Marcozzo ha scritto:luc83 ha scritto:Questione trita e ritrita su altri lidi.
I veri talebani che bevono aceto e vini totalmente brettati si contano ma a molti fa comodo pensare che tutti i vinnaturisti siano così.
Sull'Ageno vi racconto la mia esperienza.
Bevuto ad una degustazione di appassionati e frequentatori del forum, l'ho trovato piuttosto scontroso e distante rispetto ciò che ero solito bere. Medesima esperienza avuta in un ristorante piacentino.
Poi frequentando fiere e degustazioni ho cominciato ad apprezzarlo (ed ho cominciato ad apprezzare i macerati).
Ho trovato bottiglie di Ageno ottime, alternate a bottiglie di annate meno espressive ma pur sempre un bel bere.
Ci sta anche che, non essendo abituato a bere macerati del piacentino, chi ha "innescato la discussione" non lo abbia apprezzato ma possa apprezzarlo in futuro. (è solo una supposizione magari errata)
Benissimo, sono d'accordo con te che il punto è proprio quella bottiglia. Mi riesci a spiegare cosa te lo fa apprezzare molto (a te come a centinaia di utenti di vivino), mentre lo abbiamo trovato repulsivo in 10 senza eccezioni? in cosa ti dà piacere?
Non posso dire com'è la '14 in generale e com'era quella da voi degustata, non ricordandomi la prima e non avendo assaggiato la seconda.
Ho bevuto diverse 2010, la più bella annata tra le ultime per equilibrio, tannino fitto e ben maturo, frutto generoso ma non stucchevole, aromaticità controllata, già godibile appena uscita ma anche da invecchiamento (dovrei averne ancora una in cantina).
2011 più confusa, più grezza ma comunque non male (anche se non andrei a cercarla)
2012 pronta, generosa, confortevole.
Se bevi il bianco di Andrea Cervini (il poggio) troverai sensazioni molto simili (qui però c'è più variabilità tra boccia e boccia).
Bellissime sia la 2016 che la 2017.
Grandissimo anche il sauvignon (ma introvabile).
Ora bisogna capire se i 10 presenti sono abituati a bere vini della zona come quelli di La Stoppa, Cervini, Armani, Croci, Casè.