Messaggioda Kevmit » 16 nov 2017 18:22
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Il mistero del Bianco Gastaldi il vino che appare e scompare
QUESTO non è un articolo, ma una richiesta di aiuto. La prendiamo da lontano: era il 1999 quando partecipammo all'ultima cena della Panoramica di Loranzè, ristorante mai rimpianto abbastanza, e Adriano Presbitero, che era l'anima della sala e della cantina, propose agli astanti un vino di così grande personalità da non avere bisogno di nomi. Si chiamava Bianco. Gastaldi. Da quel giorno siamo rimasti sedotti dalla potenza (e in fondo anche dall'eclettismo) di quel vino di Neive, figlio di chardonnay e sauvignon, che muta di anno in anno, al variare delle stagioni. A volte esile e tagliente, a volte più grassoccio, ma sempre sapido, sempre d'animo borgognone, sempre di carattere. Abbiamo preso a cercarlo nelle enoteche, nelle vinerie e poi anche nei siti on line, ma non lo troviamo: magari qualche lettore ci saprà aiutare. Ci capita invece di incontrarlo improvvisamente in una carta dei vini di qualche ristoratore lungimirante (ad esempio al Nazionale di Vernante, dove qualche giorno fa abbiamo bevuto l'anno 2003) e lo beviamo, non sapendo quando accadrà di nuovo. In fondo possiamo dire che non sei tu a cercare il Bianco Gastaldi, ma è lui ha trovare te (cit.). Solo ci piacerebbe succedesse più spesso.
GASTALDI , Via Albesani, 20 - 12057 Neive (CN)
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