LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda zampaflex » 14 dic 2016 23:03

Wineduck ha scritto:Che figata ragazzi! Per uno che non riesce più a frequentare il forum da mesi, leggere questo approfondito dibattito sul Lambrusco è quasi da orgasmo.
Finiti i tempi di quando qui c'erano solo enofighetti che dibattevano di vini virtuali come Montrachet, Chambertin e Lafite che nessuno di noi riusciva mai a bere (e chissà se loro li bevevano veramente!!!!!!!).
Finalmente questo forum rispecchia veramente la società italiana attuale, la vita reale dei suoi abitanti, le loro aspirazioni, i loro sogni e la loro ambizione ad essere un paese leader nel mondo, nel vino come in molti altri settori (ad esempio l'informatica, le banche, le telecomunicazioni, la gestione dei rifiuti e molti altri)
Per fortuna qui i politici, che sono tutti notoriamente corrotti e completamente avulsi dalla vita reale, non ci bazzicano. Noi siamo genti oneste e beviamo vini veri e sinceri. Niente roba fatta con le polverine o con qualche OGM che ci rifilano le multinazionali per poi avvelenarci definitivamente con i loro farmaci malefici.

Proporrei di nominare Chris715 Presidente onorario e permanente del Forum GR e di far apparire il suo volto sullo sfondo di tutti i nostri schermi! E' stato chiaramente un antesignano ed un illuminato precursore di questi nostri tempi attuali: lui ci ha indicato la via e noi lo seguiremo fino alla fine dei nostri giorni!
Heia! Heia! Heia! Alalà!


(anch'io mi metto avanti)


Che fai, cogli assonanze e parallelismi? :mrgreen:
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alemusci
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda alemusci » 15 dic 2016 01:08

vinogodi ha scritto:
alemusci ha scritto:Palette Chateau Simone Rouge 2011
Colore pimpante.
Naso lento, riservato. Asciutto. Prevale l'impostazione aromatica del mourvedre. Severa, graduale. Sottobosco, mallo di noce. Aspetti di selvaggina. Col tempo fa un passo indietro su toni vinosi e fruttati.
Bocca disorientante da tanta materia ha concentrato. Non rinuncia comunque ad una certa levigatura. La parte tannica resta padrona dell'allungo. Sia tattile che sensoriale. Vino estratto ma gentile. Bottiglia da consegnare alla cantina almeno per altri 5 anni.

Palette Chateau Simone Rose 2015
Colore straordinario: bellezza, brillantezza e tonicità.
Naso propulsivo. C'è dentro un mondo. Polpa di frutta e polpa di carne. Cruda. Erbe aromatiche. Naso poderoso. Pimpante giovanile ma già un po assestato. Goloso e rigoroso. Nulla di inutilmente avvenente. Signorile.
In bocca è un abbraccio. Mozzafiato. La grassezza del grenache e la tenuta del mourvedre. Progressione gustativa impressionante . Grosso, fresco, elegante.

Palette Chateau Simone blanc 2011
Naso raffinato. Tostatura dichiarata. Canditi, crema pasticciera. Grande generosità aromatica. Fichi secchi, nocciole. Ficcante ed educato. Volatile e modulato. Grande controllo dei dettagli.
Sfodera tutta la sua untosità in bocca. Estremamente solare. Ma non ancora sufficientemente ordinato nel finale. Parte alcolica molto presente. Potenza esplosiva in assenza di rigore. Almeno oggi. Gli serve qualche anno.

Palette Chateau Simone Blanc 2008
Naso più misurato tipici dell'annata. Fresco. Frutta secca in varie declinazioni. U 'iniziale sviluppo di balsamicita. Rosmarino, salvia, eucalipto. Una passata di vernice. Ancora estremamente giovanile.
In bocca è una sciarpa di seta. Salinita integrata all'interno della grassezza che ha raggiunto una dimensione assestata. Progressione lenta e sicura. Allungo poderoso. Nota lievemente acidula nel finale. Grandissima raffinatezza. Lunghezza non esibita ma impressionante. Razza pura.

Palette Chateau Simone Blanc 2001
Naso di grandissima discrezione. Tutto sottotraccia. Una cremosita piccola piccola. Un inizio di ossidazione. Bisognerebbe aspettarlo ore nel bicchiere. Fulgido e brillante. Magnetico.
Ricchezza sorprendente all'assaggio. Vibrante, moto esplosivo. Salino. Esemplificazione molto interessante del concetto dì salinità.
...bellissimo approfondimento. Ho ricordi elettrizzanti pure io...


Grazie! In effetti è stata proprio una bella bevuta...
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stefanor
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda stefanor » 15 dic 2016 10:40

Incuriosito dalla discussione sul Lambrusco ho preso 3 bottiglie: Donati, vigna del cristo e paltrinieri radice. Sono un novizio appassionato, nulla di più, nessuna velleità, pochissima esperienza, solo curiosità e voglia di conoscere per tentare di bere bene.
Vigna del cristo e Radice con le loro differenze mi sono piaciuti molto, Radice in particolare mi è sembrato molto interessante. Donati purtroppo aveva un odore strano, anzi puzzicchiava proprio ... ho aspettato ma non è che la cosa sia cambiata molto ... :cry:
Quindi, da utente normale, se volete anche banale, mi spiace ma Donati non lo prendo più ... Radice e vigna invece a secchi 8)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda AlessandroMarzocchi » 15 dic 2016 14:08

Adesso stappo una boccia di Lambrusco di Donati e me la bevo alla faccia vostra, invidiosi, enosnob, branco di fighetti abituati alle bolle del Dompe! E mi assaporo un po' di campagna (e non Champagna)! :mrgreen: :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda arnaldo » 15 dic 2016 20:07

Wineduck ha scritto:Che figata ragazzi!
Finiti i tempi di quando qui c'erano solo enofighetti che dibattevano di vini virtuali come Montrachet, Chambertin e Lafite che nessuno di noi riusciva ......


(anch'io mi metto avanti)



Ahhhhhh e qui ti sbagli.....te lo dissi gia'.......quelli si sono t rasferiti su Facebuuukk......vuoi capirla o no??? Ad esempio sabato in territorio romano 29 bt 29...... :D
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda alemusci » 16 dic 2016 01:32

Greco di tufo 2014

Monte Gloria

Oro zecchino.
Naso di qualità e finezza. Agrume quasi in marmellata. Naso composto. Fiori gialli. Ginestra, mimosa. Austero.
All'assaggio struttura media. Molto minerale. Grande vino per i frutti di mare



Greco Di Tufo Vigna Cicogna 2014

Benito Ferrara

Naso di perfetta proporzione. Declinato bene, tutto in eleganza. Pasticceria, fiori.

Nota minerale impressionante.



Greco Di Tufo Miniere 2014

Cantine Dell'angelo

Naso molto agrumato, mandarino. Nota minerale a disegnare un profilo molto affascinante.
In bocca è un tamburo. Estrattiva micidiale. Ritorno sulfureo nel retro olfatto. Vino ideale per la mozzarella di bufala, fresca di giornata, ancora molto lattosa



Greco Di Tufo Franciscus 2013

Cantine Di Marco

Delicato al naso. Finezza e sussurro. Sapidità già al naso. Profuma come una salina.
Grande classe in bocca. Nota di agrumi. Lascia una bocca pulitissima e profumata, buona per un bacio



Greco Di Tufo Picoli Bambinuto 2013

Quadratura del cerchio. Florealita, frutto, mineralità. Pulizia e nettezza di insieme.
Bocca meravigliosa. Estratti e ceneri. Opulenza e grassezza. Capolavoro di stile



Fiano Di Avellino Vadiaperti 2015

Traerte

Già a bicchiere fermo esprime una nota varietale che ricorda la farina di castagne. Grande eleganza.
Bocca spettacolosa. Manca la parte acida, inquieta e zigzagante del greco. Tutto molto più compatto. Nessuna crudezza. Si farà.



Fiano Di Avellino 2014

Colli Di Lapio

Grande vastità aromatica. Florealita, balsamicita, frutti. Naso splendido. All'assaggio ritornano le erbe aromatiche. Burro chiarificato. Affumicatura molto sottile. Vino per la mozzarella.



Paone 2014

Cantina Del Barone

Componenti di frutto e fiori che hanno preso direzioni inaspettate. Vino naturale. Acidità volatili (succinico? Butirrico? Acetico?). Dandogli aria probabilmente trova una maggiore coordinazione.
Fiano di Avellino al grado zero di intervento. Senza denominazione d'origine.. Ipocrisia?



Fiano Di Avellino 2014

Tognano Rocca Del Principe

Fiano al cubo. Espressione potenziata del fiano di lapio. Classe, finezza estrema. Nessuna faciloneria, nessuna banale scorciatoia.
Bono. Il prossimo anno spacca . Spogliato dai complessi di inferiorità, guarda in faccia un maconnaise. Non una nota fuori posto. Bontà trascinante.



Fiano Di Avellino Pietramara Et. Bianca 2013

I Favari

Fiano generoso. Da argille estremamente fini.
Naso nettamente varietale; congegnato sulla dicotomia tra floreale ed affumicato. Maron glacé.
Strepitoso all'assaggio. Fiano dell'anno.
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AlessandroMarzocchi
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda AlessandroMarzocchi » 16 dic 2016 13:50

[quote="alemusci"]Greco di tufo 2014


Paone 2014

Cantina Del Barone

Componenti di frutto e fiori che hanno preso direzioni inaspettate. Vino naturale. Acidità volatili (succinico? Butirrico? Acetico?). Dandogli aria probabilmente trova una maggiore coordinazione.
Fiano di Avellino al grado zero di intervento. Senza denominazione d'origine.. Ipocrisia?


A Fornovo, Luigi mi spiegava che la commissione gli ha bocciato il vino per un paio di anni di fila e che da quest'anno non avrebbe nemmeno più inviato i campioni. Sembrava dispiaciuto ma rassegnato per quella che è diventata pratica comune negli ultimi anni...

Andando un po' fuori tema, ma sempre rimanendo sul Fiano, qualcuno ha già avuto modo di bere il Cupo 2013 di Pietracupa? Ne ho 6 bottiglie e non ho ancora avuto il coraggio di avvicinarmi :oops:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda alemusci » 16 dic 2016 14:10

AlessandroMarzocchi ha scritto:
alemusci ha scritto:Greco di tufo 2014


Paone 2014

Cantina Del Barone

Componenti di frutto e fiori che hanno preso direzioni inaspettate. Vino naturale. Acidità volatili (succinico? Butirrico? Acetico?). Dandogli aria probabilmente trova una maggiore coordinazione.
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A Fornovo, Luigi mi spiegava che la commissione gli ha bocciato il vino per un paio di anni di fila e che da quest'anno non avrebbe nemmeno più inviato i campioni. Sembrava dispiaciuto ma rassegnato per quella che è diventata pratica comune negli ultimi anni...

Andando un po' fuori tema, ma sempre rimanendo sul Fiano, qualcuno ha già avuto modo di bere il Cupo 2013 di Pietracupa? Ne ho 6 bottiglie e non ho ancora avuto il coraggio di avvicinarmi :oops:


Io ti consiglierei di cominciare a stappare... Nella mia esperienza il fiano non ha tutta questa eclatante predisposizione ad evolvere invecchiando o ad invecchiare evolvendo..e poi ha questa gioventù così estroflessa ed elegante che comunque va esperita e goduta... E poi nel caso riparametrata nel tempo
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda vinogodi » 16 dic 2016 14:11

AlessandroMarzocchi ha scritto:Andando un po' fuori tema, ma sempre rimanendo sul Fiano, qualcuno ha già avuto modo di bere il Cupo 2013 di Pietracupa? Ne ho 6 bottiglie e non ho ancora avuto il coraggio di avvicinarmi :oops:
...effettivamente incutono soggezione. Mordono... 8)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda simba » 16 dic 2016 14:31

Secondo me il cupo tiene il tempo: ho bevuto recentemente un 2007 in splendida forma.
Alemusci grazie per lo spaccato sui vini campani e complimenti per le note.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda alemusci » 16 dic 2016 14:44

simba ha scritto:Secondo me il cupo tiene il tempo: ho bevuto recentemente un 2007 in splendida forma.
Alemusci grazie per lo spaccato sui vini campani e complimenti per le note.

Grazie! :)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda egio » 16 dic 2016 17:02

Seratina rilassante ieri in quel di Brisighella, per saluti di fine d'anno sul tema di trippa e ribollita:

si è partiti con un Ferrari Brut per avvinare i calici, bei profumi, cortino in bocca.

Roederer Brut Premier: sempre uno dei più affidabili base di maison, bello diritto, senza cedimenti, piacevole assai.

Eric Isselée Grande Selection : Il dosaggio si fa sentire un poco di più e rende questo champagne validissimo compare dei crostini porri e formaggio che aprono il pasto. Bel naso di frutta gialla, nespole, fiori. Piaciuto.

Laherte Freres Ultradition Extra Brut: versione meno dosata del base della casa, un anno e mezzo in più di bottiglia dall'ultimo assaggio l'han reso davvero molto equilibrato; bello teso, verticale, ma anche con una buona struttura e rotondità. Si beve che è un piacere.

Leflaive Puligny-Montrachet !er Cru Les Folatieres 2009: tappo tutt'altro che pulito e psicodramma all'apertura. Versato nei calici, il vino non ha traccia di TCA al naso e con la trippa fa le capriole più goduriose immaginabili. Non la bottiglia più in forma che ho sentito, ma tanta, tanta roba buona.

Roddolo Barbera d'Alba 2008: Langhissima. Ancora scalpitante, un po' di tempo in bottiglia le farà bene.

Percarlo 2004: Aperto a mezzogiorno, entra in gioco con allodole piccioni & Co. e ribalta il tavolo. Vino della serata e uno dei grandi dell'enologia nostrana.

Chateau Rieussec 1996: da mezzina. Ha tutto quel che ci si aspetta, in forma davvero elevata. Bella chiusura, con la terrina di marroni di levatura notevole.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda vinotec » 16 dic 2016 17:33

egio ha scritto:Seratina rilassante ieri in quel di Brisighella, per saluti di fine d'anno sul tema di trippa e ribollita:

si è partiti con un Ferrari Brut per avvinare i calici, bei profumi, cortino in bocca.

Roederer Brut Premier: sempre uno dei più affidabili base di maison, bello diritto, senza cedimenti, piacevole assai.

Eric Isselée Grande Selection : Il dosaggio si fa sentire un poco di più e rende questo champagne validissimo compare dei crostini porri e formaggio che aprono il pasto. Bel naso di frutta gialla, nespole, fiori. Piaciuto.

Laherte Freres Ultradition Extra Brut: versione meno dosata del base della casa, un anno e mezzo in più di bottiglia dall'ultimo assaggio l'han reso davvero molto equilibrato; bello teso, verticale, ma anche con una buona struttura e rotondità. Si beve che è un piacere.

Leflaive Puligny-Montrachet !er Cru Les Folatieres 2009: tappo tutt'altro che pulito e psicodramma all'apertura. Versato nei calici, il vino non ha traccia di TCA al naso e con la trippa fa le capriole più goduriose immaginabili. Non la bottiglia più in forma che ho sentito, ma tanta, tanta roba buona.

Roddolo Barbera d'Alba 2008: Langhissima. Ancora scalpitante, un po' di tempo in bottiglia le farà bene.

Percarlo 2004: Aperto a mezzogiorno, entra in gioco con allodole piccioni & Co. e ribalta il tavolo. Vino della serata e uno dei grandi dell'enologia nostrana.

Chateau Rieussec 1996: da mezzina. Ha tutto quel che ci si aspetta, in forma davvero elevata. Bella chiusura, con la terrina di marroni di levatura notevole.

Piacevolissima serata; per la prima volta ho assaggiato la ribollita e la trippa in versione bianca, senza pomodoro e devo dire che sono rimasto positivamente sorpreso da tanta bontà!
Leflaive Puligny-Montrachet !er Cru Les Folatieres 2009: :D :D :D :D nonostante il tappo sapesse esageratamente di tappo..
Percarlo 2004: :D :D :D :D :D concordo pienamente con Lorenzo...vino della serata e proprio di quelli ciccioni che piacciono tanto a me :wink:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 16 dic 2016 18:38

faro palari 2009

sulla spinta emotiva dei tanti apprezzamenti letti e sentiti ne ho stappato una bottiglia ieri sera...tanta robina..naso iniziale di frutta matura, che si muove subito verso sentori più eleganti, minerali, e infine tostature di cacao e frutti rossi canditi..mi ha stupito per coerenza..bocca pressoché simmetrica, verticale, beva leggiadra senza però rinunciare ad una persistenza importante, che dona austerità ad una bevuta che non aveva bisogno di altro..che bella robina..
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda kubik » 16 dic 2016 18:59

egio ha scritto:
Percarlo 2004: Aperto a mezzogiorno, entra in gioco con allodole piccioni & Co. e ribalta il tavolo. Vino della serata e uno dei grandi dell'enologia nostrana.



Si gode ma è ancora un filo troppo giovane di fatto?
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda Spectator » 16 dic 2016 19:53

..Vega Sicilia unico 1985,Vega S. Tappo..fracico spezzato nel vino malgrado un ottimo apribottiglie a lame; alla fine ho dovuto usare il colino :( . Rosso scuro con lievi riflessi arancio e un tantino di sedimentazione;naso inizialmente chiuso,poi piano piano sussulti di ribes,prugna matura,frutta rossa,tabacco;poca roba,il vino denotava una buona dose di stanchezza,affanno. Al palato ancora un discreto bere,mediamente/corposo, generosamente disponibile ma lontano lontano dal vino emozionate gia' bevuto in altre 2 annate(altra 85 e 91).Bottiglia presa meno di 6 mesi fa su questi lidi: all'analisi dei fatti,conservata na mezza schifezza,navigata. Peccato,ieri sera avevo voglia di bere benissimo,mi son dovuto accontentare!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda egio » 16 dic 2016 20:07

kubik ha scritto:
egio ha scritto:
Percarlo 2004: Aperto a mezzogiorno, entra in gioco con allodole piccioni & Co. e ribalta il tavolo. Vino della serata e uno dei grandi dell'enologia nostrana.



Si gode ma è ancora un filo troppo giovane di fatto?


Non direi solo un filino...già al colore, sembra imbottigliato l'altro ieri...

Al naso è meraviglioso, fonde in maniera quasi ipnotica frutti neri, prugna, viola, grafite, spezie, ecc. ecc. ecc... da non smettere di usmare.

In bocca è assolutamente godurioso già adesso, ma è irrimediabilmente destinato a migliorare per diversi anni a venire e poi a durarne ai massimi un'altra buona quantità.

Ma stupisce appunto la sua fruibilità già ora, la pienezza della soddisfazione di bere un gran vino, non solo un gran vino che senz'altro sarà.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda titanium » 16 dic 2016 21:55

Spectator ha scritto:..Vega Sicilia unico 1985,Vega S. Tappo..fracico spezzato nel vino malgrado un ottimo apribottiglie a lame; alla fine ho dovuto usare il colino :( . Rosso scuro con lievi riflessi arancio e un tantino di sedimentazione;naso inizialmente chiuso,poi piano piano sussulti di ribes,prugna matura,frutta rossa,tabacco;poca roba,il vino denotava una buona dose di stanchezza,affanno. Al palato ancora un discreto bere,mediamente/corposo, generosamente disponibile ma lontano lontano dal vino emozionate gia' bevuto in altre 2 annate(altra 85 e 91).Bottiglia presa meno di 6 mesi fa su questi lidi: all'analisi dei fatti,conservata na mezza schifezza,navigata. Peccato,ieri sera avevo voglia di bere benissimo,mi son dovuto accontentare!


Sarebbe interessante sapere da chi...
Spedizione entro un anno, sei mesi, 14 ore e 32 secondi dall'accredito ...
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda kubik » 16 dic 2016 22:15

egio ha scritto:
kubik ha scritto:
egio ha scritto:
Percarlo 2004: Aperto a mezzogiorno, entra in gioco con allodole piccioni & Co. e ribalta il tavolo. Vino della serata e uno dei grandi dell'enologia nostrana.



Si gode ma è ancora un filo troppo giovane di fatto?


Non direi solo un filino...già al colore, sembra imbottigliato l'altro ieri...

Al naso è meraviglioso, fonde in maniera quasi ipnotica frutti neri, prugna, viola, grafite, spezie, ecc. ecc. ecc... da non smettere di usmare.

In bocca è assolutamente godurioso già adesso, ma è irrimediabilmente destinato a migliorare per diversi anni a venire e poi a durarne ai massimi un'altra buona quantità.

Ma stupisce appunto la sua fruibilità già ora, la pienezza della soddisfazione di bere un gran vino, non solo un gran vino che senz'altro sarà.

Grazie
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda miccel » 16 dic 2016 22:31

Non sempre ho la voglia o la lucidità di buttare giù note puntuali , ma queste bottiglie degli ultimi tempi le voglio mettere comunque:

Contrada Salandra - Campi Flegrei Piedirosso 2011
Chissà perché mi ero fatto l'idea di un vino piuttosto "easy", invece non lo è affatto, né per struttura né per complessità, molto saporito e gastronomico, solo un po' troppo allappante.

Palari - Faro 2009
Mi associo a quanto di positivo scritto poco sopra.
Quanto mi piace questo vino. È la terza annata che provo. Setoso, caldo ma fine, fragola con lieve tocco agrumato, persistenza e gestione dei legni...se questa è "annata minore"...

Roagna - Barbaresco Pajé 2004  
Sobrio, austero, ma è solo questione di tempo, si sviluppa lentamente in modo elegante e con grande profondità, davvero un bel bere.

Domaine Grand Veneur - Lirac Clos de Sixte 2005
15 gradi. Pronto da bere, senza alcun cedimento. Una bomba, estrazione e legno in forma di vernice e solvente sull’esplosione del frutto, ma, una volta in bocca, va giù bene nella sua opulenza, un velluto morbido, un esempio di come anche un vino del genere (di sicuro adatto anche a palati d'oltreoceano) ci sia modo e modo di farlo. Piaciuto.

Domaine Perrin - Cayranne Peyre Blanche 2007 
(Rosso)13,5 gradi. Molto  gustoso, frutto scuro, spezie e legno anche qui ma più snello, meno riempibocca del lirac, molto buono.


Di questi ultimi due vini, di bella fattura e di prezzo tutt'altro che proibitivo, devo ringraziare Ludi che me li ha venduti, e che potrebbe senz'altro fare un commento più appropriato del mio.
alemusci
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda alemusci » 17 dic 2016 00:42

Champagne Brut Nature Drappier

Naso molto nitido. Chiara impronta di vinosita molto diretta. Fruttosità asprigna ma non per questo acerba. Mela renetta. Espressività molto asciutta, senza fronzoli. Un pochino selvatica ma molto definita. Senza sbavature. Naso tenue, misurato ma chiaro. Lineare, piano.
Bocca ancora più verticale. Scopre tutte le carte. Vino dinamico. Salivante. Coprente. Crudo, ma di grande pienezza e bellissima persistenza. Finale citrino, puntiglioso, di limone verde

Champagne Brut Nature Sans Soufre Drappier

Espressività molto più animale. Fruttosità più da mela grattugiata. Concentrato di carne. Naso più aperto, convesso. Dopo un po una certa nota balsamica di sottofondo.
L'Ingresso in bocca da una quota di morbidezza. Sviluppa nell'allungo sia la grassezza che una nervosità che lo accompagna nel finale fino in fondo. Finale ancora più salivante ma con questo elemento di mediazione della morbidezza iniziale

Champagne Extra-brut Rose En Barmont-seve 2009
Olivier Horiot

Impatto olfattivo abbasta chiuso, serrato e misterioso. Non di espressività così aperta. Puntiglio e contegno. Leggera componente legnosa: corteccia d'albero. Quasi montano, anche se non rinuncia a toni caldi. Alpi del sud. Dopo un po' regala qualcosa in più: frutta, pepe, incenso.
In Bocca tonicità e morbidezza carezzevole. Una carbonica sottile, sottile. Grande discrezione. Quasi un saten. Un po di amarognolo nel finale, che è leggermente sfibrato.

Champagne Brut Nature Oeil De Perdix Le Corroy 2013
Charles Dufour

Tonalità cromatica ignota: buccia di cipolla, occhio di pernice.
Vinosita schietta e legata a note di agrumi. Aspetti erbacei. Melograno. Pane scuro. Modalità espressiva piuttosto aspra. Nocciolo di pesca bianca. Tocchi di infuso, di tisana. Piuttosto sfaccettato.
Bocca di una solidità e di una fisicità materica, prensile. Una suggestione leggermente ossidativa. Sapidità ed acidità. Su cui si innesta anche l'estratto. Grande champagne da tavola per dei formaggi. Pane e camembert maturo.

Champagne Extra-brut Bistrotage-b08
Charles Dufour

Naso abbasta estremo. Cipolle, riso tostato, crosta di formaggio. Ossidazione un po più pronunciata. Suggestioni amare. Naso molto severo. Per niente accondiscendente.
Quasi ferruginoso nella sua mineralità in bocca. Denso, unito. Potente ma non invadente. Grande presenza tattile. Succosissimo. Finale molto aperto, espressivo, caloroso. Vino da carbonara.

Champagne Brut 1990
Jean Pierre E Jean-sebastien Fleury

Dorato, leggermente ramato.
Inizio sugheroso, cantinoso. Poi acquatico, nasello bollito. Complessità difficile da argomentare.
Legno, sandalo, cuoio. Naso profondo. Appagato e appagante.
Bocca di spessore. Esplode nel retro olfatto. Carbonica diffusa, lieve. Un pochino pesante. Entrato già un po nella logica della meditazione.
“Dio ha fatto l’acqua, ma l’uomo ha creato il vino” Victor Hugo
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda ZEL WINE » 17 dic 2016 01:23

kubik ha scritto:
egio ha scritto:
Percarlo 2004: Aperto a mezzogiorno, entra in gioco con allodole piccioni & Co. e ribalta il tavolo. Vino della serata e uno dei grandi dell'enologia nostrana.



Si gode ma è ancora un filo troppo giovane di fatto?


Sarà, ma l'ultimo bevuto era lontano anni luce da cio'.
Con tutta la soggettività del caso, i grandi mi sembrano altri.
Con rispetto parlando ovviamente.
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misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda zampaflex » 17 dic 2016 01:49

Barbacarlo 1994. Che assonanze con Bonneau...
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda zampaflex » 17 dic 2016 01:51

miccel ha scritto:Non sempre ho la voglia o la lucidità di buttare giù note puntuali , ma queste bottiglie degli ultimi tempi le voglio mettere comunque:

Contrada Salandra - Campi Flegrei Piedirosso 2011
Chissà perché mi ero fatto l'idea di un vino piuttosto "easy", invece non lo è affatto, né per struttura né per complessità, molto saporito e gastronomico, solo un po' troppo allappante.

Palari - Faro 2009
Mi associo a quanto di positivo scritto poco sopra.
Quanto mi piace questo vino. È la terza annata che provo. Setoso, caldo ma fine, fragola con lieve tocco agrumato, persistenza e gestione dei legni...se questa è "annata minore"...

Roagna - Barbaresco Pajé 2004  
Sobrio, austero, ma è solo questione di tempo, si sviluppa lentamente in modo elegante e con grande profondità, davvero un bel bere.

Domaine Grand Veneur - Lirac Clos de Sixte 2005
15 gradi. Pronto da bere, senza alcun cedimento. Una bomba, estrazione e legno in forma di vernice e solvente sull’esplosione del frutto, ma, una volta in bocca, va giù bene nella sua opulenza, un velluto morbido, un esempio di come anche un vino del genere (di sicuro adatto anche a palati d'oltreoceano) ci sia modo e modo di farlo. Piaciuto.

Domaine Perrin - Cayranne Peyre Blanche 2007 
(Rosso)13,5 gradi. Molto  gustoso, frutto scuro, spezie e legno anche qui ma più snello, meno riempibocca del lirac, molto buono.


Di questi ultimi due vini, di bella fattura e di prezzo tutt'altro che proibitivo, devo ringraziare Ludi che me li ha venduti, e che potrebbe senz'altro fare un commento più appropriato del mio.


Grand Veneur fa parte di quelle cantine fortemente parkerizzate: épater le bourgeois, bien sûre...
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda @ndre@ » 17 dic 2016 09:28

AlessandroMarzocchi ha scritto:Adesso stappo una boccia di Lambrusco di Donati e me la bevo alla faccia vostra, invidiosi, enosnob, branco di fighetti abituati alle bolle del Dompe! E mi assaporo un po' di campagna (e non Champagna)! :mrgreen: :mrgreen:

hai pure Longone contro... :D sei rimasto uno :mrgreen:
L'è méj al vén sénsa bicér, che al bicér sénsa vén

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