Vintage di fine anno

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puspo
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Re: Vintage di fine anno

Messaggioda puspo » 09 dic 2016 08:15

Come dicevo ieri a tavola, dare punteggi e voti a vini che hanno oramai raggiunto e abbondantemente superato la "data di scadenza" ha anche poco senso, ed è per questo che il voto è più sull'emozione ... ciò non toglie che la qualità di quello che Marco ha stappato ieri sia di livello assoluto.
Condivido i giudizi sommari dati da Marco, aspetto i più saggi per qualche nota di degustazione, ma due cose le dico subito:
-Dom Perignon 85, dopo 3 ore nel bicchiere, ancora sprigionava vivere sue tostature. Continuava ancora a sembrare un profumo fatto apposta per far godere gli enoperversi. L'acidità reggeva ancora la bevuta, anche se bolla e corpo se n'erano ovviamente andati
-Martiniz Laquesta 1922 ... qui siamo ribaltati indietro tutti. Anche se aveva un pelo di volatile (sui livelli dei vini nuovi del nostro Rinaldi Beppe) aveva ancora la voglia di "legarti" la bocca con il suo tannino. Una cosa stratosferica! Il colore se n'era ovviamente andato lasciando il posto ad un rosso "chiaretto" (elegantissimo), ma credo che nessuno ne abbia lasciato nemmeno un goccio nel bicchiere.

Grazie a Marco per l'ospitalità (cucina di livello, soprattutto roast-beef, cipolline e gorgonzola vecchio!) e per la condivisione.
Grazie a quelli della tavolata: questo tipo di compagnia amplifica assolutamente il piacere.
Il mio sistema di monitoraggio della cantina:
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puspo
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Re: Vintage di fine anno

Messaggioda puspo » 21 dic 2016 09:38

Ho ancora in bocca il sapore del Dom ...
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Re: Vintage di fine anno

Messaggioda darmagi90 » 21 dic 2016 14:17

Non voglio certo annoiare chi avrà voglia di leggere ma ritengo doveroso mettere l'accento sulla qualità generale della giornata, clima a parte.
L'ospitalità del Padrone di casa è sempre squisita, così come la compagnia, talvolta un po' chiassosa ma decisamente piacevole.

Per tornare ai vini, tutti ottimi e con molta voglia di raccontare, compreso il Trebbiano di Valentini che per molti non era invece molto loquace.

Premesso questo, riporto a memoria due impressioni sulle bottiglie che mi hanno maggiormente emozionato.

Verticalina di Philippart molto interessante. Fra l'altro, avevo già sentito a marzo di quest'anno il 1973 e devo dire che ho ritrovato le stesse note piacevolmete ossidative di mela essiccata e di fungo porcino secco. Bella acidità.

Vado un po' controcorrente per quanto riguarda gli Champo 1985.
Non che Dom Perignon e Krug non fossero in forma, sia chiaro. Però mi ha dato maggiore emozione il Blanc de Millenaire con le sue note di agrume candito.

Comte Lafon davvero impressionante ma il Kabinet di 35 anni... :shock:

Sui rossi la cosa si fa più complicata, perché tutti hanno suscitato un brivido particolare.

Il Nuits Saint Geroges "Aux Chouillets", comeper il Kabinet, per essere un semplice Village (si fa per dire, naturalmente), si è presentato con un'integrità ed una freschezza davvero impressionanti.

Vega Sicilia stratosferico, in termini assoluti probabilmente il vino della giornata.

Mouton forse un po' sottotono ma Mouton è Mouton, secondo me dovrebbe fare classe a parte, non è all'altezza dei 1er ma è sopra ai 2eme. Comunque, questo commento riflette ovviamente le aspettative sui grandi bordolesi. Bevuto da solo avrebbe cappottato chiunque.

Il Brunello 69 di Biondi Santi, invece, sembrava perfino troppo giovane, poco evoluto e terziarizzato. Appena portato al naso ha dato una zaffata di succo di arancia che mi ha fatto immediatamente dire che non poteva essere altro che Brunello. Poi anche un po' di china e inchiostro a fare capolino dal cassetto della nonna. Forse mancava di un pizzico di complessità.
Chissà, magari fra una ventina d'anni inizierà ad evolvere?

Il Barolo di Borgogno 1947 è stata l'ennesima conferma che questa è stata l'annata del secolo. Già sentite diverse etichette e sempre con una gioventù, una grinta ed un frutto che non si attribuirebbero mai ad un vino di 70 anni.

Immortale, come immortale è risultato il Rioja Reserva Especial del '22.
Se dovessi fare un paragone lo assimilerei alla leggiadra immagine ritratta su di una foto antica, color seppia, con una bambina con una veste di pizzi bianchi che gioca con una palla in un prato.
Il colore, ancorché chiarissimo, decisamente cerasuolo e con ben pochi cedimenti mattone se non nell'unghia.
Il naso fruttato e fresco ed una bocca con tannini ancora belli e fitti, pur se ben levigati dal tempo.
Tempo che non sembra quasi essere trascorso, per questo vino che, a meno di un piccolo ed insignificante arrotondamento, ha sostanzialmente un secolo sulle spalle.

Grande giornata!!!

Ancora un grazie a Marco per avere reso possibile l'evento ed agli amici con i quali è stato vissuto.
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Re: Vintage di fine anno

Messaggioda vinotec » 22 dic 2016 07:09

[quote="darmagi90"

Il Barolo di Borgogno 1947 è stata l'ennesima conferma che questa è stata l'annata del secolo. Già sentite diverse etichette e sempre con una gioventù, una grinta ed un frutto che non si attribuirebbero mai ad un vino di 70 anni.
.[/quote]

...complimenti! Io invece con il barolo borgogno 1947 che comperai un paio di anni fa da Danilo(Pierofosco, oramai sparito dal forum), ho avuto un'esperienza, assieme ad altri amici del forum(non so se chicco se lo ricorda) molto negativa...per aprire la bottiglia dovemmo usare, non scherzo, un martello per smuovere il tappo e quando finalmente riuscimmo ad aprirla, era completamente andata. Probabilmente quella di Marco era nella sua cantina da sempre e questo conta moltissimo.
In appendice devo dire che Danilo mi cambiò tutte e 4 le bottiglie uguali a quella, che avevo comprato.
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Re: Vintage di fine anno

Messaggioda darmagi90 » 22 dic 2016 09:11

Io comunque mi riferivo al 47 in generale e non solo per Borgogno.
L'anno scorso mi pare fosse Serafino ed era assolutamente impressionante.
Purtroppo, come dici bene, la storia della bottiglia ha spesso un peso determinante sul suo stato di conservazione.
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