Domenica sera ultima grigliata* in terrazza della stagione, e quindi:
*e questo avrebbe dovuto fare meditare meglio alcuni conferitori sulla scelta dei vini, ma fa niente
- Faccoli Brut rosé sb. prima metà 2017beccato subito la zona per la chiusura amarognola, ma qualche dubbio mi è venuto perché la bolla non era grossa e i sapori corretti, questo per dire che aspettative ho (abbiamo) verso la Franciacorta
- Domaine de la Cras - Bourgogne Coteaux de Dijon blanc 2015violetta, burro, ma la bocca conchigliosa e un po' magra rimanda a Chablis. Però l'acidità un po' carente e quindi il passo più largo riportano più in zona classica con un ping pong fuorviante. Destagnolata, si chiarisce: è un Bourgogne.
Questa la storia curiosa del Domaine
https://www.pariswinecompany.com/domaine-de-la-cras/.
- Christmann Pfalz Konigsbacher Idig Riesling Grosses Gewachs Trocken 2013Incede lento, di solida trama salina, senza urlare la propria appartenenza. Sussurra, invece, e impone un certa regalità. Gran bella boccia, attendere ancora un paio di anni.
- Salvioni - La Cerbaiola Brunello di Montalcino 2008Ematico, classico fruttino dolce, solita setosa eleganza, l'acidità e la di un Sangiovese in corrispondenza di amorosi sensi con la ciccia...eh...
- Desjourneys - Moulin à Vent 2009Molto bello, poco immediatamente riconoscibile come tipico perché l'età gli ha tolto quei panni un po' caciaroni che hanno spesso i gamay giovani, ma ha guadagnato in complessità e trama. Rispetto ai vitigni con cui si è confrontato nella serata, però, gli manca la polpa nell'allungo, che si appoggia solo su una codina di acidità e poco più.
- Mascarello G - Barolo Monprivato 2006Altro vino molto buono, ma non troppo, che nel confronto si perde e si smoscia: manca polpa (e lo si sa, che è un peso leggero), ma manca anche sviluppo. Boccia non perfetta, viene da pensare; ma di sicuro lo abbiamo bevuto non nella sequenza giusta né su piatti sufficientemente adatti (quando ci mangi vicino una salsiccia pepata, ehm...).
- Il Marroneto - Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2011Non è la famigerata annata 2010, andata a ruba tra tanti clamori, ma è un bel vino; di stoffa robusta e passo sicuro, come un alpino razza Piave. Alcool abbastanza controllato, tanta materia, niente frutto cotto e tannino ok; è presto per berlo ma si lascia capire già ora.
- Cascina Ebreo - Torbido 2005Un po' sottotono, non si esprime linearmente e lascia una vaga traccia di quello che era nei giorni migliori. Boccia sofferta anche qui?
- Brovia - barolo Ca' Mia 2011Bello, bello. Come già detto altrove, ruffiano e riuscito come tanti Barolo 2011, florealissimo su toni anche blu, richiamando iris e gardenia. Tanta classe, tanta materia ancora un po' arruffata nello svolgimento. Cosa saranno questi 2011 tra qualche anno?