..... e in Trentino ?
Il Móser ha provocato sfracelli
Quattro categorie principali :
# 1)
ciclisti di montagna (su strada) : nei fine settimana, in auto superi in salita personaggi stravolti dalla fatica, con visi scavati e pelle bruciata da ottantenne (ne hanno spesso trenta di anni), sempre con gli occhi sul loro enorme orologio multifunzioni per controllare battiti a 197, pressione a 182, temperatura corporea a 40,5 con la speranza impossibile di battere il record del loro "amico" su Stelvio, Pordoi, Sella, Bondone, Pampeago, Meador.
Pericolosissimo poi incrociarli quando sono in discesa : te li puoi ritrovare con la faccia incastrata nel parabrezza, sbucati all' improvviso da una curva tutti sulla sx
Dimenticavo : si allenano anche durante la settimana (sfruttando magari qualche giorno di malattia, mentale ...)
# 2)
cicloturisti : quasi sempre tedeschi o austriaci. Pur con tantissime costose piste ciclabili allestite dalla ricca Provincia, maledetta quella volta che vengano percorse da questi zoticoni, stracarichi di bagagli, che procedono lentamente ma sempre accoppiati, intralciando la circolazione su strade che in Trentino non sono certo larghissime. Se poi usi il clacson, non succede niente, procedono imperterriti, come se riuscissero a riconoscere solo un clacson di auto tedesca (che io non ho)
# 3)
mountain bikers : se vai a fare una passeggiata o a funghi in un bosco, da un momento all' altro rischi di essere travolto da questi superman, con caschetti, tutine e bici ultramoderne, che con le loro prostate ormai distrutte ti compaiono tutto d' un tratto a velocità pazzesca tra un cespuglio e un tronco, su sentieri larghi mezzo metro.
# 4)
ciclisti di città : sono forse i più maleducati. Ritengono ormai dei meri optional : segnalare cambi di direzione, rispettare stop, precedenze, semafori, sensi unici, divieti di sosta, non percorrere marciapiedi, usare corsie ciclabili, controllare funzionamento di fanali e fanalini, non percorrere rotonde all' incontrario, tenere le mani sul manubrio, non chattare con lo smartphone (ho visto anche questo)
Che poi, se uno di tutti questi individui malauguratamente (e incolpevolmente) lo investi, sei finito : hanno sempre ragione !
Vieni accusato pubblicamente di ogni orribile colpa, dalla tremenda mancanza di mentalità ecologica perché usi un auto al non aver previsto l' enorme cazzata compiuta dal ciclista in questione (scusa Francesco, non mi riferisco a te, tranquillo
), dalla sospensione o ritiro della patente (fino alla galera) alle interminabili lungaggini della giustizia .....
Voglio almeno due visibili targhe (40 x 25 cm), una applicata con due grossi spilloni al cu#o di ogni ciclista, l' altra alla loro bici sopra il manubrio, con multe salate come quelle applicate agli automobilisti .....