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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 03 apr 2019 10:07
da BarbarEdo
Per ragioni di lavoro mi son trovato un paio di giorni a Vercelli. L'idea era di approfittarne per una visita a qualche produttore dell'alto Piemonte: facile a dirsi, quasi impossibile a farsi. Per qualche coincidenza astrale, pur avvisando con buon anticipo, non c'era modo di visitare alcuna cantina, né di assaggiare nulla. Piccolo elenco dei "due di picche": da Antoniolo si preparavano per il Vinitaly, Antoniotti padre e figlio stavano andando a vedere l'incendio che minacciava le loro vigne (ci mancherebbe...), Iaretti non è ancora uscito con la nuova annata e delle vecchie non stappa nulla (capisco...), Franchino, Baldin, Petterino, Patriarca erano impegnati tutto il giorno a qualunque ora o avevano la cantina in ristrutturazione (comprensibile...). Colombera e Garella irrintracciabili.
Sconsolato, vado all'enoteca regionale di Gattinara, nella speranza di consolarmi con un bicchiere... Eh, no, non si può perché la sala degustazioni è in ristrutturazione. Oooook.
Presa una per una, ogni motivazione è assolutamente legittima e comprensibile, peraltro credo che per un produttore la parte dell'accoglienza sia un "di più" a cui non è tenuto per forza. Il suo lavoro è un altro.
Però se penso, non dico alla Langa, ma anche "solo" al Monferrato, c'è un abisso in fatto di organizzazione rivolta al turismo enogastronomico. E non solo per la poca disponibilità alle visite...
Comunque, alla fine trovo provvidenzialmente un gentilissimo Luca Calligaris che scende dai bricchi apposta per la mia visita.
Luca è un uomo pratico, modesto e simpatico con cui fa davvero piacere fare quattro chiacchiere. Conduce alcuni piccoli appezzamenti di vigne più o meno vecchie, spesso molto ripide e non meccanizzabili. Si fa un gran mazzo.
Sì assaggia:
Rosato "Rosa di Martina" 2018
8-9 ettolitri tirati per salasso dalla vasca del Coste del Sesia. Buccia di cipolla. Profumi tenui sulla frutta gialla, appena un filo di "saponetta", acidità più che presente ma i 14° su un rosé scaldano troppo la bocca e stancano. Non molto piaciuto.

Vino rosso da tavola "Rosso di Sara" 2017
50% nebbiolo, 50% altre uve locali: uva rara, vespolina, neretto.
Pensato come vino da tavola, fatto con le vigne più in basso, più giovani. Fa un anno in tonneau per smorzare i tannini ed essere pronto prima. Profumi intensi di frutta scura e spezie (pepe, chiodi di garofano), appena un filo di dolcezza da rovere al naso. Bocca strutturata, piacevolmente tannica. Vino per nulla banale, materia non da "base", seppur un po' rustico. 6€ in cantina: piaciuto.

Assaggio da vasca: "Rosso di Sara" 2018: capisco perché l'anno di tonneau. Naso ancora vinoso e selvatico, in bocca tannino e acidità pulsanti e bisognosi di una sosta in legno.

Coste del Sesia 2015
Nebbiolo. 24 mesi in botte grande. Aperto e floreale, intenso, molto nebbiolesco. Frutto non preponderante, equilibrato con le parti aromatiche più fini. Bocca ancora indietro nell'affinamento del tannino, ma già abbastanza godibile. Piaciuto molto, specie in prospettiva. 12€, ottimo rapporto Q/P.

Gattinara 2015
36 mesi in botte, macerazioni di 3 settimane.
Rispetto al Coste, profumi più lenti ma con un quid di eleganza in più, soffusi, si apre piano ma è più ampio e complesso. Bocca non approcciabile al momento, per massa tannica irrisolta e acidità slegata. Da attendere, molto, con fiducia.

Gattinara Riserva 2012
Granato. Subito poco espressivo (bottiglia stappata al momento), poi parte lentamente su un frutto più dolce, di marca '12, con ciliegia, bon bon alla violetta, rosa appena appassita, tabacco. Vino che cresce nel bicchiere, credo anche più in là del poco tempo che ho potuto concedergli. In bocca è finissimo, già risolto, vellutato, sapido e pieno. Una bellissima interpretazione di annata calda. Molto, molto piaciuto. A 22€ son pochi i laghetti a quel livello.

Bella persona, bei vini. Consigliato!

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 03 apr 2019 12:52
da Spectator
..Quoto ,quanto detto x il Coste Sesia e il Gattinara ris..assaggiati qualche mese fa.Nel caso..il prodotto interessi,..citofanare Roland.

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 03 apr 2019 14:07
da Nexus1990
Lacrima di Morro d'Alba "Orgiolo" Marotti Campi 2016
Sempre una certezza ad un prezzo più che giusto, grande bevibilità, ma lo ricordavo meglio: saranno le escursioni enologiche langarole che stanno elevando le mie pretese :P
Nebbiolo "Gavarini" Elio Grasso 2017
Buono buono, forse il miglior Nebbiolo 2017 bevuto, o meglio il più "pronto" tra quelli provati. Ad esempio Parusso 2017 L'ho trovato superiore per complessità ma ancora un po' "spigoloso", questo invece scende che è un piacere.

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 03 apr 2019 15:04
da gbaenergiaeco10
Jules Desjourneys, Macon Verzé 2015

Bono assai, frutta gialla, nocciole, toni balsamici, una timida nota di finocchietto selvatico..in bocca è freschezza e materia, sensazioni vagamente piccanti accarezzano il palato in chiusura..secco, sapido, con rimandi vegetali e di erba umida..grande persistenza, e grande allungo..vorresti lasciarlo nel calice per farti accompagnare in quel meraviglioso viaggio di profumi preannunciato non appena la temperatura si alza lievemente...ma non ce la fai, un sorso chiama l'altro..favoloso

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 03 apr 2019 15:16
da gbaenergiaeco10
Taste Alto Piemonte in quel di novara

Il rosato di nervi 2018 dovrebbe essere la prima annata siglata Roberto Conterno..è un caso che sia risultato per me tra i migliori assaggi della giornata? Forse è solo suggestione..ad ogni modo tantissimi assaggi interessanti, dal lessona di prevostura (giocato sull'elganza del frutto) e colombera (questo un po' più legnosetto ma comunque buono), al nebbiolone 2011 il Chiosso (ma quanto cazzo sò boni i vini del chiosso??), passando per le grandi conferme firmate antoniolo, Caligaris, Franchino, Barbaglia, eccetera..il nord Piemonte è groviglio di diversità spettacolare..

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 03 apr 2019 18:30
da Luca90
BarbarEdo ha scritto:Per ragioni di lavoro mi son trovato un paio di giorni a Vercelli. L'idea era di approfittarne per una visita a qualche produttore dell'alto Piemonte: facile a dirsi, quasi impossibile a farsi. Per qualche coincidenza astrale, pur avvisando con buon anticipo, non c'era modo di visitare alcuna cantina, né di assaggiare nulla. Piccolo elenco dei "due di picche": da Antoniolo si preparavano per il Vinitaly, Antoniotti padre e figlio stavano andando a vedere l'incendio che minacciava le loro vigne (ci mancherebbe...), Iaretti non è ancora uscito con la nuova annata e delle vecchie non stappa nulla (capisco...), Franchino, Baldin, Petterino, Patriarca erano impegnati tutto il giorno a qualunque ora o avevano la cantina in ristrutturazione (comprensibile...). Colombera e Garella irrintracciabili.
Sconsolato, vado all'enoteca regionale di Gattinara, nella speranza di consolarmi con un bicchiere... Eh, no, non si può perché la sala degustazioni è in ristrutturazione. Oooook.
Presa una per una, ogni motivazione è assolutamente legittima e comprensibile, peraltro credo che per un produttore la parte dell'accoglienza sia un "di più" a cui non è tenuto per forza. Il suo lavoro è un altro.
Però se penso, non dico alla Langa, ma anche "solo" al Monferrato, c'è un abisso in fatto di organizzazione rivolta al turismo enogastronomico. E non solo per la poca disponibilità alle visite...
Comunque, alla fine trovo provvidenzialmente un gentilissimo Luca Calligaris che scende dai bricchi apposta per la mia visita.
Luca è un uomo pratico, modesto e simpatico con cui fa davvero piacere fare quattro chiacchiere. Conduce alcuni piccoli appezzamenti di vigne più o meno vecchie, spesso molto ripide e non meccanizzabili. Si fa un gran mazzo.
Sì assaggia:
Rosato "Rosa di Martina" 2018
8-9 ettolitri tirati per salasso dalla vasca del Coste del Sesia. Buccia di cipolla. Profumi tenui sulla frutta gialla, appena un filo di "saponetta", acidità più che presente ma i 14° su un rosé scaldano troppo la bocca e stancano. Non molto piaciuto.

Vino rosso da tavola "Rosso di Sara" 2017
50% nebbiolo, 50% altre uve locali: uva rara, vespolina, neretto.
Pensato come vino da tavola, fatto con le vigne più in basso, più giovani. Fa un anno in tonneau per smorzare i tannini ed essere pronto prima. Profumi intensi di frutta scura e spezie (pepe, chiodi di garofano), appena un filo di dolcezza da rovere al naso. Bocca strutturata, piacevolmente tannica. Vino per nulla banale, materia non da "base", seppur un po' rustico. 6€ in cantina: piaciuto.

Assaggio da vasca: "Rosso di Sara" 2018: capisco perché l'anno di tonneau. Naso ancora vinoso e selvatico, in bocca tannino e acidità pulsanti e bisognosi di una sosta in legno.

Coste del Sesia 2015
Nebbiolo. 24 mesi in botte grande. Aperto e floreale, intenso, molto nebbiolesco. Frutto non preponderante, equilibrato con le parti aromatiche più fini. Bocca ancora indietro nell'affinamento del tannino, ma già abbastanza godibile. Piaciuto molto, specie in prospettiva. 12€, ottimo rapporto Q/P.

Gattinara 2015
36 mesi in botte, macerazioni di 3 settimane.
Rispetto al Coste, profumi più lenti ma con un quid di eleganza in più, soffusi, si apre piano ma è più ampio e complesso. Bocca non approcciabile al momento, per massa tannica irrisolta e acidità slegata. Da attendere, molto, con fiducia.

Gattinara Riserva 2012
Granato. Subito poco espressivo (bottiglia stappata al momento), poi parte lentamente su un frutto più dolce, di marca '12, con ciliegia, bon bon alla violetta, rosa appena appassita, tabacco. Vino che cresce nel bicchiere, credo anche più in là del poco tempo che ho potuto concedergli. In bocca è finissimo, già risolto, vellutato, sapido e pieno. Una bellissima interpretazione di annata calda. Molto, molto piaciuto. A 22€ son pochi i laghetti a quel livello.

Bella persona, bei vini. Consigliato!


Ciao Edo, mi spiace per la tua esperienza; una motivazione può essere che questo week end lunedì compreso c'è stato il taste alto piemonte a Novara..
In generale cmq i produttori dell'alto piemonte sono molto, molto più piccoli di quelli di langa e spesso sono da soli a fare tutto, non è facile prestarsi sempre anche alle visite. Per darvi un'idea, Gattinara che è la denominazione più grossa ha 90 ettari vitati, la meta sono di proprietà di travaglini, quasi una trentina di nervi tutti gli altri produttori si spartiscono 20 ettari... Boca ha in tutto 16 ettari vitati.
Mi sembra strano l'atteggiamento di Paride, e vero uscirà solo tra poco con la 2015 ma sono stato da lui un mesetto fa e mi ha fatto assaggiare tutto da botte.. Cantina nuova grazie a nuovo investitori e grandi novità in futuro: dall'anno prossimo oltre al Pietro uscirà anche con Gattinara Valferana, dall'omonimo cru, e Gattinara Riserva. Assaggiato da botte 2015 ottimo ma soprattutto dei 2016 che si annunciano strepitosi (uscita 2020).

Concordo con te il giudizio su Luca, concreto e anche fin troppo modesto. Il suo coste secondo me è da berne a secchiate soprattutto visto il costo. Il Gattinara 2015 l'ha fatto uscire in a ticipo visto che non aveva il 2014, la riserva 2012 è tanta roba (prima riserva che riesca a fare dopo la 2007, ci saranno in futuro 2017 e 2018).
Ps:in alto piemonte il 2012 è considerata un'annata più classica che calda, i riferime ti rispetto alla qualità delle annate sono molto diversi rispetto alle langhe

Se ripassi in zona ti Consiglio:

Per il Boca Barbaglia (cavallirio) sta lavorando benissimo (ha anche dei metodo classico buonissimi!). zona in fermento, tanti giovani che si stanno affacciando e sono ancora alle prese con le prime vendemmia, avremo novità in futuro. Dei solito noti mi ha colpito recentemente poderi garona. Per qp Davide carlone, Boca a 14 euro in cantina.

Per il Lessona sta lavorando benissimo la prevostura oltre che massimo clerico.

Per Ghemme Mazzoni e sempre il top, Francesco brigatti (a Suno) da qualche hanno oltre a un sempre ottimo motziflon fa anche un interessantissimo ghemme

A Gattinara invece i produttori bravi sono quelli. Franchino e petterino ok ma li trovo un po' seduti. Antoniolo il migliore ma il suo osso 2014 non vale la. Pena, il san Francesco 2013 è molte spanne sopra (ma io invero, da sempre lo preferisco all'osso..). Iaretti e caligaris I migliori per qp a mio avviso.

Una piccola chicca, se vi capita assaggiate il prunent, nebbiolo valli Ossola di cantine garrone(ragazzi molto bravi). E un nebbiolo di una varietà differente rispetto alle tre classiche, tipica appunto delle valli dell'ossola

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 03 apr 2019 18:36
da Luca90
Dimenticavo il sizzano di cantina comero! Bravissimo ragazzo, deve migliorare ma ha umiltà e voglia di fare le premesse ci sono tutte

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 03 apr 2019 19:59
da ale1984
Luca90 ha scritto:...


Ciao Luca, visto che mi sembri ferrato sull’argomento, che ne pensi della Torraccia del Piantavigna? Hai mai assaggiato qualche loro vino?

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 03 apr 2019 21:02
da Luca90
ale1984 ha scritto:
Luca90 ha scritto:...


Ciao Luca, visto che mi sembri ferrato sull’argomento, che ne pensi della Torraccia del Piantavigna? Hai mai assaggiato qualche loro vino?


Ciao, certo, per le dimensioni del nord Piemonte torraccia può essere già annoverato tra i "GRANDI", l'azienda è molto solida di proprietà di francoli, quelli della grappa. Sono Seri e mi sembra stiano investendo nella giusta direzione.
Tralasciando i vini minori (consiglio pero lerbaluce "erbavoglio" e la vespolina con passaggio in botte) devo dire che il loro Ghemme è molto buono, tra i migliori della denominazione. Ultimo assaggio il 2012 r nonostante fosse un po' giovincello è molto godibile, gioca su viola e liquirizia al naso, piaciuto molto insomma.
Da qualche hanno si sono lanciati anche su un Crù il vigna pellizane, prima annata 2011 credo ma non ho ancora avuto l'occasione di assaggiarlo.
Sconsiglio invece il Gattinara, per avere anche questa etichetta in lista hanno comprato l'unico appezzamento disponibile che non è proprio tra i più felici della zona.. Abbastanza infognato e male esposto. Poi son bravi e il vino esce più che bevibile lo stesso per la carità ma il. Ghemme è meglio e per il Gattinara mi rivolgo altrove

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 03 apr 2019 22:34
da ale1984
Luca90 ha scritto:
ale1984 ha scritto:
Luca90 ha scritto:...


Ciao Luca, visto che mi sembri ferrato sull’argomento, che ne pensi della Torraccia del Piantavigna? Hai mai assaggiato qualche loro vino?


Ciao, certo, per le dimensioni del nord Piemonte torraccia può essere già annoverato tra i "GRANDI", l'azienda è molto solida di proprietà di francoli, quelli della grappa. Sono Seri e mi sembra stiano investendo nella giusta direzione.
Tralasciando i vini minori (consiglio pero lerbaluce "erbavoglio" e la vespolina con passaggio in botte) devo dire che il loro Ghemme è molto buono, tra i migliori della denominazione. Ultimo assaggio il 2012 r nonostante fosse un po' giovincello è molto godibile, gioca su viola e liquirizia al naso, piaciuto molto insomma.
Da qualche hanno si sono lanciati anche su un Crù il vigna pellizane, prima annata 2011 credo ma non ho ancora avuto l'occasione di assaggiarlo.
Sconsiglio invece il Gattinara, per avere anche questa etichetta in lista hanno comprato l'unico appezzamento disponibile che non è proprio tra i più felici della zona.. Abbastanza infognato e male esposto. Poi son bravi e il vino esce più che bevibile lo stesso per la carità ma il. Ghemme è meglio e per il Gattinara mi rivolgo altrove


Ok grazie!

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 04 apr 2019 08:08
da lucastoner
Ieri sera Villa Bucci Riserva 2000 (acquistata da Wineduck qui sul forum)
Oh,sarà che sto piuttosto in fissa con la tipologia ultimamente, specialmente con qualche anno sulle spalle , ma devo dire che è davvero una gran boccia.
Colore ammaliante, sui toni dell'oro. Leggerissimamente viscoso nel bicchiere.
Al naso è nettissimo il miele , il fungo fresco e il fiore del tarassaco (non è una nota da me...ma cavolo...appena portato al naso il bicchiere, le mie sinapsi han subito associato senza dubbi il profumo dei denti di leone...o piscialetto :D )
Scaldandosi ha ancora richiami minerali e finisce sulla frutta a pasta gialla.
Bocca ancora fresca e vitale , vino che non avrà ancora tantissimo davanti, ma che è ben lungi dall'esser scollinato , anzi...per i miei gusti , è in un gran momento.

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 04 apr 2019 10:49
da zampaflex
Luca90 ha scritto:Antoniolo...il san Francesco 2013 è molte spanne sopra


Quoto. San Francesco 2013 molto buono.

Una preghiera a voi come a tutti: non è facile scoprire quali manifestazioni si tengano in giro per l'Italia a cui valga la pena di partecipare. Questa di Novara, colpa mia, non l'ho mai sentita e mi sarebbe piaciuto, avendo il weekend libero, andarvi.
Quanto ne avete voglia e tempo, postate un thread nella sezione eventi e ve ne saremo grati. :wink:

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 04 apr 2019 12:23
da Luca90
zampaflex ha scritto:
Luca90 ha scritto:Antoniolo...il san Francesco 2013 è molte spanne sopra


Quoto. San Francesco 2013 molto buono.

Una preghiera a voi come a tutti: non è facile scoprire quali manifestazioni si tengano in giro per l'Italia a cui valga la pena di partecipare. Questa di Novara, colpa mia, non l'ho mai sentita e mi sarebbe piaciuto, avendo il weekend libero, andarvi.
Quanto ne avete voglia e tempo, postate un thread nella sezione eventi e ve ne saremo grati. :wink:


Hai ragione, pensavo fosse più conosciuta come manifestazione, ma effettivamente è solo la terza edizione. Interessante perché per la prima volta è possibile assaggiare tutte le nuove annate dei produttori delle varie denominazioni dell'alto Piemonte un po' come già avviene per chianti e brunello.

Sarà mia cura procedere come hai indicato, tra aprile e maggio ci sono un paio di eventi interessanti a Gattinara ma soprattutto a Boca che quest'anno promette un'interessante mostra mercato del vino. Stasera posto!

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 04 apr 2019 14:34
da merlotto85
Freisa 2017 Rinaldi G.

Naso di frutto rosso , fiori spezie e cenni selvatici,  erbacei , in bocca fresca , il tannino c è ma non è aggressivo, bella bevibilitá..buona

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 04 apr 2019 17:17
da Ziliovino
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Serata Cab.& Me. ecco cosa ne è uscito:

Champagne Brut 2007 - Mallol-Gantois. Piacevole aperitivo, teso e cremoso, senza strafare ma semplice ed efficace.

Champagne Grande Cuvée 164éme Edition Brut - Krug. Da base 2008. Delle ultime uscite di Krug (quelle numerate, per capirci) non avevo sentito parlare troppo bene, qui invece c'è una bella energia, agrumato deciso, torrefatto il giusto, sorso teso come sempre, di gran gioventù ma convince appieno, meno ossidazione ma penso basterà solo dargli tempo. Con una mano sul cuore ed una sul portafogli resta il mio Champagne preferito in assoluto...

Toscana Sassosolo 2014 - I Luoghi. L'outsider della serata (a me sconosciuto) ha convinto in pieno: aperto e fruttato, bella spezia, con una liquirizia che al sorso si fa purissima e bella netta, ovviamente ancora giovane, sorso di buona freschezza, tannino che graffia al punto giusto.

Vin de Pays de l'Hérault 1997 - Mas De Daumas Gassac. Da cab. all'80% dal sud della Francia, e si sente nei toni più caldi al naso ed avvolgenti al sorso, seppur senza risultare svaccato, convince però meno di un 2006 bevuto poco tempo fa e molto meno sudista.

Pauillac 2001 - Chateau Lynch-Bages. Molto elegante, vellutato, si apre sulla spezia, arriva poi il frutto e dandogli tempo un gran bel balsamico, pecca però decisamente in lunghezza, un buon vino, ma gli manca l'affondo dei fuoriclasse, e visti blasone e prezzo credo sia lecito chiedere qualcosa in più.

Napa Valley Oakville Cabernet Sauvignon 1997 - Robert Mondavi. Qui ti accoglie da subito la frutta scura abbondante, immediato, spezie dolci, ricco al sorso, appagante e integro, c'è un po' di tannino da legno, nel complesso risulta comunque convincente, anche solo per l'integrità. Col tempo tende però ad appiattirsi sul frutto.

Santa Cruz Mountains Cabernet 1995 - Ridge Vineyards. All'opposto del precedente è fresco e teso, ciliegia turgida, frutta fresca, appena aperto quasi scontroso, trova equilibrio con l'ossigenazione. Californian Fruit Bomb? No thanks...

Rheingau Hattenheimer Wisselbrunnen Riesling Spatlese 1998 - Weingut Hans Lang. Molto più asciutto del previsto, raro caso di teutonico senza infamia e senza lode, l'integrità/vitalità è l'unico punto a favore, ma ad un riesling krukko lo si da per scontato.

Doveva esserci anche lo special guest Masseto, ma è stato rinviato ad altra data per problemi tecnici, vista l'ingombrante assenza avevo paura mi stancassero, invece è stata una bella serata, peperonata free alla fine dei conti, e devo dire che i vecchi californiani fino ad oggi non mi hanno ancora deluso, anzi... peccato non sia facile trovarli in Italia, e a prezzi umani.

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 04 apr 2019 17:31
da Alberto
Ziliovino ha scritto:Rheingau Hattenheimer Wisselbrunnen Riesling Spatlese 1998 - Weingut Hans Lang. Molto più asciutto del previsto, raro caso di teutonico senza infamia e senza lode, l'integrità/vitalità è l'unico punto a favore, ma ad un riesling krukko lo si da per scontato.

Tu quoque.

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 04 apr 2019 18:02
da Luca90
zampaflex ha scritto:
Luca90 ha scritto:Antoniolo...il san Francesco 2013 è molte spanne sopra


Una preghiera a voi come a tutti: non è facile scoprire quali manifestazioni si tengano in giro per l'Italia a cui valga la pena di partecipare. Questa di Novara, colpa mia, non l'ho mai sentita e mi sarebbe piaciuto, avendo il weekend libero, andarvi.
Quanto ne avete voglia e tempo, postate un thread nella sezione eventi e ve ne saremo grati. :wink:


Fatto! Nella sezione eventi ho pubblicato i principali incontri che si terranno a Boca in concomitanza con la mostra, appena mi informo e ne saprò di più pubblico anche i dettagli degli eventi che stanno organizzando a Gattinara l'ultimo week end di maggio

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 04 apr 2019 19:27
da zampaflex
Luca90 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Luca90 ha scritto:Antoniolo...il san Francesco 2013 è molte spanne sopra


Una preghiera a voi come a tutti: non è facile scoprire quali manifestazioni si tengano in giro per l'Italia a cui valga la pena di partecipare. Questa di Novara, colpa mia, non l'ho mai sentita e mi sarebbe piaciuto, avendo il weekend libero, andarvi.
Quanto ne avete voglia e tempo, postate un thread nella sezione eventi e ve ne saremo grati. :wink:


Fatto! Nella sezione eventi ho pubblicato i principali incontri che si terranno a Boca in concomitanza con la mostra, appena mi informo e ne saprò di più pubblico anche i dettagli degli eventi che stanno organizzando a Gattinara l'ultimo week end di maggio

:D

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 07 apr 2019 07:22
da vinotec
...ieri sera a casa di mio figlio piccolo:
- CHAMPAGNE RUINART: bello, suadente, non tagliente, con un fondo di crosta di pane inconfondibile; morbido quanto basta , va giù che è un piacere: :D :D :D :D
-TIGNANELLO 2013: naso che ti ribalta appena lo avvicini al bicchiere; un effluvio di profumi da perderci la testa. In bocca poi, una bomba atomica; pronto da bere, ma con aspettative di lunga vita; tannini piacevolmente già abbastanza risolti, retrogusto catramoso piacevole ed una lunghezza incredibile per un tignanello...l'annata aiuta molto: :D :D :D :D :D

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 07 apr 2019 09:48
da Ludi
Fine settimana a Malaga; vini secchi non esaltanti, specie i rossi, troppo segnati dal legno; molto meglio i bianchi da Moscatel, minerali, quasi affumicati. Buoni i Moscatel dulce, goduriosi al punto giusto, specie quello fatto insieme da Ordonez e Kracher.

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 07 apr 2019 09:54
da simone.dg7
Fernand Thill tradition: è la dimostrazione che per bere bene non per forza bisogna spendere molto. Mi ha veramente colpito lo champagne di questo piccolo produttore. Floreale con note fruttate, una bolla sottile e persistente.
Ps se lo giudicate dall’etichetta non lo berrete sicuramente :mrgreen:

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 07 apr 2019 10:40
da Kalosartipos
Tipologia poco frequentata su questi lidi, questo è un prodotto ben fatto, ancora fresco, floreale e verticale dopo due anni e mezzo dalla vendemmia, costa il giusto e si beve con piacere..

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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 07 apr 2019 11:22
da vinogodi
...dicevamo , Perbellini ...ieri . Fra le migliori proposte culinarie dell'anno , da ritornarci. Pasticceria finale da urlo , ma tutto il percorso mangereccio è stato splendido .
Cosa abbiamo bevuto?
- Preaperitivo di saluto : Doppia bottiglia di Champagne Albert Le Brun : straapprezzato da tutti con parecchi bis :D :D :D :)
1a Batteria :
- Dom Perignon 2009 :D :D :D :) ++
- Cuvée jadis Millesimé 2007 Caillez Lemaire :D :D :D :D
- Egly Ouriet Millesimato 2005 :D :D :D :D :)

2a Batteria :
- Chablis Grand Cru 2012 Vaudesir William Fevre :D :D :D :D (veramente buono)
- Chassagne Montrachet Boudriottes 1er Bruno Colin 2012 :D :D :D :D :)
- Trebbiano 2001 Valentini :D :D :D :D +++

3a Batteria :
- Corton Grand Cru 2011 Tollot Beaut :D :D :D :D
- Barbaresco Vecchie Viti "Montefico" 2011 Roagna :D :D :D :D
- Barolo 2011 Cerretta Conterno :D :D :D :D :)

Finale :
- Mosel Riesling Auslese 2016 Euchariusberg Kerttnacher falkenstein :D :D :D :)
- Mosel Riesling Auslese GoldKapsel Kaseler Nies'chen 2016 Alte Reben Fab.n°3 Erben (da Asta) :D :D :D :D :)

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 07 apr 2019 12:09
da Ale Lenzi
Qualche nota sullo Chassagne Boudriotte di Bruno Colin (ne ho un paio in cantina)? Dal faccinometro mi pare sia piaciuto un bel po...

Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Inviato: 07 apr 2019 17:45
da maxer
vinogodi ha scritto:...dicevamo , Perbellini ...ieri . Fra le migliori proposte culinarie dell'anno , da ritornarci. Pasticceria finale da urlo , ma tutto il percorso mangereccio è stato splendido .
Cosa abbiamo bevuto?
- Preaperitivo di saluto : Doppia bottiglia di Champagne Albert Le Brun : straapprezzato da tutti con parecchi bis :D :D :D :)
1a Batteria :
- Dom Perignon 2009 :D :D :D :) ++
- Cuvée jadis Millesimé 2007 Caillez Lemaire :D :D :D :D
- Egly Ouriet Millesimato 2005 :D :D :D :D :)

2a Batteria :
- Chablis Grand Cru 2012 Vaudesir William Fevre :D :D :D :D (veramente buono)
- Chassagne Montrachet Boudriottes 1er Bruno Colin 2012 :D :D :D :D :)
- Trebbiano 2001 Valentini :D :D :D :D +++

3a Batteria :
- Corton Grand Cru 2011 Tollot Beaut :D :D :D :D
- Barbaresco Vecchie Viti "Montefico" 2011 Roagna :D :D :D :D
- Barolo 2011 Cerretta Conterno :D :D :D :D :)

Finale :
- Mosel Riesling Auslese 2016 Euchariusberg Kerttnacher falkenstein :D :D :D :)
- Mosel Riesling Auslese GoldKapsel Kaseler Nies'chen 2016 Alte Reben Fab.n°3 Erben (da Asta) :D :D :D :D :)

Punto 1 : è proprio guarito (quando c' è il fisico ...) / vedasi thread "Sfiga"

Punto 2 : konkordo sui vini, forse mezza faccina in meno per il Montrachet Bruno Colin e mezza in più per lo Champagne di Caillez Lemaire (per me una vera sorprendente scoperta)

Punto 3 : da precisare che l' incontro si è svolto al "Ristorante Perbellini" di Isola Rizza, gestito dall' ex-moglie di Giancarlo, ora a Verona a "Casa Perbellini".
Paola Secchi, con il 36enne chef Baldissarutti, ci ha proposto il nuovo squisito menu-degustazione di primavera ('Assolo') di particolare raffinatezza, ricco dei profumi di erbe aromatiche, coltivate in proprio.
Stella Michelin meritatissima, oltre che per la cucina, anche per il servizio inappuntabile e mai oppressivo, l' eleganza e la classe della location arredata in stile tradizionale senza quelle soluzioni estreme che ormai vanno di moda. Una seconda stella può essere pronosticabile.
Dimenticavo : un rapporto q/p assolutamente splendido. Il che non guasta mai :D