zampaflex ha scritto:maxer ha scritto:zampaflex ha scritto:..... La politica non c'entra nulla.
E' stato esclusivamente un fenomeno di mercato .....
Ma basta con questo mercatismo esasperato !
Una vera società liberale DEVE E SA REGOLARE il mercato, non lo subisce supinamente.
Senza aver paura di essere accusata di statalismo, che è tutt' altra cosa, anch' essa certamente negativa.
E l' ex-presidente della Provincia di Treviso e poi Ministro dell' Agricoltura e poi presidente della Regione Veneto, assoluto protagonista per quasi vent' anni della politica vinicola veneta, è stato un certo Luca Zaia (nato a Conegliano), o no ?
Ahem... In una società liberale è il mercato che si incarica di sanzionare le distorsioni tra domanda e offerta, fino a trovare il punto di equilibrio.
Chi partecipa alle commissioni delle DOC?
(Premessa : cos' è questo "Ahem ..." ???
Ma per te, la differenza fra 'liberale' è 'liberista', proprio zero, ehh ... (Renzi ti ha veramente rovinato : ma io ci spero ancora che tu possa 'rinsavire', passata la sbornia. Ti concedo due o tre anni, non di più ...
)
..... non ho fatto alcun riferimento alle commissioni delle DOC, se rileggi.
Ho parlato delle leggi e delle regolamentazioni nazionali e regionali (in questo caso del Veneto) per l' agricoltura e la viticoltura in particolare, di cui Zaia con il suo curriculum è stato l' indiscusso protagonista.
E i risultati sono sotto gli occhi di tutti : spesso a prima vista cervellotici, ma che alla fine hanno lasciato mano assolutamente libera ai produttori e soprattutto alle grandi aziende. E perdipiù non rispettosi delle caratteristiche e della storia dei territori, per non parlare dei danni chimici a popolazione, terreni, uve, vino, consumatori.
E per quello che conosco meglio, non solo in Veneto o Friuli, ma in Piemonte, Lombardia, Trentino, Emilia Romagna, Toscana.
Errori su errori, per incompetenza ma spesso e volentieri per favorire interessi particolari.
Se per te questo è un modo di agire LIBERALE accettabile, magari aprendo le braccia e sospirando "ma questo è il mercato, bellezza !" o peggio (come credo) essendone fermamente convinto, non ci siamo
Ma la Francia con la sua storia, non ci ha insegnato proprio niente dal punto di vista enologico in senso lato ?
Non sarà certo la perfezione, ma un esempio da cui copiare gli spunti migliori certamente sì.