Messaggioda Ludi » 30 ago 2016 08:37
Sperando di non annoiarvi troppo, inserisco qui le mie impressioni sul viaggio che sto facendo in Rioja....
Anzitutto, paesaggi da sogno, davvero tra i più suggestivi di Spagna: montagne che digradano in un'ampia valle, cosparsa di vigneti e punteggiata da splendidi paesini medievali. Turismo presente, ma non troppo invadente (nulla a che vedere con la Provenza o anche solo con Montalcino, per intenderci). Molte cantine disegnate da archistars. Da vedere assolutamente il Museo del Vino di Vivanco, forse il più bello al mondo nel suo genere: non la solita accozzaglia di vecchi attrezzi agricoli, ma un'esperienza sinergica, a partire dal Giardino Botanico all'esterno, che raccoglie 222 varietà d'uva, per concludere con le opere d'arte e reperti archeologici (alcuni di valore inestimabile) dedicati al vino.
Ieri prima visita, ed inizio con un classico: Lopez de Heredia. Avevo preso accordi, e mi ha ricevuto Maria Jose Lopez de Heredia, co-titolare ed enologa. Donna vulcanica, di rara simpatia, ci ha dedicato 5 (cinque) ore. Prima di tutto ci ha portato a fare un giro per Vina Tondonia, suggestiva sia per la posizione, che per la presenza di viti centenarie, senza significativi rimpiazzi delle fallanze. Torniamo in cantina: non avevo mai visto una cosa del genere, chilometri di tunnel scavati sotto la roccia e ricoperti di cladiosporum cellare, vecchissime barriques, enormi tini centenari. Fanno 400.000 bottiglie l'anno, ma visti i tempi di affinamento (tanto per capirci, sono ora in commercio il Reserva 2004, il Blanco 2003, il Gran Reserva 1995) debbono mantenere un numero incredibile di recipienti. Si conclude nella loggetta privata della famiglia, dove ci vengono fatti assaggiare: Vina Gravonia Blanco 2006 (giocato sul profilo ossidativo, ma al contempo molto salmastro, suggestivo); Vina Tondonia Blanco 2003 (decisamente fresco, giocoso, con sentori idrocarburici incipienti, in bocca un'esplosione di acidità e di agrumi, splendido); Vina Cubillo 2007 (fruttato, forse il più semplice dei rossi, ma equilibrato e nient'affatto pesante come spesso sono i vini spagnoli); Vina Tondonia Reserva 2004 (eccellente, gran versione, giovanissimo ma già proteso verso quelle note di maturità eterea e speziata che lo caratterizzeranno nei prossimi decenni); Vina Bosconia 2004 (più giocato su note fumé ed animali, forse un filo più monocorde ma comunque davvero godibile).
Si conclude alla grande: Vina Tondonia Gran Reserva 1981. Mi ha nettamente ricordato, nelle differenze, qualche vecchia annata di Biondi Santi, con una terziarizzazione in effetti molto simile (goudron, porcino, garam masala, cera per mobili, incenso) ma anche un inaspettato guizzo acido, un frutto ancora intatto che fa capolino, una struggente violetta appassita.
Complessivamente, tra le più belle visite che abbia mai fatto ad una cantina (ed oramai ne annovero non poche all'attivo).
I prezzi dei vini sono assolutamente commoventi: 23€ per il Tondonia Reserva, 60€ per il Gran Reserva 1995.
Oggi Artadi e Tentenublo....