LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
ale1984
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda ale1984 » 02 gen 2020 19:31

Qualche vino bevuto durante le feste:

Arpepe - Sassella Rocce Rosse 2009
Buono ma mi aspettavo qualcosa in più - sia dal punto di vista olfattivo che gustativo - da un vino che ormai viaggia sui 50 euro. Lo vorrei riprovare però, magari con più calma e più attenzione.

Ciro Picariello - Fiano di Avellino 2018
Urca che lama, molto sui primari ancora. Quasi chablisieggia. Piaciuto veramente tanto.

Domaine (George) Glantenay - Volnay 2014
Elevage ancora abbastanza evidente, ma non fastidioso. Tutto al posto giusto, con la dolcezza del frutto particolarmente accentuata e una punta di sottobosco. In bocca, velluto.

Delamotte - Champagne BdB sa
Qui ero abbastanza saturo :mrgreen:
Buono. Non certo un campione di complessità, ma niente da dire.
Nexus1990
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Nexus1990 » 02 gen 2020 20:01

Bevuta del 31 sera
Oliver Pithon Lais Blanc 2018
Il naso parte su un frutto molto timido, accompagnato da note ben più intense di pane, con un richiamo di frutta a guscio. Al sorso vagamente frizzante, con aciditá a puntine, sorso bello grasso (credo sia una caratteristica della grenache) in cui si riconferma la frutta a guscio (non so se nocciola/pinoli o che altro). Bel vino.
Collestefano 2013 (da magnum)
Solito naso di agrumi bello minerale, con note di lieviti in evidenza. Con il tempo emerge una nota fumè e il frutto si snellisce, passando da pesca a mela verde con soluzione di continuità. In bocca si sente una maggiore complessità e persistenza (e morbidezza, data da una dolcezza di frutto spettacolare) rispetto all’annata corrente (13 in etichetta contro i 12 dell’annata corrente) ma ancora davvero giovanissimo, come testimonia la bellissima aciditá.
Garofoli La Selezione 2008
Bel naso molto molto intenso, floreale anche se con un bel frutto molto maturo. In bocca grasso, morbido, aciditá ancora presente ma smussata, ottima persistenza. Perde il confronto con Collestefano 2013, forse per una mia predilezione personale (nei bianchi) verso vini più taglienti.
Schloss Schonborn riesling trocken 1995
A naso molto terziarizzato, con bellissime erbe aromatiche, profumo bello intenso. Aciditá INCREDIBILE per l’età... ripulisce le papille egregiamente dopo una cena che definire eccessiva è dir poco. Bellissima bevuta a un prezzo commovente.
CharlesHeidsieck 2008
Naso “ciclico”, parte su lieviti e agrumi, dopo qualche minuto sembra di stare in un limoneto... Salvo poi ri-virare su biscotti/panna dopo 2 ore. Bocca sontuosa, sapida, tagliente ma anche buonissima struttura, sorso godurioso. Grande Champagne.
alì65
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda alì65 » 03 gen 2020 12:53

lucastoner ha scritto:
maxer ha scritto:
alì65 ha scritto:
lucastoner ha scritto:... Annamaria Clementi 2010 ...


... sai che ne ho bevuto una di recente ...

..... ma tu lo sapevi, Luca ? Io non lo sapevo ..... :?

qualcuno lo sapeva ?


Nono...è un outing che ha sconvolto anche me :lol:


vi tengo informati, non vorrei trovarvi impreparati quando vi interrogherò... 8)
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
Nexus1990
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Nexus1990 » 03 gen 2020 15:33

Per il pranzo di Capodanno confronto
Rizzi Boito 2010 vs Cortese Rabaja 2010
Rizzi Boito 2010
Naso inizialmente molto chiuso, la pelle domina. Dandogli tempo si rivela una natura balsamica e speziata, con un bel profumo di erbe, forse salvia. In bocca il tannino ancora piacevolmente vigoroso, grande aciditá, ma il vino è molto austero (che non mi dispiace in generale), piuttosto chiuso. Credo abbia bisogno di qualche altro annetto in bottiglia per smussare gli spigoli.
Cortese Rabajà 2010
Questo molto più pronto, più sul frutto, seppur condito dalle solite note terrose. Anche qui il tannino è molto marcato. Dopo un po’ al naso escono scorza di arancia e frutta a guscio (mandorla). Bocca bellissima, molto coerente con il naso e caratterizzata da grande freschezza che invita al sorso successivo. Gran vino.
Contrariamente alle mie attese (basate sul nulla) Cortese batte Rizzi, e nemmeno di misura... Magari tra 10 anni il discorso sarà diverso, non ho le competenze (nè la chiaroveggenza se è per questo) per prevederlo ma ad oggi Cortese nettamente più godibile.
AmoSlade
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda AmoSlade » 03 gen 2020 18:27

Champagne La Petite Montagne - Ponson: blend di PM, PN, CH con il 25% di vini di riserva, annata maggioritaria 2014, sboccatura 01/2019. Nonostante i vitigni a bacca nera prevalgano largamente in percentuale, mi è sembrato molto "Chardonnay" con i suoi sentori delicati di agrumi e fiori bianchi e piccola pasticceria. In bocca la bolla è molto sottile ed elegante, nella sua semplicità mi è piaciuto tanto.

Barolo Monvigliero 2012 - Burlotto: profumi di fragola, oliva verde, chiodo di garofano, quando si scalda spunta qualcosa che mi ricorda vagamente il concentrato di pomodoro. In bocca elegante, con tannini già piuttosto setosi. Sicuramente buono ed interessante (mi verrebbe da dire un po' anomalo per un Barolo, per me che non avevo mai bevuto un Monvigliero), fortunatamente l'avevo preso prima che i prezzi decollassero perché se lo avessi pagato quanto lo si vede adesso in giro, sarebbe stata una grossa delusione.
Messner
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Messner » 03 gen 2020 18:39

ale1984 ha scritto:Qualche vino bevuto durante le feste:

Arpepe - Sassella Rocce Rosse 2009
Buono ma mi aspettavo qualcosa in più - sia dal punto di vista olfattivo che gustativo - da un vino che ormai viaggia sui 50 euro. Lo vorrei riprovare però, magari con più calma e più attenzione.


Ciro Picariello - Fiano di Avellino 2018
Urca che lama, molto sui primari ancora. Quasi chablisieggia. Piaciuto veramente tanto.

Domaine (George) Glantenay - Volnay 2014
Elevage ancora abbastanza evidente, ma non fastidioso. Tutto al posto giusto, con la dolcezza del frutto particolarmente accentuata e una punta di sottobosco. In bocca, velluto.

Delamotte - Champagne BdB sa
Qui ero abbastanza saturo :mrgreen:
Buono. Non certo un campione di complessità, ma niente da dire.


Stile differente (sulle Riserve dalla 09), privilegiando più il frutto, perdendo in parte i tratti autunnali. Io li vedo molto meno pronti del solito, non inferiori a versioni precedenti. Abbisognano di qualche anno in più di cantina, che male non fa :D
Sul prezzo sono d'accordo, comincia a diventare molto importante... :wink:
ale1984
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda ale1984 » 03 gen 2020 19:16

Messner ha scritto:
ale1984 ha scritto:Qualche vino bevuto durante le feste:

Arpepe - Sassella Rocce Rosse 2009
Buono ma mi aspettavo qualcosa in più - sia dal punto di vista olfattivo che gustativo - da un vino che ormai viaggia sui 50 euro. Lo vorrei riprovare però, magari con più calma e più attenzione.


Ciro Picariello - Fiano di Avellino 2018
Urca che lama, molto sui primari ancora. Quasi chablisieggia. Piaciuto veramente tanto.

Domaine (George) Glantenay - Volnay 2014
Elevage ancora abbastanza evidente, ma non fastidioso. Tutto al posto giusto, con la dolcezza del frutto particolarmente accentuata e una punta di sottobosco. In bocca, velluto.

Delamotte - Champagne BdB sa
Qui ero abbastanza saturo :mrgreen:
Buono. Non certo un campione di complessità, ma niente da dire.


Stile differente (sulle Riserve dalla 09), privilegiando più il frutto, perdendo in parte i tratti autunnali. Io li vedo molto meno pronti del solito, non inferiori a versioni precedenti. Abbisognano di qualche anno in più di cantina, che male non fa :D
Sul prezzo sono d'accordo, comincia a diventare molto importante... :wink:


Infatti è proprio lì che mi ha lasciato un po’ perplesso: molto più monocorde sul frutto/fiore di quanto mi aspettassi da un vino che, seppur giovane, ha 10 anni sulle spalle. Mi aspettavo un vino un pochino più “sfaccettato”. Lo riproverò sicuramente tra qualche anno.
Luca90
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Luca90 » 03 gen 2020 19:24

Nexus1990 ha scritto:Per il pranzo di Capodanno confronto
Rizzi Boito 2010 vs Cortese Rabaja 2010
Rizzi Boito 2010
Naso inizialmente molto chiuso, la pelle domina. Dandogli tempo si rivela una natura balsamica e speziata, con un bel profumo di erbe, forse salvia. In bocca il tannino ancora piacevolmente vigoroso, grande aciditá, ma il vino è molto austero (che non mi dispiace in generale), piuttosto chiuso. Credo abbia bisogno di qualche altro annetto in bottiglia per smussare gli spigoli.
Cortese Rabajà 2010
Questo molto più pronto, più sul frutto, seppur condito dalle solite note terrose. Anche qui il tannino è molto marcato. Dopo un po’ al naso escono scorza di arancia e frutta a guscio (mandorla). Bocca bellissima, molto coerente con il naso e caratterizzata da grande freschezza che invita al sorso successivo. Gran vino.
Contrariamente alle mie attese (basate sul nulla) Cortese batte Rizzi, e nemmeno di misura... Magari tra 10 anni il discorso sarà diverso, non ho le competenze (nè la chiaroveggenza se è per questo) per prevederlo ma ad oggi Cortese nettamente più godibile.


Imho, il nervo e il pajore di rizzi sono migliori del suo boito, spesso appunto troppo austero e serioso, anche se adesso qualcuno mi bastonerà.. Dovevi confrontare i due pajore! :wink:
Konstantin_Levin88
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 03 gen 2020 20:03

Luca90 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Per il pranzo di Capodanno confronto
Rizzi Boito 2010 vs Cortese Rabaja 2010
Rizzi Boito 2010
Naso inizialmente molto chiuso, la pelle domina. Dandogli tempo si rivela una natura balsamica e speziata, con un bel profumo di erbe, forse salvia. In bocca il tannino ancora piacevolmente vigoroso, grande aciditá, ma il vino è molto austero (che non mi dispiace in generale), piuttosto chiuso. Credo abbia bisogno di qualche altro annetto in bottiglia per smussare gli spigoli.
Cortese Rabajà 2010
Questo molto più pronto, più sul frutto, seppur condito dalle solite note terrose. Anche qui il tannino è molto marcato. Dopo un po’ al naso escono scorza di arancia e frutta a guscio (mandorla). Bocca bellissima, molto coerente con il naso e caratterizzata da grande freschezza che invita al sorso successivo. Gran vino.
Contrariamente alle mie attese (basate sul nulla) Cortese batte Rizzi, e nemmeno di misura... Magari tra 10 anni il discorso sarà diverso, non ho le competenze (nè la chiaroveggenza se è per questo) per prevederlo ma ad oggi Cortese nettamente più godibile.


Imho, il nervo e il pajore di rizzi sono migliori del suo boito, spesso appunto troppo austero e serioso, anche se adesso qualcuno mi bastonerà.. Dovevi confrontare i due pajore! :wink:

In che senso i due pajore? Cortese ha solo il rabaja.
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
Konstantin_Levin88
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 03 gen 2020 20:05

AmoSlade ha scritto:Barolo Monvigliero 2012 - Burlotto: profumi di fragola, oliva verde, chiodo di garofano, quando si scalda spunta qualcosa che mi ricorda vagamente il concentrato di pomodoro. In bocca elegante, con tannini già piuttosto setosi. Sicuramente buono ed interessante (mi verrebbe da dire un po' anomalo per un Barolo, per me che non avevo mai bevuto un Monvigliero), fortunatamente l'avevo preso prima che i prezzi decollassero perché se lo avessi pagato quanto lo si vede adesso in giro, sarebbe stata una grossa delusione.

...ma grossa grossa. Come darti torto...
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 03 gen 2020 20:16

Nexus1990 ha scritto:Per il pranzo di Capodanno confronto
Rizzi Boito 2010 vs Cortese Rabaja 2010
Rizzi Boito 2010
Naso inizialmente molto chiuso, la pelle domina. Dandogli tempo si rivela una natura balsamica e speziata, con un bel profumo di erbe, forse salvia. In bocca il tannino ancora piacevolmente vigoroso, grande aciditá, ma il vino è molto austero (che non mi dispiace in generale), piuttosto chiuso. Credo abbia bisogno di qualche altro annetto in bottiglia per smussare gli spigoli.
Cortese Rabajà 2010
Questo molto più pronto, più sul frutto, seppur condito dalle solite note terrose. Anche qui il tannino è molto marcato. Dopo un po’ al naso escono scorza di arancia e frutta a guscio (mandorla). Bocca bellissima, molto coerente con il naso e caratterizzata da grande freschezza che invita al sorso successivo. Gran vino.
Contrariamente alle mie attese (basate sul nulla) Cortese batte Rizzi, e nemmeno di misura... Magari tra 10 anni il discorso sarà diverso, non ho le competenze (nè la chiaroveggenza se è per questo) per prevederlo ma ad oggi Cortese nettamente più godibile.

Mah...
Nessuno ha la chiaroveggenza... Ma ad aprire adesso le bottiglie del 2004 /2005 / 2006 di questi due vini ti posso dire che non sono più buoni di quanto fossero 5 o 6 anni fa.
È bello immaginare che un vino oggi chiuso o poco espressivo tra vent'anni farà i fuochi d'artificio, ma probabilmente ha solo bisogno di prendere un po' d'aria e quel che dice è tutto quello che avrà mai da dire. Questo al di là di poche grandi eccezioni. E a Barbaresco, le uniche eccezioni hanno scritto "Roagna" o "Gaja" sull'etichetta.
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
Konstantin_Levin88
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 03 gen 2020 20:31

Nexus1990 ha scritto:Bevuta del 31 sera
Oliver Pithon Lais Blanc 2018
Il naso parte su un frutto molto timido, accompagnato da note ben più intense di pane, con un richiamo di frutta a guscio. Al sorso vagamente frizzante, con aciditá a puntine, sorso bello grasso (credo sia una caratteristica della grenache) in cui si riconferma la frutta a guscio (non so se nocciola/pinoli o che altro). Bel vino.
Collestefano 2013 (da magnum)
Solito naso di agrumi bello minerale, con note di lieviti in evidenza. Con il tempo emerge una nota fumè e il frutto si snellisce, passando da pesca a mela verde con soluzione di continuità. In bocca si sente una maggiore complessità e persistenza (e morbidezza, data da una dolcezza di frutto spettacolare) rispetto all’annata corrente (13 in etichetta contro i 12 dell’annata corrente) ma ancora davvero giovanissimo, come testimonia la bellissima aciditá.
Garofoli La Selezione 2008
Bel naso molto molto intenso, floreale anche se con un bel frutto molto maturo. In bocca grasso, morbido, aciditá ancora presente ma smussata, ottima persistenza. Perde il confronto con Collestefano 2013, forse per una mia predilezione personale (nei bianchi) verso vini più taglienti.
Schloss Schonborn riesling trocken 1995
A naso molto terziarizzato, con bellissime erbe aromatiche, profumo bello intenso. Aciditá INCREDIBILE per l’età... ripulisce le papille egregiamente dopo una cena che definire eccessiva è dir poco. Bellissima bevuta a un prezzo commovente.
CharlesHeidsieck 2008
Naso “ciclico”, parte su lieviti e agrumi, dopo qualche minuto sembra di stare in un limoneto... Salvo poi ri-virare su biscotti/panna dopo 2 ore. Bocca sontuosa, sapida, tagliente ma anche buonissima struttura, sorso godurioso. Grande Champagne.


Ciao.
Visto che è una cosa che si legge spesso.... vorrei sfatare il mito che il tempo "consumi" l'acidità di un vino.
I vini che perdono aciditá sono quelli che si spogliano: l'acido tartarico precipita in sali, si porta dietro tutte le parti proteiche del vino e alla fine il tuo bel barolo del 61 è diventato trasparente... ma non è più neanche vino!
Un vino stabile, che evolve stabilmente negli anni non perde aciditá. Aprite una bogliona di Scarpa del 1990 e capite cosa intendo. Piuttosto perde polpa e resta lo scheletro acido, quello sì.
Il motivo per cui garofoli 2008 è più morbido di Collestefano non è il tempo, ma lo stile di vinificazione.
Ciao.
Dario.
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda littlewood » 03 gen 2020 20:32

Konstantin_Levin88 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Per il pranzo di Capodanno confronto
Rizzi Boito 2010 vs Cortese Rabaja 2010
Rizzi Boito 2010
Naso inizialmente molto chiuso, la pelle domina. Dandogli tempo si rivela una natura balsamica e speziata, con un bel profumo di erbe, forse salvia. In bocca il tannino ancora piacevolmente vigoroso, grande aciditá, ma il vino è molto austero (che non mi dispiace in generale), piuttosto chiuso. Credo abbia bisogno di qualche altro annetto in bottiglia per smussare gli spigoli.
Cortese Rabajà 2010
Questo molto più pronto, più sul frutto, seppur condito dalle solite note terrose. Anche qui il tannino è molto marcato. Dopo un po’ al naso escono scorza di arancia e frutta a guscio (mandorla). Bocca bellissima, molto coerente con il naso e caratterizzata da grande freschezza che invita al sorso successivo. Gran vino.
Contrariamente alle mie attese (basate sul nulla) Cortese batte Rizzi, e nemmeno di misura... Magari tra 10 anni il discorso sarà diverso, non ho le competenze (nè la chiaroveggenza se è per questo) per prevederlo ma ad oggi Cortese nettamente più godibile.

Mah...
Nessuno ha la chiaroveggenza... Ma ad aprire adesso le bottiglie del 2004 /2005 / 2006 di questi due vini ti posso dire che non sono più buoni di quanto fossero 5 o 6 anni fa.
È bello immaginare che un vino oggi chiuso o poco espressivo tra vent'anni farà i fuochi d'artificio, ma probabilmente ha solo bisogno di prendere un po' d'aria e quel che dice è tutto quello che avrà mai da dire. Questo al di là di poche grandi eccezioni. E a Barbaresco, le uniche eccezioni hanno scritto "Roagna" o "Gaja" sull'etichetta.

Anche Giacosa rocca o sottimano. ....
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 03 gen 2020 21:03

littlewood ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Per il pranzo di Capodanno confronto
Rizzi Boito 2010 vs Cortese Rabaja 2010
Rizzi Boito 2010
Naso inizialmente molto chiuso, la pelle domina. Dandogli tempo si rivela una natura balsamica e speziata, con un bel profumo di erbe, forse salvia. In bocca il tannino ancora piacevolmente vigoroso, grande aciditá, ma il vino è molto austero (che non mi dispiace in generale), piuttosto chiuso. Credo abbia bisogno di qualche altro annetto in bottiglia per smussare gli spigoli.
Cortese Rabajà 2010
Questo molto più pronto, più sul frutto, seppur condito dalle solite note terrose. Anche qui il tannino è molto marcato. Dopo un po’ al naso escono scorza di arancia e frutta a guscio (mandorla). Bocca bellissima, molto coerente con il naso e caratterizzata da grande freschezza che invita al sorso successivo. Gran vino.
Contrariamente alle mie attese (basate sul nulla) Cortese batte Rizzi, e nemmeno di misura... Magari tra 10 anni il discorso sarà diverso, non ho le competenze (nè la chiaroveggenza se è per questo) per prevederlo ma ad oggi Cortese nettamente più godibile.

Mah...
Nessuno ha la chiaroveggenza... Ma ad aprire adesso le bottiglie del 2004 /2005 / 2006 di questi due vini ti posso dire che non sono più buoni di quanto fossero 5 o 6 anni fa.
È bello immaginare che un vino oggi chiuso o poco espressivo tra vent'anni farà i fuochi d'artificio, ma probabilmente ha solo bisogno di prendere un po' d'aria e quel che dice è tutto quello che avrà mai da dire. Questo al di là di poche grandi eccezioni. E a Barbaresco, le uniche eccezioni hanno scritto "Roagna" o "Gaja" sull'etichetta.

Anche Giacosa rocca o sottimano. ....

Rocca quale? Albino o Bruno?
Giacosa non ha un apice così in la nel tempo...
Sottimano idem per me.
Poi che siano vini buoni (o eccellenti, vedi le etichette rosse) non si discute, che siano vini (abbastanza) longevi idem, ma che dopo 20 anni siano migliori che dopo 10... questo non lo creto.
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda littlewood » 03 gen 2020 21:04

Konstantin_Levin88 ha scritto:
littlewood ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Per il pranzo di Capodanno confronto
Rizzi Boito 2010 vs Cortese Rabaja 2010
Rizzi Boito 2010
Naso inizialmente molto chiuso, la pelle domina. Dandogli tempo si rivela una natura balsamica e speziata, con un bel profumo di erbe, forse salvia. In bocca il tannino ancora piacevolmente vigoroso, grande aciditá, ma il vino è molto austero (che non mi dispiace in generale), piuttosto chiuso. Credo abbia bisogno di qualche altro annetto in bottiglia per smussare gli spigoli.
Cortese Rabajà 2010
Questo molto più pronto, più sul frutto, seppur condito dalle solite note terrose. Anche qui il tannino è molto marcato. Dopo un po’ al naso escono scorza di arancia e frutta a guscio (mandorla). Bocca bellissima, molto coerente con il naso e caratterizzata da grande freschezza che invita al sorso successivo. Gran vino.
Contrariamente alle mie attese (basate sul nulla) Cortese batte Rizzi, e nemmeno di misura... Magari tra 10 anni il discorso sarà diverso, non ho le competenze (nè la chiaroveggenza se è per questo) per prevederlo ma ad oggi Cortese nettamente più godibile.

Mah...
Nessuno ha la chiaroveggenza... Ma ad aprire adesso le bottiglie del 2004 /2005 / 2006 di questi due vini ti posso dire che non sono più buoni di quanto fossero 5 o 6 anni fa.
È bello immaginare che un vino oggi chiuso o poco espressivo tra vent'anni farà i fuochi d'artificio, ma probabilmente ha solo bisogno di prendere un po' d'aria e quel che dice è tutto quello che avrà mai da dire. Questo al di là di poche grandi eccezioni. E a Barbaresco, le uniche eccezioni hanno scritto "Roagna" o "Gaja" sull'etichetta.

Anche Giacosa rocca o sottimano. ....

Rocca quale? Albino o Bruno?
Giacosa non ha un apice così in la nel tempo...
Sottimano idem per me.
Poi che siano vini buoni (o eccellenti, vedi le etichette rosse) non si discute, che siano vini longevi idem, ma che dopo 20 anni siano migliori che dopo 10... questo non lo creto.

Bruno rocca
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Nexus1990 » 03 gen 2020 21:09

Konstantin_Levin88 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Bevuta del 31 sera
Oliver Pithon Lais Blanc 2018
Il naso parte su un frutto molto timido, accompagnato da note ben più intense di pane, con un richiamo di frutta a guscio. Al sorso vagamente frizzante, con aciditá a puntine, sorso bello grasso (credo sia una caratteristica della grenache) in cui si riconferma la frutta a guscio (non so se nocciola/pinoli o che altro). Bel vino.
Collestefano 2013 (da magnum)
Solito naso di agrumi bello minerale, con note di lieviti in evidenza. Con il tempo emerge una nota fumè e il frutto si snellisce, passando da pesca a mela verde con soluzione di continuità. In bocca si sente una maggiore complessità e persistenza (e morbidezza, data da una dolcezza di frutto spettacolare) rispetto all’annata corrente (13 in etichetta contro i 12 dell’annata corrente) ma ancora davvero giovanissimo, come testimonia la bellissima aciditá.
Garofoli La Selezione 2008
Bel naso molto molto intenso, floreale anche se con un bel frutto molto maturo. In bocca grasso, morbido, aciditá ancora presente ma smussata, ottima persistenza. Perde il confronto con Collestefano 2013, forse per una mia predilezione personale (nei bianchi) verso vini più taglienti.
Schloss Schonborn riesling trocken 1995
A naso molto terziarizzato, con bellissime erbe aromatiche, profumo bello intenso. Aciditá INCREDIBILE per l’età... ripulisce le papille egregiamente dopo una cena che definire eccessiva è dir poco. Bellissima bevuta a un prezzo commovente.
CharlesHeidsieck 2008
Naso “ciclico”, parte su lieviti e agrumi, dopo qualche minuto sembra di stare in un limoneto... Salvo poi ri-virare su biscotti/panna dopo 2 ore. Bocca sontuosa, sapida, tagliente ma anche buonissima struttura, sorso godurioso. Grande Champagne.


Ciao.
Visto che è una cosa che si legge spesso.... vorrei sfatare il mito che il tempo "consumi" l'acidità di un vino.
I vini che perdono aciditá sono quelli che si spogliano: l'acido tartarico precipita in sali, si porta dietro tutte le parti proteiche del vino e alla fine il tuo bel barolo del 61 è diventato trasparente... ma non è più neanche vino!
Un vino stabile, che evolve stabilmente negli anni non perde aciditá. Aprite una bogliona di Scarpa del 1990 e capite cosa intendo. Piuttosto perde polpa e resta lo scheletro acido, quello sì.
Il motivo per cui garofoli 2008 è più morbido di Collestefano non è il tempo, ma lo stile di vinificazione.
Ciao.
Dario.

Come giustamente dici, questa cosa dell’acidità (come gran parte delle mie presunte conoscenze) l’ho letta qui sul forum, mi pare l’aveva scritta qualcuno del calibro di Gandhi o MartinLutherKing quindi l’avevo data per vera :mrgreen:
Scherzi a parte, grazie mille per la precisazione, è sempre bello essere corretto, almeno imparo qualcosa. Dopo tutto se togliamo il fatto che non hai capito Blade Runner trovo che sia abbastanza piacevole leggerti a differenza di altri forumisti che si sentono attaccati dalla tua supponenza perché mina la loro :mrgreen:
ZEL WINE
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda ZEL WINE » 03 gen 2020 21:13

Konstantin_Levin88 ha scritto:
littlewood ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Per il pranzo di Capodanno confronto
Rizzi Boito 2010 vs Cortese Rabaja 2010
Rizzi Boito 2010
Naso inizialmente molto chiuso, la pelle domina. Dandogli tempo si rivela una natura balsamica e speziata, con un bel profumo di erbe, forse salvia. In bocca il tannino ancora piacevolmente vigoroso, grande aciditá, ma il vino è molto austero (che non mi dispiace in generale), piuttosto chiuso. Credo abbia bisogno di qualche altro annetto in bottiglia per smussare gli spigoli.
Cortese Rabajà 2010
Questo molto più pronto, più sul frutto, seppur condito dalle solite note terrose. Anche qui il tannino è molto marcato. Dopo un po’ al naso escono scorza di arancia e frutta a guscio (mandorla). Bocca bellissima, molto coerente con il naso e caratterizzata da grande freschezza che invita al sorso successivo. Gran vino.
Contrariamente alle mie attese (basate sul nulla) Cortese batte Rizzi, e nemmeno di misura... Magari tra 10 anni il discorso sarà diverso, non ho le competenze (nè la chiaroveggenza se è per questo) per prevederlo ma ad oggi Cortese nettamente più godibile.

Mah...
Nessuno ha la chiaroveggenza... Ma ad aprire adesso le bottiglie del 2004 /2005 / 2006 di questi due vini ti posso dire che non sono più buoni di quanto fossero 5 o 6 anni fa.
È bello immaginare che un vino oggi chiuso o poco espressivo tra vent'anni farà i fuochi d'artificio, ma probabilmente ha solo bisogno di prendere un po' d'aria e quel che dice è tutto quello che avrà mai da dire. Questo al di là di poche grandi eccezioni. E a Barbaresco, le uniche eccezioni hanno scritto "Roagna" o "Gaja" sull'etichetta.

Anche Giacosa rocca o sottimano. ....

Rocca quale? Albino o Bruno?
Giacosa non ha un apice così in la nel tempo...
Sottimano idem per me.
Poi che siano vini buoni (o eccellenti, vedi le etichette rosse) non si discute, che siano vini (abbastanza) longevi idem, ma che dopo 20 anni siano migliori che dopo 10... questo non lo creto.

Veramente interessante questa cosa su Giacosa
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Luca90 » 03 gen 2020 21:18

Konstantin_Levin88 ha scritto:
Luca90 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Per il pranzo di Capodanno confronto
Rizzi Boito 2010 vs Cortese Rabaja 2010
Rizzi Boito 2010
Naso inizialmente molto chiuso, la pelle domina. Dandogli tempo si rivela una natura balsamica e speziata, con un bel profumo di erbe, forse salvia. In bocca il tannino ancora piacevolmente vigoroso, grande aciditá, ma il vino è molto austero (che non mi dispiace in generale), piuttosto chiuso. Credo abbia bisogno di qualche altro annetto in bottiglia per smussare gli spigoli.
Cortese Rabajà 2010
Questo molto più pronto, più sul frutto, seppur condito dalle solite note terrose. Anche qui il tannino è molto marcato. Dopo un po’ al naso escono scorza di arancia e frutta a guscio (mandorla). Bocca bellissima, molto coerente con il naso e caratterizzata da grande freschezza che invita al sorso successivo. Gran vino.
Contrariamente alle mie attese (basate sul nulla) Cortese batte Rizzi, e nemmeno di misura... Magari tra 10 anni il discorso sarà diverso, non ho le competenze (nè la chiaroveggenza se è per questo) per prevederlo ma ad oggi Cortese nettamente più godibile.


Imho, il nervo e il pajore di rizzi sono migliori del suo boito, spesso appunto troppo austero e serioso, anche se adesso qualcuno mi bastonerà.. Dovevi confrontare i due pajore! :wink:

In che senso i due pajore? Cortese ha solo il rabaja.


Pardon, mi sono confuso!
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda littlewood » 03 gen 2020 21:21

:D :D
ZEL WINE ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
littlewood ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Per il pranzo di Capodanno confronto
Rizzi Boito 2010 vs Cortese Rabaja 2010
Rizzi Boito 2010
Naso inizialmente molto chiuso, la pelle domina. Dandogli tempo si rivela una natura balsamica e speziata, con un bel profumo di erbe, forse salvia. In bocca il tannino ancora piacevolmente vigoroso, grande aciditá, ma il vino è molto austero (che non mi dispiace in generale), piuttosto chiuso. Credo abbia bisogno di qualche altro annetto in bottiglia per smussare gli spigoli.
Cortese Rabajà 2010
Questo molto più pronto, più sul frutto, seppur condito dalle solite note terrose. Anche qui il tannino è molto marcato. Dopo un po’ al naso escono scorza di arancia e frutta a guscio (mandorla). Bocca bellissima, molto coerente con il naso e caratterizzata da grande freschezza che invita al sorso successivo. Gran vino.
Contrariamente alle mie attese (basate sul nulla) Cortese batte Rizzi, e nemmeno di misura... Magari tra 10 anni il discorso sarà diverso, non ho le competenze (nè la chiaroveggenza se è per questo) per prevederlo ma ad oggi Cortese nettamente più godibile.

Mah...
Nessuno ha la chiaroveggenza... Ma ad aprire adesso le bottiglie del 2004 /2005 / 2006 di questi due vini ti posso dire che non sono più buoni di quanto fossero 5 o 6 anni fa.
È bello immaginare che un vino oggi chiuso o poco espressivo tra vent'anni farà i fuochi d'artificio, ma probabilmente ha solo bisogno di prendere un po' d'aria e quel che dice è tutto quello che avrà mai da dire. Questo al di là di poche grandi eccezioni. E a Barbaresco, le uniche eccezioni hanno scritto "Roagna" o "Gaja" sull'etichetta.

Anche Giacosa rocca o sottimano. ....

Rocca quale? Albino o Bruno?
Giacosa non ha un apice così in la nel tempo...
Sottimano idem per me.
Poi che siano vini buoni (o eccellenti, vedi le etichette rosse) non si discute, che siano vini (abbastanza) longevi idem, ma che dopo 20 anni siano migliori che dopo 10... questo non lo creto.

Veramente interessante questa cosa su Giacosa

:D :D :D
Konstantin_Levin88
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 03 gen 2020 21:26

littlewood ha scritto::D :D
ZEL WINE ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
littlewood ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:Mah...
Nessuno ha la chiaroveggenza... Ma ad aprire adesso le bottiglie del 2004 /2005 / 2006 di questi due vini ti posso dire che non sono più buoni di quanto fossero 5 o 6 anni fa.
È bello immaginare che un vino oggi chiuso o poco espressivo tra vent'anni farà i fuochi d'artificio, ma probabilmente ha solo bisogno di prendere un po' d'aria e quel che dice è tutto quello che avrà mai da dire. Questo al di là di poche grandi eccezioni. E a Barbaresco, le uniche eccezioni hanno scritto "Roagna" o "Gaja" sull'etichetta.

Anche Giacosa rocca o sottimano. ....

Rocca quale? Albino o Bruno?
Giacosa non ha un apice così in la nel tempo...
Sottimano idem per me.
Poi che siano vini buoni (o eccellenti, vedi le etichette rosse) non si discute, che siano vini (abbastanza) longevi idem, ma che dopo 20 anni siano migliori che dopo 10... questo non lo creto.

Veramente interessante questa cosa su Giacosa

:D :D :D

Come specificato, mi riferisco a barbaresco. Quindi Asili, Rabaja, Santo Stefano albesani. Non al CR.
Se però pensate che dopo trent'anni sia migliore che dopo 15, liberissimi di aprire l'Asili ER 2004 nel 2034... chi ve lo impedisce! :D
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
Konstantin_Levin88
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 03 gen 2020 21:54

Nexus1990 ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Bevuta del 31 sera
Oliver Pithon Lais Blanc 2018
Il naso parte su un frutto molto timido, accompagnato da note ben più intense di pane, con un richiamo di frutta a guscio. Al sorso vagamente frizzante, con aciditá a puntine, sorso bello grasso (credo sia una caratteristica della grenache) in cui si riconferma la frutta a guscio (non so se nocciola/pinoli o che altro). Bel vino.
Collestefano 2013 (da magnum)
Solito naso di agrumi bello minerale, con note di lieviti in evidenza. Con il tempo emerge una nota fumè e il frutto si snellisce, passando da pesca a mela verde con soluzione di continuità. In bocca si sente una maggiore complessità e persistenza (e morbidezza, data da una dolcezza di frutto spettacolare) rispetto all’annata corrente (13 in etichetta contro i 12 dell’annata corrente) ma ancora davvero giovanissimo, come testimonia la bellissima aciditá.
Garofoli La Selezione 2008
Bel naso molto molto intenso, floreale anche se con un bel frutto molto maturo. In bocca grasso, morbido, aciditá ancora presente ma smussata, ottima persistenza. Perde il confronto con Collestefano 2013, forse per una mia predilezione personale (nei bianchi) verso vini più taglienti.
Schloss Schonborn riesling trocken 1995
A naso molto terziarizzato, con bellissime erbe aromatiche, profumo bello intenso. Aciditá INCREDIBILE per l’età... ripulisce le papille egregiamente dopo una cena che definire eccessiva è dir poco. Bellissima bevuta a un prezzo commovente.
CharlesHeidsieck 2008
Naso “ciclico”, parte su lieviti e agrumi, dopo qualche minuto sembra di stare in un limoneto... Salvo poi ri-virare su biscotti/panna dopo 2 ore. Bocca sontuosa, sapida, tagliente ma anche buonissima struttura, sorso godurioso. Grande Champagne.


Ciao.
Visto che è una cosa che si legge spesso.... vorrei sfatare il mito che il tempo "consumi" l'acidità di un vino.
I vini che perdono aciditá sono quelli che si spogliano: l'acido tartarico precipita in sali, si porta dietro tutte le parti proteiche del vino e alla fine il tuo bel barolo del 61 è diventato trasparente... ma non è più neanche vino!
Un vino stabile, che evolve stabilmente negli anni non perde aciditá. Aprite una bogliona di Scarpa del 1990 e capite cosa intendo. Piuttosto perde polpa e resta lo scheletro acido, quello sì.
Il motivo per cui garofoli 2008 è più morbido di Collestefano non è il tempo, ma lo stile di vinificazione.
Ciao.
Dario.

Come giustamente dici, questa cosa dell’acidità (come gran parte delle mie presunte conoscenze) l’ho letta qui sul forum, mi pare l’aveva scritta qualcuno del calibro di Gandhi o MartinLutherKing quindi l’avevo data per vera :mrgreen:
Scherzi a parte, grazie mille per la precisazione, è sempre bello essere corretto, almeno imparo qualcosa. Dopo tutto se togliamo il fatto che non hai capito Blade Runner trovo che sia abbastanza piacevole leggerti a differenza di altri forumisti che si sentono attaccati dalla tua supponenza perché mina la loro :mrgreen:

Mi rivedo blade runner e poi ti rispondo.
Giusto per poter essere supponente anche in quell'ambito.
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
ZEL WINE
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Iscritto il: 06 giu 2007 16:36

Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda ZEL WINE » 03 gen 2020 22:02

Konstantin_Levin88 ha scritto:
littlewood ha scritto::D :D
ZEL WINE ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
littlewood ha scritto:Anche Giacosa rocca o sottimano. ....

Rocca quale? Albino o Bruno?
Giacosa non ha un apice così in la nel tempo...
Sottimano idem per me.
Poi che siano vini buoni (o eccellenti, vedi le etichette rosse) non si discute, che siano vini (abbastanza) longevi idem, ma che dopo 20 anni siano migliori che dopo 10... questo non lo creto.

Veramente interessante questa cosa su Giacosa

:D :D :D

Come specificato, mi riferisco a barbaresco. Quindi Asili, Rabaja, Santo Stefano albesani. Non al CR.
Se però pensate che dopo trent'anni sia migliore che dopo 15, liberissimi di aprire l'Asili ER 2004 nel 2034... chi ve lo impedisce! :D


Ma figurati, sulla teoria mi sembri imbattibile.
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda Alberto » 03 gen 2020 22:20

Konstantin_Levin88 ha scritto:Il motivo per cui garofoli 2008 è più morbido di Collestefano non è il tempo, ma lo stile di vinificazione.

E anche uve di partenza un tantino diverse, direi... :roll:
Comunque, sull'acidità nel tempo hai scritto cose giuste.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda alì65 » 03 gen 2020 22:48

scusate, potete continuare perchè mi sto divertendo un sacco, come da tempo non succedeva!!! :mrgreen:
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI GENNAIO 2020

Messaggioda paolik » 04 gen 2020 06:57

Luca90 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:Per il pranzo di Capodanno confronto
Rizzi Boito 2010 vs Cortese Rabaja 2010
Rizzi Boito 2010
Naso inizialmente molto chiuso, la pelle domina. Dandogli tempo si rivela una natura balsamica e speziata, con un bel profumo di erbe, forse salvia. In bocca il tannino ancora piacevolmente vigoroso, grande aciditá, ma il vino è molto austero (che non mi dispiace in generale), piuttosto chiuso. Credo abbia bisogno di qualche altro annetto in bottiglia per smussare gli spigoli.
Cortese Rabajà 2010
Questo molto più pronto, più sul frutto, seppur condito dalle solite note terrose. Anche qui il tannino è molto marcato. Dopo un po’ al naso escono scorza di arancia e frutta a guscio (mandorla). Bocca bellissima, molto coerente con il naso e caratterizzata da grande freschezza che invita al sorso successivo. Gran vino.
Contrariamente alle mie attese (basate sul nulla) Cortese batte Rizzi, e nemmeno di misura... Magari tra 10 anni il discorso sarà diverso, non ho le competenze (nè la chiaroveggenza se è per questo) per prevederlo ma ad oggi Cortese nettamente più godibile.


Imho, il nervo e il pajore di rizzi sono migliori del suo boito, spesso appunto troppo austero e serioso, anche se adesso qualcuno mi bastonerà.. Dovevi confrontare i due pajore! :wink:


A novembre sono stato da Rizzi, ho preso un paio di bottiglie di nervo 15, e un paio di pajore 15, entrambi preferiti al boito

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