Quarta ed ultima visita...
giunte ormai le 19:00 e sulla via di ritorno verso casa ci fermiamo da quella che forse è stata la cantina più interessante della giornata.
DAVIDE CARLONE: lui un vero viticultore vecchia scuola, persona che trasuda passione e riesce a trasmettertela pienamente. Mi racconta di essere praticamente cresciuto in vigna lavorandoci già pienamente all'età di 18 anni.
ma veniamo ai suoi vini:
-Croatina 2018 (da botte):al naso rimane molto sporco e confuso, non ho trovato tutta la parte fruttata che dovrebbe avere, frutto che invece si sente in bocca, fin troppo, non sorretto da una giusta acidità o mineralità per alleggerire la bevuta.
chiedo scusa se non l'ho capito ma non mi è piaciuto un gran che...(limite mio verso questo tipo di vini non me ne vogliate)
-Nebbiolo 2018 (da botte): ecco quello che cercavo da questo produttore, un nebbiolo in purezza dell'alto piemonte, classicissimo.
Simile a quello di Le Piane ma comunque con una sua personalità (cosa volete, alla fine i vigneti sono limitrofi e il vitigno lo stesso...)
piaciuto molto per 9 euro in cantina poi..
-Boca 2018 (da botte): quà si inizia a trovare un vino più strutturato e complesso, figlio di una bella annata, dal colore rosso rubino, giovane ma per nulla banale. Da riprovare assolutamente più avanti comunque per adesso piaciuto molto!
Ad un certo punto ci racconta di essere l'unico in alto piemonte a vinificare in botte separate ogni singola parcella, ed è da quì che le cose si fanno interessanti.
-Boca 2017 (campione 1): vino dal colore rosso rubino un filo più cupo del solito, al naso rimane su profumi prematuri, non acerbi sia chiaro, ma non un'esplosione di frutto maturo. In bocca è animalesco, ma di quelli indomabili, tantissima materia ma compressa e legata da un tannino incazzoso e da un'acidità affilatissima. Vino tesissimo quasi impensabile da bere oggi ma chissà che mostro che ne verrà fuori, sopratutto in longevità.
-Boca 2017 (campione 2): prelevato dalla botte a fianco, già mentre lo "spilla" nel bicchiere mi rendo conto di trovarmi davanti ad un vino diverso. Il colore era appena più scarico ma più luminoso ma è quando ho messo il naso nel bicchiere che ci sono rimasto malissimo (si male ma in senso buono) naso sensuale, dolce e intenso. in bocca è uno dei vini più piacevoli che abbia mai assaggiato da botte ma aveva comunque qualcosa che gli mancava... ottengo la conferma quando Davide mi dice di essere più basso di PH rispetto al primo campione...
non immagino che mostro possa essere il boca 2017 una volta in bottiglia e sommate le caratteristiche di entrambi
Mi dice lui stesso essere una delle più belle vendemmie di sempre, anzi mi ha raccontato che dopo la 2012 non sarebbe più stato in grado di tirare fuori un vino così buono, poi è arrivata la 2017.
Spero che questo racconto un filo romanzato non vi abbia annoiato
ci tengo a dare un po' di visibilità a quello che secondo me, ma sono anche di parte abitandoci, è una delle più belle realtà dell'enologia italiana