Champagne Tradition Brut - Gimonnet-Gonet. sb. 02/2018. Fresco ed elegante, acidità sul tagliente quanto basta, bella bollicina, profilo floreale da classico BdB, direi davvero un ottimo aperitivo nella sua semplicità e piacevolezza.
Champagne Ma Cuvée Maison Extra Brut - Charles Dufour. Speculare al precedente, è Champagne da amanti delle ossidazioni (comunque piuttosto misurate in questa cuvée), bollicina più irruenta, sorso fresco e leggero.
Sancerre Le Petit Chemarin 2014 - Francois Crochet. Parte bello floreale, pera, sorso di impatto grasso rinfrescato da una bella scia acido-sapida che allunga ben bene, grande equilibrio e precisione. Per me gran bella sorpresa.
Chablis 1er cru Montée de Tonnere 2011 - Samuel Billaud. Da questo invece mi aspettavo molto di più, intendiamoci non è un cattivo vino ma pecca per me di eccessiva leggerezza al sorso, un po' vuoto a centro bocca. Dimostra comunque ancora grande gioventù.
Arbois Pupillin 2012 - Overnoy. Mi dicono che la cera lacca bianca indica Chardonnay. Parte non pulitissimo, anzi ha proprio un profilo da bio-pasdaran, anche se col tempo tende a ripulirsi, al naso scorza d'arancia e nespole, medio corpo con le caratteristiche di un macerato sulle bucce. Direi che non mi ha convinto...
Chavignol Rosé 2015 - Pascal Cotat. E' sempre un piacere ritrovare questo elegante rosato senza sbavature, di rose e ribes, dal sorso fresco e asciutto.
Champagne Special Club 2004 - Marc Chauvet. Ancora giovane, gli serve un po' di aria per aprirsi, forse fin troppo classico e pettinato, si fa piacere e non ha difetti, però forse neanche troppo carattere.
Toscana Rosé de Caspri 2018 - Fattoria di Caspri. Intenso ma un po' confuso al naso, non pulitissimo, sui frutti di rovo, sorso comunque piacevole, con un accenno di tannino sul finale. Un rosato scorbutico. Mi dicono esistano bottiglie più in forma.
Champagne La Bolorée 2012 - Roses de Jeanne (Cedric Bouchard). Questo 100% Pinot Blanc invece di carattere ne ha parecchio: elegante e cesellato come pochi, delicato e femminile, è un campo di fiori al naso, leggiadro e fragrante al sorso, datemene ancora...
Hautes Cotes nature 2017 - Domaine Dandelion. Fruttone fragolone intenso e fragrante, fresco al sorso ma senza acidità graffianti, piacevole bevuto fresco, non male per essere un Hautes-cotes (de Beaune se non ho capito male). Mostra comunque i limiti della denominazione (che finora ho riscontrato, ma ben felice di ricredermi...)
Chateau Chalon 2009 - Bertet-Bondet. Mallo di noce a gò-gò, poi mandorla, anice e finocchietto, echi torbato-iodato-marini alla Caol Ila, crema di limone, sorso fresco e asciutto, ottima bevibilità per la tipologia. Paiciuto parecchio, anche se non so mai quando stappare queste bottiglie...
Mosel Hattenheimer Wisselbrunnen Riesling Auslese 1992 - Hans Lang. Bevuto purtroppo distrattamente, lo ricordo buono, ancora in ottima forma, anche se senza grandi slanci.