LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

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Kalosartipos
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LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda Kalosartipos » 01 dic 2016 09:23

Allez.. :mrgreen:
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vinogodi
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda vinogodi » 01 dic 2016 09:41

...stamattina un cappuccino da macchinetta piuttosto scarso . Eccellente la brioche ai lamponi acquistata in pasticceria... 8)
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venicka
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda venicka » 01 dic 2016 12:28

Bevuti a novembre ma vabbè visto che siamo a dicembre scrivo qui.

2015 Trebbiano d'Abruzzo - Cirelli La Collina Biologica
Naso che parte sparato su note minerali salsedinosissime, sale pietre e mare a go go.
Poi il frutto tra l'albicocca e il melone giallo, comunque lieve e solo sussurrato.
Qualcosa di verde quasi anice ma leggero.
In bocca è duro e bello acido, forse un po' crudino ancora, di sicuro tra un anno sarà meglio.
Comunque buono assai, mi ha fatto pensare a certi verdicchio di collestefano più che a suoi corregionali illustri, non è la prima boccia che bevo di questa azienda e finora mi hanno sempre convinto.
Bravi.

2012 Etna Rosso - Eno-trio
Nerello mascalese in purezza da vigne a piede franco in contrada Calderara.
BOOM.
Naso commovente, con frutto dolcissimo e speziato, molto calabretta style.
Ciliegia, china, gelatine varie ed eventuali, noce moscata, carbone, fumo e questa dolcezza intossicante che mi ha quasi fatto pensare alle pesche mature, notevole, veramente notevole.
Bocca (per fortuna) idem: il tannino morbido accarezza il palato, poi è dolce, setoso e lungo.
Bottiglia che mi è piaciuta davvero tanto ma tanto.

2015 La Matta - Case Bianche
Metodo ancestrale da fiano.
Bevuto poco comunque piaciuto, naso chiuso e abbastanza neutro, ricordo un po' di frutta bianca, bocca con non troppe bolle ma fini e piacevoli.
Con un piatto di formaggi pugliesi, da burrata a varie scamorze affumicate, ci è stato non bene ma di più, boccia finita in un nano secondo.
Gli ho preferito il rosè da aglianico di cui avevo già scritto qui comunque pure sta bolla niente male, gran bevibilità, l'unico limite forse il naso davvero un po' troppo semplice (comunque totalmente privo di note fastidiose detersivi e altre amenità simili).
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda AmoSlade » 01 dic 2016 12:53

venicka ha scritto:
2012 Etna Rosso - Eno-trio
Nerello mascalese in purezza da vigne a piede franco in contrada Calderara.
BOOM.
Naso commovente, con frutto dolcissimo e speziato, molto calabretta style.
Ciliegia, china, gelatine varie ed eventuali, noce moscata, carbone, fumo e questa dolcezza intossicante che mi ha quasi fatto pensare alle pesche mature, notevole, veramente notevole.
Bocca (per fortuna) idem: il tannino morbido accarezza il palato, poi è dolce, setoso e lungo.
Bottiglia che mi è piaciuta davvero tanto ma tanto.


Questo l'ho bevuto non molto tempo fa e, non ricordando che mi avesse entusiasmato così tanto, sono andato a rileggermi le note che avevo preso e mi permetto di riportare: nerello dal profilo molto caldo, che però ben riflette l'annata 2012 in Etna. Profumi di frutta parecchio matura, quasi dolce, e una sottile spaziatura di noce moscata ben integrata. Morbido e con tannini levigati, un po' troppo alcolico. Comunque apprezzabile, ma sarei curioso di sentirlo in altra annata.

Per il mio gusto la dolcezza era un po' eccessiva e l'avevo imputato all'andata calda. Non ho trovato invece la nota di carbone e fumo che in calabretta è invece sempre nettissima.

L'ho ribeccato a FIVI pochi giorni fa, purtroppo l'ho assaggiato dopo l'ES di Gianfranco Fino e nonostante risciacquo abbondante del bicchiere non ci ho capito niente :-(
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda AmoSlade » 01 dic 2016 12:53

venicka ha scritto:
2012 Etna Rosso - Eno-trio
Nerello mascalese in purezza da vigne a piede franco in contrada Calderara.
BOOM.
Naso commovente, con frutto dolcissimo e speziato, molto calabretta style.
Ciliegia, china, gelatine varie ed eventuali, noce moscata, carbone, fumo e questa dolcezza intossicante che mi ha quasi fatto pensare alle pesche mature, notevole, veramente notevole.
Bocca (per fortuna) idem: il tannino morbido accarezza il palato, poi è dolce, setoso e lungo.
Bottiglia che mi è piaciuta davvero tanto ma tanto.


Questo l'ho bevuto non molto tempo fa e, non ricordando che mi avesse entusiasmato così tanto, sono andato a rileggermi le note che avevo preso e mi permetto di riportare: nerello dal profilo molto caldo, che però ben riflette l'annata 2012 in Etna. Profumi di frutta parecchio matura, quasi dolce, e una sottile spaziatura di noce moscata ben integrata. Morbido e con tannini levigati, un po' troppo alcolico. Comunque apprezzabile, ma sarei curioso di sentirlo in altra annata.

Per il mio gusto la dolcezza era un po' eccessiva e l'avevo imputato all'andata calda. Non ho trovato invece la nota di carbone e fumo che in calabretta è invece sempre nettissima.

L'ho ribeccato a FIVI pochi giorni fa, purtroppo l'ho assaggiato dopo l'ES di Gianfranco Fino e nonostante risciacquo abbondante del bicchiere non ci ho capito niente :-(
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda marcolanc » 01 dic 2016 12:58

venicka ha scritto:Bevuti a novembre ma vabbè visto che siamo a dicembre scrivo qui.

2012 Etna Rosso - Eno-trio
Nerello mascalese in purezza da vigne a piede franco in contrada Calderara.
BOOM.
Naso commovente, con frutto dolcissimo e speziato, molto calabretta style.
Ciliegia, china, gelatine varie ed eventuali, noce moscata, carbone, fumo e questa dolcezza intossicante che mi ha quasi fatto pensare alle pesche mature, notevole, veramente notevole.
Bocca (per fortuna) idem: il tannino morbido accarezza il palato, poi è dolce, setoso e lungo.
Bottiglia che mi è piaciuta davvero tanto ma tanto.

Sottoscrivo! Mi convince molto meno il loro Pinot Nero (bevuto in un paio di annate), ma questo è proprio una bomba. Anzi, ringrazio Landmax che me lo fece assaggiare per la prima volta poco più di un anno fa (e ne comprai seduta stante un cartone).
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda marcolanc » 01 dic 2016 13:02

marcolanc ha scritto:
venicka ha scritto:Bevuti a novembre ma vabbè visto che siamo a dicembre scrivo qui.

2012 Etna Rosso - Eno-trio
Nerello mascalese in purezza da vigne a piede franco in contrada Calderara.
BOOM.
Naso commovente, con frutto dolcissimo e speziato, molto calabretta style.
Ciliegia, china, gelatine varie ed eventuali, noce moscata, carbone, fumo e questa dolcezza intossicante che mi ha quasi fatto pensare alle pesche mature, notevole, veramente notevole.
Bocca (per fortuna) idem: il tannino morbido accarezza il palato, poi è dolce, setoso e lungo.
Bottiglia che mi è piaciuta davvero tanto ma tanto.

Sottoscrivo! Mi convince molto meno il loro Pinot Nero (bevuto in un paio di annate), ma questo è proprio una bomba. Anzi, ringrazio Landmax che me lo fece assaggiare per la prima volta poco più di un anno fa (e ne comprai seduta stante un cartone).

Ops... AmoSlade mi ha fatto sorgere un dubbio: devo verificare meglio, ma credo proprio che nel mio caso si trattasse di Nerello 2011. Il Nerello 2012 non ricordo di averlo ancora assaggiato.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda venicka » 01 dic 2016 13:39

AmoSlade ha scritto:
Questo l'ho bevuto non molto tempo fa e, non ricordando che mi avesse entusiasmato così tanto, sono andato a rileggermi le note che avevo preso e mi permetto di riportare: nerello dal profilo molto caldo, che però ben riflette l'annata 2012 in Etna. Profumi di frutta parecchio matura, quasi dolce, e una sottile spaziatura di noce moscata ben integrata. Morbido e con tannini levigati, un po' troppo alcolico. Comunque apprezzabile, ma sarei curioso di sentirlo in altra annata.

Per il mio gusto la dolcezza era un po' eccessiva e l'avevo imputato all'andata calda. Non ho trovato invece la nota di carbone e fumo che in calabretta è invece sempre nettissima.

L'ho ribeccato a FIVI pochi giorni fa, purtroppo l'ho assaggiato dopo l'ES di Gianfranco Fino e nonostante risciacquo abbondante del bicchiere non ci ho capito niente :-(


il profilo è quello, ci siamo.
La mineralità scura io l'ho sentita anche se decisamente meno presente che in altri etna, sicuramente più forti le note fruttate e balsamiche.
Il piacere più o meno è insindacabile, son gusti.

marcolanc ha scritto:Sottoscrivo! Mi convince molto meno il loro Pinot Nero (bevuto in un paio di annate), ma questo è proprio una bomba. Anzi, ringrazio Landmax che me lo fece assaggiare per la prima volta poco più di un anno fa (e ne comprai seduta stante un cartone).


Mai provato il loro pinot nero, tra l'altro so che fanno pure un traminer, boh io sull'etna lascerei gli autoctoni e basta però capisco chi vuol sperimentare.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda AmoSlade » 01 dic 2016 14:04

venicka ha scritto:
AmoSlade ha scritto:
Questo l'ho bevuto non molto tempo fa e, non ricordando che mi avesse entusiasmato così tanto, sono andato a rileggermi le note che avevo preso e mi permetto di riportare: nerello dal profilo molto caldo, che però ben riflette l'annata 2012 in Etna. Profumi di frutta parecchio matura, quasi dolce, e una sottile spaziatura di noce moscata ben integrata. Morbido e con tannini levigati, un po' troppo alcolico. Comunque apprezzabile, ma sarei curioso di sentirlo in altra annata.

Per il mio gusto la dolcezza era un po' eccessiva e l'avevo imputato all'andata calda. Non ho trovato invece la nota di carbone e fumo che in calabretta è invece sempre nettissima.

L'ho ribeccato a FIVI pochi giorni fa, purtroppo l'ho assaggiato dopo l'ES di Gianfranco Fino e nonostante risciacquo abbondante del bicchiere non ci ho capito niente :-(


il profilo è quello, ci siamo.
La mineralità scura io l'ho sentita anche se decisamente meno presente che in altri etna, sicuramente più forti le note fruttate e balsamiche.
Il piacere più o meno è insindacabile, son gusti.

marcolanc ha scritto:Sottoscrivo! Mi convince molto meno il loro Pinot Nero (bevuto in un paio di annate), ma questo è proprio una bomba. Anzi, ringrazio Landmax che me lo fece assaggiare per la prima volta poco più di un anno fa (e ne comprai seduta stante un cartone).


Mai provato il loro pinot nero, tra l'altro so che fanno pure un traminer, boh io sull'etna lascerei gli autoctoni e basta però capisco chi vuol sperimentare.


Sui gusti non ci piove :D confermo, a FIVI avevano anche pinot nero e traminer.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda piergi » 01 dic 2016 14:05

D'angelo- adv riserva caselle 2006
La volatile non è volata via e la bottiglia non si è volatilizzata
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda landmax » 01 dic 2016 16:04

marcolanc ha scritto:... credo proprio che nel mio caso si trattasse di Nerello 2011.


Confermo: 2011.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda zampaflex » 01 dic 2016 22:40

...se scrivo nel thread di novembre si perde... :mrgreen:
L'altra sera:

Jacquesson - Brut DT 1996
Tonico, dritto, sapido e "moderno". Non si vedono le stelle ma si beve molto bene.
contro
Henriot - Brut cuvée des enchanteleurs 1996
Classico, marino (vera e propria alga) e rancio, caffé e mandorla per un prodotto più da appassionati; rispetto a J paga una minore prestanza in bocca.

Bonneau du Martray - Corton Charlemagne 2012
Paglierino, quasi verdognolo. Sventaglia infermabile in progressione da ala destra di una volta tutto il repertorio della Borgogna di prima classe, dall'esordio pirico alla fase fruttata, per chiudere sui fiori e su lievi ossidazioni. Bocca rotonda e burrosa, ma con slancio elastico e lunga gittata. Molto molto buono.
Però di fronte a questo...
Domaine Leroy - Corton Charlemagne 2011
Oro classico. Parte con una fase pirica fortissima, tant'è che ho pensato a Coche Dury. Pian piano, molto lentamente, si apre su vertici e vortici in traiettorie inconsuete e personalissime (kiwi, agrume rosso ?!?, liquirizia) e parimenti la bocca esplode incontrollabile in una furia minerale. Coprente, saturante, salino, lunghissimo. Dopo due ore è ancora vispo come un ragazzino...

Stéphane - Cote rotie 2013
Piacione su frutto abbondante, oliva, garrigue: voilà il catalogo del Rodano in cinque secondi di olfazione. Si complessa sullo speziato, evolve gradatamente e si fa notare come uno smart buy. Chiaramente crudo in bocca, dove si nota un tannino abbondante ma molto fine, ed è ancora cortino. Bel vino.
Contro l'enfant prodige...
Georges Noellat - Grand-Echézeaux 2011
Poco espansivo al naso, molto verde, vegetale, legno bruciato, pirico.
Si capisce che il ragazzo è bravo quando lo si assaggia e si sente una mano salda, capace di dare un profilo di tridimensionalità perfino teatrale all'ingresso bocca. Dove convince meno è nel centro bocca, nella chiusura non un granché performante, nei ritorni modesti. Forse una fase di assestamento?

Cav. Accomasso - Barolo 2008
Curioso in alcuni aspetti, canonico in altri, paga pegno per una volatile un filo eccessiva e per dei tannini polverosi. Chapeau, comunque, al Cavaliere. Nebbiolo langarolo come pochi.
Fa largo al giovane:
Roagna - Barbaresco Crichet Pajé 2006
Bel naso, svettante di fiori e frutta macerati contrappuntati da toni salmastri (umami, fondo bruno) e balsamici. Quasi ngurioso ad un certo punto, talché qualcuno ha proposto un Cascina Francia.
La bocca però è rimasta molto aerea, in finezza, quasi impalpabile. Scorrevole come la sabbia in una clessidra. Strano, avrebbe dovuto essere ben più polposa e prestante.

ultima coppia spaiata.
Quintarelli - Amarone 2000
Intenso e giovanilmente sul frutto. Vaghi accenni di evoluzione. Bocca larghissima, quasi esplosiva, ovviamente spinta molto dalla carica alcoolica. Aperto presto nonostante siano già sedici le primavere: la complessità è lontana.
Brovia - Barolo Rocche 2011
Annata che già si è descritta numerose volte come facile, amichevole. Anche questa bottiglia lo dimostra, dal carattere solare ma dalla notevole potenza. Interessante, potrà migliorare ancora.
Non progredi est regredi
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda gianni femminella » 02 dic 2016 16:57

zampaflex ha scritto:...se scrivo nel thread di novembre si perde... :mrgreen:


Fossi un moderatore reprimerei duramente una tale scorrettezza.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda gianni femminella » 02 dic 2016 17:18

piergi ha scritto:D'angelo- adv riserva caselle 2006
La volatile non è volata via e la bottiglia non si è volatilizzata


Peccato. A primavera ne avevo aperta una che mi era piaciuta moltissimo. Non ricordo nessun accenno di volatile.
Solo un bel frutto dolce e un tannino carezzevole.
Roma, fecisti patriam diversis gentibis unam
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda arnaldo » 02 dic 2016 17:29

Ieri sera un simpatico Ciro' sup 2011 ARIS di sergio arcuri.....ferroso al naso, dalla scorza di arancia essicata, qualche refolo salmastro....asciutto,fresco,minerale in bocca.....decisamente affascinante alla vista,trasparente dal colore oramai aranciato ma non per via della vecchiaia od ossidazioni ma proprio dalla natura stessa del vitigno che porta a queste stupende sfumature.
Preso al FIVI 2015 credo sui 12/15 euro....
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda piergi » 02 dic 2016 18:11

gianni femminella ha scritto:
piergi ha scritto:D'angelo- adv riserva caselle 2006
La volatile non è volata via e la bottiglia non si è volatilizzata


Peccato. A primavera ne avevo aperta una che mi era piaciuta moltissimo. Non ricordo nessun accenno di volatile.
Solo un bel frutto dolce e un tannino carezzevole.

Ne ho altre due, quindi avrà una prova d'appello. Comunque ho notato un po di variabilità su questa cantina.
Personalmente fra i loro vini il mio preferito è il Canneto che dovrebbe essere il loro aglianico più "moderno" senza essere modernista.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda Alberto » 03 dic 2016 21:32

Immagine

Oggi a pranzo, orizzontale (alla cieca, dall'inizio alla fine) di Chianti Classico 2011.

Nell'ordine:

Chianti Classico Riserva, Cafaggio, 2011 (14,5%)
Una bottiglia di "backup" messa dentro all'ultimo per sostituire un Capannelle Riserva tappatissimo ma che faceva intravvedere gran belle cose floreali. Questo qui invece mostra del frutto rosso "generico" ed un legnetto un po' ruffiano, non molto complesso e pure con la tendenza ad inscurirsi nel tempo. Piattino e trascurabile, a mio avviso.

Montevertine, Montevertine, 2011 (14%)
Agrumi e fiori a profusione, zero profilo da annata calda, anzi una bocca finanche severa, quasi stretta all'inzio; poi ovviamente sostando nel bicchiere scala qualche marcia, si allarga e si ingentilisce un po' in bocca senza perdere acutezza e "filo" al naso, e pur non mostrando per intero il suo potenziale (ci vorranno ancora non pochi anni di vetro) si guadagna facilmente il podio di giornata, seppur sul gradino più basso. Dotazione di freschezza notevole.

Riecine, Riecine, 2011 (14%)
Naso che parte con accenni quasi salmastro-acciugosi, che a me hanno garbato parecchio, per poi spostarsi sul frutto rosso fresco; bocca un po' sottile, "dolce", quasi sussurrata. Lindo e preciso, strizza un occhio e pure l'altro mezzo alla Cote d'Or (la bottiglia borgognotta non è messa lì così a caso), ma un pizzico di carattere in più in bocca non guasterebbe.

Sangioveto, Badia a Coltibuono, 2011 (15%)
Vincitore di giornata, per me. Profondo, speziato, terroso, lungo, cazzuto, ma non per questo compresso o ritroso per via della sua gioventù...anzi, il profilo è già bello aperto. Residuo boisé, peraltro evidente quasi solo al naso, che ancora un po' deve integrarsi del tutto, ma chi se ne frega. Anche qui comunque zero sentori di accaloramento o tantomeno di cottura del frutto, e nemmeno una spinta alcolica fuori dalle righe.

Sangiovese di Romagna Marzeno Riserva Cadisopra, Cadisopra, 2011 (15%)
Intruso messo lì a scompigliare le carte, ma vino che si è comunque difeso, e devo dire trattasi di un bel sanzves: naso di frutto scuro con lievi accenni catramosi assolutamente non sgradevoli, bocca concentrata ma non "forzata"', con tannini dolci; solo nel tempo esce una vena surmatura del frutto che gli toglie un po' di slancio. Ma buono.

Percarlo, San Giusto a Rentennano, 2011 (15%)
Che dire? Non mi aspettavo certamente un vino già aperto e disteso, ma questo è veramente un lattante: profilo balsamico ed un frutto amarena pronunciato all'inizio, poi al naso si chiude a riccio, mente in bocca detona con la solita struttura acido-tannica monumentale del gioiello di casa Martini di Cigala. Il più indietro del gruppo, ma non è una sorpresa. Secondo gradino del mio personale podio, nell'attesa di poter staccare il resto della compagnia fra qualche anno.

Chianti Classico Gran Selezione Vigna del Sorbo, Fontodi, 2011 (15%)
Ahimè, vorrei tanto poter dire che il 10% di cabernet sauvignon non si sente, oppure che il profilo molto moderno del vino nel complesso non pregiudica la purezza di espressione del sangiovese, ma purtroppo non è esattamente così; intendiamoci: c'è di peggio in giro, e di gran lunga, ma a conti fatti il profilo estrattivo "scuro" ed il dosaggio del legno risultano un po' soverchianti rispetto alle pur belle note floreali e balsamiche. Dal 2012 dovrebbe essere tutto sangiovese, di mano più leggera, staremo a vedere.

Concerto di Fonterutoli, Marchesi Mazzei, 2011 (13,5%)
Questo qui invece, sarà anche perché non fà mistero della sua anima da Supertuscan "Vintage", e la declina con onestà di intenti, mi è piaciuto decisamente di più del precedente: ha freschezza e buona dinamicità, un frutto dolce e leggermente cioccolatoso, ma non cupo o appesantito, solo un leggero verde a centro bocca (qui la quota di CS si issa al 20%). Forse non grande complessità, ma è sicuramente molto giovane, ed il fatto che non sia troppo moderno lo rende attraente.

Nota conclusiva: un plauso generale alla gestione delle alcolicità, davvero tutti vini mai sbracati da questo punto di vista.
Ultima modifica di Alberto il 06 dic 2016 18:30, modificato 2 volte in totale.
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda vinogodi » 03 dic 2016 22:18

...sarà un mese piuttosto impegnativo... Partiti subito il primo presso il Locale del Ginnasio . In sintesi poi ne parlo domani con più calma:

Preaperitivo : Metodo Classico Brut Quintopasso :D :D :)
POI: Blanc de Blanc
- Champagne Cuvée De Melomane herbert Beaufort :D :D :D
- Champagne Cuvée Vive Claude Cazals Blanc de Blanc :D :D :D
- Champagne Canard Duchene Cuvée Louis VII :D :D :D :)

BIANCHI:
- Soave La Brola 2013 Roccolo Grassi :D :D :D :)
- Bouzeron 2012 Ramonet :D :D :D :)
- Villa Bucci 2012 :D :D :D :D

Rossi :
- Argille Monte delle Vigne 2011 :roll:
- Primitivo di manduria 2009 ES Gianfranco Fino :D :D :D :D
- Primitivo di Gioia del Colle Admira Nicola Ferri :D :D :D :)
- Barbacarlo Lino Maga 2004 :D :D :D :)

FINALE : Moscato D'Asti Cascina Fonda :D :D :D

IL giorno dopo :
- Barbera Cerretta Conterno 2014 :D :D :D :D
- Barbera Francia Conterno 2014 :D :D :D :D
... sarà una annata del cazzo , ma cavolacci che bontà entrambi !!!!!
- Barolo Cerretta 2012 Conterno :D :D :D :D :)
- Barolo Francia 2012 Conterno :D :D :D :D :D
Voti asolutamente relativi alla giovinezza... andranno più su , più su ....
- Barolo MOnfortino 2010 :D :D :D :D :D :o :shock: :o :shock: :o :shock: (diciamo , per ora , 999.999/1.000.000)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda vinotec » 04 dic 2016 08:06

...Marco, come hai fatto a bere il monfortino 2010 che non è ancora uscito? :shock:
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda Ludi » 04 dic 2016 08:58

Ieri serata davvero speciale, al Ristorante Silene di Seggiano (ottimo): inviatati da Gianfranco Soldera, abbiamo festeggiato con altri suoi amici Josko Gravner.
Soldera in gran forma, mattatore come mai e (relativamente) moderato nell'esprimere i suoi giudizi. Gravner ha fatto un discorso ed ha persino azzardato qualche battuta (si vedeva che gli veniva difficile)....ma al di là della timidezza è una persona gentile e quasi spiazzante nel suo apparente candore.
Per accompagnare un menù semplice ma davvero gustoso (tentacolo di polpo con cedro e patate, saccottini di tacchinella con zabajone allo zest di limone, filetto di cernia al finocchietto, erbe selvatiche ripassate, semifreddo di nocciola piemonte) abbiamo bevuto: Breg 2008 e 2006, Ribolla 2008, 2007, 2003.
Vini tutti superlativi, con una evidente dimostrazione del percorso evolutivo tipico di Gravner: Breg 2008 floreale e più estroverso, Ribolla pari annata più compresso e minerale, Ribolla 2007 una molla di goudron e frutta secca pronta ad esplodere, Breg 2006 vicino ad un Coulée de Serrant con le sue evidenti note di botritis, Ribolla 2003 all'apice (ha retto alla grande l'abbinamento con il semifreddo).
Sono stato fortunato anche per la collocazione nel tavolo (grazie ancora, Gianfranco): accanto a me avevo Gravner, quel pazzo di Francesco Illy, Peter Heilbron (i cui vini amo davvero molto) e soprattutto Stella di Campalto. Accidenti quanto è bella!
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda Kalosartipos » 04 dic 2016 10:18

vinotec ha scritto:...Marco, come hai fatto a bere il monfortino 2010 che non è ancora uscito? :shock:


Chez Roberto Conterno..
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda vinogodi » 04 dic 2016 10:37

vinotec ha scritto:...Marco, come hai fatto a bere il monfortino 2010 che non è ancora uscito? :shock:
... è il settimo (o ottavo) assaggio per via che devo sapere ... imbottigliato eccezionalmente in antuicipo perchè ... pronto da essere imbottigliato. Poesia pura , fra i più cristallini mai bevuti così giovane. Potente (o possente?) quanto 2004 e 2006 , con più eleganza ed equilibrio. Senz'altro più "leggibile" del 1996 . Ho paura che al mondo in tanti gli daranno il massimo del voto ... ho paura... 8)
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda gbaenergiaeco10 » 04 dic 2016 11:59

Valpolicella roccolo grassi 2005

Non credo sia un vino per tutti..al naso confetture, ciliegia sotto spirito,e susina..si apre con note di cannella e spezie fumé..rimane sempre un po' stucchevole dall'inizio alla fine..il naso preannuncia una materia assai carica, ricca, e così è al palato..concentrato, pieno, spinta acida finale leggermente smorzata, l'alcol è un po' sopra le righe (e lo è anche al naso)..dovendo riassumere in una parola direi potenza, più che un valpolicella mi è sembrato un amarone (brigaldara case vecie 2001 per l'esattezza)..penalizzato forse dal fatto di essere stato bevuto da solo? Non saprei..di certo il terzo calice richiede resistenza..ah quasi dimenticavo, discretamente asciugante, per usare un eufemismo..probabilmente, tutto considerato, è ancora un bambino..

Ma non dicevano che la 2005 fosse tra quelle da bere subito? A me non sembra proprio....
Lorenzo
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venicka
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda venicka » 04 dic 2016 12:12

vinogodi ha scritto:- Barolo Cerretta 2012 Conterno :D :D :D :D :)
- Barolo Francia 2012 Conterno :D :D :D :D :D


in breve mi potresti descrivere le differenze, a livello olfattivo innanzitutto ma non solo, tra i due pari annata?
E poi che tu sappia in cantina e in vigna stesse pratiche per entrambi?
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Re: LE BEVUTE DI DICEMBRE 2016

Messaggioda alì65 » 04 dic 2016 12:56

gbaenergiaeco10 ha scritto:Valpolicella roccolo grassi 2005

Non credo sia un vino per tutti..al naso confetture, ciliegia sotto spirito,e susina..si apre con note di cannella e spezie fumé..rimane sempre un po' stucchevole dall'inizio alla fine..il naso preannuncia una materia assai carica, ricca, e così è al palato..concentrato, pieno, spinta acida finale leggermente smorzata, l'alcol è un po' sopra le righe (e lo è anche al naso)..dovendo riassumere in una parola direi potenza, più che un valpolicella mi è sembrato un amarone (brigaldara case vecie 2001 per l'esattezza)..penalizzato forse dal fatto di essere stato bevuto da solo? Non saprei..di certo il terzo calice richiede resistenza..ah quasi dimenticavo, discretamente asciugante, per usare un eufemismo..probabilmente, tutto considerato, è ancora un bambino..

Ma non dicevano che la 2005 fosse tra quelle da bere subito? A me non sembra proprio....


vino da bere con temperatura bassa, l'alcol altrimenti resta invadente
io lo trovo un vino per tutti, l'ho sempre bevuto in compagnia femminile perchè è uno di quei vini che piace e si beve tutto d'un fiato
non è di certo un Valpo "leggero", fa parte della "nuova" idea di vino filone contemporaneo
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!

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