Speculazione in Langa...
Inviato: 10 ott 2017 13:00
lloyd142 ha scritto:Quindi bisognerebbe aiutare i barolisti?
«Sarebbe una bella idea.
Che faccia di tolla....
E con la barbera a 20 euro la bottiglia ci rimette....
gpetrus ha scritto:scusate ma alcuni passaggi risultano poco credibili, azienda in rosso per esempio , barbera sotto costo .....mah...opinione mia ....
gpetrus ha scritto:scusate ma alcuni passaggi risultano poco credibili, azienda in rosso per esempio , barbera sotto costo .....mah...opinione mia ....
ZEL WINE ha scritto:gpetrus ha scritto:scusate ma alcuni passaggi risultano poco credibili, azienda in rosso per esempio , barbera sotto costo .....mah...opinione mia ....
E' in rosso perché ha fatto tutto un mucchio e nella gestione caratteristica ha messo 6milioni di euro del cerretta. Ma ha chiuso quasi in pareggio
alì65 ha scritto:ZEL WINE ha scritto:gpetrus ha scritto:scusate ma alcuni passaggi risultano poco credibili, azienda in rosso per esempio , barbera sotto costo .....mah...opinione mia ....
E' in rosso perché ha fatto tutto un mucchio e nella gestione caratteristica ha messo 6milioni di euro del cerretta. Ma ha chiuso quasi in pareggio
le aziende vinicole chiudono in rosso o pareggio solo se "premeditato"
con quello che costa fare vino è IMPOSSIBILE chiudere in perdita.......a meno che sei veramente un cane nella gestione economica
ZEL WINE ha scritto:gpetrus ha scritto:scusate ma alcuni passaggi risultano poco credibili, azienda in rosso per esempio , barbera sotto costo .....mah...opinione mia ....
E' in rosso perché ha fatto tutto un mucchio e nella gestione caratteristica ha messo 6milioni di euro del cerretta. Ma ha chiuso quasi in pareggio
ZEL WINE ha scritto:E' in rosso perché ha fatto tutto un mucchio e nella gestione caratteristica ha messo 6milioni di euro del cerretta. Ma ha chiuso quasi in pareggio
...no , è un fenomeno legato ad un insieme di valori tangibili (valore sensoriale) e intangibili ( storia, moda, comunicazione, rarità) che portano ad aumentare notevolmnete il valore del bene . Calvari passò in un amen da 180 a 350 , idem il Montepulciano di Valentini oppure il dedicato a Giuseppe Quintarelli 2000 , ma anche Masseto oppure Kupra ... si , insomma , è un insieme di circostanze e variabili . Certo, nel caso Langa si è effettivamente amplificato in maniera generalizzata , ma forse non era troppo poco trovare fino a 10 anni fa Barolo e Barbaresco di grande qualità a 12 - 15 Euro?supersonic76 ha scritto:Vado un attimo Off Topic.
Ma mi sbaglio o questa FOLLIA (giustificatissima) dei prezzi a Barolo e Barbaresco (Cortese +30% in tre anni) è un caso isolato in Italia?
Ovvero in Toscana (BS a parte) o relativamente ad altri grandi vini la situazione prezzi è invariata?
(magrissima consolazione )
andrea ha scritto:ZEL WINE ha scritto:E' in rosso perché ha fatto tutto un mucchio e nella gestione caratteristica ha messo 6milioni di euro del cerretta. Ma ha chiuso quasi in pareggio
Vuoi dire che ha messo l'acquisto di un vigneto a costi a conto economico? Un'azienda vinicola?
vinogodi ha scritto:...no , è un fenomeno legato ad un insieme di valori tangibili (valore sensoriale) e intangibili ( storia, moda, comunicazione, rarità) che portano ad aumentare notevolmnete il valore del bene . Calvari passò in un amen da 180 a 350 , idem il Montepulciano di Valentini oppure il dedicato a Giuseppe Quintarelli 2000 , ma anche Masseto oppure Kupra ... si , insomma , è un insieme di circostanze e variabili . Certo, nel caso Langa si è effettivamente amplificato in maniera generalizzata , ma forse non era troppo poco trovare fino a 10 anni fa Barolo e Barbaresco di grande qualità a 12 - 15 Euro?supersonic76 ha scritto:Vado un attimo Off Topic.
Ma mi sbaglio o questa FOLLIA (giustificatissima) dei prezzi a Barolo e Barbaresco (Cortese +30% in tre anni) è un caso isolato in Italia?
Ovvero in Toscana (BS a parte) o relativamente ad altri grandi vini la situazione prezzi è invariata?
(magrissima consolazione )
andrea ha scritto:ZEL WINE ha scritto:E' in rosso perché ha fatto tutto un mucchio e nella gestione caratteristica ha messo 6milioni di euro del cerretta. Ma ha chiuso quasi in pareggio
Vuoi dire che ha messo l'acquisto di un vigneto a costi a conto economico? Un'azienda vinicola?
Cristianmark ha scritto:andrea ha scritto:ZEL WINE ha scritto:E' in rosso perché ha fatto tutto un mucchio e nella gestione caratteristica ha messo 6milioni di euro del cerretta. Ma ha chiuso quasi in pareggio
Vuoi dire che ha messo l'acquisto di un vigneto a costi a conto economico? Un'azienda vinicola?
I terreni, anche se assolvano a una funzione di strumentalità nell'esercizio delle attività, non sono ammortizzabili, dal momento che, per loro natura, non sono suscettibili di deperimento e consumo.
I costi di acquisizione e di messa in opera dei vigneti non sono ammortizzabili secondo i criteri ordinari ma, rientrando tra le spese relative a più esercizi, sono deducibili nel limite della quota imputabile a ciascun esercizio (circolare n. 98/2000).
Le medesime spese, non capitalizzabili per effetto dei principi contabili internazionali, sono deducibili in quote costanti nell'esercizio in cui sono state sostenute e nei quattro successivi (articolo 108, comma 3, del Tuir).
zampaflex ha scritto:Cristianmark ha scritto:andrea ha scritto:ZEL WINE ha scritto:E' in rosso perché ha fatto tutto un mucchio e nella gestione caratteristica ha messo 6milioni di euro del cerretta. Ma ha chiuso quasi in pareggio
Vuoi dire che ha messo l'acquisto di un vigneto a costi a conto economico? Un'azienda vinicola?
I terreni, anche se assolvano a una funzione di strumentalità nell'esercizio delle attività, non sono ammortizzabili, dal momento che, per loro natura, non sono suscettibili di deperimento e consumo.
I costi di acquisizione e di messa in opera dei vigneti non sono ammortizzabili secondo i criteri ordinari ma, rientrando tra le spese relative a più esercizi, sono deducibili nel limite della quota imputabile a ciascun esercizio (circolare n. 98/2000).
Le medesime spese, non capitalizzabili per effetto dei principi contabili internazionali, sono deducibili in quote costanti nell'esercizio in cui sono state sostenute e nei quattro successivi (articolo 108, comma 3, del Tuir).
...e quindi l'estensore della norma ha equiparato le viti al software o alle spese pluriennali, con ammortamento al 20% annuo? Quando hanno un ciclo di vita, normalmente, di 40 anni? Mah...
alleg ha scritto:zampaflex ha scritto:Cristianmark ha scritto:andrea ha scritto:ZEL WINE ha scritto:E' in rosso perché ha fatto tutto un mucchio e nella gestione caratteristica ha messo 6milioni di euro del cerretta. Ma ha chiuso quasi in pareggio
Vuoi dire che ha messo l'acquisto di un vigneto a costi a conto economico? Un'azienda vinicola?
I terreni, anche se assolvano a una funzione di strumentalità nell'esercizio delle attività, non sono ammortizzabili, dal momento che, per loro natura, non sono suscettibili di deperimento e consumo.
I costi di acquisizione e di messa in opera dei vigneti non sono ammortizzabili secondo i criteri ordinari ma, rientrando tra le spese relative a più esercizi, sono deducibili nel limite della quota imputabile a ciascun esercizio (circolare n. 98/2000).
Le medesime spese, non capitalizzabili per effetto dei principi contabili internazionali, sono deducibili in quote costanti nell'esercizio in cui sono state sostenute e nei quattro successivi (articolo 108, comma 3, del Tuir).
...e quindi l'estensore della norma ha equiparato le viti al software o alle spese pluriennali, con ammortamento al 20% annuo? Quando hanno un ciclo di vita, normalmente, di 40 anni? Mah...
Di terreni mi occupo poco ma essendo immobilizzazioni a vita utile indefinita non dovrebbero essere sottoposti a impairment test?
l'oste ha scritto:A parte il discorso speculazioni per il quale sono state scritte gia' varie opinioni.
Personalmente verso alcuni vini ho sempre avuto e ho simpatie e antipatie "istintive", anche aldila' del valore/piacere del vino, dovute alla caratura del produttore, onesta' intellettuale ed economica, tenacia nel seguire la propria idea di vino, disponibilita' alle visite in cantina e altri fattori piu' "umani" e romantici che enologici.
Prima di leggere l'intervista Monfortino mi era molto molto piu' simpatico, ecco.
l'oste ha scritto:
Prima di leggere l'intervista Monfortino mi era molto molto piu' simpatico, ecco.