vinogodi ha scritto:... senza entrare in questioni di lana caprina dove non è il caso, se non annoiando a morte chi legge , il vino è una soluzione idroalcoolica a matrice complessa dove il coefficiente di dilatazione non è marginale rispetto ad una temperatura di riferimento (diciamo 10-12 gradi all'imbottigliamento) e , ti assicuro per prova provata , in questo caso la teoria coincide con la pratica in quanto fenomeno visionato e studiato anche empiricamente in centinaia di prove di imbottigliamento . Dove il liquido rasenta il tappo e la bottiglia da 10-12° dell'imbottigliamento è portata alla soglia dei 30° , cosa non infrequente nei trasporti o in conservazioni precarie, il liquido dilatandosi porta a "farsi strada" dove il tappo ha cedimenti strutturali localizzati e quindi il trafilamento è quasi la regola.
Solo come remember :
I liquidi si dilatano all’aumentare della Temperatura secondo la Legge di Dilatazione Volumica dei Liquidi ovvero:
ΔV=k·V0·ΔT
dove:
ΔV è la Variazione di Volume ;
k è un Coefficiente di Dilatazione che dipende dalla Sostanza considerata ;
V0 è il Volume Iniziale ;
ΔT è la Variazione di Temperatura che si è avuta durante il Processo.
Tornando a noi prima del suicidio di massa di chi legge riducendo ulteriormente le presenze scarse del periodo , direi che tenere in piedi le bottiglie non è mai il massimo, salvo non ci sia un'umidità in cantina rilevante (oltre 80%) che permette al tappo di tenersi umido e non seccarsi, con azione peggiorativa conseguente del passaggio di ossigeno).
La cosa migliore è preservare una temperatura idonea dall'atto dell'acquisto, al trasporto alla conservazione in cantina. Non è detto che uno di questi tre momenti non sia stato correttamente coerente con le esigenze del vino: molte volte le stesse enoteche dove si acquista conservano a cazzo oppure gli arriva il vino dopo giorni di corriere non climatizzato a temeprature da forno...
Si, Marco
sappiamo bene che fluidi realmente incomprimibili non esistono.
La mia puntualizzazione non voleva essere sostanziale ma solo formale: se dici che il vino è incomprimibile allora DEVI trascurare il fenomeno della dilatazione termica.
In effetti, nel caso che ho proposto, la dilatazione credo sia trascurabilissima perché:
1) il vino è stato acquistato quando le temperature erano basse.
2) in enoteca è rimasto solo 2-3 giorni
3)la temperatura della mia cantina in questi giorni di caldo estremo, non supera I 15-16 °C
Nella formuletta che hai postato, assumendo un k di 10^-4 abbiamo un ΔV inferiore di molto a 1 cm^3
Non ho difficoltà a credere che in condizioni estreme il fenomeno sia rilevante. Volevo solo sottolineare che il problema, in questo caso mi sembra altro: tappi.
Si fosse trattato di una sola bottiglia, avrei pensato ad un tappo sfigato. Trattandosi di TUTTE E SOLE le 2012 ho pensato che potesse trattarsi di UN LOTTO di tappi sfigati.
La cosa positiva è che mi sembra di capire che ho buone speranze che il vino rimanga integro negli anni.
Così come mi è, ora, chiarissimo che devo lasciale coricate. Seguirò il tuo consiglio, grazie.
"Se l'alibi non regge e l'evidenza sfugge.....mira al cuore. Mira al cuore"