Si bevve d'Ottobre

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Alberto
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Alberto » 23 ott 2019 15:16

Salento Rosso Notarpanaro, Cosimo Taurino, 2006 (14,5%)
Parte tutto terziario (cuoio vecchio, varie note polverose), al naso sinceramente un po' "oltre"...poi prevedibilmente (per chi conosce il comportamento di questi vini, chiaramente) l'ossigeno gli fa buon gioco, ed escono prugna, terra calda, note savoury, con la classica bocca tauriniana che ti prende e fatica a mollarti. Chiaro poi che non è il Patriglione, intendiamoci. Classicissimo in tutto...peccato solo per il naso obiettivamente affaticato.

Colli Orientali del Friuli Merlot L'Altromerlot, Torre Rosazza, 1992 (13%)
Annata piccola, vino stretto eppur incredibilmente integro, ma anche qui, per chi sa come lavoravano nel Friuli "classico" in quel (glorioso) periodo, non è di certo una sorpresa. Colore davvero molto bello, peraltro, un sangue di piccione con poco granato all'orlo. Ha tutto al suo posto: frutto scuro, goudron, camino spento ed altri piccoli, indefinibili terziari bordolesi nobili, tratto balsamico spiccato in bocca, tannino ruvido/verdino ma non secco/asciugante (non gallico, cioè). Un bel 70enne snello, rugoso in viso ma in gran forma.
Ultima modifica di Alberto il 24 ott 2019 11:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda gianni femminella » 23 ott 2019 16:46

Alberto ha scritto:Salento Rosso Notarpanaro, Cosimo Taurino, 2006 (14,5%)
Parte tutto terziario (cuoio vecchio, varie note polverose), al naso sinceramente un po' "oltre"...poi prevedibilmente (per chi conosce il comportamento di questi vini, chiaramente) l'ossigeno gli fa buon gioco, ed escono prugna, terra calda, note savoury, con la classica bocca tauriniana che ti prende e fatica a mollarti. Chiaro poi che non è il Patriglione, intendiamoci. Classicissimo in tutto...peccato solo per il naso obiettivamente affaticato.


Mi fa piacere sapere che questa bottiglia fosse così in forma, vista l'età. Notarpanaro è stato uno dei miei primi amori alla fine degli anni 90, agli albori della mia passione per il vino.
Oggi come oggi vorrei riassaggiarlo per vedere che effetto mi fa.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Alberto » 23 ott 2019 18:36

gianni femminella ha scritto:
Alberto ha scritto:Salento Rosso Notarpanaro, Cosimo Taurino, 2006 (14,5%)
Parte tutto terziario (cuoio vecchio, varie note polverose), al naso sinceramente un po' "oltre"...poi prevedibilmente (per chi conosce il comportamento di questi vini, chiaramente) l'ossigeno gli fa buon gioco, ed escono prugna, terra calda, note savoury, con la classica bocca tauriniana che ti prende e fatica a mollarti. Chiaro poi che non è il Patriglione, intendiamoci. Classicissimo in tutto...peccato solo per il naso obiettivamente affaticato.


Mi fa piacere sapere che questa bottiglia fosse così in forma, vista l'età. Notarpanaro è stato uno dei miei primi amori alla fine degli anni 90, agli albori della mia passione per il vino.
Oggi come oggi vorrei riassaggiarlo per vedere che effetto mi fa.

In formicchia ma non un formissima, dai...bevuto da poco il 2004 e l'ho trovato più giovanile, nel complesso. Salvo effettivi problemini di bottiglia su quel 2006 di ieri. Anni '90? Secondo me alcune annate viaggiano ancora alla grande...a trovarle... :wink:
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda gianni femminella » 23 ott 2019 18:56

Alberto ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
Alberto ha scritto:Salento Rosso Notarpanaro, Cosimo Taurino, 2006 (14,5%)
Parte tutto terziario (cuoio vecchio, varie note polverose), al naso sinceramente un po' "oltre"...poi prevedibilmente (per chi conosce il comportamento di questi vini, chiaramente) l'ossigeno gli fa buon gioco, ed escono prugna, terra calda, note savoury, con la classica bocca tauriniana che ti prende e fatica a mollarti. Chiaro poi che non è il Patriglione, intendiamoci. Classicissimo in tutto...peccato solo per il naso obiettivamente affaticato.


Mi fa piacere sapere che questa bottiglia fosse così in forma, vista l'età. Notarpanaro è stato uno dei miei primi amori alla fine degli anni 90, agli albori della mia passione per il vino.
Oggi come oggi vorrei riassaggiarlo per vedere che effetto mi fa.

In formicchia ma non un formissima, dai...bevuto da poco il 2004 e l'ho trovato più giovanile, nel complesso. Salvo effettivi problemini di bottiglia su quel 2006 di ieri. Anni '90? Secondo me alcune annate viaggiano ancora alla grande...a trovarle... :wink:


In cantina non ne ho più purtroppo.
All' epoca penso di aver bevuto annate tra il 1993 e il 1998. E una del 1990, la quale, a una decina di anni dalla vendemmia, fu deludente. Probabilmente già mezza scollinata. Sono passati tanti anni, non ricordo i dettagli, ma di averla bevuta sì, assolutamente, addirittura ricordo l'enoteca di Cento di Ferrara che me la vendette. Bah, la memoria è una cosa strana.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Alberto » 23 ott 2019 21:13

Condrieu Invitare, M. Chapoutier, 2015 (14%)
Paglierino abbastanza chiaro...me l'aspettavo più carico, onestamente. Sa, nell'ordine, di biscotto al malto, cocco rapé e torroncino...ma il frutto, dov'è? Ed i terpeni? Cremoso e denso, vorrei sapere l'estratto secco quanto canta. Acidità proprio "al pelo". Per ora, chi ci capisce qualcosa è bravo: vino assolutamente indecifrabile allo stato attuale. Detto questo, su un risotto alla milanese c'è stato alla grande.

Recioto di Soave Arzimo, La Cappuccina, 2010 (14%)
Si conferma, dopo qualche anno dal mio personale ultimo assaggio, tra i recioti più concentrati, esotici e "moraccioni" in circolazione: color ambra denso e luminoso, al naso un'albicocca secca che strizza l'occhio a zone ben più meridionali, ma anche note tropicali (melassa di datteri) e perfino polvere di caffè; bocca opulenta, concentrata, dolce senza mezzi termini, supportata però da una sapidità quasi furente. Che bon.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda bobbisolo » 23 ott 2019 21:45

Riserva lunelli 2008 live, da magnum, deg. 2017
Sciabolato, quindi promette già bene 8)
Nuances di vaniglia, cocco, tabacco, biscotto donano al sorso amaro, a ricordare il pompelmo, quel tocco di delicatezza che vorresti
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Kalosartipos » 24 ott 2019 06:16

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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Kalosartipos » 24 ott 2019 06:17

bobbisolo ha scritto:Riserva lunelli 2008 live, da magnum, deg. 2017
Sciabolato, quindi promette già bene 8)
Nuances di vaniglia, cocco, tabacco, biscotto donano al sorso amaro, a ricordare il pompelmo, quel tocco di delicatezza che vorresti
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda littlewood » 24 ott 2019 06:58

Kalosartipos ha scritto:
bobbisolo ha scritto:Riserva lunelli 2008 live, da magnum, deg. 2017
Sciabolato, quindi promette già bene 8)
Nuances di vaniglia, cocco, tabacco, biscotto donano al sorso amaro, a ricordare il pompelmo, quel tocco di delicatezza che vorresti
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Io sabato Marco porto la forbice x potare...fa' lo stesso effetto??? :lol:
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Kalosartipos » 24 ott 2019 08:36

littlewood ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
bobbisolo ha scritto:Riserva lunelli 2008 live, da magnum, deg. 2017
Sciabolato, quindi promette già bene 8)
Nuances di vaniglia, cocco, tabacco, biscotto donano al sorso amaro, a ricordare il pompelmo, quel tocco di delicatezza che vorresti
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Io sabato Marco porto la forbice x potare...fa' lo stesso effetto??? :lol:

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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda bobbisolo » 24 ott 2019 09:00

littlewood ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
bobbisolo ha scritto:Riserva lunelli 2008 live, da magnum, deg. 2017
Sciabolato, quindi promette già bene 8)
Nuances di vaniglia, cocco, tabacco, biscotto donano al sorso amaro, a ricordare il pompelmo, quel tocco di delicatezza che vorresti
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Io sabato Marco porto la forbice x potare...fa' lo stesso effetto??? :lol:


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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda littlewood » 24 ott 2019 09:01

bobbisolo ha scritto:
littlewood ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
bobbisolo ha scritto:Riserva lunelli 2008 live, da magnum, deg. 2017
Sciabolato, quindi promette già bene 8)
Nuances di vaniglia, cocco, tabacco, biscotto donano al sorso amaro, a ricordare il pompelmo, quel tocco di delicatezza che vorresti
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.......
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda littlewood » 24 ott 2019 09:02

bobbisolo ha scritto:
littlewood ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
bobbisolo ha scritto:Riserva lunelli 2008 live, da magnum, deg. 2017
Sciabolato, quindi promette già bene 8)
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda GabrieleB. » 24 ott 2019 10:13

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Ultima modifica di GabrieleB. il 24 ott 2019 10:25, modificato 1 volta in totale.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda GabrieleB. » 24 ott 2019 10:23

Qualche bottiglia molto interessante...
Larmandier Bernier Terre de Vertus 2009 non dose è una bellissima espressione di Chardonnay di Vertus con qualche anno sulle spalle,gessoso,iodato,erbe aromatiche,un filo di ossidazione controllatissima e una bocca pulita con una bolla di una cremosità eccezionale.
Jacquesson Cuvée 737 degorgiato gennaio 2014 è un carroarmato nel pieno della maturità,panificazione,frutta rossa,agrume,ha più polpa e struttura,bocca con bolla più esuberante ma non aggressiva,equilibrio,pulizia ed eleganza.
Brigandat Demi Sec una grandissima sorpresa,dimenticato in cantina e con diversi anni sulle spalle,preso qui sul forum e conservato davvero bene(Tks Belfagot :wink: ) ha fatto una grande figura,non stucchevole,pulito,assolutamente più da aperitivo che da dolce,non conosco uvaggio e sboccatura ma lo importava Cavalli quindi una garanzia.
Faro Palri 2005,intenso e complesso,ha bisogno di un paio d'ore per liberarsi ed escono note di cenere,camino,liquirizia,radici e ruggine,In bocca è ancora il frutto a farla da padrone invece, con una prugna matura ma assolutamente non cotta.Elegante,aristocratico e autoritario,anche qui conservazione perfetta by Alì.
Riesling Alsaziani in comparativa,Domaine de l'Oriel Z 2011 e Gerard Scueller GC Pfersigberg 2001.Il primo didascalico e preciso,idorcarburo lime,frutto della passione,bocca materica e strutturata.Il secondo di un colore bronzeo libera al naso note da passito che cambiano in continuazione,datteri,fichi secchi,cedro candito,comunque mobile e preciso,ma è in bocca che gioca un altro campionato,fresco,acido,addirittura scorza d'agrume,uno sprint che non ti aspetti e che ti dice che ha ancora parecchio da dire.
Moscato passito di Strevi Bragagnolo 2008Non stucchevole affatto,freschezza agrumata,acidità,pulizia,lo assaggi seppur provato e non stanca.Ottima conclusione di una bella serata!
Con grandi abbinamenti che manco a farlo apposta...
Terre de vertus con un brandacujun alla ligure con pane ai 7 cereali maison tostato
Jacquesson 737 con tartare di tonno in leggerissima bagnacauda,delicatissima
I Riesling con dei cappellacci alla ferrarese equilibratissimi in ogni componente
Il Demi Sec con una torta al cioccolato con crema di frutto della passione
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Ziliovino » 24 ott 2019 10:57

Brda Veliko Belo 2011 - Movia. Melone bianco e limone, poi zenzero ed albicocca, bocca piena e di buona struttura senza essere pesante, mantiene una buona dote di eleganza, piaciuto.

Pomerol 2001 - La Croix de Gay. Colore intenso e fitto, parte sulla prugna, pocket coffee, leggera torrefazione,  frutti rossi belli maturi, sorso pieno ma solcato da bella freschezza, tannino levigato. Ottimo oggi ma durerà ancora. I merlò buoni esistono :-)

Romagna Sangiovese Modigliana Riserva I Probi di Papiano 2014 - Villa Papiano. Sangiovese solare arricchito da spezie orientali, ingresso in bocca rotondo e ricco ma rinvigorito da ottima scia acida. Bella sorpresa.

Immagine  

Confronto diretto tra:

Saumur Champigny Les Poyeux 2013 - Antoine Sanzay. Parte pirazinico abbestia con tanto peperone verde, ma basta roteare il bicchiere per farlo distendere sulla frutta e pepe verde, alternerà però qualche leggera nota resinosa a note di cartone e legno secco. Sorso piuttosto elegante, quasi da pinot noir nella freschezza e quasi assenza di tannino.

Venezia Giulia Rosso 1995 - Gravner. Appena stappato è quasi muto al naso, necessita di aria e pian piano arriva la liquirizia e poi la frutta, qualche nota autunnale di foglie secche, sorso più pieno del precedente, buona freschezza, manca un po' di allungo ma direi che ai punti la spunta di poco sul franc.
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda bobbisolo » 24 ott 2019 11:15

Kalosartipos ha scritto:
bobbisolo ha scritto:Riserva lunelli 2008 live, da magnum, deg. 2017
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Nuances di vaniglia, cocco, tabacco, biscotto donano al sorso amaro, a ricordare il pompelmo, quel tocco di delicatezza che vorresti
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oh il vero lace ce l'ha o no?
Perchè sull'onda delle voci che circolano su cosa ci sia da bere sulla tavola domenicale dei lunelli, pare che il lace stia facendo scelte subottimali

scherzi a parte, bevuto con amici non praticanti e offerto, preferito al perlé 2013 da almeno 4/8 compari perchè più complesso e meno banale. Viceversa il perlé, con una bolla più grossolana ma dal sorso più leggero, l'ho trovato prodotto più onesto e più facile da bere. Non una bevuta da ricordare x entrambi i fronti.
Ris. Lunelli pesante quanto un amc, naso cupo non solare, bocca che manca dello spessore del naso, cade in fretta.
Perlé fresco e citrino, sentori di lieviti, sorso ben più scorrevole anche se più ruvido in ingresso bocca... scrosta via bene il ris.lunelli ma anche lui cede rapidamente.
Interessante invece Buvoli, 3 solera(o una roba del genere), naso acetico ben occultato e composto, di una consistenza superiore ai ferrari in bocca, di maggior spessore. Dura qualcosina di più, vincitore della serata
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda littlewood » 24 ott 2019 12:46

bobbisolo ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
bobbisolo ha scritto:Riserva lunelli 2008 live, da magnum, deg. 2017
Sciabolato, quindi promette già bene 8)
Nuances di vaniglia, cocco, tabacco, biscotto donano al sorso amaro, a ricordare il pompelmo, quel tocco di delicatezza che vorresti
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Perchè sull'onda delle voci che circolano su cosa ci sia da bere sulla tavola domenicale dei lunelli, pare che il lace stia facendo scelte subottimali

scherzi a parte, bevuto con amici non praticanti e offerto, preferito al perlé 2013 da almeno 4/8 compari perchè più complesso e meno banale. Viceversa il perlé, con una bolla più grossolana ma dal sorso più leggero, l'ho trovato prodotto più onesto e più facile da bere. Non una bevuta da ricordare x entrambi i fronti.
Ris. Lunelli pesante quanto un amc, naso cupo non solare, bocca che manca dello spessore del naso, cade in fretta.
Perlé fresco e citrino, sentori di lieviti, sorso ben più scorrevole anche se più ruvido in ingresso bocca... scrosta via bene il ris.lunelli ma anche lui cede rapidamente.
Interessante invece Buvoli, 3 solera(o una roba del genere), naso acetico ben occultato e composto, di una consistenza superiore ai ferrari in bocca, di maggior spessore. Dura qualcosina di più, vincitore della serata

Se vince nuvoli....allora mi arrendo! Sono circondato!
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda bobbisolo » 24 ott 2019 13:02

littlewood ha scritto:]
Se vince nuvoli....allora mi arrendo! Sono circondato!


fra i 3, di sicuro è stato il meno banale
poi avrà i suoi limiti, anche ben visibili, come quella nota di aceto/vino vecchio nettamente percepibile al naso
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda eno » 24 ott 2019 14:20

Vino vecchio e aceto nettamente percettibili...Appero’...
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda zampaflex » 24 ott 2019 14:24

bobbisolo ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:
bobbisolo ha scritto:Riserva lunelli 2008 live, da magnum, deg. 2017
Sciabolato, quindi promette già bene 8)
Nuances di vaniglia, cocco, tabacco, biscotto donano al sorso amaro, a ricordare il pompelmo, quel tocco di delicatezza che vorresti
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oh il vero lace ce l'ha o no?
Perchè sull'onda delle voci che circolano su cosa ci sia da bere sulla tavola domenicale dei lunelli, pare che il lace stia facendo scelte subottimali

scherzi a parte, bevuto con amici non praticanti e offerto, preferito al perlé 2013 da almeno 4/8 compari perchè più complesso e meno banale. Viceversa il perlé, con una bolla più grossolana ma dal sorso più leggero, l'ho trovato prodotto più onesto e più facile da bere. Non una bevuta da ricordare x entrambi i fronti.
Ris. Lunelli pesante quanto un amc, naso cupo non solare, bocca che manca dello spessore del naso, cade in fretta.
Perlé fresco e citrino, sentori di lieviti, sorso ben più scorrevole anche se più ruvido in ingresso bocca... scrosta via bene il ris.lunelli ma anche lui cede rapidamente.
Interessante invece Buvoli, 3 solera(o una roba del genere), naso acetico ben occultato e composto, di una consistenza superiore ai ferrari in bocca, di maggior spessore. Dura qualcosina di più, vincitore della serata


Il Buvoli 3 (anni di permanenza sui lieviti) non è solera se non in minima parte (dipende da quanto vin de réserve ha Marco a disposizione, e mi sembra che rispetto alle prime uscite abbia ridotto la percentuale) ed è il suo più semplice prodotto. E' un assemblaggio di diverse annate, comunque.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda bobbisolo » 24 ott 2019 14:32

eno ha scritto:Vino vecchio e aceto nettamente percettibili...Appero’...



Intendevo dire che quella nota acetica(o di vino vecchio, correggetemi se sbaglio x favore, ma lo associo allo spunto di aceto) è la caratteristica distintiva rispetto ai due ferrari. Con questo non voglio dire che creasse squilibrio quanto invece rendesse più interessante la bevuta. Ho cercato infatti di dire che questa nota percepibile era comunque sufficientemente integrata con gli altri aromi.
Capisco che più mi espongo, più genero appigli per non capisco bene quale polemica (forse sto travisando e ingigantendo).
Sapeva di legno il lunelli,
di lieviti il perlè,
e ricordava l'aceto(o qualche birra col brett) il buvoli (che con quel naso che definirei "animalesco" o "selvaggio", si differenziava dal resto bevuto)
Potresti essere meno criptico nel commento? Non capisco il tuo punto...

non ho verificato, colpevolmente, le caratteristiche di questo buvoli, credendo a chi ce l'ha servito, il quale ci ha detto che erano 3 annate con metodo solera. Chiedo scusa per l'imprecisione ma cambia di poco il senso del messaggio
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda littlewood » 24 ott 2019 14:37

bobbisolo ha scritto:
eno ha scritto:Vino vecchio e aceto nettamente percettibili...Appero’...



Intendevo dire che quella nota acetica(o di vino vecchio, correggetemi se sbaglio x favore, ma lo associo allo spunto di aceto) è la caratteristica distintiva rispetto ai due ferrari. Con questo non voglio dire che creasse squilibrio quanto invece rendesse più interessante la bevuta. Ho cercato infatti di dire che questa nota percepibile era comunque sufficientemente integrata con gli altri aromi.
Capisco che più mi espongo, più genero appigli per non capisco bene quale polemica (forse sto travisando e ingigantendo).
Sapeva di legno il lunelli,
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e ricordava l'aceto(o qualche birra col brett) il buvoli (che con quel naso che definirei "animalesco" o "selvaggio", si differenziava dal resto bevuto)
Potresti essere meno criptico nel commento? Non capisco il tuo punto...

non ho verificato, colpevolmente, le caratteristiche di questo buvoli, credendo a chi ce l'ha servito, il quale ci ha detto che erano 3 annate con metodo solera. Chiedo scusa per l'imprecisione ma cambia di poco il senso del messaggio

L' amico Sergio Eno intende che un vino coi sentori da te descritti presenta evidenti DIFETTI! Difetti effettivamente presenti nei buvoli...3 4 5 o metti il numero che vuoi...
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda bobbisolo » 24 ott 2019 14:45

littlewood ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
eno ha scritto:Vino vecchio e aceto nettamente percettibili...Appero’...



Intendevo dire che quella nota acetica(o di vino vecchio, correggetemi se sbaglio x favore, ma lo associo allo spunto di aceto) è la caratteristica distintiva rispetto ai due ferrari. Con questo non voglio dire che creasse squilibrio quanto invece rendesse più interessante la bevuta. Ho cercato infatti di dire che questa nota percepibile era comunque sufficientemente integrata con gli altri aromi.
Capisco che più mi espongo, più genero appigli per non capisco bene quale polemica (forse sto travisando e ingigantendo).
Sapeva di legno il lunelli,
di lieviti il perlè,
e ricordava l'aceto(o qualche birra col brett) il buvoli (che con quel naso che definirei "animalesco" o "selvaggio", si differenziava dal resto bevuto)
Potresti essere meno criptico nel commento? Non capisco il tuo punto...

non ho verificato, colpevolmente, le caratteristiche di questo buvoli, credendo a chi ce l'ha servito, il quale ci ha detto che erano 3 annate con metodo solera. Chiedo scusa per l'imprecisione ma cambia di poco il senso del messaggio

L' amico Sergio Eno intende che un vino coi sentori da te descritti presenta evidenti DIFETTI! Difetti effettivamente presenti nei buvoli...3 4 5 o metti il numero che vuoi...


ok, avevo supposto invece fosse un commento sarcastico...
Capisco che tu li consideri vini difettosi, lo dici per scherzo o x davvero? Ho un po' perso la bussola :roll:
Quella nota ribadisco, sebbene ricordasse quello che ho descritto sopra, ci stava rispetto agli altri due... risultava il meno banale, il più piacevole da bere... fermo restando che vini con difetti evidenti o vini monolitici, si fa fatica a berli... questo, preso con gli altri due ferrari, purtroppo/per fortuna svettava: certo non li ricomprerei da metterli in cantina. É stato un confronto naturale, gratuito e per me che sono relativamente agli inizi, interessante.
Prossima volta sto a casa e mi coccolo il mio caudalies :oops:
littlewood
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda littlewood » 24 ott 2019 15:18

bobbisolo ha scritto:
littlewood ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
eno ha scritto:Vino vecchio e aceto nettamente percettibili...Appero’...



Intendevo dire che quella nota acetica(o di vino vecchio, correggetemi se sbaglio x favore, ma lo associo allo spunto di aceto) è la caratteristica distintiva rispetto ai due ferrari. Con questo non voglio dire che creasse squilibrio quanto invece rendesse più interessante la bevuta. Ho cercato infatti di dire che questa nota percepibile era comunque sufficientemente integrata con gli altri aromi.
Capisco che più mi espongo, più genero appigli per non capisco bene quale polemica (forse sto travisando e ingigantendo).
Sapeva di legno il lunelli,
di lieviti il perlè,
e ricordava l'aceto(o qualche birra col brett) il buvoli (che con quel naso che definirei "animalesco" o "selvaggio", si differenziava dal resto bevuto)
Potresti essere meno criptico nel commento? Non capisco il tuo punto...

non ho verificato, colpevolmente, le caratteristiche di questo buvoli, credendo a chi ce l'ha servito, il quale ci ha detto che erano 3 annate con metodo solera. Chiedo scusa per l'imprecisione ma cambia di poco il senso del messaggio

L' amico Sergio Eno intende che un vino coi sentori da te descritti presenta evidenti DIFETTI! Difetti effettivamente presenti nei buvoli...3 4 5 o metti il numero che vuoi...


ok, avevo supposto invece fosse un commento sarcastico...
Capisco che tu li consideri vini difettosi, lo dici per scherzo o x davvero? Ho un po' perso la bussola :roll:
Quella nota ribadisco, sebbene ricordasse quello che ho descritto sopra, ci stava rispetto agli altri due... risultava il meno banale, il più piacevole da bere... fermo restando che vini con difetti evidenti o vini monolitici, si fa fatica a berli... questo, preso con gli altri due ferrari, purtroppo/per fortuna svettava: certo non li ricomprerei da metterli in cantina. É stato un confronto naturale, gratuito e per me che sono relativamente agli inizi, interessante.
Prossima volta sto a casa e mi coccolo il mio caudalies :oops:

Sono serio...buvoli fa' cose strane ma strane nn vuol dire buone...anzi! Ora capisco che a un certo pubblico possa piacere...ma certe cose in un vino nn voglio sentirle mai...il problema e' che mi dici che gli altri 2 erano peggio...ecco qui scatta il problema!!! Perche' buvoli ha iniziato ieri a fare vino in un posto vocato quanto la Lessinia x il Fiano! Ma i lunelli no! Ok i numeri pero'....

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