recenti tracannate:
Sancerre Francois Cotat 2013 le monts damnesal naso è un tripudio di profumi, un percorso in una campagna fatta di agrumeti, erbe officinali, sambuco, albicocchi..è un viaggio fatte di tappe, di fermate improbabili, spuntano deboli note di resina calda e di crosta di formaggio..all'assaggio mostra tutta la sua gioventù, non muscolare, ma adolescenziale, dritta, agile..non ci sono sprint, è una gara di fondo, gestita in maniera magistrale..bomba pazzesca a un prezzo che ritengo essere molto buono per quello che ci si ritrova nel calice.
Affiscnante la storia dei due cugini...
domaine giller, thevenet - viré clessé quintaine 2013Chardonnay di razza a un prezzo senso senso..pasticceria secca e frutta gialla candita al naso..in bocca è materia e leggiadria al tempo stesso..non un campione di lunghezza ma ripaga con una freschezza citrina che invoglia la beva..per niente esile ma di buona presenza a centro bocca..buono davvero, non riuscivo a smettere di berlo..veramente top
francois secondé, champagne grand cru, 2/3 pinot noir 1/3 chardonnay (vigne di 40 anni, 30% vino di riserva del 82)austero, ossidativo, sentori di frutta caramellata, china, bolla che perde un po' troppo il vigore col passare dei minuti, ma niente da dire sul resto..al palato si mostra coerente, di buon allungo e con una bella retro di mandorle e pasta frolla. davvero molto interessante
Michel genet - champagne GC - Vintage 2012 bdbRuffiano come un gatto che vuole coccole
scherzi a parte, molto classico, forse troppo per i miei gusti, ma come non elogiare un vino che non ha mezza sbavatura? bolla definita, fine, un'acidità ficcante, un profumo maestoso di frutti gialli, con note gessose nette ad aggiungere profondità.
Valentini trebbiano 2012solo i vini del maestro possono far sembrare "normali" le due bolle sopra citate..non voglio fare paragoni, ci mancherebbe, ma questa bottiglie è stata bevuta in sequenza dopo le ultime due di cui sopra..e in buona sostanza le ha spazzate via..ormai non so quante ne ho bevute di 2012 forse una decina dall'uscita..che bello vedere l'evoluzione di questo vino..così scontroso e largo all'uscita, più bilanciato ed elegante col passare degli anni..conserva quella sua vena cicciotta, di sostanza, ma pian piano migliora in beva, i profumi si fanno più gentili, sussurrati, mutano verso note più fresche, di zenzero ed erbe aromatiche..del sentore marcato di caffè che si avvertiva in gioventù adesso ne riconosco solo un accenno, che rimane ben presente ma che lascia spazio ad un ventaglio di aromi variegati e complessi..in bocca diventa chiaro che il potenziale di questo vino si è mostrato ad oggi solo in superficie..persistenza da campione, e freschezza che non teme nemmeno una bella ricotta di capra stagionaterrima...veramente buono (pagato 50 euro all'uscita...se ci penso mi viene da spaccarmi la testa da solo per non averne comprato 4 cartoni).
Barbera giacomo conterno 2012anomala, come sempre..non c'entra niente col resto della denominazione..il secondo arriva quinto..spettacoloso quelle note ematiche che avverto ogni volta in questo vino..è un ematico che con l'ossigenazione si trasforma in ruggine..l'austerità è bilanciata da un bel corredo di spezie e da un frutto rosso croccante che ne allieta il sorso..di questo vino adoro il suo contrasto..riesce ad essere tanto facile quanto complesso.