MattS ha scritto:e se lo fanno pagare anche....€35
e intanto la maggior parte degli italiani ancora a denigrare il Lambrusco...
se l'avessero avuto i francesi staremmo a parlare di com'è buono lo Champagne rosso...
sono d'accordo.. è anche vero che non c'è neanche sempre la possibilità di lodarlo... o quando è da lodare, rimane espressione dell'egoismo di un singolo. Un peccato lodare il singolo rispetto alla categoria(datemi pure dello stalinista).
Voglio dire che è anche spesso il produttore delle nostre zone, non per colpa tutta sua, che sbandiera pregi che i vicini (o gli storici produttori) non avrebbero... Questo è un atteggiamento egoista, ottuso e limitato.
E quindi nascono quelli che in etichetta scrivono "puro vino vivente" e però si guardano bene dal non scrivere "lambrusco", al punto da non riuscire più a capire da quali uve è fatto il vino... il paradosso è ormai che i considerati "buoni" produttori, sono "cattivi" ed "egoisti" nei confronti dei colleghi, o di un modo di condurre i vigneti e fare vino... non fanno sistema o non sembrano disposti a farlo. E da una parte non hanno tutti i torti, visto l'immobilismo dei big del consorzio.
Avanti tutta, ma avanti in ordine sparso.
Se è da denigrare qualcosa del lambrusco oggi, non è il vino ma è il sistema che permette ai grandi di sostentarsi col prosecco a scapito della promozione del lambrusco e ai "piccoli" di sfruttare le debolezze/mancanze dei grossi per rifarsi il trucco. Di sicuro non è l'unico tema, ce ne sarebbero altri... taglio per brevità
Poi a proposito dei vini di cui chiedevi, perdonami, avrei voluto scriverne, non senza polemica si intende...
Su Della Volta, bei vini, probabilmente i migliori se guardiamo al rosè metodo classico; qualche dubbio mi viene sul resto, ad esempio DDR, non capisco la tipologia... che collocazione ha? Lo si beve volentieri? Cosa cambia rispetto a un lambrusco charmat ben fatto? Ha gusti di vino vecchio...Lo capirei come esperimento e se teso a prendere una fetta di consumatori con uno specifico gusto. Ha sempre però il sapore di quella famosa iniziativa personale del singolo. (poi mi chiedo, come fai a venderla nel mare magnum mercato in cui si colloca??)
Su La Prima Volta, molto duro! Acidissimo e salato... ben fatto, ma resta vino per pochi.
Rimosso... non l'ho bevuto... mi immagino rifermentato col fondo, ma puzza?
Solitamente la feccia puzza di merda, non c'è nulla di male...la troverei omologante... meglio però per il consumatore un vino con la feccia rimescolata in sospensione oppure, come mi pare faccia Angol d'Amig, lasciando la possibilità al cliente di degorgiare le bottiglie? Oppure ancora, lo fai alla chiarli riserva del fondatore... dichiari che è rif in bottiglia però se vedi in bottiglia non c'è un filo di feccia.
I restanti li ho "assaggiati" in occasioni spot, non ho avuto l'occasione, per voglia o regalo, di prenderemi una bottiglia a casa.
Premetto che non credo esista un'esperienza condivisa fra diverse teste della longevità di certi lambrusco o wannabe qualcosa di trendy.
Suppongo che sia più esperienza empirica.
Graziano mi pare che il rosso si possa attendere... la banda probabilmente si...
Non conoscendoli in maniera approfondita ti suggerirei di prendere doppia o tripla bottiglia e te ne bevi una all'anno o una ogni due... e verifichi come si mantengono profumi e sapori, se migliorano o se peggiorano.
Se un vino puzza però, non c'è tempo in cantina che tenga.
Lo dico perchè mi sembra che con questi entriamo nel campo delle fermentazioni spontanee... per cui non è detto che il vino non puzzi.
Su fondo bozzole, azzardo una valutazione sul colore che mi sembra scuro per un metodo classico: cioè mi sembra abbia quel colore a metà tra un rosa/arancio paltrinieri (o la banda se ti piace) e il DDR di della volta.
Non ci credo molto sulla sua durata o addirittura miglioramento dato dall'affinamento.
Per me da bere... mi darei la stessa regola di sopra.
finito il pippone
a corollario: mantova e parma stanno alla cote de bar, come modena e reggio stanno alla cote de blanc, valle e montagne