Messaggioda Sisifo » 19 mar 2017 20:47
Certo, la storia del Vorberg parla da sola. Fino all'annata 2004 (l'ultima per me veramente grande tra le annate post-stockeriane, preceduta da un grandissimo 2002 e seguita da un buon 2009) per me è stato il miglior bianco italiano secondo i suddetti parametri. Negli ultimi 10-15 anni, pur continuando a metterlo in cantina, ho visto inesorabilmente crescere il prezzo (sempre accettabile) e soprattutto la "massa" del Vorberg. Non so se gli affezionati di questo vino concordano ma mi sembra che stia progressivamente cambiando stile: sempre più grasso, glicerico e maturo, Per come la vedo io già negli anni '90 ci si è un po' incamminati su questa strada (basta stappare ancora oggi qualche bottiglia più vecchietta), ma negli ultimi anni la beva si è fatta veramente un po' pesante. Avrei anche qualche dubbio sul fatto che questi Vorberg, che nascono già opulenti, saranno longevi come quelli che un tempo uscivano dalla cantina verdolini e taglienti.
Comunque ad oggi, restando sui bianconi potenti e tendenzialmente longevi, preferisco altri prodotti, penso ad esempio ai Timorasso di Mariotto. Se cerco più equilibrio, pur dovendo spendere qualcosina di più, penso a vini tipo il Cupo o Pietramarina (sempre parlando di prodotti che hanno accumulato un certo curriculum) .