LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

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Jeriko One
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Jeriko One » 16 giu 2018 20:54

Bart ha scritto:Dom Perignon P2 1998, si parte col botto, effervescenza pirotecnica, che fa da preludio ad un naso sfaccettato in cui nel tempo compaiono tutte le sfumature della pasta lievitata, dalla crosta di pane alla focaccia dolce, alla torta bruciata, e insieme una macedonia di frutti esotici, il tutto combinato da una freschezza assoluta; sarò stato preda di un'allucinazione, ma l'ho preferito all'oenoteque 1996 bevuto qualche anno fa. Ho ancora negli occhi i playoff NBA, e per la quantità di cose che sa fare dico Kevin Durant.
Pouilly fumé Silex 2010 Dagueneau, lo versi nel bicchiere e sembra una ciminiera, da quanto gas butta fuori; ci vogliono almeno cinque minuti di polso per cominciare a percepire altri profumi, poi però viene fuori nella sua tipicità; più dritto e minerale, meno largo e tropicale rispetto ad un 2008 bevuto tempo fa. Penso necessiti davvero di tanti anni per esprimersi al meglio, ma è esplosivo e promettente come Donovan Mitchell.
Bourgogne aligoté sous Chatelet 2007 Domaine d'Auvenay, questo è Borgogna fin dal colore, e ancor di più al naso e in bocca, l'unica sorpresa è scoprire che non si tratta di Chardonnay. La mano della signora porta ad avere da un vitigno cosiddetto minore un vino all'altezza di parecchi premier; in mezzo al resto però scompare un po', per colpa di una scarsa mobilità e una certa pesantezza; sembra inoltre aver già dato tutto quello che poteva, un po' come Dwight Howard.
Pergole torte riserva 1990 Montevertine, e quando ormai avevo rinunciato ad assaggiarlo, ecco che la generosità del nostro ospite mi permette di avvicinarmi a questo totem. Sangiovese purosangue, fin dalle prime note di cassetto che poi lasciano spazio ai profumi tipici, con tanto sangue e note animali. E' la bocca però che conquista maggiormente, con quella sua dolcezza finale che ti spinge a berlo ancora, e ancora... Anche qui penso che siamo all'apice dell'evoluzione, e forse anche un po' più in là, un mvp che regala ancora sprazzi di classe cristallina, alla Chris Paul.
Monfortino riserva 1999 Conterno, questo è invece un bambino, fin dal colore; il naso presenta inconsueti toni di ciliegia molto potente, poi esce la rosa, la liquirizia, e tanto altro. In bocca picchia duro, coi tannini e l’acidità che mettono a dura prova le lingue non avvezze; io, pur non avendone bevuti più di cinque, mi sento sempre in sintonia con questo animale, e non soffro le asperità, anzi ne godo. Fosse più maturo sarebbe Lebron James, e magari lo diventerà, però è già un fuoriclasse con un avvenire radioso davanti… Ben Simmons? Giannis Antetokoumpo? Forse Anthony Davis, perché comunque è già dominante.
Vouvray Cuvée Constance 2003 Huet, qui mi spiace, ma sensorialmente devastato non sono riuscito a prestargli molta attenzione, ricordo un vino abbastanza grasso e dolce ma non stucchevole; so che è molto quotato, ma sinceramente non mi ha rapito, e probabilmente era difficile succedesse venendo dopo tutti quei mostri. Sicuramente un ottimo specialista, ma non un giocatore a tutto campo, tipo Eric Gordon.


Vorrei fare dei ringraziamenti pubblici, perché è stata una serata perfetta e non capita spesso di festeggiare così un compleanno (almeno non a me):
Un grazie enorme ai miei amici e titolari del ristorante ‘Bottega 125’ per avermi assistito con un menu ad hoc per i vini presentati! Abbinamenti azzeccati e qualità sempre al top!!!
Un grazie immenso al mio amico milan-londinese Andrea che mi ha fornito una gran parte delle bottiglie. Perfette in tutto!!!
L’ultimo ringraziamento va ai 5 amici che da una vita mi scroccano da bere!!! Grazie bastardi, vi voglio bene!
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Kalosartipos » 16 giu 2018 22:07

Grande bevuta, chapeau!
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda videodrome » 17 giu 2018 00:32

Cacchio il Pergole riserva 90 già in fase di scollinamento? Devo iniziare a stappare ?? :( :(
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Kalosartipos » 17 giu 2018 07:38

Bevuto qualche giorno fa: 10° alcolici, abboccato, praticamente un feinherb.. ne compro una bottiglia ogni anno, assai divertente

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Jeriko One » 17 giu 2018 09:43

videodrome ha scritto:Cacchio il Pergole riserva 90 già in fase di scollinamento? Devo iniziare a stappare ?? :( :(

Per me era perfetto e per nulla in fase di scollinamento.
È che il mio amico dopo Monfortino non capisce più nulla... :mrgreen:
Tranquillo, tienilo pure in cantina
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Jeriko One » 17 giu 2018 09:43

Kalosartipos ha scritto:Grande bevuta, chapeau!

Grazie
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Bart » 17 giu 2018 09:48

Jeriko One ha scritto:
videodrome ha scritto:Cacchio il Pergole riserva 90 già in fase di scollinamento? Devo iniziare a stappare ?? :( :(

Per me era perfetto e per nulla in fase di scollinamento.
È che il mio amico dopo Monfortino non capisce più nulla... :mrgreen:
Tranquillo, tienilo pure in cantina

Vabbè dai, ho parlato di Chris Paul, non Tony Parker... Non so, essendo la prima, e credo unica, bottiglia bevuta, non ho termini di paragone, ma la sensazione che l'acme sia stato raggiunto ce l'ho; poi magari sarà in grado di mantenerlo per altri dieci anni, io però farei la prova solo se ne avessi da stappare una all'anno fino al 2028. Il vino comunque era favoloso, e ci sta che per il resto io abbia solo detto un mucchio di idiozie :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Jeriko One » 17 giu 2018 09:58

Bart ha scritto:
Jeriko One ha scritto:
videodrome ha scritto:Cacchio il Pergole riserva 90 già in fase di scollinamento? Devo iniziare a stappare ?? :( :(

Per me era perfetto e per nulla in fase di scollinamento.
È che il mio amico dopo Monfortino non capisce più nulla... :mrgreen:
Tranquillo, tienilo pure in cantina

Vabbè dai, ho parlato di Chris Paul, non Tony Parker... Non so, essendo la prima, e credo unica, bottiglia bevuta, non ho termini di paragone, ma la sensazione che l'acme sia stato raggiunto ce l'ho; poi magari sarà in grado di mantenerlo per altri dieci anni, io però farei la prova solo se ne avessi da stappare una all'anno fino al 2028. Il vino comunque era favoloso, e ci sta che per il resto io abbia solo detto un mucchio di idiozie :mrgreen:

Non so perché ma leggo un sottile invito a non vendere la bottiglia gemella 8)
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda zampaflex » 18 giu 2018 11:50

Bart ha scritto:Dom Perignon P2 1998, si parte col botto, effervescenza pirotecnica, che fa da preludio ad un naso sfaccettato in cui nel tempo compaiono tutte le sfumature della pasta lievitata, dalla crosta di pane alla focaccia dolce, alla torta bruciata, e insieme una macedonia di frutti esotici, il tutto combinato da una freschezza assoluta; sarò stato preda di un'allucinazione, ma l'ho preferito all'oenoteque 1996 bevuto qualche anno fa. Ho ancora negli occhi i playoff NBA, e per la quantità di cose che sa fare dico Kevin Durant.
Pouilly fumé Silex 2010 Dagueneau, lo versi nel bicchiere e sembra una ciminiera, da quanto gas butta fuori; ci vogliono almeno cinque minuti di polso per cominciare a percepire altri profumi, poi però viene fuori nella sua tipicità; più dritto e minerale, meno largo e tropicale rispetto ad un 2008 bevuto tempo fa. Penso necessiti davvero di tanti anni per esprimersi al meglio, ma è esplosivo e promettente come Donovan Mitchell.
Bourgogne aligoté sous Chatelet 2007 Domaine d'Auvenay, questo è Borgogna fin dal colore, e ancor di più al naso e in bocca, l'unica sorpresa è scoprire che non si tratta di Chardonnay. La mano della signora porta ad avere da un vitigno cosiddetto minore un vino all'altezza di parecchi premier; in mezzo al resto però scompare un po', per colpa di una scarsa mobilità e una certa pesantezza; sembra inoltre aver già dato tutto quello che poteva, un po' come Dwight Howard.
Pergole torte riserva 1990 Montevertine, e quando ormai avevo rinunciato ad assaggiarlo, ecco che la generosità del nostro ospite mi permette di avvicinarmi a questo totem. Sangiovese purosangue, fin dalle prime note di cassetto che poi lasciano spazio ai profumi tipici, con tanto sangue e note animali. E' la bocca però che conquista maggiormente, con quella sua dolcezza finale che ti spinge a berlo ancora, e ancora... Anche qui penso che siamo all'apice dell'evoluzione, e forse anche un po' più in là, un mvp che regala ancora sprazzi di classe cristallina, alla Chris Paul.
Monfortino riserva 1999 Conterno, questo è invece un bambino, fin dal colore; il naso presenta inconsueti toni di ciliegia molto potente, poi esce la rosa, la liquirizia, e tanto altro. In bocca picchia duro, coi tannini e l’acidità che mettono a dura prova le lingue non avvezze; io, pur non avendone bevuti più di cinque, mi sento sempre in sintonia con questo animale, e non soffro le asperità, anzi ne godo. Fosse più maturo sarebbe Lebron James, e magari lo diventerà, però è già un fuoriclasse con un avvenire radioso davanti… Ben Simmons? Giannis Antetokoumpo? Forse Anthony Davis, perché comunque è già dominante.
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Bravo, soprattutto per i riferimenti cestistici :D
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Jeriko One » 18 giu 2018 13:17

zampaflex ha scritto:
Bart ha scritto:Dom Perignon P2 1998, si parte col botto, effervescenza pirotecnica, che fa da preludio ad un naso sfaccettato in cui nel tempo compaiono tutte le sfumature della pasta lievitata, dalla crosta di pane alla focaccia dolce, alla torta bruciata, e insieme una macedonia di frutti esotici, il tutto combinato da una freschezza assoluta; sarò stato preda di un'allucinazione, ma l'ho preferito all'oenoteque 1996 bevuto qualche anno fa. Ho ancora negli occhi i playoff NBA, e per la quantità di cose che sa fare dico Kevin Durant.
Pouilly fumé Silex 2010 Dagueneau, lo versi nel bicchiere e sembra una ciminiera, da quanto gas butta fuori; ci vogliono almeno cinque minuti di polso per cominciare a percepire altri profumi, poi però viene fuori nella sua tipicità; più dritto e minerale, meno largo e tropicale rispetto ad un 2008 bevuto tempo fa. Penso necessiti davvero di tanti anni per esprimersi al meglio, ma è esplosivo e promettente come Donovan Mitchell.
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Pergole torte riserva 1990 Montevertine, e quando ormai avevo rinunciato ad assaggiarlo, ecco che la generosità del nostro ospite mi permette di avvicinarmi a questo totem. Sangiovese purosangue, fin dalle prime note di cassetto che poi lasciano spazio ai profumi tipici, con tanto sangue e note animali. E' la bocca però che conquista maggiormente, con quella sua dolcezza finale che ti spinge a berlo ancora, e ancora... Anche qui penso che siamo all'apice dell'evoluzione, e forse anche un po' più in là, un mvp che regala ancora sprazzi di classe cristallina, alla Chris Paul.
Monfortino riserva 1999 Conterno, questo è invece un bambino, fin dal colore; il naso presenta inconsueti toni di ciliegia molto potente, poi esce la rosa, la liquirizia, e tanto altro. In bocca picchia duro, coi tannini e l’acidità che mettono a dura prova le lingue non avvezze; io, pur non avendone bevuti più di cinque, mi sento sempre in sintonia con questo animale, e non soffro le asperità, anzi ne godo. Fosse più maturo sarebbe Lebron James, e magari lo diventerà, però è già un fuoriclasse con un avvenire radioso davanti… Ben Simmons? Giannis Antetokoumpo? Forse Anthony Davis, perché comunque è già dominante.
Vouvray Cuvée Constance 2003 Huet, qui mi spiace, ma sensorialmente devastato non sono riuscito a prestargli molta attenzione, ricordo un vino abbastanza grasso e dolce ma non stucchevole; so che è molto quotato, ma sinceramente non mi ha rapito, e probabilmente era difficile succedesse venendo dopo tutti quei mostri. Sicuramente un ottimo specialista, ma non un giocatore a tutto campo, tipo Eric Gordon.


Bravo, soprattutto per i riferimenti cestistici :D

Tradotto: di NBA ne capisci... di vino un cazzo :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Bart » 18 giu 2018 13:49

Non posso che essere d'accordo :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Jeriko One » 18 giu 2018 16:33

Bart ha scritto:Non posso che essere d'accordo :mrgreen:

Comunque ho ricevuto 3 mp per vendere Pergole Torte (che per ora non vendo) :wink:
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Ludi » 18 giu 2018 17:04

Schloss Lieser, Branueberger Juffer Sonnenuhr Spatlese 2011 : delizioso e goloso, solo 7 gradi, idrocarburo ancora in formazione ma si farà. Tracannato senza ritegno.
Weinbach, Gewurtztraminer Furstentum 2009: per nulla sfacciato e massiccio; direi, anzi, decisamente verticale, con i sentori più aromatici in disparte rispetto alla mineralità. Un vino da provare per chi detesta il GWT. Abbinamento sensazionale con BBQ ribs fatte in casa.
Tenimenti d'Alessandro, Migliara 2006: non male, ma il Syrah per me è un'altra cosa. Troppo ostentata la parte cioccolatosa.
Chateau Climens 1986: assolutamente perfetto. La dolcezza sta quasi andando in secondo piano rispetto alla parte iodata, che al momento è davvero mirabile. Un grande vino.
Karlsmuhle, Kaseler NIes'chen Auslese LGK 2005: decisamente dolce, ma ha funzionato con un aperitivo di prosciutto e capocollo di montagna. Non ha l'eleganza della Mosella o della Nahe, ma è sempre un bel bere.
Prager, Gruner Veltliner Achleiten Smaragd 2012: la parte vegetale ma non esageratamente erbacea del GV ben interpretata da Prager, grazie anche ad una eccellente avvolgenza glicerica. Si può ancora attendere.
Jaboulet, Hermitage La Chapelle 1996: appartiene al periodo meno felice di Jaboulet, prima dell'acquisizione da parte dei Frey. Inevitabilmente compresso e non emozionantissimo, ma se parliamo di Hermitage io sono sempre un po' parziale...
Deiss, Schoenenbourg 2004: Mamma mia! un'esplosione di frutta tropicale ma anche sentori di kerosene e catrame, una ricchezza glicerica e glucosica ma anche una freschezza da primato. Deiss non ne sbaglia una.
Cantine del Notaio, Aglianico del Vulture Il Sigillo 2006: molto piaciuto, oggettivamente. La parte animale ora è in evidenza, assieme all'inevitabile fumé, ma al frutta è ancora golosa e croccante, ed il vino entra molto verticale.
Kracher, Scheurebe TBA Zsishen den Seen #12 1998: ridefinito il concetto di residuo zuccherino. Denso e dolce come un PX, ma con in più la parossistica freschezza dei vini di Kracher, che si staglia a lungo in bocca e regala sensazioni infinite. Abbinato ad un Toscano Originale mi ha fatto godere a livelli parossistici.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Vinos » 19 giu 2018 01:10

Bart ha scritto:Dom Perignon P2 1998, si parte col botto, effervescenza pirotecnica, che fa da preludio ad un naso sfaccettato in cui nel tempo compaiono tutte le sfumature della pasta lievitata, dalla crosta di pane alla focaccia dolce, alla torta bruciata, e insieme una macedonia di frutti esotici, il tutto combinato da una freschezza assoluta; sarò stato preda di un'allucinazione, ma l'ho preferito all'oenoteque 1996 bevuto qualche anno fa. Ho ancora negli occhi i playoff NBA, e per la quantità di cose che sa fare dico Kevin Durant.
Pouilly fumé Silex 2010 Dagueneau, lo versi nel bicchiere e sembra una ciminiera, da quanto gas butta fuori; ci vogliono almeno cinque minuti di polso per cominciare a percepire altri profumi, poi però viene fuori nella sua tipicità; più dritto e minerale, meno largo e tropicale rispetto ad un 2008 bevuto tempo fa. Penso necessiti davvero di tanti anni per esprimersi al meglio, ma è esplosivo e promettente come Donovan Mitchell.
Bourgogne aligoté sous Chatelet 2007 Domaine d'Auvenay, questo è Borgogna fin dal colore, e ancor di più al naso e in bocca, l'unica sorpresa è scoprire che non si tratta di Chardonnay. La mano della signora porta ad avere da un vitigno cosiddetto minore un vino all'altezza di parecchi premier; in mezzo al resto però scompare un po', per colpa di una scarsa mobilità e una certa pesantezza; sembra inoltre aver già dato tutto quello che poteva, un po' come Dwight Howard.
Pergole torte riserva 1990 Montevertine, e quando ormai avevo rinunciato ad assaggiarlo, ecco che la generosità del nostro ospite mi permette di avvicinarmi a questo totem. Sangiovese purosangue, fin dalle prime note di cassetto che poi lasciano spazio ai profumi tipici, con tanto sangue e note animali. E' la bocca però che conquista maggiormente, con quella sua dolcezza finale che ti spinge a berlo ancora, e ancora... Anche qui penso che siamo all'apice dell'evoluzione, e forse anche un po' più in là, un mvp che regala ancora sprazzi di classe cristallina, alla Chris Paul.
Monfortino riserva 1999 Conterno, questo è invece un bambino, fin dal colore; il naso presenta inconsueti toni di ciliegia molto potente, poi esce la rosa, la liquirizia, e tanto altro. In bocca picchia duro, coi tannini e l’acidità che mettono a dura prova le lingue non avvezze; io, pur non avendone bevuti più di cinque, mi sento sempre in sintonia con questo animale, e non soffro le asperità, anzi ne godo. Fosse più maturo sarebbe Lebron James, e magari lo diventerà, però è già un fuoriclasse con un avvenire radioso davanti… Ben Simmons? Giannis Antetokoumpo? Forse Anthony Davis, perché comunque è già dominante.
Vouvray Cuvée Constance 2003 Huet, qui mi spiace, ma sensorialmente devastato non sono riuscito a prestargli molta attenzione, ricordo un vino abbastanza grasso e dolce ma non stucchevole; so che è molto quotato, ma sinceramente non mi ha rapito, e probabilmente era difficile succedesse venendo dopo tutti quei mostri. Sicuramente un ottimo specialista, ma non un giocatore a tutto campo, tipo Eric Gordon.


Complimeti per la bevuta e auguri al festeggiato.
Una domanda tecnica: che tipo di allucinoggeni hai utilizzatato ? Te lo chiedo perchè per preferire il p2 1998 a oenoteque 1996 vuol dire che sono di qualità e purezza incredibili. ;-)
Patatasd
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Patatasd » 19 giu 2018 07:45

Mi pare pacifico che due bevute a distanza di anni non si possano usare come base per una comparazione tra due vini.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Ziliovino » 19 giu 2018 08:58

Trebbiano d'Abruzzo 2011 - Emidio Pepe. Naso un po' confuso, dove ogni tanto appaiono note non pulitissime, nocciola verde, erbe di campo, medio corpo, leggero finale ammandorlato. Come sempre il produttore alterna ottime bottiglie ad altre come queste... Come stiamo a percentuale? 50 e 50?

Soave Classico Monte Fiorentine 2010 - Cà Rugate. Pimpantissimo: limone e fiori di campo, pera matura e pietra, acidità elettrica, spinge ancora dopo 48ore dal'apertura, gran bel bianco.

Soave Classico Contrada Salvarenza Vecchie Vigne 2007 - Gini. Stappato per confrontarlo col precedente, è molto più placido e morbido, con la sua frutta gialla matura, qualche spezia dolce, bocca di struttura che però ha un po' esaurito la spinta. All'uscita era molto meglio... più in forma comunque del Froscà 08 bevuto non molto tempo fa.

Coteaux du Languedoc Rosé 2014 - Puech-Noble. Dai possedimenti Rostaing un rosé piuttosto facile e semplice, svolge il compitino, sicuramente il più banale della linea...

Montefalco Sagrantino 25° anniversario 2003 - Caprai. Direi che purtroppo non è una delle "eccezioni che confermano la regola" sulla 2003, intendiamoci, non ha difetti macroscopici e nel complesso non è un brutto vino, con quel effluvio di frutta matura, ma quella punta di alcol al naso e quei tannini un po' verdi limitano un poco il quadro generale.

Rossese di Dolceacqua Superiore Pini 2009 - Anfosso. Puzza alquanto appena stappato ma si ripulisce velocemente, il colore è da nebbiolo anni novanta, è tutto sulle spezie, un po' di sottobosco, poi arriva anche il frutto come ciliegia, buon corpo, interessante.

Avvoltore 1995 - Moris Farms. Ancora in vita, frutto maturo, cuoio, spezie dolci, rotondo e fresco, molto più sangiovese che cab., si lascia bere molto bene, forse poco mobile.
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Bart » 19 giu 2018 09:34

Vinos ha scritto:
Bart ha scritto:Dom Perignon P2 1998, si parte col botto, effervescenza pirotecnica, che fa da preludio ad un naso sfaccettato in cui nel tempo compaiono tutte le sfumature della pasta lievitata, dalla crosta di pane alla focaccia dolce, alla torta bruciata, e insieme una macedonia di frutti esotici, il tutto combinato da una freschezza assoluta; sarò stato preda di un'allucinazione, ma l'ho preferito all'oenoteque 1996 bevuto qualche anno fa. Ho ancora negli occhi i playoff NBA, e per la quantità di cose che sa fare dico Kevin Durant.
Pouilly fumé Silex 2010 Dagueneau, lo versi nel bicchiere e sembra una ciminiera, da quanto gas butta fuori; ci vogliono almeno cinque minuti di polso per cominciare a percepire altri profumi, poi però viene fuori nella sua tipicità; più dritto e minerale, meno largo e tropicale rispetto ad un 2008 bevuto tempo fa. Penso necessiti davvero di tanti anni per esprimersi al meglio, ma è esplosivo e promettente come Donovan Mitchell.
Bourgogne aligoté sous Chatelet 2007 Domaine d'Auvenay, questo è Borgogna fin dal colore, e ancor di più al naso e in bocca, l'unica sorpresa è scoprire che non si tratta di Chardonnay. La mano della signora porta ad avere da un vitigno cosiddetto minore un vino all'altezza di parecchi premier; in mezzo al resto però scompare un po', per colpa di una scarsa mobilità e una certa pesantezza; sembra inoltre aver già dato tutto quello che poteva, un po' come Dwight Howard.
Pergole torte riserva 1990 Montevertine, e quando ormai avevo rinunciato ad assaggiarlo, ecco che la generosità del nostro ospite mi permette di avvicinarmi a questo totem. Sangiovese purosangue, fin dalle prime note di cassetto che poi lasciano spazio ai profumi tipici, con tanto sangue e note animali. E' la bocca però che conquista maggiormente, con quella sua dolcezza finale che ti spinge a berlo ancora, e ancora... Anche qui penso che siamo all'apice dell'evoluzione, e forse anche un po' più in là, un mvp che regala ancora sprazzi di classe cristallina, alla Chris Paul.
Monfortino riserva 1999 Conterno, questo è invece un bambino, fin dal colore; il naso presenta inconsueti toni di ciliegia molto potente, poi esce la rosa, la liquirizia, e tanto altro. In bocca picchia duro, coi tannini e l’acidità che mettono a dura prova le lingue non avvezze; io, pur non avendone bevuti più di cinque, mi sento sempre in sintonia con questo animale, e non soffro le asperità, anzi ne godo. Fosse più maturo sarebbe Lebron James, e magari lo diventerà, però è già un fuoriclasse con un avvenire radioso davanti… Ben Simmons? Giannis Antetokoumpo? Forse Anthony Davis, perché comunque è già dominante.
Vouvray Cuvée Constance 2003 Huet, qui mi spiace, ma sensorialmente devastato non sono riuscito a prestargli molta attenzione, ricordo un vino abbastanza grasso e dolce ma non stucchevole; so che è molto quotato, ma sinceramente non mi ha rapito, e probabilmente era difficile succedesse venendo dopo tutti quei mostri. Sicuramente un ottimo specialista, ma non un giocatore a tutto campo, tipo Eric Gordon.


Complimeti per la bevuta e auguri al festeggiato.
Una domanda tecnica: che tipo di allucinoggeni hai utilizzatato ? Te lo chiedo perchè per preferire il p2 1998 a oenoteque 1996 vuol dire che sono di qualità e purezza incredibili. ;-)

Ma infatti, come dice patata,è un paragone fatto tanto per dare l'idea del gradimento di quest'ultimo; il 1996 l'ho bevuto almeno 5/6 anni fa, avevo grandi aspettative, e pur essendomi piaciuto non mi ha entusiasmato. Sarà il momento, sarà la bottiglia, sarà il diverso stadio evolutivo, ma questo 1998 mi ha davvero sopreso.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Baloo1926 » 19 giu 2018 11:30

Un po di bevute (per molti di voi banali :mrgreen: ), con una "chicca" finale, recenti ed altre un po meno.
Verdicchio di Matelica 2017 - Collestefano Si conferma una ottima garanzia anche in quest'annata. Piaciuto molto.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore "Podium" 2015 - Garofoli Giallo dorato che ricorda profumi di frutta gialla matura e limone. In bocca è morbido, sapido con un retrogusto finale mieloso.
Chianti Classico 2015 - Monsanto Bevuto più volte ultimamente ma non rientra molto nelle mie corde.
Chianti Classico 2015 - Val delle Corti Anche questo bevuto spesso ma tutt'altre sensazioni rispetto a sopra. Decisamente uno dei miei Chianti "base" preferiti, super versatile a tavola e con quella ciliegina sempre in evidenza che mi piace assai.
Champagne Brut Selection - Jean Valentin Come aperitivo non si fa disdegnare, niente di eclatante sia chiaro, però fa il suo dovere a modo
Domaine de l'Octavin Gamay Betty Rosay Consigliatomi dallo chef che ha un'innata passione per i vini naturali, bel colore rosa sfocato, in bocca media acidità che si sposa bene con i frutti rossi. Gastronomico. Davvero una piacevole sorpresa. Piaciuto molto a me e compagna.
Qualcun'altro l'ha assaggiato?
Alessio
dc87
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda dc87 » 19 giu 2018 11:41

Baloo1926 ha scritto:Un po di bevute (per molti di voi banali :mrgreen: ), con una "chicca" finale, recenti ed altre un po meno.
Verdicchio di Matelica 2017 - Collestefano Si conferma una ottima garanzia anche in quest'annata. Piaciuto molto.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore "Podium" 2015 - Garofoli Giallo dorato che ricorda profumi di frutta gialla matura e limone. In bocca è morbido, sapido con un retrogusto finale mieloso.
Chianti Classico 2015 - Monsanto Bevuto più volte ultimamente ma non rientra molto nelle mie corde.
Chianti Classico 2015 - Val delle Corti Anche questo bevuto spesso ma tutt'altre sensazioni rispetto a sopra. Decisamente uno dei miei Chianti "base" preferiti, super versatile a tavola e con quella ciliegina sempre in evidenza che mi piace assai.
Champagne Brut Selection - Jean Valentin Come aperitivo non si fa disdegnare, niente di eclatante sia chiaro, però fa il suo dovere a modo
Domaine de l'Octavin Gamay Betty Rosay Consigliatomi dallo chef che ha un'innata passione per i vini naturali, bel colore rosa sfocato, in bocca media acidità che si sposa bene con i frutti rossi. Gastronomico. Davvero una piacevole sorpresa. Piaciuto molto a me e compagna.
Qualcun'altro l'ha assaggiato?


Posso chiederti cosa non ti è piaciuto del CC 2015 Monsanto?
Alla cieca io ho detto montalcino (pensavo un rosso).. ma in definitiva mi è piaciuto. Forse un po' troppo "grosso"? Non un campione d'eleganza intendo.
Luca90
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Luca90 » 19 giu 2018 12:03

Sauvignon Blanc "Premium" 2017 - Saint Clair a distanza di un paio di giorni devo ancora capire se mi piace veramente o se è solo il gusto della novità: mai sentito un vino con un naso così pronunciato di frutta tropicale, frutta della passioen, ananas, pompelmo... in maniera evidentissima! Al sorso bello fresco e citrino, buono ma difficile da abbinare bevuto all'aperitivo

Sagrantino di Montefalco "Collepiano" 2012 - Arnaldo Caprai buono, per i miei gusti un po' troppo legnoso con la vaniglia troppo in evidenza ed in contrasto con il tannino ancora feroce; probabilmente meglio tra qualche anno

Montepulciano d'Abruzzo "Marina Cvetic" 2014 - Masciarelli preso al ristorante a 25 o 26 euri non ricordo, un affarone, sia a me che compagna piaciuto tantissimo. Vino un po ' femminile con la vaniglia si in evidenza insieme al frutto ma coerente con la tipologia: bellissimo il sorso caldo, avvolgente, molto "cacaoso" (si dice?)

Umbria Bianco "Villa Fidelia" 2014 - Sportoletti un blend grechetto/chardonnay non male, pagato sui 13 euri e che accompgana bene un pranzo domenicale estivo. Uve passate in barrique per qualche mese, il colore è molto bello (un giallo paglierino con riflessi verdognoli, molto luminoso), al naso miele, nocciola, mandorla, burro, pompelmo. Al sorso strutturato e minerale
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda Baloo1926 » 19 giu 2018 12:26

dc87 ha scritto:
Baloo1926 ha scritto:Un po di bevute (per molti di voi banali :mrgreen: ), con una "chicca" finale, recenti ed altre un po meno.
Verdicchio di Matelica 2017 - Collestefano Si conferma una ottima garanzia anche in quest'annata. Piaciuto molto.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore "Podium" 2015 - Garofoli Giallo dorato che ricorda profumi di frutta gialla matura e limone. In bocca è morbido, sapido con un retrogusto finale mieloso.
Chianti Classico 2015 - Monsanto Bevuto più volte ultimamente ma non rientra molto nelle mie corde.
Chianti Classico 2015 - Val delle Corti Anche questo bevuto spesso ma tutt'altre sensazioni rispetto a sopra. Decisamente uno dei miei Chianti "base" preferiti, super versatile a tavola e con quella ciliegina sempre in evidenza che mi piace assai.
Champagne Brut Selection - Jean Valentin Come aperitivo non si fa disdegnare, niente di eclatante sia chiaro, però fa il suo dovere a modo
Domaine de l'Octavin Gamay Betty Rosay Consigliatomi dallo chef che ha un'innata passione per i vini naturali, bel colore rosa sfocato, in bocca media acidità che si sposa bene con i frutti rossi. Gastronomico. Davvero una piacevole sorpresa. Piaciuto molto a me e compagna.
Qualcun'altro l'ha assaggiato?


Posso chiederti cosa non ti è piaciuto del CC 2015 Monsanto?
Alla cieca io ho detto montalcino (pensavo un rosso).. ma in definitiva mi è piaciuto. Forse un po' troppo "grosso"? Non un campione d'eleganza intendo.


Provo a risponderti come meglio posso. Entrambe le volte che l'ho bevuto si è aperto al naso con sentori animali decisamente fuori tono per me, nel primo caso bevuto un bicchiere in enoteca era davvero al limite della bevibilità causa puzzette però ho voluto riprovarlo con più calma a casa spinto dalle buone recensioni. Seconda bottiglia presa in supermercato (non so se possa aver influito), anche in questo caso ritrovo al naso sentori animali e sangue, molto meno marcati, che col tempo si aprono di più sulla mora e la viola. In definitiva bottiglia bevuta ma che mi ha lasciato sempre qualche dubbio, può essere sia un mio limite o forse entrambe le volte bottiglia non proprio fortunata.
Alessio
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda ORSO85 » 19 giu 2018 13:35

Io non sono molto bravo a descrivere i vini, vi metto le foto delle mie bevute:

Immagine

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Un solo commento, forse da neofita, su Ruinart.
Mi è capitato già con Beaufort, di sentirlo troppo "gasato", a voi capita mai? è una sensazione mia o c'è una spiegazione?

Grazie!
[email protected] - https://www.instagram.com/tanadelvino/
Non spedisco il venerdì per evitare di lasciare il vostro vino in deposito dai corrieri.
Spedisco il giorno successivo alla visualizzazione del pagamento, consegna in 24/48h.
ale1984
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda ale1984 » 19 giu 2018 14:04

Off topic:

capita spesso di leggere nelle vostre note che un vino è verticale piuttosto che orizzontale/largo (sono sinonimi?).
Ma cosa si intende esattamente con queste espressioni? Leggendo tra le righe sembra di intuire che verticale sia sinonimo di eleganza e orizzontale/largo significhi a volte potenza mentre altre mollezza/piacioneria...

Chi si offre di fare un po’ di chiarezza?

Google non è d’aiuto, perché rimanda ovviamente a degustazioni verticali ed orizzontali...

Grazie
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda landmax » 19 giu 2018 14:22

ale1984 ha scritto:Off topic:

capita spesso di leggere nelle vostre note che un vino è verticale piuttosto che orizzontale/largo (sono sinonimi?).
Ma cosa si intende esattamente con queste espressioni? Leggendo tra le righe sembra di intuire che verticale sia sinonimo di eleganza e orizzontale/largo significhi a volte potenza mentre altre mollezza/piacioneria...

Chi si offre di fare un po’ di chiarezza?

Google non è d’aiuto, perché rimanda ovviamente a degustazioni verticali ed orizzontali...

Grazie


Per verticale si intende generalmente (o almeno io intendo) un vino che tende all'eleganza e alla profondità, piuttosto che all'estrattività o alla glicericità/rotondità. E' un aggettivo spesso associato all'idea di freschezza/acidità, che allunga il sorso, ma anche la mineralità gioca un ruolo in tal senso, così come la mano non eccessivamente estrattiva del produttore.

Orizzontale/largo/seduto è l'opposto di quanto sopra.

My 2 cents.
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Re: LE BEVUTE DI GIUGNO 2018

Messaggioda zampaflex » 19 giu 2018 14:24

ale1984 ha scritto:Off topic:

capita spesso di leggere nelle vostre note che un vino è verticale piuttosto che orizzontale/largo (sono sinonimi?).
Ma cosa si intende esattamente con queste espressioni? Leggendo tra le righe sembra di intuire che verticale sia sinonimo di eleganza e orizzontale/largo significhi a volte potenza mentre altre mollezza/piacioneria...

Chi si offre di fare un po’ di chiarezza?

Google non è d’aiuto, perché rimanda ovviamente a degustazioni verticali ed orizzontali...

Grazie


:D

Dicesi verticale un vino impostato sulle durezze: acidità, sapidità, volendo anche tannino (ma soprattutto le prime due componenti). Avrai una sensazione in bocca inizialmente di velocità nella deglutizione, facilitata dalla salivazione (grazie all'acidità), di piacevole scorrevolezza; e anche di durata ed espansione della fase post deglutizione.

In un vino orizzontale prevalgono le componenti morbide: soprattutto alcool e glicerine. Il sorso si fa più pesante, quasi molle, si affievolisce la dinamica, si svolge tutto nel passaggio in bocca che, complice l'alcool, non lascia grande ricordo.
Non progredi est regredi

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