Si bevve d'Ottobre

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landmax
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda landmax » 21 ott 2019 14:49

Fedevarius ha scritto:
landmax ha scritto:......

2007
Al contrario del primo, il vino è torbido ed il colore più intenso. Il naso pare quello di un buon rhum agricole, con la canna da zucchero e la nota verde/erbacea a bilanciare. Delude però in bocca, dove l’alcol è davvero troppo marcato, per un vino molto più secco e sapido del precedente. PAI molto lunga, ma bevuta un po’ faticosa. 84/100


bottiglia storta? o semplicemente in quell'annata è così?
Propenderei per la seconda. Fu del resto un'annata calda in tutta Italia, non oso immaginare in quel di Sennori.

Fedevarius ha scritto:
landmax ha scritto:A proposito dell'alcol.

I vini di Dettori sono capaci di evolversi su una struttura che, a mio avviso, poggia proprio su uno scheletro d'alcol (non sulla freschezza, non sui tannini, e neppure sulla mineralità, almeno in apparenza), che però riesce a tal punto ad integrarsi con il resto delle componenti da riuscire (nei migliori casi) a restituire vini pieni di sapore ed energia, molto eleganti, certamente unici nel loro genere.

Bravo Alessandro!


aperto recentemente un Tuderi 2010, grande annata (detto da Alessandro, incrociato per caso a una degustazione)
e l'alcol era effettivamente marcante più di quanto avrei voluto... leggendo le tue note penso che forse era solo troppo presto per aprirla....
Probabilmente sì, non ho assaggiato nello specifico Tuderi 2010, ma se è grande annata dovrebbe reggere molto bene il tempo ed affinarsi ulteriormente. Chiaro però che un po' di spunto alcolico è quasi connaturato a questi vini e un po' ci si deve fare la bocca ... non a caso ho ripetuto spesso l'aggettivo etereo. La cosa più interessante è però ciò che quell'alcol riesce a veicolare in termini di sapore e profumi, nonché l'insospettabile grazia che questi vini riescono a mantenere, nonostante questi tenori alcolici.
Vero è che non sono vini facili, nè beverini, ma la loro personalità è tale da non poter lasciare indifferenti, imho.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 21 ott 2019 15:11

Barolo Bersano 1964
Reperto archeologico ancora in ottima forma, profumi di muschio selvatico, cointreau, rose appassite, cacao, chicci di caffè, uva sultanina..all'assaggio è integro, acidità ancora presente intervallata da un tannino solo accennato ma che dona prestanza ad una beva calda..la chiusura è anticipata, ma ritornano al naso profumi meravigliosi, di fogliame secco e legna tagliata.
Una sorpresa inaspettata.

Mauro franchino nebbiolo coste della sesia 2015
potente, rustico, vinoso, sincero..con polenta e brasato trova la sua dimensione ideale. Giù il cappello per Franchino e per il nipote Alberto Raviciotti. Come talvolta accade in quel di Gattinara, una qualità prezzo difficile da ritrovare altrove.

Champagne Ruinart Brut, recente sboccatura
ora, io non è che voglio fare lo ***..a me questa bolla piace..in enoteca la si trova a 40 euro..al ristorante mangiando sushi l'ho pagata 65..e ci sta..penso però al fatto che in carta c'erano un paio di franciacorta di piccoli produttori a 35 euro..non dico niente e mi fermo qui.
Un bel ventaglio di profumi, molto classico e pettinato, tanto da risultare a un certo punto quasi statico..buono l'ingresso, bolla di discreta fattura, ma che alla lunga stanca un pochino pregiudicandone la beva..chiusura citrina e con una discreta persistenza....finalino amarognolino appena appena......in carta al ristorante quella cifra ci può anche stare..eppure con tutte le volte che ho sentito osannare questo vino per la sua qualità rispetto al suo prezzo...c'è qualcosa che non mi torna....."una sicurezza", "una garanzia" "tra i negociant vai sul sicuro!"....mmmmm.... mah, mah, mah.......... mah ! vive la france!
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Alberto » 21 ott 2019 15:14

Ultime due aperture...

Colli Euganei Manzoni Bianco Corte Borin, Borin Vini e Vigne, 2010 (14%)
Sorprendentemente giovane ancora, a 9 anni compiuti, già dal colore paglierino ancora chiaro; al naso è davvero bello, tutto in freschezza sulla menta ed altre erbette aromatiche di contorno, frutto bianco, c'è anche un filo idrocarburico che rimanda al progenitore riesling, mentre al palato scala un paio di marce, verticale ma senza allungo, rimane di fondo la freschezza (più del frutto che acida). C'è un filino di miele nel tempo, ma nulla che porti a tracce apertamente ossidative...che a questo punto, forse, sarebbero state paradossalmente quasi un tratto positivo! Manca reale profondità, oltre che un guizzo di sapidità e "presa" sul finale, che scappa un po' via. Ma comunque interessante per integrità e pulizia.

Barbera d'Alba, Comm. G.B. Burlotto, 2009 (14%)
Appena stappato ieri a pranzo, subito aperto e colloquiale: frutto rosso, terra, il classico "cassettone" terziario barberesco; alla sera, appena un po' più autunnale, brunito...ma ragazzi, avercene. Acidità e tannino fini, pervasivi, ed una struttura asciutta, "seria", più verticale che orizzontale; insomma, grida Langhe.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda bobbisolo » 21 ott 2019 17:02

gbaenergiaeco10 ha scritto:Champagne Ruinart Brut, recente sboccatura
ora, io non è che voglio fare lo ***..a me questa bolla piace..in enoteca la si trova a 40 euro..al ristorante mangiando sushi l'ho pagata 65..e ci sta..penso però al fatto che in carta c'erano un paio di franciacorta di piccoli produttori a 35 euro..non dico niente e mi fermo qui.
Un bel ventaglio di profumi, molto classico e pettinato, tanto da risultare a un certo punto quasi statico..buono l'ingresso, bolla di discreta fattura, ma che alla lunga stanca un pochino pregiudicandone la beva..chiusura citrina e con una discreta persistenza....finalino amarognolino appena appena......in carta al ristorante quella cifra ci può anche stare..eppure con tutte le volte che ho sentito osannare questo vino per la sua qualità rispetto al suo prezzo...c'è qualcosa che non mi torna....."una sicurezza", "una garanzia" "tra i negociant vai sul sicuro!"....mmmmm.... mah, mah, mah.......... mah ! vive la france!


l'idea che mi son fatto è che va bene x le cene tra amici, senza la pretesa di trovare qualcosa più piacevole di un buon (per loro) prosecco o franciarrota...
Se mettessero più charles heidsieck reserve piuttosto che taittinger, ruinart, veuve, pol rogerio, deutz, moet, mumm, oltre al prezzo simile si avrebbe un vinello un attimo più profondo, che anche a dispetto dell'alto dosaggio risulta comunque più secco (e meno banale) dei sopracitati...
Se poi volessero fare del bene prima che guadagnare, fabrice pouillon c'è..
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda dani23 » 21 ott 2019 19:58

bobbisolo ha scritto:Se poi volessero fare del bene prima che guadagnare, fabrice pouillon c'è..

Clap clap clap! :D
SommelierSardo
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda SommelierSardo » 21 ott 2019 22:29

Fedevarius ha scritto:
landmax ha scritto:......

2007
Al contrario del primo, il vino è torbido ed il colore più intenso. Il naso pare quello di un buon rhum agricole, con la canna da zucchero e la nota verde/erbacea a bilanciare. Delude però in bocca, dove l’alcol è davvero troppo marcato, per un vino molto più secco e sapido del precedente. PAI molto lunga, ma bevuta un po’ faticosa. 84/100


bottiglia storta? o semplicemente in quell'annata è così?

landmax ha scritto:A proposito dell'alcol.

I vini di Dettori sono capaci di evolversi su una struttura che, a mio avviso, poggia proprio su uno scheletro d'alcol (non sulla freschezza, non sui tannini, e neppure sulla mineralità, almeno in apparenza), che però riesce a tal punto ad integrarsi con il resto delle componenti da riuscire (nei migliori casi) a restituire vini pieni di sapore ed energia, molto eleganti, certamente unici nel loro genere.

Bravo Alessandro!


aperto recentemente un Tuderi 2010, grande annata (detto da Alessandro, incrociato per caso a una degustazione)
e l'alcol era effettivamente marcante più di quanto avrei voluto... leggendo le tue note penso che forse era solo troppo presto per aprirla....


Se segui scrupolosamente le indicazioni di Alessandro circa il servizio dei suoi rossi, ti si proporrà un vino molto più composto, equilibrato e che invoglia il sorso...
maxer
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda maxer » 21 ott 2019 23:18

SommelierSardo ha scritto:Se segui scrupolosamente le indicazioni di Alessandro circa il servizio dei suoi rossi, ti si proporrà un vino molto più composto, equilibrato e che invoglia il sorso...

..... e cioè ?

Rivela l' arcano anche a noi !

Grazie :D
carpe diem 8)
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Fedevarius » 22 ott 2019 07:32

bobbisolo ha scritto:Se mettessero più charles heidsieck reserve piuttosto che taittinger, ruinart, veuve, pol rogerio, deutz, moet, mumm....


Nel senso che sono tutti uguali (scarsi) questi ?
Io tra il base di Pol Roger e Veuve o Ruinart sceglierei il primo a occhi chiusi....
"E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare…"
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Fedevarius » 22 ott 2019 07:33

maxer ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Se segui scrupolosamente le indicazioni di Alessandro circa il servizio dei suoi rossi, ti si proporrà un vino molto più composto, equilibrato e che invoglia il sorso...

..... e cioè ?

Rivela l' arcano anche a noi !

Grazie :D



sì in effetti... ora sono curioso ... apertura anticipata?
"E poi se la gente sa, e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta la vita, e ti piace lasciarti ascoltare…"
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda bobbisolo » 22 ott 2019 08:53

Fedevarius ha scritto:
bobbisolo ha scritto:Se mettessero più charles heidsieck reserve piuttosto che taittinger, ruinart, veuve, pol rogerio, deutz, moet, mumm....


Nel senso che sono tutti uguali (scarsi) questi ?
Io tra il base di Pol Roger e Veuve o Ruinart sceglierei il primo a occhi chiusi....


simili, stessa categoria sans année, stessa fascia di prezzo (non ho messo roederer e bolly perchè costano un cicinin di più, ma volendo... anche loro).
Sulla scelta a occhi chiusi... uno vale l'altro, sec me parliamo di differenze minime... ma riconosco che è una scelta influenzata dal blasone delle 3 etichette.
pol rogerio vino di churchill e della vecchia regina tanto carina e piccolina... veuve lo trovi a bancali in ogni supermercato(vade retro! giammai comprerò vino da gdo!!) e ruinart igual, anche se in misura minore.
Perchè altrimenti sceglieresti il primo?
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda piergi » 22 ott 2019 09:17

Ieri sera bella retrospettiva sui greco di tufo 2009.
Specchio fedele di un annata poco felice, quindi vini un po' vuoti a centro bocca e in debito di acidità, con strutture più larghe che dritte. In positivo nessun vino scollinato, nessun vino caricaturale, una top 3 di ottimo valore.
Il podio è stato nell'ordine: vigna cicogna di Benito Ferrara, Pietracupa, etichetta bianca dei Favati, con il c/da Marotta di villa Raiano immediatamente appresso.
Nota di merito per un ringer davvero sorprendente, la falanghina via del campo 2009 di quintodecimo, ad oggi il bianco di questa cantina più buono che abbia mai provato.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda landmax » 22 ott 2019 09:24

maxer ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Se segui scrupolosamente le indicazioni di Alessandro circa il servizio dei suoi rossi, ti si proporrà un vino molto più composto, equilibrato e che invoglia il sorso...

..... e cioè ?

Rivela l' arcano anche a noi !

Grazie :D
Quoto Maxer, interessato a sapere cosa suggerisce Dettori...
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Ludi » 22 ott 2019 09:35

landmax ha scritto:
maxer ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Se segui scrupolosamente le indicazioni di Alessandro circa il servizio dei suoi rossi, ti si proporrà un vino molto più composto, equilibrato e che invoglia il sorso...

..... e cioè ?

Rivela l' arcano anche a noi !

Grazie :D
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servizio a temperatura intorno ai 12 gradi.....
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Fedevarius » 22 ott 2019 09:59

bobbisolo ha scritto:simili, stessa categoria sans année, stessa fascia di prezzo (non ho messo roederer e bolly perchè costano un cicinin di più, ma volendo... anche loro).
Sulla scelta a occhi chiusi... uno vale l'altro, sec me parliamo di differenze minime... ma riconosco che è una scelta influenzata dal blasone delle 3 etichette.
pol rogerio vino di churchill e della vecchia regina tanto carina e piccolina... veuve lo trovi a bancali in ogni supermercato(vade retro! giammai comprerò vino da gdo!!) e ruinart igual, anche se in misura minore.
Perchè altrimenti sceglieresti il primo?


Effettivamente Veuve lo trovo regolarmente nel frigo della suocera e la cosa psicologicamente non è il massimo. :lol: :lol:
Detto questo secondo me il P.Roger base (così come Roederer) è molto più pieno, ha qualche sfumatura in più al naso ed è pure un po' più lungo sia di mumm che di veuve che di ruinart... tanto per rimanere nel ventaglio gdo.
chiaro non si tratta di differenze macroscopiche.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda SommelierSardo » 22 ott 2019 10:27

maxer ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Se segui scrupolosamente le indicazioni di Alessandro circa il servizio dei suoi rossi, ti si proporrà un vino molto più composto, equilibrato e che invoglia il sorso...

..... e cioè ?

Rivela l' arcano anche a noi !

Grazie :D


Scusate, non volevo essere criptico...
http://www.tenutedettori.it/etichette/

Stappata e scolmata la bottiglia per tempo, servizio sui 15°C cercando in qualche modo di non farlo riscaldare (dentro/fuori con un secchiello, oppure una copertina refrigerata). Il vino trova un equilibrio tutto suo a quella temperatura, con la parte alcolica tenuta a bada senza permettere al tannino di essere prevaricante.
Allo stesso modo sono abituato a servire il Primitivo (di Manduria e non): i vini con una componente alcolica importante ed un tannino comunque soft ne giovano parecchio.
vinogodi
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda vinogodi » 22 ott 2019 11:20

SommelierSardo ha scritto:
maxer ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Se segui scrupolosamente le indicazioni di Alessandro circa il servizio dei suoi rossi, ti si proporrà un vino molto più composto, equilibrato e che invoglia il sorso...

..... e cioè ?

Rivela l' arcano anche a noi !

Grazie :D


Scusate, non volevo essere criptico...
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Stappata e scolmata la bottiglia per tempo, servizio sui 15°C cercando in qualche modo di non farlo riscaldare (dentro/fuori con un secchiello, oppure una copertina refrigerata). Il vino trova un equilibrio tutto suo a quella temperatura, con la parte alcolica tenuta a bada senza permettere al tannino di essere prevaricante.
Allo stesso modo sono abituato a servire il Primitivo (di Manduria e non): i vini con una componente alcolica importante ed un tannino comunque soft ne giovano parecchio.
...concordo.
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda maxer » 22 ott 2019 11:41

SommelierSardo ha scritto:
maxer ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Se segui scrupolosamente le indicazioni di Alessandro circa il servizio dei suoi rossi, ti si proporrà un vino molto più composto, equilibrato e che invoglia il sorso...

..... e cioè ?

Rivela l' arcano anche a noi !

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Stappata e scolmata la bottiglia per tempo, servizio sui 15°C cercando in qualche modo di non farlo riscaldare (dentro/fuori con un secchiello, oppure una copertina refrigerata). Il vino trova un equilibrio tutto suo a quella temperatura, con la parte alcolica tenuta a bada senza permettere al tannino di essere prevaricante.
Allo stesso modo sono abituato a servire il Primitivo (di Manduria e non): i vini con una componente alcolica importante ed un tannino comunque soft ne giovano parecchio.

..... grazie !
Le stapperò più tranquillo :wink:
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Smarco
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Smarco » 22 ott 2019 11:51

Vietti Ravera 2016: purtroppo provato in fretta e furia in azienda, grande vino, probabilmente prenderà 100 punti da Galloni... mi ci gioco 2 euro.
Sono curioso di vedere cosa faranno con il Monvigliero...
Acquisto: solo da persone con feed o conosciute
ORSO85
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda ORSO85 » 22 ott 2019 11:52

Sabato ci siamo ritrovati insieme a diversi forumisti alla Baita d’Oro a Cervarezza per passare un pranzo spensierato insieme. Grazie a Lanathewall per aver pensato a gran parte dell’organizzazione e a tutti i presenti per la piacevole compagnia.

Aperitivo – Salame, insalata di funghi porcini
Champagne Delamotte Brut
Metodo Classico del quale non ricordo il nome (ahimè…. L’età avanza)
DP 1993 (bevuto da solo come benvenuto)

Primi – risotto ai funghi, tortelli di patate con soffritto
Sassicaia 1996
Sassicaia 1998
Sassicaia 2005 MG

Secondi – cinghiale con polenta, costolette d’agnello con patate arrosto, funghi fritti
Sassicaia 2009
Sassicaia 2011
Sassicaia 2013
Sassicaia 2014
Sassicaia 2015 MG
Sassicaia 2016

Dolci misti
Tal Luc Lis Neris

Eravamo in 14 se la memoria non mi inganna, le bottiglie erano tutte in quantità 2x o MG tranne che per le annate 1996 – 1998 – 2009 – 2011

Bella bevuta e ottima compagnia, finalmente si è dato un volto a tante persone, la cosa più bella è trovarsi a tavola con diversi “sconosciuti” e sentirsi a proprio agio, parlare del più e del meno come fossimo nel salotto di casa.
Giornata per me molto didattica ed esperienza che credo rimarrà unica per me, arricchita da gente piacevolissima, assolutamente da rifare.

Più tardi metto alcune mie impressioni ma le note sui vini le lascio ai più esperti, io sto imparando :mrgreen:
[email protected] - https://www.instagram.com/tanadelvino/
Non spedisco il venerdì per evitare di lasciare il vostro vino in deposito dai corrieri.
Spedisco il giorno successivo alla visualizzazione del pagamento, consegna in 24/48h.
Biavo
Messaggi: 993
Iscritto il: 11 nov 2016 12:46
Località: Parma

Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Biavo » 22 ott 2019 12:45

ORSO85 ha scritto:Sabato ci siamo ritrovati insieme a diversi forumisti alla Baita d’Oro a Cervarezza per passare un pranzo spensierato insieme. Grazie a Lanathewall per aver pensato a gran parte dell’organizzazione e a tutti i presenti per la piacevole compagnia.

Aperitivo – Salame, insalata di funghi porcini
Champagne Delamotte Brut
Metodo Classico del quale non ricordo il nome (ahimè…. L’età avanza)
DP 1993 (bevuto da solo come benvenuto)

Primi – risotto ai funghi, tortelli di patate con soffritto
Sassicaia 1996
Sassicaia 1998
Sassicaia 2005 MG

Secondi – cinghiale con polenta, costolette d’agnello con patate arrosto, funghi fritti
Sassicaia 2009
Sassicaia 2011
Sassicaia 2013
Sassicaia 2014
Sassicaia 2015 MG
Sassicaia 2016

Dolci misti
Tal Luc Lis Neris

Eravamo in 14 se la memoria non mi inganna, le bottiglie erano tutte in quantità 2x o MG tranne che per le annate 1996 – 1998 – 2009 – 2011

Bella bevuta e ottima compagnia, finalmente si è dato un volto a tante persone, la cosa più bella è trovarsi a tavola con diversi “sconosciuti” e sentirsi a proprio agio, parlare del più e del meno come fossimo nel salotto di casa.
Giornata per me molto didattica ed esperienza che credo rimarrà unica per me, arricchita da gente piacevolissima, assolutamente da rifare.

Più tardi metto alcune mie impressioni ma le note sui vini le lascio ai più esperti, io sto imparando :mrgreen:


Alcune mie impressioni:

DOM PERIGNON 1993: sulle vecchie annate non mi delude mai, colore parecchio carico, bolla molto tenue, uno champagne quasi da meditazione.

Sassicaia

1996 preso probabilmente all'apice, con un colore un pò scarico, vino che vorrei bere davanti ad un caminetto, per me ottimo
1998 colore e freschezza quasi irreali considerando l'età, vino da podio di giornata
2005 decisamente gastronomico, piaciuto a tutti
2009 per me abbastanza deludente (a sorpresa), un pò cotto?
2011 perfetto, nonostante l'annata su cui non avevo una grande fiducia. Podio
2013/2016 li metto sullo stesso piano perchè entrambi sono vini con una grande acidità e con un futuro roseo davanti. Saranno grandi.
2014 delusione (attesa)
2015 per me compone il trittico del podio. Probabilmente con un grande futuro, ma già godibilissimo ora.


Bellissima giornata, grazie agli organizzatori.
giacomo
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda giacomo » 22 ott 2019 14:33

A mio avviso


2014 non sembra nemmeno un sassicaia.
1998 spettacolare
2005 a mio avviso difettava di una mancanza di tensione acida che ne allarga il sorso

Compagnia forumista ottima e cibo di livello adeguato, specie i porcini fritti

Un grazie speciale a lanathewall ed a Orso85 per l’organizzazione
"L'importante e' prendere la palla al balzo", come disse il castratore di canguri.

...strano mondo il nostro: c'è chi mette il blu-diesel nell'auto, e mc-chiken nel corpo...
landmax
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda landmax » 22 ott 2019 15:59

SommelierSardo ha scritto:
maxer ha scritto:
SommelierSardo ha scritto:Se segui scrupolosamente le indicazioni di Alessandro circa il servizio dei suoi rossi, ti si proporrà un vino molto più composto, equilibrato e che invoglia il sorso...

..... e cioè ?

Rivela l' arcano anche a noi !

Grazie :D


Scusate, non volevo essere criptico...
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Stappata e scolmata la bottiglia per tempo, servizio sui 15°C cercando in qualche modo di non farlo riscaldare (dentro/fuori con un secchiello, oppure una copertina refrigerata). Il vino trova un equilibrio tutto suo a quella temperatura, con la parte alcolica tenuta a bada senza permettere al tannino di essere prevaricante.
Anche i rossi della degustazione cui ho partecipato sono stati serviti a (circa) quella temperatura, mentre i bianchi un po' sotto (8-10%), ma questi ultimi hanno molto beneficiato, in termini di integrazione alcolica, dall'aumento di temperatura con la permanenza nel bicchiere... il che conferma la teoria (non mia, ma che condivido) che il delta di temperatura di servizio tra bianchi e rossi dovrebbe essere ridotto notevolmente rispetto a quanto si è soliti fare.
Ziliovino
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda Ziliovino » 22 ott 2019 16:27

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Champagne Brut Nature - Assailly. Limonoso, tagliente e bello secco, col tempo qualche leggero accenno di ossidazioni come frutta secca, piaciuto.

Macon-Peronne 2017 - Ramonet. Fiori bianchi e nocciola verde bella decisa, qualche refolo di resine, sorso fresco ma di buona grassezza, ancora giovanissimo ma piacevole.

Champagne Blanc de Noir Vieille Vignes Extra Brut - Pinot-Chevauchet. Da 100% Meunier, non tradisce le sue origini con bolla e bocca rustiche, è comunque Champagne di buon carattere e piacevolezza con buona struttura e naso fragrante di pera ed un poco di yogurt.  

Bandol Rosé 2016 - Domaine Tempier. E' un campo di fiori, poi ribes e pesche, sorso di buon equilibrio tra struttura e freschezza, 14 gradi alcol assolutamente non pervenuti, ancora giovane. Direi proprio ottima bevuta.

Friuli Colli Orientali Chardonnay 2014 - Miani. Da magnum. Frutta gialla, burro e vaniglia, che saranno forse banali ma qui cesellati e nitidi che non possono non piacere, poi pera williams matura, sorso ovviamente grasso ma sostenuto da sufficiente freschezza, gli manca l'allungo dei grandi ma avercene... 

Verduno Pelaverga 2018 - Burlotto. E' sempre lui, parte con la ciliegia fresca ed il pepe bianco, per poi far esplodere la gran speziatura, ha sempre il suo fascino e facilità di beva.

Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2013 - Tiezzi. Da magnum. Anche visto il formato temevo l'infanticidio ed invece è già godibile(*). Il profilo è inizialmente piuttosto scuro sia nel frutto che nella spezia, piuttosto aperto, col tempo tende a schiarirsi ma non troppo, sorso piacevole, tannino ben presente ma levigato, gli manca comunque l'allungo e la profondità, che vista la buona annata era lecito aspettarsi...

(*)piccola considerazione: da amante dei vini invecchiati, o maturi che dir si voglia, mi sto accorgendo ogni giorno di più come spesso sia molto meglio rischiare e stappare queste bottiglie (mi riferisco soprattutto a vitigni da invecchiamento come sangiovese e nebbiolo) rischiando un vino troppo giovane, ma molto spesso già godibile, piuttosto che aspettare quel giorno di troppo e trovare un vino magari ancora buono, ma che lascia la sensazione di essersi persi già qualcosa...

Barbaresco Pajé 2007 - Roagna. Tanto fungo e glutammato, sembrava avere almeno vent'anni di più... gran peccato.  

Barolo Le Vigne 2013 - Luciano Sandrone. Energico e vitale, l'eleganza è come sempre il suo marchio di fabbrica, serio e solare al contempo, il tannino fitto-fitto consiglia di attendere ancora. Molto buono, ma perde il confronto diretto con Rostaing.

Cote-Rotie Ampodium 2016 - Rostaing. Ovviamente giovanissimo, spara mirtilli e frutti di rovo a go-go, poi spezia dolce ed una bella nota di erbe aromatiche, anche qui bella bocca energica ed in divenire.

Sauternes 1998 - La Tour Blanche. Parte sull'albicocca, sia bella matura che secca, frutta candita, bello definito e cristallino, poi pian piano arriva lo zafferano, prima in polvere poi il "risotto alla milanese" prende il sopravvento, mai sentito così intenso e definito. Sorso di dolcezza piuttosto misurata che chiede a gran voce formaggi più che dessert, con un cenno di tannino sul finale a pulire. Forse la monotonia dello zafferano lo penalizza un poco ma a me è piaciuto.
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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda eno » 22 ott 2019 23:51

[quote="giacomo"]A mio avviso


2014 non sembra nemmeno un sassicaia.
1998 spettacolare


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Re: Si bevve d'Ottobre

Messaggioda piergi » 23 ott 2019 13:15

Cautiero-Piedirosso 2016
Vino che fa della immediatezza e della rusticità del sorso la sua arma maggiore. Non è tuttavia una beva banale, con il suo corredo di pepe nero e fruttino rossi.
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