COSA BEVIAMO AD APRILE?

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littlewood
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda littlewood » 18 apr 2019 12:28

gbaenergiaeco10 ha scritto:lucien aviet melon a queue rouge 2016

Un vino defaticante, perfetto per lasciarsi alle spalle una giornata (o una settimana? ) Impegnativa..a un naso floreale si aggiungono note di pasticceria secca e pompelmo maturo..in bocca è una katana giapponese, acidità rinfrescante e lieve calore alcolico che veicola al naso toni vegetali e di zenzero candito..secco, con un finale notevole, e una propensione alla tavola da fare impallidire Chianti e Champagne...alla fine di una lunga giornata è esattamente ciò che serve.

Esencia Rural De Sol A Sol Airen Natural 2011 - Bodega Bruno Ruiz
Dunque, acetica un po' spinta ma con una temperatura di servizio un po' più bassa di quella prevista per gli "Orange",si tiene a bada senza problemi. Parliamo del naso: di una complessità pazzesca, noci tritate, mirto, miele caldo, resina, pinoli tostati, fruttini rossi disidratati..molto dinamico, cangiante, all'assaggio è sapido, con un tannino accennato e disteso.
È un vino di sostanza, non adatto a chi cerca sempre pulizia olfattiva e finezza gustativa..ma per chi è alla ricerca del suo vino, per quelli che esplorano senza paraocchi per cavalli, ne pregiudizi inutili, questa potrebbe essere un'esperienza notevole.
Abbinamento: con l'hamburger di Fassona e un contorno di patate peperoni e olive al forno è stato veramente pazzesco.

Nn per chi nn ama i difetti insomma....
stemolino
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda stemolino » 18 apr 2019 13:41

zampaflex ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
Alberto ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Barbaresco Montestefano 2014
L'annata più fredda conferisce un colore (relativamente) più carico rispetto al 15, confermo le impressioni positive che ne ebbi lo scorso anno. Naso di bella definizione, elegante ed espressivo, da bel nebbiolo classico. Bocca più pronta ed equilibrata, con tannini maturi e un filo di dolcezza che ammorbidisce il sorso. Piaciuto molto.

Mi sa che ti è rimasta sulla tastiera una S prima di "carico".
A parte questo...ma davvero la '14 è meglio della '15 a Barbaresco e dintorni? :roll:

No, no, nessun errore. Messi fianco a fianco i calici, il 2015 era più trasparente del 2014, il che è in linea con l'andamento dell'annata: le alte temperature della 2015 hanno inibito in parte l'accumulo dei polifenoli nell'acino, dando nebbioli meno colorati che nella 2014. Questo fenomeno è stato particolarmente evidente a Barbaresco, meno a Barolo, che ha terre ed esposizioni in media leggermente più fresche.
In breve, a patto che l'uva riesca ad arrivare a perfetta maturazione, tanto più è fresca la stagione, tanto più si accumuleranno i polifenoli, e vice versa. Vini scarichi e diluiti in annata fredda (vedi diversi Chianti ma anche qualche barolo 2014) dipendono da altri motivi diversi dalla quantità di polifenoli, tipo:
- la pianta non ce l'ha fatta a portare a piena maturazione i grappoli (troppo freddo, troppa poca luce)
- le continue piogge hanno gonfiato gli acini diluendo il mosto
- la minaccia di marciumi ha costretto ad anticipare la vendemmia
Ecc...
Queste condizioni non si sono verificate a Barbaresco nel 2014, dove già ad Agosto è piovuta meno della metà dell'acqua piovuta in zona barolo, e si ha avuto un settembre perfetto che ha portato a lenta maturazione le uve.
Per una descrizione più precisa e molto più autorevole della mia, prova a guardare qui (Vignaioli Piemontesi):
https://www.vignaioli.it/riviste-e-pubb ... vendemmia/
Detto questo, a me, mediamente, la 14 è piaciuta di più della 15 a Barbaresco. Su Barolo al momento sospendo il giudizio.
Ciao!


Bella esposizione, molto chiara. Come vedi la 16 a Barbaresco? Ho provato alcune cose decisamente gustose, non a livello 14 ma molto interessanti.


Quoto in pieno: anche per me mediamente meglio la 2014 della 2015 a Barbaresco..l'opposto per Barolo, sempre mediamente, chiaro :lol:
"A chi non beve vino Dio neghi anche l'acqua"

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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Messner » 18 apr 2019 14:24

zampaflex ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
Alberto ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Barbaresco Montestefano 2014
L'annata più fredda conferisce un colore (relativamente) più carico rispetto al 15, confermo le impressioni positive che ne ebbi lo scorso anno. Naso di bella definizione, elegante ed espressivo, da bel nebbiolo classico. Bocca più pronta ed equilibrata, con tannini maturi e un filo di dolcezza che ammorbidisce il sorso. Piaciuto molto.

Mi sa che ti è rimasta sulla tastiera una S prima di "carico".
A parte questo...ma davvero la '14 è meglio della '15 a Barbaresco e dintorni? :roll:

No, no, nessun errore. Messi fianco a fianco i calici, il 2015 era più trasparente del 2014, il che è in linea con l'andamento dell'annata: le alte temperature della 2015 hanno inibito in parte l'accumulo dei polifenoli nell'acino, dando nebbioli meno colorati che nella 2014. Questo fenomeno è stato particolarmente evidente a Barbaresco, meno a Barolo, che ha terre ed esposizioni in media leggermente più fresche.
In breve, a patto che l'uva riesca ad arrivare a perfetta maturazione, tanto più è fresca la stagione, tanto più si accumuleranno i polifenoli, e vice versa. Vini scarichi e diluiti in annata fredda (vedi diversi Chianti ma anche qualche barolo 2014) dipendono da altri motivi diversi dalla quantità di polifenoli, tipo:
- la pianta non ce l'ha fatta a portare a piena maturazione i grappoli (troppo freddo, troppa poca luce)
- le continue piogge hanno gonfiato gli acini diluendo il mosto
- la minaccia di marciumi ha costretto ad anticipare la vendemmia
Ecc...
Queste condizioni non si sono verificate a Barbaresco nel 2014, dove già ad Agosto è piovuta meno della metà dell'acqua piovuta in zona barolo, e si ha avuto un settembre perfetto che ha portato a lenta maturazione le uve.
Per una descrizione più precisa e molto più autorevole della mia, prova a guardare qui (Vignaioli Piemontesi):
https://www.vignaioli.it/riviste-e-pubb ... vendemmia/
Detto questo, a me, mediamente, la 14 è piaciuta di più della 15 a Barbaresco. Su Barolo al momento sospendo il giudizio.
Ciao!


Bella esposizione, molto chiara. Come vedi la 16 a Barbaresco? Ho provato alcune cose decisamente gustose, non a livello 14 ma molto interessanti.


La 16 di Rivella da botte mi ha lasciato esterrefatto per la sua eleganza e leggiadria. Meno baroleggiante del solito ma per me ha quel quid in più. Secondo me verrà fuori addirittura meglio della 14. Sicuramente annata più difficile da capire, meno immediata...Comunque ne riparliamo fra qualche anno, tanto fino a Marzo 2020 non sarà in commercio.
In linea dei massima preferisco anche io la 14... Però per i miei pochi assaggi credo che Rabaja 16 svetti per eleganza sulla 14
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 18 apr 2019 14:44

littlewood ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:lucien aviet melon a queue rouge 2016

Un vino defaticante, perfetto per lasciarsi alle spalle una giornata (o una settimana? ) Impegnativa..a un naso floreale si aggiungono note di pasticceria secca e pompelmo maturo..in bocca è una katana giapponese, acidità rinfrescante e lieve calore alcolico che veicola al naso toni vegetali e di zenzero candito..secco, con un finale notevole, e una propensione alla tavola da fare impallidire Chianti e Champagne...alla fine di una lunga giornata è esattamente ciò che serve.

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Dunque, acetica un po' spinta ma con una temperatura di servizio un po' più bassa di quella prevista per gli "Orange",si tiene a bada senza problemi. Parliamo del naso: di una complessità pazzesca, noci tritate, mirto, miele caldo, resina, pinoli tostati, fruttini rossi disidratati..molto dinamico, cangiante, all'assaggio è sapido, con un tannino accennato e disteso.
È un vino di sostanza, non adatto a chi cerca sempre pulizia olfattiva e finezza gustativa..ma per chi è alla ricerca del suo vino, per quelli che esplorano senza paraocchi per cavalli, ne pregiudizi inutili, questa potrebbe essere un'esperienza notevole.
Abbinamento: con l'hamburger di Fassona e un contorno di patate peperoni e olive al forno è stato veramente pazzesco.

Nn per chi nn ama i difetti insomma....


ti aspettavo al varco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: io direi non per chi non ama guardare cosa c'è oltre ai difetti (minimi e gestibili) :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: è un vino estremo, ma difficile discuterne la qualità sapendo cosa c'è dietro (e che vigne ci sono dietro.....)
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Messner » 18 apr 2019 15:31

gbaenergiaeco10 ha scritto:
littlewood ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:lucien aviet melon a queue rouge 2016

Un vino defaticante, perfetto per lasciarsi alle spalle una giornata (o una settimana? ) Impegnativa..a un naso floreale si aggiungono note di pasticceria secca e pompelmo maturo..in bocca è una katana giapponese, acidità rinfrescante e lieve calore alcolico che veicola al naso toni vegetali e di zenzero candito..secco, con un finale notevole, e una propensione alla tavola da fare impallidire Chianti e Champagne...alla fine di una lunga giornata è esattamente ciò che serve.

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Dunque, acetica un po' spinta ma con una temperatura di servizio un po' più bassa di quella prevista per gli "Orange",si tiene a bada senza problemi. Parliamo del naso: di una complessità pazzesca, noci tritate, mirto, miele caldo, resina, pinoli tostati, fruttini rossi disidratati..molto dinamico, cangiante, all'assaggio è sapido, con un tannino accennato e disteso.
È un vino di sostanza, non adatto a chi cerca sempre pulizia olfattiva e finezza gustativa..ma per chi è alla ricerca del suo vino, per quelli che esplorano senza paraocchi per cavalli, ne pregiudizi inutili, questa potrebbe essere un'esperienza notevole.
Abbinamento: con l'hamburger di Fassona e un contorno di patate peperoni e olive al forno è stato veramente pazzesco.

Nn per chi nn ama i difetti insomma....


ti aspettavo al varco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: io direi non per chi non ama guardare cosa c'è oltre ai difetti (minimi e gestibili) :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: è un vino estremo, ma difficile discuterne la qualità sapendo cosa c'è dietro (e che vigne ci sono dietro.....)



buono nel suo essere difettoso.. Anche il tinto velasco... Ma è, come anche definisce lui, un vino "rancio" quindi è fatto volutamente così...Per me è molto bravo, pur non amando la tipologia.
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda littlewood » 18 apr 2019 15:44

gbaenergiaeco10 ha scritto:
littlewood ha scritto:
gbaenergiaeco10 ha scritto:lucien aviet melon a queue rouge 2016

Un vino defaticante, perfetto per lasciarsi alle spalle una giornata (o una settimana? ) Impegnativa..a un naso floreale si aggiungono note di pasticceria secca e pompelmo maturo..in bocca è una katana giapponese, acidità rinfrescante e lieve calore alcolico che veicola al naso toni vegetali e di zenzero candito..secco, con un finale notevole, e una propensione alla tavola da fare impallidire Chianti e Champagne...alla fine di una lunga giornata è esattamente ciò che serve.

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È un vino di sostanza, non adatto a chi cerca sempre pulizia olfattiva e finezza gustativa..ma per chi è alla ricerca del suo vino, per quelli che esplorano senza paraocchi per cavalli, ne pregiudizi inutili, questa potrebbe essere un'esperienza notevole.
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ti aspettavo al varco :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: io direi non per chi non ama guardare cosa c'è oltre ai difetti (minimi e gestibili) :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: è un vino estremo, ma difficile discuterne la qualità sapendo cosa c'è dietro (e che vigne ci sono dietro.....)

Quel vino lo conosco bene compreso il produttore....
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda maxer » 18 apr 2019 16:03

littlewood ha scritto:Quel vino lo conosco bene compreso il produttore ....

..... che quei quattro puntini ci nascondano cose irriferibili, celateci solo per la notoria esemplare signorilità dell' autore :?: .....
carpe diem 8)
littlewood
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda littlewood » 18 apr 2019 18:09

maxer ha scritto:
littlewood ha scritto:Quel vino lo conosco bene compreso il produttore ....

..... che quei quattro puntini ci nascondano cose irriferibili, celateci solo per la notoria esemplare signorilità dell' autore :?: .....

Allora i vini dell' azienda di Bruno li conosco da anni anche solo x il fatto che ormai e' ospite fisso di viniveri a Cerea Proprio nn piu' di 15 GG fa ho fatto una lunga chiacchierata con lui e Lui nn io ha concordato di aver ancora da affinare parecchie cose sulle selezioni. I vini base invece sia il rosso che il bianco sono piacevoli. Ora fare passare certe volatili come" trascurabili difetti" nn e' credibile. Io nn so il buon Lorenzo che culture enoica abbia ma lo invito ad assaggiare un vino di Gravner o di Soliera o di Pian Dell' orino o di Marko Con x capire di che parlo. E risettare i propri parametri su la pulizia di tali vini che nn viene da alchimie di cantina ma da un lavoro pazzesco in vigna! Ora lavorare con dosi omeopatiche di solforosa nn avere controlli di temperatura in cantina e' come camminare sul filo senza rete. Se lo sai fare e' uno spettacolo altrimenti ti fai male! E avere delle vigne centenarie e ottenere certi risultati e' un malus nn un plus!
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda md78d » 18 apr 2019 20:11

per una cena importante... cosa consigliate di stappare tra barbaresco santo stefano castello di neive anno 2013, barbaresco montestefano rivella anno 2014, barolo di serralunga di ferdinando principiano anno 2011 e barolo villero di fenocchio anno 2014? in termini di gusto ma anche e soprattutto di prontezza. grazie
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda littlewood » 18 apr 2019 20:22

md78d ha scritto:per una cena importante... cosa consigliate di stappare tra barbaresco santo stefano castello di neive anno 2013, barbaresco montestefano rivella anno 2014, barolo di serralunga di ferdinando principiano anno 2011 e barolo villero di fenocchio anno 2014? in termini di gusto ma anche e soprattutto di prontezza. grazie

Nessuno! Tutti giovanissimi! E' roba che vuole almeno 10 anni di vita. Forse il base di principiano se proprio devi
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda md78d » 18 apr 2019 21:46

littlewood ha scritto:
md78d ha scritto:per una cena importante... cosa consigliate di stappare tra barbaresco santo stefano castello di neive anno 2013, barbaresco montestefano rivella anno 2014, barolo di serralunga di ferdinando principiano anno 2011 e barolo villero di fenocchio anno 2014? in termini di gusto ma anche e soprattutto di prontezza. grazie

Nessuno! Tutti giovanissimi! E' roba che vuole almeno 10 anni di vita. Forse il base di principiano se proprio devi


ok... mi pareva di aver letto del barbaresco di rivella abbastanza pronto... immagino stesso discorso di aspettare per il gramolere di manzone 2012...
littlewood
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda littlewood » 18 apr 2019 21:58

md78d ha scritto:
littlewood ha scritto:
md78d ha scritto:per una cena importante... cosa consigliate di stappare tra barbaresco santo stefano castello di neive anno 2013, barbaresco montestefano rivella anno 2014, barolo di serralunga di ferdinando principiano anno 2011 e barolo villero di fenocchio anno 2014? in termini di gusto ma anche e soprattutto di prontezza. grazie

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ok... mi pareva di aver letto del barbaresco di rivella abbastanza pronto... immagino stesso discorso di aspettare per il gramolere di manzone 2012...

L' 011 annata calda dunque piu' pronta...
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda BarbarEdo » 18 apr 2019 22:01

littlewood ha scritto:
md78d ha scritto:per una cena importante... cosa consigliate di stappare tra barbaresco santo stefano castello di neive anno 2013, barbaresco montestefano rivella anno 2014, barolo di serralunga di ferdinando principiano anno 2011 e barolo villero di fenocchio anno 2014? in termini di gusto ma anche e soprattutto di prontezza. grazie

Nessuno! Tutti giovanissimi! E' roba che vuole almeno 10 anni di vita. Forse il base di principiano se proprio devi

Principiano e Rivella a mio parere sono pronti. Certo, si possono aspettare, se si vuole, ma già adesso sono godibili.
@ md78d: Conosci già quei vini? Li hai già bevuti? Mi preoccupa un po' quel "cena importante". Mi spiego: sono due vini che fanno della finezza, eleganza (soprattutto Rivella) e bevibilità - freschezza (entrambi) i loro punti di forza. Non sono vini particolarmente potenti, "corposi", o estrattivi. Giusto per informarti sul loro stile.
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda md78d » 18 apr 2019 22:15

BarbarEdo ha scritto:
littlewood ha scritto:
md78d ha scritto:per una cena importante... cosa consigliate di stappare tra barbaresco santo stefano castello di neive anno 2013, barbaresco montestefano rivella anno 2014, barolo di serralunga di ferdinando principiano anno 2011 e barolo villero di fenocchio anno 2014? in termini di gusto ma anche e soprattutto di prontezza. grazie

Nessuno! Tutti giovanissimi! E' roba che vuole almeno 10 anni di vita. Forse il base di principiano se proprio devi

Principiano e Rivella a mio parere sono pronti. Certo, si possono aspettare, se si vuole, ma già adesso sono godibili.
@ md78d: Conosci già quei vini? Li hai già bevuti? Mi preoccupa un po' quel "cena importante". Mi spiego: sono due vini che fanno della finezza, eleganza (soprattutto Rivella) e bevibilità - freschezza (entrambi) i loro punti di forza. Non sono vini particolarmente potenti, "corposi", o estrattivi. Giusto per informarti sul loro stile.


non è da troppo che mi sono avvicinato a questo mondo, ma si li conosco ed ho bevuto gia qualcosa di simile. cena importante nel senso che non volevo qualcosa che non fosse pronto minimamente.
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Kalosartipos » 18 apr 2019 22:58

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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda maxer » 18 apr 2019 23:58

Montestefano 2014 : grande Barbaresco, già ora molto bevibile e piacevole, con la consueta eleganza e finezza dei vini di Rivella, anche giovani.
Poi dipende da cosa prevede la cena per l' abbinamento : non è certo un dettaglio trascurabile ! (ad esempio con del pesce, anche importante, potrebbero nascere dei problemi ..... :D )
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda maxer » 19 apr 2019 00:40

littlewood ha scritto:..... Ora fare passare certe volatili come" trascurabili difetti" nn e' credibile. Io nn so il buon Lorenzo che cultura enoica abbia ma lo invito ad assaggiare un vino di Gravner o di Soliera o di Pian Dell' orino o di Marko Con x capire di che parlo. E resettare i propri parametri su la pulizia di tali vini che nn viene da alchimie di cantina ma da un lavoro pazzesco in vigna! Ora lavorare con dosi omeopatiche di solforosa e nn avere controlli di temperatura in cantina e' come camminare sul filo senza rete. Se lo sai fare e' uno spettacolo altrimenti ti fai male! E avere delle vigne centenarie e ottenere certi risultati e' un malus nn un plus!

Quanto hai ragione !

Alla fine, vale SEMPRE la considerazione che il vino, biologggico, bbbiodinammmico, naturaaale o tradizionale che sia, o lo sai fare rispettando le uve, il clima, una tecnica mai invasiva, con profonda cultura enoica e continui tentativi
di avvicinarsi al perfezionamento dei propri vini, oppure i risultati saranno come minimo poco positivi.
Il manico, o c' è, altrimenti non c' è niente da fare :wink:
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Messner » 19 apr 2019 05:15

littlewood ha scritto:
md78d ha scritto:per una cena importante... cosa consigliate di stappare tra barbaresco santo stefano castello di neive anno 2013, barbaresco montestefano rivella anno 2014, barolo di serralunga di ferdinando principiano anno 2011 e barolo villero di fenocchio anno 2014? in termini di gusto ma anche e soprattutto di prontezza. grazie

Nessuno! Tutti giovanissimi! E' roba che vuole almeno 10 anni di vita. Forse il base di principiano se proprio devi


Fra 10 anni il base di principiano sarà scollinato, complice annata calda...
Castello di Neive sono d accordo, adesso paga troppo il legno
Rivella é già pronto, ha qualche margine di miglioramento ma é già al 85% delle sue potenzialita
Fenocchio 14 sono d accordo
Ps: aspettare 10-15 anni su vini langaroli di medio calibro (rivella escluso, ma anche le sue non tengono sempre) che ne hanno già 5 vuol dire arrivare sino a 20 anni e sappiamo benissimo che moltissimi prodotti in questione ci arrivano non così in forma... Si bevono ma giocano tutto sul terziario e crepuscolare, se piace... io non aspetterei troppo..
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda fabrizio leone » 20 apr 2019 10:30

Serata con amici in casa

Banino Bianco 2006. molto buono. il naso inganna. penso alla Borgogna. ha 13 anni. e li porta benissimo. ci sono buoni presupposti che riesca a durare ancora un bel pò. da bere a litri :D :D :D :D

Chateau Sociano Mallet 1998. non ho bevuto molti vini di Bordeaux. questo mi convince pienamente. naso e bocca esplodono. grande equilibrio. un finale lunghissimo. ottimo !!! :D :D :D :D :D

La Merla, 1998. Banino. prende a calci il tempo che passa. un grande vino. complimenti :D :D :D :D
BarbarEdo
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda BarbarEdo » 20 apr 2019 10:54

zampaflex ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
Alberto ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Barbaresco Montestefano 2014
L'annata più fredda conferisce un colore (relativamente) più carico rispetto al 15, confermo le impressioni positive che ne ebbi lo scorso anno. Naso di bella definizione, elegante ed espressivo, da bel nebbiolo classico. Bocca più pronta ed equilibrata, con tannini maturi e un filo di dolcezza che ammorbidisce il sorso. Piaciuto molto.

Mi sa che ti è rimasta sulla tastiera una S prima di "carico".
A parte questo...ma davvero la '14 è meglio della '15 a Barbaresco e dintorni? :roll:

No, no, nessun errore. Messi fianco a fianco i calici, il 2015 era più trasparente del 2014, il che è in linea con l'andamento dell'annata: le alte temperature della 2015 hanno inibito in parte l'accumulo dei polifenoli nell'acino, dando nebbioli meno colorati che nella 2014. Questo fenomeno è stato particolarmente evidente a Barbaresco, meno a Barolo, che ha terre ed esposizioni in media leggermente più fresche.
In breve, a patto che l'uva riesca ad arrivare a perfetta maturazione, tanto più è fresca la stagione, tanto più si accumuleranno i polifenoli, e vice versa. Vini scarichi e diluiti in annata fredda (vedi diversi Chianti ma anche qualche barolo 2014) dipendono da altri motivi diversi dalla quantità di polifenoli, tipo:
- la pianta non ce l'ha fatta a portare a piena maturazione i grappoli (troppo freddo, troppa poca luce)
- le continue piogge hanno gonfiato gli acini diluendo il mosto
- la minaccia di marciumi ha costretto ad anticipare la vendemmia
Ecc...
Queste condizioni non si sono verificate a Barbaresco nel 2014, dove già ad Agosto è piovuta meno della metà dell'acqua piovuta in zona barolo, e si ha avuto un settembre perfetto che ha portato a lenta maturazione le uve.
Per una descrizione più precisa e molto più autorevole della mia, prova a guardare qui (Vignaioli Piemontesi):
https://www.vignaioli.it/riviste-e-pubb ... vendemmia/
Detto questo, a me, mediamente, la 14 è piaciuta di più della 15 a Barbaresco. Su Barolo al momento sospendo il giudizio.
Ciao!


Bella esposizione, molto chiara. Come vedi la 16 a Barbaresco? Ho provato alcune cose decisamente gustose, non a livello 14 ma molto interessanti.


Guarda, è presto per dire, ma è molto facile che la 2016 superi la 2014 a Barbaresco (e ovviamente anche a Barolo). Assaggiato pochi '16, ma tutti da buoni a molto buoni: Rizzi, Cortese, Cà Nova, Albino Rocca, Castello di Verduno mi sembra che con la '16 siano tutti sopra i loro standard. Poi non so se è autosuggestione o realtà... o un misto delle due cose.
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ale1984
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda ale1984 » 21 apr 2019 17:39

Ferrari - Riserva Lunelli 08 :D :D
Mah... il Giulio è n’altra roba...
Serafin - Gevrey-Chambertin Les Cazetiers 1er cru 09 :D :D :D :D
Molto stratificato, dal frutto di bosco appena accennato alle note animali più marcate, con il sottobosco e una nota di incenso a rifinire il quadro. In bocca velluto. Piaciuto molto.
Antinori - Tignanello 04 :D :D :)
Anche qui il frutto è più in disparte, mentre i sentori che denotano un po’ di evoluzione la fanno da padrone (cuoio, caffè, terra bagnata, una sensazione liquorosa). Buono, forse un pelo over the hill...
Ermes Pavese - Ninive :D :D :D
Vino dolce da uve priè blanc stramature. Fresco come solo la montagna sa essere. Una bella pulizia in bocca, con il dolce che non risulta per nulla stucchevole grazie all’acidità sferzante. Buono buono.
paolik
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda paolik » 21 apr 2019 18:41

BarbarEdo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:
Alberto ha scritto:
BarbarEdo ha scritto:Barbaresco Montestefano 2014
L'annata più fredda conferisce un colore (relativamente) più carico rispetto al 15, confermo le impressioni positive che ne ebbi lo scorso anno. Naso di bella definizione, elegante ed espressivo, da bel nebbiolo classico. Bocca più pronta ed equilibrata, con tannini maturi e un filo di dolcezza che ammorbidisce il sorso. Piaciuto molto.

Mi sa che ti è rimasta sulla tastiera una S prima di "carico".
A parte questo...ma davvero la '14 è meglio della '15 a Barbaresco e dintorni? :roll:

No, no, nessun errore. Messi fianco a fianco i calici, il 2015 era più trasparente del 2014, il che è in linea con l'andamento dell'annata: le alte temperature della 2015 hanno inibito in parte l'accumulo dei polifenoli nell'acino, dando nebbioli meno colorati che nella 2014. Questo fenomeno è stato particolarmente evidente a Barbaresco, meno a Barolo, che ha terre ed esposizioni in media leggermente più fresche.
In breve, a patto che l'uva riesca ad arrivare a perfetta maturazione, tanto più è fresca la stagione, tanto più si accumuleranno i polifenoli, e vice versa. Vini scarichi e diluiti in annata fredda (vedi diversi Chianti ma anche qualche barolo 2014) dipendono da altri motivi diversi dalla quantità di polifenoli, tipo:
- la pianta non ce l'ha fatta a portare a piena maturazione i grappoli (troppo freddo, troppa poca luce)
- le continue piogge hanno gonfiato gli acini diluendo il mosto
- la minaccia di marciumi ha costretto ad anticipare la vendemmia
Ecc...
Queste condizioni non si sono verificate a Barbaresco nel 2014, dove già ad Agosto è piovuta meno della metà dell'acqua piovuta in zona barolo, e si ha avuto un settembre perfetto che ha portato a lenta maturazione le uve.
Per una descrizione più precisa e molto più autorevole della mia, prova a guardare qui (Vignaioli Piemontesi):
https://www.vignaioli.it/riviste-e-pubb ... vendemmia/
Detto questo, a me, mediamente, la 14 è piaciuta di più della 15 a Barbaresco. Su Barolo al momento sospendo il giudizio.
Ciao!


Bella esposizione, molto chiara. Come vedi la 16 a Barbaresco? Ho provato alcune cose decisamente gustose, non a livello 14 ma molto interessanti.


Guarda, è presto per dire, ma è molto facile che la 2016 superi la 2014 a Barbaresco (e ovviamente anche a Barolo). Assaggiato pochi '16, ma tutti da buoni a molto buoni: Rizzi, Cortese, Cà Nova, Albino Rocca, Castello di Verduno mi sembra che con la '16 siano tutti sopra i loro standard. Poi non so se è autosuggestione o realtà... o un misto delle due cose.


Un mio amico che ne capisce molto più di me , e ci vuole poco, a gennaio ha fatto svariati assaggi in generale di barbaresco 16 e Barolo 15, per lui il barbaresco 16 svetta nettamente sui Barolo 15.
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda zampaflex » 21 apr 2019 19:41

Collestefano 2012
Agrume e finocchio ma anche cera e miele.
Sorso appesantito da una generosa razione d'alcool, ma è pur sempre un Collestefano, quindi si destreggia.

Capanna - BdM 2010
Naso in pieno vigore giovanile, bocca che invece è frenata soprattutto da un ruvido e abbondante tannino. Alcool anche qui percepibile.

Ambedue, comunque, più che sufficienti.
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda Ludi » 22 apr 2019 08:26

Querciabella, Batar 2011: il naso e' riconciliato, quasi ostricoso, davvero ben fatto.In bocca la codina amarognola testimonia la ben nota mano pesante con il legno.....comunque, non malissimo.
Domaine Chandon de Briailles, Pernand Vergelesses Ile de Vergelesses 2012: chiuso a riccio al momento, ma che materia, che bel contrasto tra la soavita' speziata ed un tannino insolitamente robusto! Da rivisitare tra tre-quattro anni.
Trebbiano Valentini 2002: forse la versione miglioire mai assaggiata in tempi recenti. Irrealmente giovane, didascalicamente giocato sul contrasto tra un cote animale e la soavita' della camomilla e del finocchietto selvatico. Grandissimo.
Bodega Sierra Cantabriaa, Finca El Bosque 2005: quando un Roja non esagera con il legno nuovo e gioca tutto sulla parte speziato-matura del Tempranillo, si ottiene, come in questo caso, un vino si potente ed assertivo, ma anche magicamente bevibile. Piaicuto davvero molto.
Bzart, Lambic Millesime 2013: Lambic metodo classico, pas dose'. Piu' composta di una Lambic tradizionale, divertente, ma a 32 euro ridicolmente poco conveniente rispetto ad uno Champagne.
Fleury, BdN....appunto, questo lo pagai 20 euro ed e' buonissimo.
Bouchard, Meursault Les Genevrieres 2006: niente ossidazioni, niente codine amarognole: solo una profusione di mandarino, papaya, pietra focaia. Con i bianchi della Borgogna non ce n'e' per nessuno.
Guado al Tasso 2007: classico vino che si vorrebbe vituperare ma che alla fin fine e' talmente ben fatto che ti strappa il sorriso. Notevolissima la bevibilita'.
BarbarEdo
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Re: COSA BEVIAMO AD APRILE?

Messaggioda BarbarEdo » 22 apr 2019 10:58

Casa Coste Piane - Valdobbiadene Prosecco sup 2018
Bella bollicina piuttosto fine per la tipologia, ma lo ricordavo più teso. Fa il suo. :D :D :)
Cascina Boccia - Rosato 2017
Da salasso da viti centenarie di dolcetto di Ovada. More e radici per un rosé sui generis, complesso ma poco solare. :D :D
Germano - Riesling Herzu 2015
Tappo a vite. Naso molto bello, in piena apertura sulla frutta (anche) tropicale, elastico e un idrocarburo didascalico. Bocca ruffianotta, rotonda e costruita. Buono ma... :D :D :)
Cantine Valpane - Grignolino euli 2015
Mio errore servirlo troppo fresco (anche se da un punto di vista estrattivo è un peso mosca, andrebbe a 17-18°). Ci mette un po' a scaldarsi e ad aprirsi ma poi è davvero un bijou, fiori finissimi e pepe. :D :D :D :)
Cantine Valpane - Barbera del Monferrato casalese Perlydia 2010
Vino incredibile e didattico. Spezie dolci , vaniglia e tabacco per una barbera che fa solo cemento per 4 anni. Frutto assolutamente integro, unica pecca una freschezza un po' carente, in bocca le morbidezze prevalgono. Affascinante. :D :D :D :D
Picchioni - Pinot Nero dell'Oltrepo Pavese Arfena 2015
Delusione... Bottiglia a posto, ma frutto un po' "sintetico", tipo caramella gommosa alla mora. In bocca molto dolce (maledetto residuo oltrepadano...), Va malissimo con la faraona, un po' meglio con la torta di castagne di mia nonna. Per me è un no. :D :)
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