Qualche sensazione delle bottiglie dell'altra sera, con una nota preliminare dedicata alla meravigliosa selvaggina che Ivo sfodera sempre con generosità, ma che stavolta ha visto oltre al mitico "classe 0" di commovente succulenza, scendere in campo una beccaccia clamorosa, da standing ovation.
Dei "miracoli" di Loreto Aprutino non scrivo oltre, Riccardo ha detto quel che c'era da dire e mi ci ritrovo totalmente. Ma lo ringrazio anche qui per averci regalato questa esperienza.
Il
Dom Perignon 2002 che dire, è buono, buonissimo, da strafogarsene. Ma...
Mi resta sempre un ma, forse per le aspettative infinite che accompagnano il sorso di questa bottiglia ogni volta. Non so più se è solo questione di troppa giovinezza. Credo che questo vino resterà così ancora a lungo, ma non son sicuro che migliorerà ulteriormente. Insomma, inizio a pensare che la 2002 sia una annata notevole, ma che la '96 fosse altra roba. Di 2002 ne ho ora in cantina una sola bottiglia, aspetterò con fiducia ancora un po', vedremo. Ultimo ma non ultimo, continuo a pensare che una bottiglia come questa bisognerebbe avere la pazienza di lasciarla aperta qualche ora, prima di berla. Il problema è riuscirci....
Il
Pergole Torte 1990 "shakerato" da Ivo l'abbiamo trovato di una suadenza unica, in piena forma sia al naso che in bocca, dove accelerava di brutto e non cedeva di un millimentro. (vuoi vedere che lo speziale alchimista...)
Grande bottiglia di
Ornellaia 2001 vino ovviamente su tutt'altro registro, ma di grande soddisfazione goduriosa. Naso stordente, con la bontà del peperone grigliato come accenno iniziale, nessuna nota erbacea o verde ma tanto frutto rosso e nero bello maturo, certo, ma mai sopra le righe e grafite. Bocca sontuosa, imponente, golosa. Più larga che lunga, soprattutto se confrontata alle altre bottiglie in tavola.
Cavallotto - Bricco Boschis Vigna San Giuseppe 2001: Purtroppo naso impreciso, che a momenti faceva sentire tutta la potenzialità di questo per me notevolissimo Barolo, ma per lo più restava chiuso e non espressivo come dovrebbe. 2001 uno annata particolare, secondo me, per Barolo di questo genere: come se fosse stato sempre troppo presto per berli, finché di colpo non pare ormai quasi tardi. Boh. In bocca comunque davvero bello.
RTW - Tokaji Aszú 6 Puttonyos Szt. Tamás 1999: non la migliore delle annate, ma sempre un grande; di certo un bellissimo modo di chiudere, con quei oltre 200 grammi di zucchero/litro resi docili da una acidità mostruosa che rende lunghissimo il sorso e invita al successivo.
Ivo, come erano i residui delle varie bottiglie l'indomani?