva di crescita desiderata: ci sono alloro, terra, cannella, confettura di ciliegie, balsamico. Sorso vellutato all'ingresso che si impunta nel veloce finale sull'acidità; ma sul cibo sta benone. Ottimo q/p.
:D :D :D :) +
Non progredi est regredi
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Ziliovino » 28 mar 2020 20:03

teo777full ha scritto:
Ziliovino ha scritto:visto che qui in zona la morsa del virus forse (forse, e mi tocco...) si sta leggermente attenuando, ho qualche minuto libero:

Immagine

ultima bevuta di gruppo pre-quarantena, questa volta dovete accontentarvi della foto... la totale ed improvvisa anosmia (da probabile effetto collaterale da farmaco...) mi ha colpito, così imparo a sbevazzare sotto antibiotico. Comunque per quello che vale al sorso posso dire che i vecchi Arpepe spaccavano, e sono ancora in forma, vengono superati però dalla vitalità ( sanguigna e rugginosa quanto basta) dell'Osso San Grato. Campi Raudii: la trasmutazione del sangue in vino è avvenuta anche questa volta, integrità irreale, mi dicono ossidazioni assenti, gran peccato essersi persi i profumi... In Beaufort Polisy 99 ho intravisto lo tsunami di sale e freschezza dell'Ambonnay 96, solo in scala leggermente minore. Quando la bottiglia è giusta c'è poco da fare, sono grandi Champagne.
Albareda e 5 Stelle meglio di quanto mi aspettassi, ma neanche troppo... Ho preferito la miglior agilità del primo. Porto piacevole, piuttosto ricco in tutto, un po' effetto bomba.
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Jumilla Pie Franco 2014 - Casa Castillo. Mi sono lasciato abbindolare dalle fantastiche foto di vecchie vigne di Monastrell... Si sente una bella materia, ma anche parecchio, anzi troppo alcol sia al naso che in bocca. Peccato.

Bourgogne Chardonnay 2013 - Mongeard-Mugneret. Ben fatto ed ancora vitale, teso, nocciola verde, erbe ed un tocco di burro. Semplice ma efficace.

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Champagne Les Vignes de Vrigny Brut - Egly Ouriet. sb. 2015. Egly è sempre una garanzia, e qui riesce ad addomesticare la rusticità del Meunier quanto basta, aggiungendo un po' di quel frutto e corpo che distingue, secondo me, i sui Champagne. Ovviamente le selezioni hanno altra marcia, ma avercene...

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Osso San Grato che anno?

Comunque complimenti, bella bevuta.
Non mi sorprendo, dopo la verticale che abbiamo fatto a febbraio, della performance dello spanna di Antonio Vallana: ‘58 annata eccezionale

Se hai due note anche degli altri partecipanti mi farebbe piacere (il campi raudii ‘58 é purtroppo l’unico che non ho mai bevuto)


Osso 1989.
Per le note un paio di partecipanti passano anche di qui, se leggono...
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda biodinamico » 28 mar 2020 21:56

Ziliovino ha scritto:
teo777full ha scritto:
Ziliovino ha scritto:visto che qui in zona la morsa del virus forse (forse, e mi tocco...) si sta leggermente attenuando, ho qualche minuto libero:

Immagine

ultima bevuta di gruppo pre-quarantena, questa volta dovete accontentarvi della foto... la totale ed improvvisa anosmia (da probabile effetto collaterale da farmaco...) mi ha colpito, così imparo a sbevazzare sotto antibiotico. Comunque per quello che vale al sorso posso dire che i vecchi Arpepe spaccavano, e sono ancora in forma, vengono superati però dalla vitalità ( sanguigna e rugginosa quanto basta) dell'Osso San Grato. Campi Raudii: la trasmutazione del sangue in vino è avvenuta anche questa volta, integrità irreale, mi dicono ossidazioni assenti, gran peccato essersi persi i profumi... In Beaufort Polisy 99 ho intravisto lo tsunami di sale e freschezza dell'Ambonnay 96, solo in scala leggermente minore. Quando la bottiglia è giusta c'è poco da fare, sono grandi Champagne.
Albareda e 5 Stelle meglio di quanto mi aspettassi, ma neanche troppo... Ho preferito la miglior agilità del primo. Porto piacevole, piuttosto ricco in tutto, un po' effetto bomba.
Probabile giorno frutto direi...


Chianti Classico Riserva Caparsino 2009 - Caparsa. Molto buono direi, forse non quanto i fuoriclasse in zona ma li tallona piuttosto da vicino: viola mammola nettissima, frutti di rovo, un cenno di agrumi, bocca tesa ma che ha anche un certo volume e che può migliorare ancora.

Jumilla Pie Franco 2014 - Casa Castillo. Mi sono lasciato abbindolare dalle fantastiche foto di vecchie vigne di Monastrell... Si sente una bella materia, ma anche parecchio, anzi troppo alcol sia al naso che in bocca. Peccato.

Bourgogne Chardonnay 2013 - Mongeard-Mugneret. Ben fatto ed ancora vitale, teso, nocciola verde, erbe ed un tocco di burro. Semplice ma efficace.

Carema Etichetta Bianca 2007 - Produttori Nebbiolo di Carema. Piuttosto buono ed integro, legno non pervenuto (dovrebbe essere la selezione in barrique), classico nell'espressione austera, di foglie secche e sottobosco, con ancora un po' di frutto a rinvigorire. Bocca di medio corpo e buona rotondità.

Champagne Les Vignes de Vrigny Brut - Egly Ouriet. sb. 2015. Egly è sempre una garanzia, e qui riesce ad addomesticare la rusticità del Meunier quanto basta, aggiungendo un po' di quel frutto e corpo che distingue, secondo me, i sui Champagne. Ovviamente le selezioni hanno altra marcia, ma avercene...

Arbois Pupillin Pinot Noir 2016 L'Aide-Memoire - Bornard. E' purtroppo un incrocio tra la versione che abbiamo assaggiato da tank in azienda (buono, annata più recente che non ricordo) ed i suoi poulsard e trousseau (acidi e puzzoni). Rivedibile. Mix di diversi vecchi cloni del Jura, compresa anche un clone "tintore".


Osso San Grato che anno?

Comunque complimenti, bella bevuta.
Non mi sorprendo, dopo la verticale che abbiamo fatto a febbraio, della performance dello spanna di Antonio Vallana: ‘58 annata eccezionale

Se hai due note anche degli altri partecipanti mi farebbe piacere (il campi raudii ‘58 é purtroppo l’unico che non ho mai bevuto)


Osso 1989.
Per le note un paio di partecipanti passano anche di qui, se leggono...

Non volevo togliere il titolo di commentatore ufficiale a Ziliovino :oops:
Comunque:
I due Ar.Pe.Pe. 1999 veramente molto buoni entrambi,Vigna Regina agrumato,fumè,sussurrato e fine,Rocce Rosse dal frutto più cupo,violetta,pepe nero,stacca il fratellino di misura in bocca per maggior intensità e struttura.Grandi Nebbiolo di montagna,mi convincono poco da qualche anno però...
Osso 1989,bel mix di cuoio,tamarindo,ruggine,fiori secchi e tocco balsamico,bocca energica,tannino presente e acidità viva a rinvigorire il sorso,buono forte.
Vallana 1958 sorprendente...amarena sotto spirito,violetta,cacao,cenere,ancora di grande intensità,sorso pieno,tannino risolto,finale sapido e nervoso...miracolo.
Beaufort Polisy 1999,Produttore molto altalenante,fossero tutte così le sue bottiglie...Biscotto,crema pasticciera,nocciola e orzata.Bolla finissima,cremosa,complesso e di buona lunghezza,ottimo!
Dei due Sforzati anche io ho preferito il primo anche se non comprerei nessuno dei due...Albareda dal naso di frutta sotto spirito e torrefazione,un filo meno concentrato del Cinque Stelle,surmaturo e alcolico.
Il Porto ancora parecchio esuberante e un filo alcolico ma comunque piacevole.
Ziliovino
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Ziliovino » 28 mar 2020 22:52

biodinamico ha scritto:
Ziliovino ha scritto:
teo777full ha scritto:
Ziliovino ha scritto:visto che qui in zona la morsa del virus forse (forse, e mi tocco...) si sta leggermente attenuando, ho qualche minuto libero:

Immagine

ultima bevuta di gruppo pre-quarantena, questa volta dovete accontentarvi della foto... la totale ed improvvisa anosmia (da probabile effetto collaterale da farmaco...) mi ha colpito, così imparo a sbevazzare sotto antibiotico. Comunque per quello che vale al sorso posso dire che i vecchi Arpepe spaccavano, e sono ancora in forma, vengono superati però dalla vitalità ( sanguigna e rugginosa quanto basta) dell'Osso San Grato. Campi Raudii: la trasmutazione del sangue in vino è avvenuta anche questa volta, integrità irreale, mi dicono ossidazioni assenti, gran peccato essersi persi i profumi... In Beaufort Polisy 99 ho intravisto lo tsunami di sale e freschezza dell'Ambonnay 96, solo in scala leggermente minore. Quando la bottiglia è giusta c'è poco da fare, sono grandi Champagne.
Albareda e 5 Stelle meglio di quanto mi aspettassi, ma neanche troppo... Ho preferito la miglior agilità del primo. Porto piacevole, piuttosto ricco in tutto, un po' effetto bomba.
Probabile giorno frutto direi...


Chianti Classico Riserva Caparsino 2009 - Caparsa. Molto buono direi, forse non quanto i fuoriclasse in zona ma li tallona piuttosto da vicino: viola mammola nettissima, frutti di rovo, un cenno di agrumi, bocca tesa ma che ha anche un certo volume e che può migliorare ancora.

Jumilla Pie Franco 2014 - Casa Castillo. Mi sono lasciato abbindolare dalle fantastiche foto di vecchie vigne di Monastrell... Si sente una bella materia, ma anche parecchio, anzi troppo alcol sia al naso che in bocca. Peccato.

Bourgogne Chardonnay 2013 - Mongeard-Mugneret. Ben fatto ed ancora vitale, teso, nocciola verde, erbe ed un tocco di burro. Semplice ma efficace.

Carema Etichetta Bianca 2007 - Produttori Nebbiolo di Carema. Piuttosto buono ed integro, legno non pervenuto (dovrebbe essere la selezione in barrique), classico nell'espressione austera, di foglie secche e sottobosco, con ancora un po' di frutto a rinvigorire. Bocca di medio corpo e buona rotondità.

Champagne Les Vignes de Vrigny Brut - Egly Ouriet. sb. 2015. Egly è sempre una garanzia, e qui riesce ad addomesticare la rusticità del Meunier quanto basta, aggiungendo un po' di quel frutto e corpo che distingue, secondo me, i sui Champagne. Ovviamente le selezioni hanno altra marcia, ma avercene...

Arbois Pupillin Pinot Noir 2016 L'Aide-Memoire - Bornard. E' purtroppo un incrocio tra la versione che abbiamo assaggiato da tank in azienda (buono, annata più recente che non ricordo) ed i suoi poulsard e trousseau (acidi e puzzoni). Rivedibile. Mix di diversi vecchi cloni del Jura, compresa anche un clone "tintore".


Osso San Grato che anno?

Comunque complimenti, bella bevuta.
Non mi sorprendo, dopo la verticale che abbiamo fatto a febbraio, della performance dello spanna di Antonio Vallana: ‘58 annata eccezionale

Se hai due note anche degli altri partecipanti mi farebbe piacere (il campi raudii ‘58 é purtroppo l’unico che non ho mai bevuto)


Osso 1989.
Per le note un paio di partecipanti passano anche di qui, se leggono...

Non volevo togliere il titolo di commentatore ufficiale a Ziliovino :oops:
Comunque:
I due Ar.Pe.Pe. 1999 veramente molto buoni entrambi,Vigna Regina agrumato,fumè,sussurrato e fine,Rocce Rosse dal frutto più cupo,violetta,pepe nero,stacca il fratellino di misura in bocca per maggior intensità e struttura.Grandi Nebbiolo di montagna,mi convincono poco da qualche anno però...
Osso 1989,bel mix di cuoio,tamarindo,ruggine,fiori secchi e tocco balsamico,bocca energica,tannino presente e acidità viva a rinvigorire il sorso,buono forte.
Vallana 1958 sorprendente...amarena sotto spirito,violetta,cacao,cenere,ancora di grande intensità,sorso pieno,tannino risolto,finale sapido e nervoso...miracolo.
Beaufort Polisy 1999,Produttore molto altalenante,fossero tutte così le sue bottiglie...Biscotto,crema pasticciera,nocciola e orzata.Bolla finissima,cremosa,complesso e di buona lunghezza,ottimo!
Dei due Sforzati anche io ho preferito il primo anche se non comprerei nessuno dei due...Albareda dal naso di frutta sotto spirito e torrefazione,un filo meno concentrato del Cinque Stelle,surmaturo e alcolico.
Il Porto ancora parecchio esuberante e un filo alcolico ma comunque piacevole.


:D
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Messner » 29 mar 2020 00:05

biodinamico ha scritto:
Ziliovino ha scritto:
teo777full ha scritto:
Ziliovino ha scritto:visto che qui in zona la morsa del virus forse (forse, e mi tocco...) si sta leggermente attenuando, ho qualche minuto libero:

Immagine

ultima bevuta di gruppo pre-quarantena, questa volta dovete accontentarvi della foto... la totale ed improvvisa anosmia (da probabile effetto collaterale da farmaco...) mi ha colpito, così imparo a sbevazzare sotto antibiotico. Comunque per quello che vale al sorso posso dire che i vecchi Arpepe spaccavano, e sono ancora in forma, vengono superati però dalla vitalità ( sanguigna e rugginosa quanto basta) dell'Osso San Grato. Campi Raudii: la trasmutazione del sangue in vino è avvenuta anche questa volta, integrità irreale, mi dicono ossidazioni assenti, gran peccato essersi persi i profumi... In Beaufort Polisy 99 ho intravisto lo tsunami di sale e freschezza dell'Ambonnay 96, solo in scala leggermente minore. Quando la bottiglia è giusta c'è poco da fare, sono grandi Champagne.
Albareda e 5 Stelle meglio di quanto mi aspettassi, ma neanche troppo... Ho preferito la miglior agilità del primo. Porto piacevole, piuttosto ricco in tutto, un po' effetto bomba.
Probabile giorno frutto direi...


Chianti Classico Riserva Caparsino 2009 - Caparsa. Molto buono direi, forse non quanto i fuoriclasse in zona ma li tallona piuttosto da vicino: viola mammola nettissima, frutti di rovo, un cenno di agrumi, bocca tesa ma che ha anche un certo volume e che può migliorare ancora.

Jumilla Pie Franco 2014 - Casa Castillo. Mi sono lasciato abbindolare dalle fantastiche foto di vecchie vigne di Monastrell... Si sente una bella materia, ma anche parecchio, anzi troppo alcol sia al naso che in bocca. Peccato.

Bourgogne Chardonnay 2013 - Mongeard-Mugneret. Ben fatto ed ancora vitale, teso, nocciola verde, erbe ed un tocco di burro. Semplice ma efficace.

Carema Etichetta Bianca 2007 - Produttori Nebbiolo di Carema. Piuttosto buono ed integro, legno non pervenuto (dovrebbe essere la selezione in barrique), classico nell'espressione austera, di foglie secche e sottobosco, con ancora un po' di frutto a rinvigorire. Bocca di medio corpo e buona rotondità.

Champagne Les Vignes de Vrigny Brut - Egly Ouriet. sb. 2015. Egly è sempre una garanzia, e qui riesce ad addomesticare la rusticità del Meunier quanto basta, aggiungendo un po' di quel frutto e corpo che distingue, secondo me, i sui Champagne. Ovviamente le selezioni hanno altra marcia, ma avercene...

Arbois Pupillin Pinot Noir 2016 L'Aide-Memoire - Bornard. E' purtroppo un incrocio tra la versione che abbiamo assaggiato da tank in azienda (buono, annata più recente che non ricordo) ed i suoi poulsard e trousseau (acidi e puzzoni). Rivedibile. Mix di diversi vecchi cloni del Jura, compresa anche un clone "tintore".


Osso San Grato che anno?

Comunque complimenti, bella bevuta.
Non mi sorprendo, dopo la verticale che abbiamo fatto a febbraio, della performance dello spanna di Antonio Vallana: ‘58 annata eccezionale

Se hai due note anche degli altri partecipanti mi farebbe piacere (il campi raudii ‘58 é purtroppo l’unico che non ho mai bevuto)


Osso 1989.
Per le note un paio di partecipanti passano anche di qui, se leggono...

Non volevo togliere il titolo di commentatore ufficiale a Ziliovino :oops:
Comunque:
I due Ar.Pe.Pe. 1999 veramente molto buoni entrambi,Vigna Regina agrumato,fumè,sussurrato e fine,Rocce Rosse dal frutto più cupo,violetta,pepe nero,stacca il fratellino di misura in bocca per maggior intensità e struttura.Grandi Nebbiolo di montagna,mi convincono poco da qualche anno però...
Osso 1989,bel mix di cuoio,tamarindo,ruggine,fiori secchi e tocco balsamico,bocca energica,tannino presente e acidità viva a rinvigorire il sorso,buono forte.
Vallana 1958 sorprendente...amarena sotto spirito,violetta,cacao,cenere,ancora di grande intensità,sorso pieno,tannino risolto,finale sapido e nervoso...miracolo.
Beaufort Polisy 1999,Produttore molto altalenante,fossero tutte così le sue bottiglie...Biscotto,crema pasticciera,nocciola e orzata.Bolla finissima,cremosa,complesso e di buona lunghezza,ottimo!
Dei due Sforzati anche io ho preferito il primo anche se non comprerei nessuno dei due...Albareda dal naso di frutta sotto spirito e torrefazione,un filo meno concentrato del Cinque Stelle,surmaturo e alcolico.
Il Porto ancora parecchio esuberante e un filo alcolico ma comunque piacevole.


Forse perchè pù sul frutto e immediati?
Io invece non sarei così pessimista, vedrai che non rimarrai deluso, anzi, potresti avere delle piacevoli sorprese :wink:
Ci risentiamo nel 2025 per la 09 e nel 2033 per la 13 8)
La 2007 non la vedo così sottotono rispetto ad annate un pochino più vecchie...E la sto bevendo con grande soddisfazione
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Mike76 » 29 mar 2020 01:12

Immagine

Collestefano - Verdicchio di Matelica 2013
Prima di aprirlo avrei detto: un gran vino, in stile Chablis, acidità importante e bella materia, rotonda ed energica.
Ed infatti così pare al naso, minerale e conchiglioso al punto giusto.
In bocca, pur molto giovane, si sente l'acidità che galoppa e che controbilancia un corpo non certo esile ed una dolcezza che lo rende irresistibile. Annata direi molto felice, con ancora diversi anni davanti.
Quindi, non mi sorprendo... ma al tempo stesso mi sorprendo della qualità che, soprattutto in questa annata, riesce a tirar fuori.
Da bere o aspettare, si gode in ogni caso.
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda l'oste » 29 mar 2020 03:08

Mike76 ha scritto:Immagine

Collestefano - Verdicchio di Matelica 2013
Prima di aprirlo avrei detto: un gran vino, in stile Chablis, acidità importante e bella materia, rotonda ed energica.
Ed infatti così pare al naso, minerale e conchiglioso al punto giusto.
In bocca, pur molto giovane, si sente l'acidità che galoppa e che controbilancia un corpo non certo esile ed una dolcezza che lo rende irresistibile. Annata direi molto felice, con ancora diversi anni davanti.
Quindi, non mi sorprendo... ma al tempo stesso mi sorprendo della qualità che, soprattutto in questa annata, riesce a tirar fuori.
Da bere o aspettare, si gode in ogni caso.

Non avendo ancora voglia di sacrificare quelle poche bottiglie di annate più vecchie come la 2013 (2015, 2012), stasera con uno spaghetto monograno Felicetti, olio siciliano, pomodorini, aglio, peperoncino e un po' di acciughe dl Cantabrico sia sciolte che a pezzetti "a crudo", muddíca sbriciolata alla fine, ho aperto la 2018 che giá avevo bevuto. Il naso all'inizio sta sul minerale con erbe fresche, sambuco, dopo un paio d'ore a temperatura meno frigo tira fuori un che di frutta secca, non l'ho interpretata ma mi è piaciuta. In bocca aciditá tosta, rinfrescante, appuntita non impettita. Da bere ma senza la mia fretta. Piaciuto.
Per quel che capisco di bianchi a dispetto dei 12 gradi va incontro al futuro con più certezze dell'essere umano ai tempi del virus. Vabbè, mi son fatto prendere dall'attualità, scusate, vivo in Lombardia...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Nexus1990 » 29 mar 2020 03:58

l'oste ha scritto:
Mike76 ha scritto:Immagine

Collestefano - Verdicchio di Matelica 2013
Prima di aprirlo avrei detto: un gran vino, in stile Chablis, acidità importante e bella materia, rotonda ed energica.
Ed infatti così pare al naso, minerale e conchiglioso al punto giusto.
In bocca, pur molto giovane, si sente l'acidità che galoppa e che controbilancia un corpo non certo esile ed una dolcezza che lo rende irresistibile. Annata direi molto felice, con ancora diversi anni davanti.
Quindi, non mi sorprendo... ma al tempo stesso mi sorprendo della qualità che, soprattutto in questa annata, riesce a tirar fuori.
Da bere o aspettare, si gode in ogni caso.

Non avendo ancora voglia di sacrificare quelle poche bottiglie di annate più vecchie come la 2013 (2015, 2012), stasera con uno spaghetto monograno Felicetti, olio siciliano, pomodorini, aglio, peperoncino e un po' di acciughe dl Cantabrico sia sciolte che a pezzetti "a crudo", muddíca sbriciolata alla fine, ho aperto la 2018 che giá avevo bevuto. Il naso all'inizio sta sul minerale con erbe fresche, sambuco, dopo un paio d'ore a temperatura meno frigo tira fuori un che di frutta secca, non l'ho interpretata ma mi è piaciuta. In bocca aciditá tosta, rinfrescante, appuntita non impettita. Da bere ma senza la mia fretta. Piaciuto.
Per quel che capisco di bianchi a dispetto dei 12 gradi va incontro al futuro con più certezze dell'essere umano ai tempi del virus. Vabbè, mi son fatto prendere dall'attualità, scusate, vivo in Lombardia...

18 ne ho bevute parecchie e mi ritrovo, soprattutto la nota vegetale/erbacea molto spiccata... 2013 da magnum per la mia modestissima esperienza uno dei bianchi più buoni che abbia bevuto, gran vino davvero, anche qui d’accordo con Mike sulla dolcezza che emerge, come non ho riscontrato in nessuna altra annata bevuta (solo le ultime a dire il vero)
biodinamico
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda biodinamico » 29 mar 2020 07:38

Messner ha scritto:
Forse perchè pù sul frutto e immediati?
Io invece non sarei così pessimista, vedrai che non rimarrai deluso, anzi, potresti avere delle piacevoli sorprese :wink:
Ci risentiamo nel 2025 per la 09 e nel 2033 per la 13 8)
La 2007 non la vedo così sottotono rispetto ad annate un pochino più vecchie...E la sto bevendo con grande soddisfazione

Esatto,sostanzialmente li trovo più semplici anche se a dire il vero di bottiglie post 2000 ne ho comprate molte meno,complice anche il prezzo,erano vini che costavano 20/25 euro,ora sono raddoppiati...a quelle cifre preferisco bere altro.
Konstantin_Levin88
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Re: COSA BEVIAMO A MARZO????????

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 29 mar 2020 09:50

Messner ha scritto:... Ci risentiamo nel 2025 per la 09 e nel 2033 per la 13 8)
...

Finalmente un po' di ottimismo... :|
Saluti dal fronte.
Dario
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.

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