Degustazioni 'lente'

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giodiui
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Degustazioni 'lente'

Messaggioda giodiui » 11 dic 2019 22:45

Mi capita ogni tanto di aprire una o più bottiglie e di seguirne l'evoluzione nel tempo, diciamo dalle 5 alle 48 ore. Trovo interessante vedere come evolve un vino una volta stappato, le sue fasi altalenanti, il suo concedersi e ritrarsi, il rapporto al tempo sorprendentemente diverso che caratterizza ciascun vino.
A volte mi piace pensare che, come nella metafisica scientifica pre-novecentesca, si possa immaginare che la traiettoria della bottiglia racchiuda in sé quella del vino (l'ontogenesi recapitola la filogenesi, si direbbe in linguaggio aulico).
Speculazioni a parte, i risultati sono a volte sorprendenti, e riconciliano con la grandezza del piccolo.
E', ovviamente, un rapporto al vino molto diverso da quello a cui siamo abituati quando ragioniamo per 'batterie' e ci concentriamo sull'istante, su quello che i 5-10cl nel bicchiere possono rivelarci di quel vino nei 15mn in cui vi resta, prima dell'arrivo del successivo.
Mi piace pensare di non essere l'unico a indulgere in questo tipo di divagazioni, e magari questo thread può essere lo spazio per confrontarsi su questa modalità di degustazione, sorta di 'bicchierata solitaria', visto che per far durare la bottiglia due giorni non è che si possa essere in tanti....

Comincio io, nel prossimo post, con una degustazione lenta che ho trovato particolarmente interessante e che per questo mi piace condividere. Fatta con tre vini che amo particolarmente, ma a partire da una base comune solida: stesso vitigno, stessa annata, stessa fascia di prezzo. Ma traiettorie temporali singolarmente diverse.
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda giodiui » 11 dic 2019 22:47

Orizzontale di tre Nebbioli di Langa, tutti e tre annata 2016: Cascina Disa, Brovia e Cascina Fontana.

Ora zero: Bottiglie prelevate da cantina a 16° circa ed aperte..

Ora 1: comincia la degustazione
I colori per cominciare: Fontana abbastanza estratto, rosso rubino brillante. Brovia molto scarico, unghia granata. Sandri rubino intenso, abbastanza impenetrabile.

Alla prima degustazione, un’ora dopo l’apertura, Fontana presenta un bouquet molto intenso, dominano i profumi di fragola e lampone in modo quasi eccessivo per un nebbiolo, l’avrei facilmente confuso con un pinot nero di Borgogna. Brovia leggermente più spostato sulla viola, più delicato, ricercato e fine. Sandri burbero e scontroso… chiuso.
Lasciamo passare un po’ di tempo, i vini evolvono velocemente. Fontana è il più strutturato, più concentrato, appena vinoso, con un tannino un po’ ruvido ma comunque pronto. Brovia molto levigato, quasi pettinato, elegante. Sandri inizialmente corto in bocca, tannino ruvido, emergono profumi terziari.
Un po’ di ping pong tra Brovia e Fontana tra chi si contende il podio del profumo più intrigante, dopo circa 30mn si stabilizzano comunque su note più tipiche del nebbiolo, con pepe nero e frutti scuri, Sandri rimane più cupo, fa pensare ai baroli di una volta ma non è chiaro se sia un complimento o una critica. Giudizio sospeso.
Dopo 45mn circa Sandri si sveglia in modo quasi improvviso, i profumi terziari passano in secondo piano, emergono sentori vivi di frutti rossi, come se il vino fosse ringiovanito tutto ad un tratto, una virata quasi incredibile che ribalta le prospettive. Ora grande profondità e persistenza, la struttura austera è un po’ domata e addolcita ma dà comunque il tono al vino, che però si impreziosisce di profumi più freschi.
Interrompo la degustazione che riprende la sera successiva, bottiglie tappate con il loro tappo, senza estrazione di aria, e messe al fresco (10-12°).

24 ore dopo.
I caratteri dei tre vini ora sono chiaramente definiti e ben differenziati.
Brovia il più elegante, con profumi di rosa, tannini perfettamente integrati, forse un po’ troppo ‘pettinato’, perde un po’ in espressività varietale. Anche il più stabile, cambia poco nel tempo.
Fontana il più estratto, molto sui frutti rossi, lampone e ciliegia. Molta estrazione e grandissima piacevolezza. In 90’ ripercorre l’evoluzione del giorno precedente: si apre su profumi secondari molto freschi, poi vira verso profumi più cupi, frutti neri, pepe, maggiore classicità.
Sandri il più austero, più cupo al naso, tannini più graffianti, estrema classicità e forse la migliore espressività varietale (quello che più direttamente evoca il vitigno). Si apre su note di sottobosco, quasi selvatiche, che persistono per oltre 30mn, poi in modo quasi immediato vira verso sentori di frutti rossi, ciliegia e lampone che lo avvicinano al registro di Fontana. C’è una nota leggermente fastidiosa, forse volatile, pungente, che disturba nei primi 30mn poi scompare.

Interessante notare le diverse temporalità: Brovia sostanzialmente uguale a se stesso quasi tutto il tempo, dà il meglio di sé da subito e non declina né progredisce. Performante. Fontana ha cicli evolutivi abbastanza brevi e si stabilizza dopo 15-30mn, Sandri ha tempi più lunghi sia alla prima apertura sia alla seconda, non si concede per almeno 45mn, poi si apre e si ingentilisce.
Bottiglie ritappate e rimesse al fresco.

18 ore dopo.
Brovia mantiene il suo stile, imperterrito. Forse appena più spento. Fontana inizia la strada del declino: emergono chiari sentori di frutta cotta dovuti all’ossidazione, vino ancora bevibile ma degradato. Sandri si presenta nuovamente chiuso come all’inizio di ogni ciclo. Dopo circa 45mn il naso è ancora reticente, domina una componente alcolica. Poi si apre leggermente ma non ritorna la componente olfattiva secondaria, in bocca è meno strutturato. Circa mezz’ora dopo sembra ripartire il percorso evolutivo ma la bottiglia è finita )-:
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda alì65 » 11 dic 2019 22:52

secondo me è meglio che bevete gassosa, l'alcol vi fa male....
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda gianni femminella » 11 dic 2019 23:07

E che beviate più sangiovese.
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda endamb » 11 dic 2019 23:36

giodiui ha scritto:Orizzontale di tre Nebbioli di Langa, tutti e tre annata 2016: Cascina Disa, Brovia e Cascina Fontana.

Ora zero: Bottiglie prelevate da cantina a 16° circa ed aperte..

Ora 1: comincia la degustazione
I colori per cominciare: Fontana abbastanza estratto, rosso rubino brillante. Brovia molto scarico, unghia granata. Sandri rubino intenso, abbastanza impenetrabile.

Alla prima degustazione, un’ora dopo l’apertura, Fontana presenta un bouquet molto intenso, dominano i profumi di fragola e lampone in modo quasi eccessivo per un nebbiolo, l’avrei facilmente confuso con un pinot nero di Borgogna. Brovia leggermente più spostato sulla viola, più delicato, ricercato e fine. Sandri burbero e scontroso… chiuso.
Lasciamo passare un po’ di tempo, i vini evolvono velocemente. Fontana è il più strutturato, più concentrato, appena vinoso, con un tannino un po’ ruvido ma comunque pronto. Brovia molto levigato, quasi pettinato, elegante. Sandri inizialmente corto in bocca, tannino ruvido, emergono profumi terziari.
Un po’ di ping pong tra Brovia e Fontana tra chi si contende il podio del profumo più intrigante, dopo circa 30mn si stabilizzano comunque su note più tipiche del nebbiolo, con pepe nero e frutti scuri, Sandri rimane più cupo, fa pensare ai baroli di una volta ma non è chiaro se sia un complimento o una critica. Giudizio sospeso.
Dopo 45mn circa Sandri si sveglia in modo quasi improvviso, i profumi terziari passano in secondo piano, emergono sentori vivi di frutti rossi, come se il vino fosse ringiovanito tutto ad un tratto, una virata quasi incredibile che ribalta le prospettive. Ora grande profondità e persistenza, la struttura austera è un po’ domata e addolcita ma dà comunque il tono al vino, che però si impreziosisce di profumi più freschi.
Interrompo la degustazione che riprende la sera successiva, bottiglie tappate con il loro tappo, senza estrazione di aria, e messe al fresco (10-12°).

24 ore dopo.
I caratteri dei tre vini ora sono chiaramente definiti e ben differenziati.
Brovia il più elegante, con profumi di rosa, tannini perfettamente integrati, forse un po’ troppo ‘pettinato’, perde un po’ in espressività varietale. Anche il più stabile, cambia poco nel tempo.
Fontana il più estratto, molto sui frutti rossi, lampone e ciliegia. Molta estrazione e grandissima piacevolezza. In 90’ ripercorre l’evoluzione del giorno precedente: si apre su profumi secondari molto freschi, poi vira verso profumi più cupi, frutti neri, pepe, maggiore classicità.
Sandri il più austero, più cupo al naso, tannini più graffianti, estrema classicità e forse la migliore espressività varietale (quello che più direttamente evoca il vitigno). Si apre su note di sottobosco, quasi selvatiche, che persistono per oltre 30mn, poi in modo quasi immediato vira verso sentori di frutti rossi, ciliegia e lampone che lo avvicinano al registro di Fontana. C’è una nota leggermente fastidiosa, forse volatile, pungente, che disturba nei primi 30mn poi scompare.

Interessante notare le diverse temporalità: Brovia sostanzialmente uguale a se stesso quasi tutto il tempo, dà il meglio di sé da subito e non declina né progredisce. Performante. Fontana ha cicli evolutivi abbastanza brevi e si stabilizza dopo 15-30mn, Sandri ha tempi più lunghi sia alla prima apertura sia alla seconda, non si concede per almeno 45mn, poi si apre e si ingentilisce.
Bottiglie ritappate e rimesse al fresco.

18 ore dopo.
Brovia mantiene il suo stile, imperterrito. Forse appena più spento. Fontana inizia la strada del declino: emergono chiari sentori di frutta cotta dovuti all’ossidazione, vino ancora bevibile ma degradato. Sandri si presenta nuovamente chiuso come all’inizio di ogni ciclo. Dopo circa 45mn il naso è ancora reticente, domina una componente alcolica. Poi si apre leggermente ma non ritorna la componente olfattiva secondaria, in bocca è meno strutturator. Circa mezz’ora dopo sembra ripartire il percorso evolutivo ma la bottiglia è finita )-:


Interessante, grazie di aver condiviso
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda Kevmit » 12 dic 2019 11:55

alì65 ha scritto:secondo me è meglio che bevete gassosa, l'alcol vi fa male....



dici?

secondo me meglio così, che aprire in 3 ore 20 bottiglie ! quello è proprio ridicolo e mi sa solo di feticismo per l'aprire bottiglie....
giodiui
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda giodiui » 12 dic 2019 13:29

Kevmit ha scritto:
secondo me meglio così, che aprire in 3 ore 20 bottiglie ! quello è proprio ridicolo e mi sa solo di feticismo per l'aprire bottiglie....


In realtà sono belle entrambe, esperienze diverse da cui si imparano cose diverse, e in cui si gode diversamente. 8)
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda giodiui » 12 dic 2019 13:34

alì65 ha scritto:secondo me è meglio che bevete gassosa, l'alcol vi fa male....

Ci hanno già pensato :wink: :wink:
https://www.dissapore.com/cucina/gazzos ... vs-sprite/
dani23
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda dani23 » 12 dic 2019 18:46

Kevmit ha scritto:
alì65 ha scritto:secondo me è meglio che bevete gassosa, l'alcol vi fa male....



dici?

secondo me meglio così, che aprire in 3 ore 20 bottiglie ! quello è proprio ridicolo e mi sa solo di feticismo per l'aprire bottiglie....

Dipende...se apri 20 bottiglie con una logica (numero astemi/batterie adeguate/tempistiche) ha senso ed è molto interessante. Se lo fai ‘ad cazzum o lacerenzemente’ allora ok, condivido...
Salvo rari casi invece, trovo molto preoccupante voler analizzare l’evoluzione di una bottiglia nell’arco di 48h (capisco i ‘culetti’ il giorno dopo ma oltre...)...il vino, per me, deve essere un momento di condivisione e se una bottiglia dura tutto quel tempo vuol dire che c’è qualche problema...
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda paolik » 12 dic 2019 22:51

dani23 ha scritto:
Kevmit ha scritto:
alì65 ha scritto:secondo me è meglio che bevete gassosa, l'alcol vi fa male....



dici?

secondo me meglio così, che aprire in 3 ore 20 bottiglie ! quello è proprio ridicolo e mi sa solo di feticismo per l'aprire bottiglie....

Dipende...se apri 20 bottiglie con una logica (numero astemi/batterie adeguate/tempistiche) ha senso ed è molto interessante. Se lo fai ‘ad cazzum o lacerenzemente’ allora ok, condivido...
Salvo rari casi invece, trovo molto preoccupante voler analizzare l’evoluzione di una bottiglia nell’arco di 48h (capisco i ‘culetti’ il giorno dopo ma oltre...)...il vino, per me, deve essere un momento di condivisione e se una bottiglia dura tutto quel tempo vuol dire che c’è qualche problema...

Dipende anche in quanti sei a bere, a me è capitato di aprire 15 bottiglie in 8, e primo non mi piace versare il vino nella sputacchiera, però non sono riuscito a dare il giusto onore alle ultime 3-4 , non riesco ad avere i sensi puliti per le ultime bottiglie.
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda giodiui » 13 dic 2019 00:17

dani23 ha scritto: trovo molto preoccupante voler analizzare l’evoluzione di una bottiglia nell’arco di 48h (capisco i ‘culetti’ il giorno dopo ma oltre...)...il vino, per me, deve essere un momento di condivisione e se una bottiglia dura tutto quel tempo vuol dire che c’è qualche problema...

Perché? Hai mai provato? Beviamo bottiglie vecchie di 30, 40, 50 anni e non possiamo pensare di lasciare evolvere una bottiglia 48 ore?
Che problema ci deve essere? E' una domanda sincera.
dani23
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda dani23 » 13 dic 2019 00:46

giodiui ha scritto:
dani23 ha scritto: trovo molto preoccupante voler analizzare l’evoluzione di una bottiglia nell’arco di 48h (capisco i ‘culetti’ il giorno dopo ma oltre...)...il vino, per me, deve essere un momento di condivisione e se una bottiglia dura tutto quel tempo vuol dire che c’è qualche problema...

Perché? Hai mai provato? Beviamo bottiglie vecchie di 30, 40, 50 anni e non possiamo pensare di lasciare evolvere una bottiglia 48 ore?
Che problema ci deve essere? E' una domanda sincera.

Chiaramente è una mia visione, partiamo dal fatto che reputo il vino un momento conviviale e con le amicizie che mi ritrovo difficilmente resta qualcosa a fine giornata. Quelle rare volte in cui capita, il giorno successivo non ho mai trovato nella bottiglia sviluppi positivi rispetto al giorno precedente (salvo aperture affrettate/sbagliate) e se ancora non riesco a finirlo, il giorno dopo ancora finisce nel lavandino e fine dei giochi :roll:
Andare oltre, potrebbe essere un esercizio utile per la conoscenza, ma lo vedo come un modo per relegare il vino ad un ruolo che non rientra più nel mio ideale di condivisione...per me, qualsiasi sia la bottiglia è bello aprirla e berla assieme a qualcuno, se devo mettermi a fare i ‘giochini’ preferisco lasciarla dov’è in attesa dell’occasione giusta!

@paolik: verissimo, infatti oltre un certo numero pro capite o sei un maestro nella scelta della sequenza o rischi di ‘sprecare’ qualche bottiglia (e di caxxate ne abbiam fatte tutti credo)
Detto questo, viste le amicizie in comune spero ci sia modo di conoscersi presto :D
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 13 dic 2019 10:49

non mi stancherò mai di riportare quest'aneddoto incredibile: ricordo anni fa un montepulciano di pepe 2003 che all'apertura era da lavandino e 3 giorni dopo faceva letteralmente paura..non so come sia possibile, ma vi assicuro che andò esattamente in questo modo
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda Fedevarius » 13 dic 2019 11:43

48 h non sono poche ....ma capire quando il vino è all' "apice" di godibilità una volta aperto mi risulta sempre sempre difficile, non di rado mi capita di pensare che ho avuto troppa fretta perché gli ultimi bicchieri che bevo da una bottiglia sono migliori dei primi.
"E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare…"
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda alì65 » 13 dic 2019 11:57

gbaenergiaeco10 ha scritto:non mi stancherò mai di riportare quest'aneddoto incredibile: ricordo anni fa un montepulciano di pepe 2003 che all'apertura era da lavandino e 3 giorni dopo faceva letteralmente paura..non so come sia possibile, ma vi assicuro che andò esattamente in questo modo


ti sembra una cosa normale?
vado al ristorante e cosa faccio, torno dopo 3gg per bere quella bt?
se la riprende indietro, la cambia e se è fetida anche la successiva la cambierà di nuovo......commercialmente parlando mi sembra una follia; io ristoratore col piffero che le riprenderei
estremismi a parte il fatto di aspettare l'evoluzione di una bt dopo giorni non è corretto perchè l'ossigeno fa la sua parte in modo molto veloce
ricordo bt di Barolo aperte per giorni offerte come assaggio ai visitatori da Bartolo Mascarello; se giudicavi da quell'assaggio non avresti preso manco una bt di Dolcetto....ma eri opsite e funzionava così
con l'esperienza capisci da subito che vino è e se ha bisogno di ossigeno, se è troppo giovane, se è da lavandinare, se il tappo non ha fatto il suo lavoro, ecc., ecc., ecc.
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda Michelasso » 13 dic 2019 12:26

Non ho ancora naso e palato così sviluppati per poter intervenire costruttivamente in questa discussione, ma, a proposito di degustazioni lente, a me piacerebbe prima o poi, a scopo scientifico per rilevare differenze macroscopiche a livello gusto-olfattivo, provare questa modalità alternativa: tre bottiglie identiche (stesso vino e annata, conservate allo stesso modo, auspicabilmente tutte senza difetti), aperte contemporaneamente, svuotate di uno o due bicchieri, e poi riposte lasciando una aperta, la seconda richiusa con il suo tappo, la terza richiusa con un sistema di estrazione dell'aria tipo tappi con pompetta Vacu Vin e similari; tutto ciò per vedere quanto e come l'ossidazione rapida impatta sulla degustazione.
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda vinogodi » 13 dic 2019 12:50

Michelasso ha scritto:Non ho ancora naso e palato così sviluppati per poter intervenire costruttivamente in questa discussione, ma, a proposito di degustazioni lente, a me piacerebbe prima o poi, a scopo scientifico per rilevare differenze macroscopiche a livello gusto-olfattivo, provare questa modalità alternativa: tre bottiglie identiche (stesso vino e annata, conservate allo stesso modo, auspicabilmente tutte senza difetti), aperte contemporaneamente, svuotate di uno o due bicchieri, e poi riposte lasciando una aperta, la seconda richiusa con il suo tappo, la terza richiusa con un sistema di estrazione dell'aria tipo tappi con pompetta Vacu Vin e similari; tutto ciò per vedere quanto e come l'ossidazione rapida impatta sulla degustazione.
...W la scienza.... 8) e valutare l'effetto della rarefazione dell'atmosfera, sulle caratteristiche sensoriali di un Barolo, su una stazione orbitante , a nessuno gli è venuta la voglia?... 8)
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda giodiui » 13 dic 2019 13:00

alì65 ha scritto: il fatto di aspettare l'evoluzione di una bt dopo giorni non è corretto perchè l'ossigeno fa la sua parte in modo molto veloce

In realtà quello che è interessante è che l'evoluzione non è lineare ma ciclica: ogni volta che si riapre la bottiglia il processo di ossidazione inizia di nuovo. Poi ovviamente man mano che il rapporto liquido/aria nella bottiglia si abbassa, questo fenomeno si stempera.
E non tutti i vini seguono lo stesso ciclo. Nel mio caso tanto il nebbiolo di Sandri quanto quello di Fontana hanno comunque avuto bisogno di un po' di tempo anche dopo la seconda e terza apertura, e preciso che non ho tolto l'aria né fatto altre diavolerie, semplicemente tappata la bottiglia a fine bevuta, e riaperta 12 o 24h dopo.
Se uno riapre la stessa bottiglia il giorno dopo probabilmente non se ne accorge, ma facendolo con più di una e prestando un po' di attenzione la cosa è molto percepibile.
Poi è possibile che il nebbiolo sia vitigno più sensibile di altri a questo effetto, il sangiovese ad esempio mi sembra avere un'evoluzione più lineare (e da questo punto di vista meno interessante), ma mi riservo di provare a breve.
solo come anticipo, aperti Montevertine e Baroncole, la seconda sera non ho notato particolari differenze, ma non ho fatto particolare attenzione a questo aspetto, anche perché Montevertine me l'ero praticamente scolato tutto la prima sera :mrgreen: :mrgreen:
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda Michelasso » 13 dic 2019 13:07

vinogodi ha scritto:...W la scienza.... 8) e valutare l'effetto della rarefazione dell'atmosfera, sulle caratteristiche sensoriali di un Barolo, su una stazione orbitante , a nessuno gli è venuta la voglia?... 8)


Sul Barolo no, ma sul Suntory sì:

https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Whiskey-nello-spazio-29f6b4ee-caf0-428c-9c0b-b4fc09399875.html
"Fra le poche cose che so fare con piacere e che ho sicuramente meglio saputo fare, è bere. Ho scritto molto meno della maggior parte degli scrittori, ma ho certamente bevuto di più della maggior parte di coloro che bevono."
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 13 dic 2019 13:15

alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:non mi stancherò mai di riportare quest'aneddoto incredibile: ricordo anni fa un montepulciano di pepe 2003 che all'apertura era da lavandino e 3 giorni dopo faceva letteralmente paura..non so come sia possibile, ma vi assicuro che andò esattamente in questo modo


ti sembra una cosa normale?
vado al ristorante e cosa faccio, torno dopo 3gg per bere quella bt?
se la riprende indietro, la cambia e se è fetida anche la successiva la cambierà di nuovo......commercialmente parlando mi sembra una follia; io ristoratore col piffero che le riprenderei
estremismi a parte il fatto di aspettare l'evoluzione di una bt dopo giorni non è corretto perchè l'ossigeno fa la sua parte in modo molto veloce
ricordo bt di Barolo aperte per giorni offerte come assaggio ai visitatori da Bartolo Mascarello; se giudicavi da quell'assaggio non avresti preso manco una bt di Dolcetto....ma eri opsite e funzionava così
con l'esperienza capisci da subito che vino è e se ha bisogno di ossigeno, se è troppo giovane, se è da lavandinare, se il tappo non ha fatto il suo lavoro, ecc., ecc., ecc.


Specifico Claudio, non ho detto che è una cosa buona..mi sono solo limitato a riportare un fatto..è chiaro che se sei ristoratore una cosa del genere è inaccettabile..chiaramente io sono rimasto positivamente colpito, perchè da che ero lì per lavandinare una bottiglia, dando l'ultima snasata mi sono ritrovato davanti un'altro vino...specifico anche che non mi è mai capitato niente del genere con nessun altro vino...ci sono vini che senz'altro resistono di più al contatto con l'ossigeno (penso ai barbaresco di rivella o a certi nebbioli valtellinesi), ma in generale dopo il primo giorno ho sempre riscontrato un decadimento peggiorativo (eccezion fatta per alcuni macerati, che però fanno storia a parte perchè sono vini spesso che hanno già subito importanti ossidazioni)
Lorenzo
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda alì65 » 13 dic 2019 14:09

Michelasso ha scritto:Non ho ancora naso e palato così sviluppati per poter intervenire costruttivamente in questa discussione, ma, a proposito di degustazioni lente, a me piacerebbe prima o poi, a scopo scientifico per rilevare differenze macroscopiche a livello gusto-olfattivo, provare questa modalità alternativa: tre bottiglie identiche (stesso vino e annata, conservate allo stesso modo, auspicabilmente tutte senza difetti), aperte contemporaneamente, svuotate di uno o due bicchieri, e poi riposte lasciando una aperta, la seconda richiusa con il suo tappo, la terza richiusa con un sistema di estrazione dell'aria tipo tappi con pompetta Vacu Vin e similari; tutto ciò per vedere quanto e come l'ossidazione rapida impatta sulla degustazione.


ti capisco; io avrei sempre voluto provare, con lo stesso preservativo, 3 posizioni diverse
pecora, missionario, del cavaliere per capire l'effetto che fa...........naturalmente la stessa contendente (una alla volta, mica posso competere con Rocco!!)
purtroppo non sono mai riuscito ed ora il cerchio si stringe sempre più per limiti di età; dovrò intervenire con qualche supporto esterno
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda alì65 » 13 dic 2019 14:13

gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:non mi stancherò mai di riportare quest'aneddoto incredibile: ricordo anni fa un montepulciano di pepe 2003 che all'apertura era da lavandino e 3 giorni dopo faceva letteralmente paura..non so come sia possibile, ma vi assicuro che andò esattamente in questo modo


ti sembra una cosa normale?
vado al ristorante e cosa faccio, torno dopo 3gg per bere quella bt?
se la riprende indietro, la cambia e se è fetida anche la successiva la cambierà di nuovo......commercialmente parlando mi sembra una follia; io ristoratore col piffero che le riprenderei
estremismi a parte il fatto di aspettare l'evoluzione di una bt dopo giorni non è corretto perchè l'ossigeno fa la sua parte in modo molto veloce
ricordo bt di Barolo aperte per giorni offerte come assaggio ai visitatori da Bartolo Mascarello; se giudicavi da quell'assaggio non avresti preso manco una bt di Dolcetto....ma eri opsite e funzionava così
con l'esperienza capisci da subito che vino è e se ha bisogno di ossigeno, se è troppo giovane, se è da lavandinare, se il tappo non ha fatto il suo lavoro, ecc., ecc., ecc.


Specifico Claudio, non ho detto che è una cosa buona..mi sono solo limitato a riportare un fatto..è chiaro che se sei ristoratore una cosa del genere è inaccettabile..chiaramente io sono rimasto positivamente colpito, perchè da che ero lì per lavandinare una bottiglia, dando l'ultima snasata mi sono ritrovato davanti un'altro vino...specifico anche che non mi è mai capitato niente del genere con nessun altro vino...ci sono vini che senz'altro resistono di più al contatto con l'ossigeno (penso ai barbaresco di rivella o a certi nebbioli valtellinesi), ma in generale dopo il primo giorno ho sempre riscontrato un decadimento peggiorativo (eccezion fatta per alcuni macerati, che però fanno storia a parte perchè sono vini spesso che hanno già subito importanti ossidazioni)


vorrei farvi capire (e non sono il solo) di prendere in modo più leggero questa passione; cazzo, si parla di vino, è un alimento come un'altro......più soft e meno seriosità
pensa se tutte le volte che bevo una bt devo pensare a cosa dovrò scrivere nei vari forum/social; ma chi cazzo me lo fa fare, diventa un impegno mica piccolo
l'altra sera abbiamo messo a confronto i top champo dal 02 al 96, hai letto qualcosa in giro?
ho goduto e questo mi basta
condivisione? si ma con relax
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
gbaenergiaeco10
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 13 dic 2019 14:32

alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:
alì65 ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:non mi stancherò mai di riportare quest'aneddoto incredibile: ricordo anni fa un montepulciano di pepe 2003 che all'apertura era da lavandino e 3 giorni dopo faceva letteralmente paura..non so come sia possibile, ma vi assicuro che andò esattamente in questo modo


ti sembra una cosa normale?
vado al ristorante e cosa faccio, torno dopo 3gg per bere quella bt?
se la riprende indietro, la cambia e se è fetida anche la successiva la cambierà di nuovo......commercialmente parlando mi sembra una follia; io ristoratore col piffero che le riprenderei
estremismi a parte il fatto di aspettare l'evoluzione di una bt dopo giorni non è corretto perchè l'ossigeno fa la sua parte in modo molto veloce
ricordo bt di Barolo aperte per giorni offerte come assaggio ai visitatori da Bartolo Mascarello; se giudicavi da quell'assaggio non avresti preso manco una bt di Dolcetto....ma eri opsite e funzionava così
con l'esperienza capisci da subito che vino è e se ha bisogno di ossigeno, se è troppo giovane, se è da lavandinare, se il tappo non ha fatto il suo lavoro, ecc., ecc., ecc.


Specifico Claudio, non ho detto che è una cosa buona..mi sono solo limitato a riportare un fatto..è chiaro che se sei ristoratore una cosa del genere è inaccettabile..chiaramente io sono rimasto positivamente colpito, perchè da che ero lì per lavandinare una bottiglia, dando l'ultima snasata mi sono ritrovato davanti un'altro vino...specifico anche che non mi è mai capitato niente del genere con nessun altro vino...ci sono vini che senz'altro resistono di più al contatto con l'ossigeno (penso ai barbaresco di rivella o a certi nebbioli valtellinesi), ma in generale dopo il primo giorno ho sempre riscontrato un decadimento peggiorativo (eccezion fatta per alcuni macerati, che però fanno storia a parte perchè sono vini spesso che hanno già subito importanti ossidazioni)


vorrei farvi capire (e non sono il solo) di prendere in modo più leggero questa passione; cazzo, si parla di vino, è un alimento come un'altro......più soft e meno seriosità
pensa se tutte le volte che bevo una bt devo pensare a cosa dovrò scrivere nei vari forum/social; ma chi cazzo me lo fa fare, diventa un impegno mica piccolo
l'altra sera abbiamo messo a confronto i top champo dal 02 al 96, hai letto qualcosa in giro?
ho goduto e questo mi basta
condivisione? si ma con relax


sono tendenzialmente daccordo, anche se io caso mai dovessi fare un confronto top champo dal 02 al 96 lo condividerei eccome..magari senza papielli, però di sicuro due tre note in giro le scriverei..(caino bastaso... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: )

però ti faccio un appunto: si parlava (e mi pare che ti sia espresso anche tu) dello spirito di condivisione che c'era una volta sul forum...una volta lo sbatti di scrivere appena stappavi una bottiglia te lo facevi? così, per curiosità....
Senz'altro il relax ci vuole, però queste seghe mentali sono anche sintomo di entusiasmo e passione vera, di solito più marcati in gioventù..
Lorenzo
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda picenum » 13 dic 2019 15:10

alì65 ha scritto:purtroppo non sono mai riuscito ed ora il cerchio si stringe sempre più per limiti di età; dovrò intervenire con qualche supporto esterno

con due spicci on line si trova lo scotch di Cattelan... dicono essere miracoloso :mrgreen:

Personalmente a me piace molto bere a casa con calma una bottiglia, a livello edonistico non scientifico. mi piace cercarlo il vino, entrarci in sintonia, senza doverlo sezionare al primo colpo (ma neanche al secondo o al terzo). punti di vista.
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Re: Degustazioni 'lente'

Messaggioda Timoteo » 13 dic 2019 15:44

picenum ha scritto:
alì65 ha scritto:purtroppo non sono mai riuscito ed ora il cerchio si stringe sempre più per limiti di età; dovrò intervenire con qualche supporto esterno

con due spicci on line si trova lo scotch di Cattelan... dicono essere miracoloso :mrgreen:

Personalmente a me piace molto bere a casa con calma una bottiglia, a livello edonistico non scientifico. mi piace cercarlo il vino, entrarci in sintonia, senza doverlo sezionare al primo colpo (ma neanche al secondo o al terzo). punti di vista.


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