visto che qui in zona la morsa del virus forse (forse, e mi tocco...) si sta leggermente attenuando, ho qualche minuto libero:
ultima bevuta di gruppo pre-quarantena, questa volta dovete accontentarvi della foto... la totale ed improvvisa anosmia (da probabile effetto collaterale da farmaco...) mi ha colpito, così imparo a sbevazzare sotto antibiotico. Comunque per quello che vale al sorso posso dire che i vecchi Arpepe spaccavano, e sono ancora in forma, vengono superati però dalla vitalità ( sanguigna e rugginosa quanto basta) dell'Osso San Grato. Campi Raudii: la trasmutazione del sangue in vino è avvenuta anche questa volta, integrità irreale, mi dicono ossidazioni assenti, gran peccato essersi persi i profumi... In Beaufort Polisy 99 ho intravisto lo tsunami di sale e freschezza dell'Ambonnay 96, solo in scala leggermente minore. Quando la bottiglia è giusta c'è poco da fare, sono grandi Champagne.
Albareda e 5 Stelle meglio di quanto mi aspettassi, ma neanche troppo... Ho preferito la miglior agilità del primo. Porto piacevole, piuttosto ricco in tutto, un po' effetto bomba.
Probabile giorno frutto direi...
Chianti Classico Riserva Caparsino 2009 - Caparsa. Molto buono direi, forse non quanto i fuoriclasse in zona ma li tallona piuttosto da vicino: viola mammola nettissima, frutti di rovo, un cenno di agrumi, bocca tesa ma che ha anche un certo volume e che può migliorare ancora.
Jumilla Pie Franco 2014 - Casa Castillo. Mi sono lasciato abbindolare dalle fantastiche foto di vecchie vigne di Monastrell... Si sente una bella materia, ma anche parecchio, anzi troppo alcol sia al naso che in bocca. Peccato.
Bourgogne Chardonnay 2013 - Mongeard-Mugneret. Ben fatto ed ancora vitale, teso, nocciola verde, erbe ed un tocco di burro. Semplice ma efficace.
Carema Etichetta Bianca 2007 - Produttori Nebbiolo di Carema. Piuttosto buono ed integro, legno non pervenuto (dovrebbe essere la selezione in barrique), classico nell'espressione austera, di foglie secche e sottobosco, con ancora un po' di frutto a rinvigorire. Bocca di medio corpo e buona rotondità.
Champagne Les Vignes de Vrigny Brut - Egly Ouriet. sb. 2015. Egly è sempre una garanzia, e qui riesce ad addomesticare la rusticità del Meunier quanto basta, aggiungendo un po' di quel frutto e corpo che distingue, secondo me, i sui Champagne. Ovviamente le selezioni hanno altra marcia, ma avercene...
Arbois Pupillin Pinot Noir 2016 L'Aide-Memoire - Bornard. E' purtroppo un incrocio tra la versione che abbiamo assaggiato da tank in azienda (buono, annata più recente che non ricordo) ed i suoi poulsard e trousseau (acidi e puzzoni). Rivedibile. Mix di diversi vecchi cloni del Jura, compresa anche un clone "tintore".