Giovedì 18
in mattinata domaine A.Rousseau a Gevrey-Chambertin
Visto il mazzo che mi sono fatto partendo da casa mia alle 4 di mattino avrei gradito una visita un po' più "fortunata", come peraltro ho avuto in passato.Non c'era né Eric Rousseau nè Fred per cui l'assaggio dei 2014 è stato fatto con la figlia di Eric.
Dalle botti, in ordine, gevrey-chambertin (vino inutile), gevrey-chambertin Cazetiers (altro vino inutile), clos de la Roche (vino in ascesa, forse quello che più ha avuto dei miglioramenti in questi ultimi anni), gevrey-chambertin Clos Saint-Jacques 1er cru (grande vino in grande annata, polpa ed eleganza, un mix irresistibile...alla domanda se credevano in un eventuale passaggio a GC del vino mi è stato risposto che al domaine NON interessava e che quindi non ne avrebbe fatto richiesta), chambertin (struttura imponente, bocca rotonda senza asperità, lunghezza incredibile) e chambertin Clos de Béze (aggressivo, poca rotondità in bocca, profumi molto più marcati e variegati rispetto ai vini precedenti, al momento il vino meno armonioso ma di grande carattere...).
Un paio di considerazioni.
I 2014 del domaine sono a mio parere nettamente superiori ai 2013 : verranno imbottigliati per caduta a partire dal mese di marzo dopo il solito assemblaggio di 5 o 6 piece e saranno godibili prima rispetto ai predecessori.
Peccato non avere potuto assaggiare anche gli altri vini e peccato anche per la quantità di vino data in degustazione, quantità veramente irrisoria, ma tant'è.
al pomeriggio domaine Matrot a Mersault
Elsa (Matrot ovviamente...) è una amica per cui la visita ha avuto caratteristiche totalmente diverse dalla precedente, per cortesia e disponibilità.
Insieme alla sorella (ed alla consulenza del padre) il domaine produce circa 180000 bottiglie di cui 80000 di solo chardonnay ed il resto suddiviso nelle varie appellation tra cui spiccano il miglior rapporto qualità prezzo nel mersault Perrieres ed in un grande rosso come il Blagny la Piéce sous le Bois 1er cru.
Abbiamo assaggiato diversi vini in bottiglia sia 2014 che di annate precedenti : mi è rimasta particolarmente impressa l'armonia del mersault 1er cru Charmes e del puligny 1er cru Les Chalumeaux ma tutti i vini mi sono piaciuti (e non solo a me...) salvo il vino moelleux l'Effrontè che viene prodotto con aggiunta di zucchero e non rientra proprio nelle mie corde. Elsa mi diceva che i vini sono stati imbottigliati dopo la vendemmia 2015 perchè l'anno scorso, per l'esigenza climatica, hanno iniziato a vendemmiare prima mentre di solito l'imbottigliamento viene effettuato prima della vendemmia.Del resto mi diceva che non hanno spazio a sufficienza per conservare due millesimi in affinamento e che inoltre ritiene inutile lasciare i vini qualche mese in più nelle pieces.
Il legno nuovo viene utillizzato il primo anno sullo chardonnay e poi a partire dal secondo anno sui vini più prestigiosi.
Curiosità : aligotè e chardonnay hanno tappi a vite e ad Elsa piacerebbe fare così con tutti i vini per garantire la stessa omogeneità a tutte le bottiglie. Discorso ancora non così facile da affrontare in Borgogna.Chi volesse maggiori informazioni su vini e domaine mi contatti in PRV.
venerdì 19
in mattinata domaine Georges Noellat a Vosne
Assaggi da fusti d'acciaio per l'assemblaggio dei primi tre vini (tra poco inizia l'imbottigliamento) e TUTTI i vini erano sontuosi, con il solo 1er Chaumes in difficoltà per l'assemblaggio eseguito un paio di giorni prima.
Il domaine ha circa 5 ettari e produce 20000 bottiglie distribuiti tra :
nuits-saint-georges village (delicato in bocca e beverino)
vosne-romanée village (altra parrocchia ed altra intensità di profumi ma la stessa bevibilità del precedente)
vosne-romanée Chaumes 1er cru (scarico di colore ma soprattutto poco pulito e torbido anche se l'intensità del vino è decisamente maggiore a quella dei precedenti).
In cantina dalle botti (non so come faccia a lavorarci perchè è veramente piccola e con le volte molto basse) solo dei grandi vini :
nuits-saint-georges Cras 1er cru (più strutturato rispetto al village ma sempre con bella bocca beverina e rotonda)
vosne-romanée Les Petits Monts 1er cru (il fratellino minore...raffinato, profumi suadenti e bocca rotonda, un piccolo gioiellino)
nuits-saint-georges Aux Boudots 1er cru (gran bel vino, a mio parere uno dei pochi che può avvicinarsi a quello vinificato da Madame, bella struttura, in bocca ancora un po' aggressivo)
vosne-romanèe Beaux-Monts 1er cru (eccellente, equilibrato, voluttuoso, la perfetta essenza di un Borgogna rosso)
echezeaux GC (il vino migliore che ho assaggiato tanta era la perfezione dell'insieme : profumi, polpa, bocca enorme ed avvolgente, finale persistente...)
grands-echezeaux GC (struttura e complessità superiori a quella dell'echezeaux ma al momento meno accattivante e quindi meno brillante del precedente...il futuro però è suo).
Che dire : detto che l'assaggio dei vini è stato seguito in ogni sua fase dal giovane cucciolo Lafite del padrone di casa (
), detto che il padrone di casa è assai timido, parla a voce bassa e che quindi talora un po' mi perdevo tra l'emozione dei vini in assaggio e la coda di lafite che sbatteva sulle gambe per giocare, detto che lo stesso padrone ha creato un GIARDINO con rose e fiori in mezzo ai vigneti (un po' sotto Il Malconsort....) e che vendendolo potrebbe realizzare un sacco di soldini (il giardino pià CARO di tutta la Borgogna...
), detto questo...finchè riuscite a trovarli comprateli questi vini perchè ho l'impressione che tra poco diventerà MOLTO difficile averli.
Ed è proprio di fronte a questo giardino, a casa di georges (ad un centinaio di metri dalla cantina), in veranda panoramica, si è chiusa la degustazione con una bt di Cras 2013...Un po' di parole, un bel bicchiere di vino, il sole che baciava la collina del malconsort e del Petit Mont.....Vini eccellenti.Chapeaux.
pomeriggio/sera domaine Ramonet, a Chassagne
entrati alle 18,00 al domaine ne siamo usciti alle 21,20 e meno male che avevo avvertito il ristorante perchè altrimenti...ciccia!!!!!!
Jean Claude è una persona straordinaria e di una generosità immensa.Se si ha l'occasione di andare ad assaggiare i suoi vini non si può che innamorarsi della Borgogna e dello chardonnay.
Da quest'anno (2014) tutti i vini verranno etichettati con il nome jean claude ramonet : in seguito alla morte del padre i due fratelli hanno dovuto accordarsi sulla gestione del grande patrimonio vinicolo di proprietà, per fare fronte al fisco francese ed alla possibile ingerenza nel domaine da parte dei loro figli.
Pertanto : Noel ramonet vende la sua parte dei vini a jean claude che come sempre e come sempre ha fatto continuerà ad occuparsi della loro vinificazione (noel si occupava prima della parte commerciale) ; il tutto fa sì che jean claude risulti per una parte come una maison de negoce ed in quel modo la scritta domaine Ramonet poteva apparire solo su una parte del vino.
Per ovviare al problema ha deciso di inserire su tutti i vini il suo nome.
Abbiamo assaggiato in bottiglia i primi 2014 (aligotè, chardonnay, chassagne-montrachet, puligny-montrachet, chassagne clos de ruchottes 1er cru e chassagne Boudriotte 1er cru) mentre a partire dal chassagne vergers 1er cru siamo tornati sui 2013 fino al montrachet finale.
Ci siamo poi divertiti con l'apertura di bottiglie più vecchie ed abbiamo finito con l'assaggio dei rossi e l'apertura, anche qui, di bottiglie più vecchie, terminando lo splendido tour de force con un chassagne Morgeot 1er cru rosso 2005.
Che dire : ramonet è la borgogna opulenta, rotonda, untuosa che con il passare degli anni acquisisce finezza : la grandezza dei GC è immensa, la capacità d'invecchiamento pure.I 2013 si stanno man mano pulendo e stanno diventando eccellenti : il senso di amaro che ancora si sente in qualche vino sta piano piano scomparendo lasciando lo spazio all'opulenza del vino.
Rispetto all'assaggio che avevo fatto a novembre dello scorso anno ho trovato cambiati e molto più puliti tutti i vini e poi il batard-montrachet...immenso!
Appena avrò tempo, visto che è la terza volta che assaggio i 2013 al domaine
, cercherò di dare qualche info in più sui vini bevuti ma a jean claude altro non si può dire che chapeaux, due volte chapeaux !!! Una non è sufficiente.
Sempre in Borgogna a cena e da amici :
chambolle-musigny domaine de la Pousse d'Or 2011 (purtroppo chiuso, andava scaraffato ma la stoffa c'è)
volnay Les Fremieres 1er cru 2007 Boillot (appezzamento di proprietà ed all'epoca erano pochi da Boillot....splendida beva adesso)
Clos de Murées 1er cru Fontaine-Gagnard 2013 (vino parecchio chiuso ed indietro di maturazione per cui lascio il giudizio in sospeso)
batard-montrachet GC 2009 Gagnard-Delagrange (non tutti l'hanno apprezzato mentre a me non è dispiaciuto, il finale un po' untuoso è in via di pulitura ma ha dato un po' fastidio a qualcuno ma basta aspettare ancora un pochino e c'è anche chi l'ha giudicato sulla via del tramonto ma non mi trova d'accordo...)
pommard Clos des Epeneaux Comte Armand 2007 (altra bottiglia in gran bella beva adesso come tutti i 2007)
msd La Forge de Tart Clos de Tart 2004 (era una curiosità perchè me ne avevano parlato bene....anche qui però erano persistenti in bocca le solite note vegetali mentre i profumi del vino erano compressi ; non mi piacciono i vini di questa annata ma devo dire che ho trovato meglio questo vino di altri molto più blasonati)
In generale comunque, dopo i due tre giri di degustazioni fatte in questi mesi, gran bei 2014 in Borgogna, sia nei bianchi (questi sembrano straordinari) che in cote de nuits dove i vini saranno sicuramente godibili prima rispetto ai 2013.
Altra piccola considerazione : i 2011 bianchi stanno, come da previsioni, evolvendo in maniera considerevole e diventando dei piccoli gioielli e sono dotati di grande capacità d'invecchiamento.Siccome leggo e ne sento parlare non bene sul forum suggerirei di riassaggiare nuovamente i vini di quell'annata....