io lo faccio già, serve una figura femminile, di bella presenza, che mi accompagni...

alì65 ha scritto:Laurea o “cultura equivalente”, conoscenza della lingua italiana e inglese, disponibilità a ricercare occasioni e siti adeguati per narrare il Soldera Case Basse a gruppi di persone e clienti di alto livello, notevole capacità di instaurare relazioni umane anche a livelli elevati: ecco le caratteristiche che dovranno avere i candidati per diventare “brand ambassador” di Case Basse di Gianfranco Soldera, Case Basse, azienda diventata icona del Brunello di Montalcino ma che, dopo lo sversamento delle sue botti nel 2012 e tutte le querelle conseguenti, ha deciso, come spiegato a WineNews dal produttore (https://goo.gl/LIhRPk), di imbottigliare il suo vino come Toscana Igt “Soldera 100% Sangiovese”, eliminando dall’etichetta qualsiasi riferimento a Montalcino stessa.
io lo faccio già, serve una figura femminile, di bella presenza, che mi accompagni...
alì65 ha scritto:
io lo faccio già, serve una figura femminile, di bella presenza, che mi accompagni...
george7179 ha scritto:alì65 ha scritto:
io lo faccio già, serve una figura femminile, di bella presenza, che mi accompagni...
Cosa ne dici? Va bene anche per i livelli elevati...
http://brescia.corriere.it/notizie/spor ... b2b6.shtml
AedesLaterani2012 ha scritto:Dunque, lasciando parlare i numeri, si ragiona di 7.740 bottiglie (circa, su 8.600 prodotte) destinate al mercato estero ed 860 ai consumi interni. E, seguitando nella comprensione del testo, sarebbe tra i vini più costosi d'Italia...![]()
Di cosa stiamo parlando, Claudio? Per favore rendimi edotto... una cinquantina di bilionari cinesi fatturano annualmente (tutti insieme) circa 300 miliardi di dollari; un billionaire russo spende 140.000 euro a Porto Cervo per otto bottiglie di champagne e con oltre 18.000.000 di milionari al mondo, c'è chi grida al "sold out" perché 'piazza' a 220,00 €/bt. 7.740 bottiglie di Brunello di Montalcino [ricordo che è questo il brand richiesto a livello planetario, non il "Soldera 100% Case Basse"] sui canali distributivi internazionali nel settore beverage? Pardon: 'blue chip labels'...
La Cina, da sola, rappresenta circa il 16% del giro d’affari del lusso mondiale, con un atteso trend di crescita, nel 2017, pari al 10% del 2016 sul 2015; stiamo parlando di un giro d'affari per il cd. "mercato del lusso" con un fatturato di 860 miliardi di euro. Di questi, un 30% è appannaggio di "pochi" milioni di ricchi...
Boh?!? Spiegami tu, Claudio. Credo di essermi perso qualcosa dallo sversamento...
Ziliovino ha scritto:Qualcuno è stato accettato oppure ha partecipato alle precedenti edizioni? Grazie
il chiaro ha scritto:Ziliovino ha scritto:Qualcuno è stato accettato oppure ha partecipato alle precedenti edizioni? Grazie
La mia compagna ha partecipato un anno e mezzo fa, con altre persone sono state ospiti a pranzo e cena da Soldera con lui che cucina e loro che sbevazzano Gravner e vecchie annate di Case Basse: invidia vera!!!
videodrome ha scritto:il chiaro ha scritto:Ziliovino ha scritto:Qualcuno è stato accettato oppure ha partecipato alle precedenti edizioni? Grazie
La mia compagna ha partecipato un anno e mezzo fa, con altre persone sono state ospiti a pranzo e cena da Soldera con lui che cucina e loro che sbevazzano Gravner e vecchie annate di Case Basse: invidia vera!!!
Strano Marco che tu non ti sia imbuc... ahem ....non fossi invitato![]()
alì65 ha scritto:bravo, bel reportage
una sola curiosità, si è parlato di quantità di bt prodotte dalla annata 2007 alla 2012?
Ziliovino ha scritto:Produce un solo vino, produrne altri sarebbe solo uno spreco di energie, e soprattutto una sottrazione di tempo ed energie da dedicare al primo vino. Il segreto del suo Brunello (perché attenzione, sottolinea più volte che lo è anche se oggi non più dichiarato in etichetta), è tutto nel terreno, il 90% del lavoro si fa in vigna, e la vigna va lasciata esprimere al meglio (ad es. niente cimatura). Dice di produrre il Brunello di oggi allo stesso modo di come ha prodotto le prime annate, ma al contempo continua a fare ricerca, sia in collaborazione con le università, ma anche ad esempio con società che rilevano i dati di ogni singola vite tramite droni (che abbiamo anche visto in azione). Ed ha piantato un piccolo vigneto sperimentale di sangiovese ad alberello. Il vigneto Case Basse è adiacente alla cantina, Intistieti qualche centinaio di metri più in là, poco dopo la Pieve. Solo zolfo e rame, diradamento drastico, si arriva a produrre anche solo 35 q.li ettaro, si "sgrappolano" gli acini che passano alla cernita, niente pigiatura e subito nei tini in legno per la fermentazione, senza controllo della temperatura.
Il "vino naturale"? "non esiste", e siamo d'accordo, ma il "protocollo" è praticamente quello.
zampaflex ha scritto:Ziliovino ha scritto:Produce un solo vino, produrne altri sarebbe solo uno spreco di energie, e soprattutto una sottrazione di tempo ed energie da dedicare al primo vino. Il segreto del suo Brunello (perché attenzione, sottolinea più volte che lo è anche se oggi non più dichiarato in etichetta), è tutto nel terreno, il 90% del lavoro si fa in vigna, e la vigna va lasciata esprimere al meglio (ad es. niente cimatura). Dice di produrre il Brunello di oggi allo stesso modo di come ha prodotto le prime annate, ma al contempo continua a fare ricerca, sia in collaborazione con le università, ma anche ad esempio con società che rilevano i dati di ogni singola vite tramite droni (che abbiamo anche visto in azione). Ed ha piantato un piccolo vigneto sperimentale di sangiovese ad alberello. Il vigneto Case Basse è adiacente alla cantina, Intistieti qualche centinaio di metri più in là, poco dopo la Pieve. Solo zolfo e rame, diradamento drastico, si arriva a produrre anche solo 35 q.li ettaro, si "sgrappolano" gli acini che passano alla cernita, niente pigiatura e subito nei tini in legno per la fermentazione, senza controllo della temperatura.
Il "vino naturale"? "non esiste", e siamo d'accordo, ma il "protocollo" è praticamente quello.
Mo' chi glielo dice ai bio pasdaran, che non hanno mai bevuto Soldera ma si tracannano patrugni e volatili?
PS1: deve ringraziare Gambelli, però.
PS2: 2002 debole per essere un Soldera, ma davvero un bel vino e tra i campioni dell'annata.
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