Oggi insieme ad alcuni forumisti e grazie ad una gradita sorpresa dall'amico della trattoria di Barbaresco, gran bel pranzo insieme ad Angelo Gaja.
Siccome in azienda, storicamente non sono previste o permesse visite turistiche, (nè vendita al dettaglio, come ben spiega il cartello multilingue sul cancello), ci siamo trovati in trattoria e il nostro importante ospite ha pensato bene, da autentico gran signore qual'è, di portare qualche sua bottiglia. A tavola c'era anche del dolcetto autoctono e un altro nebbiolo, ma poco conta.
La straripante verve comunicativa di Gaja ci ha allietato con i suoi racconti, mentre a tavola si susseguivano antipasti di vario genere, tajarin, salsiccia con funghi e polenta, carne à la tartare, peperoni arrostiti, bunet...e non ricordo tutto il resto del ben di Dio, servito con allegria dalle simpatiche ragazze del locale.
Non voglio dilungarmi, altri integreranno con le proprie impressioni ed emozioni, anche perchè a caldo non mi vengono in mente tutti i piacevoli ricordi e le chiacchere serie (e non solo) fatte oggi.
Di sicuro è stata un'occasione unica e memorabile, per "imparare di vino" con un Grande del vino italiano nel mondo, sono realmente onorato di averlo conosciuto. Ci ha raccontato la storia del vino di langa, della sua famiglia, dell'azienda, incazzandosi, scherzando, informandosi e rispondendo ai nostri appassionati quesiti e pensieri. Credo alla fine sia stato piacevole anche per lui, era persino incuriosito dal forum del GR.
Una gran bella sorpresa quindi, data la fama di burbero che lo circonda...
Riguardo ai vini una breve incompleta e personale graduatoria, in attesa degli altri commenti.
Su tutti un inarrestabile, emozionante, progressione di piacere dal Barbaresco 1964, poi un barbaresco 2004 esemplare per pulizia, equilibrio e bevibilità. Il Sori San Lorenzo 2004 di poco terzo, oggi, ma a naso e palato (e per opinione anche di Gaja) durerà decenni, con prospettiva di evoluzione fantastica.
Appena sotto lo Sperss 1989, inizialmente sembrava evoluto, poi si è aperto su un ventaglio balsamico aromatico molto intrigante.
Una giornata davvero memorabile, cinque bicchieri, dieci grappoli, 100/100 e un grande grazie ad Angelo Gaja, all'amico ristoratore, a Sonia e a tutti i presenti.
PS : Gli altri forumisti, che sono più giovani e insaziabili, hanno proseguito la giornata andando in azienda da Bruno Giacosa; direi che sul calendario oggi si può scrivere... San Nebbiolo.