Dolce, amaro o .... Amarone?

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Smarco
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda Smarco » 22 feb 2016 18:52

Vinory ha scritto:
vinogodi ha scritto:...innanzitutto ho scoperto che la Valpolicella, anche di incredibile energia come quella del Maestro Quintarelli, è straordinaria con i salumi . Nello specifico, questa 2006 che trovai sfuocata dal produttore e poco più che "apprezzabile" in un assaggio successivo a casa mia, oggi si sta distendendo magnificamente tornando ad essere quel portento che ha da essere . E' balsamica, gourmant e piacevole nonostante un'austerità di fondo rimarchevole, perché è tutt'altro che segaligna. Leggero tabacco, qualche cioccolatino che ti riporta ai fratelloni maggiori, bella marasca fresca . Sta di fatto che me la sono ingollata . Unica, piccola pecca, un'intensità di profumi subito non esplosiva , ma nel (breve) tempo nel bicchiere ha recuperato decisamente. Mi sarebbe piaciuta aspettarla almeno una mezz'oretta , ma il fatto che sia evaporata con Culatello, spalla cotta e strolghino (freschissimo , che bontà...) ha fatto intendere che come bevibilità mica scherzava... :D :D :D :) ++

Sarei curioso di riprovarlo fra qualche ANO..... :wink:

se femminile sarei curioso anche io :lol: :lol: :lol: :lol:
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zampaflex
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda zampaflex » 22 feb 2016 19:20

Antipasti:
- Champagne "L'Artiste Leclapart" :D :D :D :D -
Fluido ma non esile, delicato e personalissimo; più sulla crema che sugli agrumi, erbaceo e caffè pure in evidenza. Buono e piacevolmente diverso.
- Dom Perignon 2004 :D :D :D
sottotono, più sapido che saporito, ha la durata ma non la completezza e il cambio di passo.

Intro:
- Valpolicella Classico Superiore 2006 Quintarelli :D :D :D :) +
Gustoso, complesso, ma declina la gioventù nel parere più il risultato di un "mischione" di Gardiniana memoria che non l'evidenza di una personalità caleidoscopica. Diamogli tempo, sarà un buon bere.

Poi:
- Amarone Classico 2011 Roccolo Grassi :D :D :D :D --
Molto sul legno (cocco, ciocco bianco), alcoolico, ma anche dotato di materia, bilanciato ma un po' slegato e anche asciugante. Pure a lui, diamo tempo.
- Amarone Classico 2000 Roccolo Grassi :D :D :D :D :) -
Sulla strada dell'evoluzione. Liquirizia, umami, arrosto e the si aggiungono. Bocca speziata e di bella composizione, si adagia sul palato strato dopo strato e porta a casa una retrolfazione da minuto e più. Ottimo.

- Harlequin Zymé 2008 NG
Anche lui schiavo dell'affinamento, ma il salto di categoria rispetto a RG 11 c'è. Curiose note di frutta arancione nel suo bagaglio sensoriale (mango, albicocca). La freschezza necessaria a gestire la massa c'è ed è ben usata.
- Harlequin Zymé 2001 :D :D :D :D :) +
Energia clamorosa, vino elettrificante, punge la lingua come una zanzara da diciotto chili. Nonsolofrutto (e cito gli anni ottanta), ma anche spezie, legni pregiati e una gran mano.


- Amarone Dal Forno 2002 :D :D :D :D +
Ridotto, legnoso, quasi muffoso più che erbaceo. Bocca meno presente che di consueto, resta un buon vino ma di fronte agli altri non esce bene.
- Amarone Dal Forno 1996 :D :D :D :D :) ++
Più fumé di un bordolese, all'inizio. Sontuoso, disteso e appagante, ricco e vivacemente fresco. Anche meno ingombrante rispetto alle creazioni più recenti, così come i pari periodo di Quintarelli possiedono una leggerezza di fondo che li innalza di molto nella scala della bevibilità.

- Amarone Classico 2006 Quintarelli :D :D :D :D :) -
Finalmente un naso aperto (gli altri sono stati tutti piuttosto reticenti). Giovanile, erbe secche, china, agrumato; quasi un peso leggero, del peso leggero ha però anche una lieve mancanza di vigorìa.
- Amarone Classico 1995 Quintarelli :D :D :D :D :D -
Rarissimo errore di Marco, questa boccia necessitava di una apertura molto anticipata. Ha purtroppo condizionato molti con un sentore di straccio bagnato, quasi tappino subdolo. Io l'ho tenuto nel bicchiere a lungo, frullandolo ben bene, e ad un certo punto s'è pulito e ci ha fatto togliere il cappello. Grande tonicità, sapore, definizione. Financo floreale, una ciliegia deliziosa, una classe elevatissima.
- Amarone Riserva 1990 Quintarelli :D :D :D :D :D e inchino accademico
Perfetto. Amen.

- Amarone Campolongo di Torbe 1974 :D :D :D :D
Solida testimonianza di sapienza ancora contadina, parecchio evoluto ma comunque fascinoso, e ben strutturato.

- Alzéro 1993 Quintarelli :D :D :D :D :) +
- Recioto della Valpolicella Classico 1995 Quintarelli :D :D :D :D :D
Fantastici, soprattutto il "recioto chinato". Poco mobile l'Alzero, molto più sottilmente variegato il Recioto, che ti si infila negli angoli della bocca dischiudendo ai seni nasali degli scrigni di tesori olfattivi nobilissimi.
Ultima modifica di zampaflex il 22 feb 2016 23:56, modificato 1 volta in totale.
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda Alberto » 22 feb 2016 22:22

Belle note, Luciano...anche se Roccolo Grassi non è di certo in zona Classica. :wink:
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda zampaflex » 22 feb 2016 23:54

Alberto ha scritto:Belle note, Luciano...anche se Roccolo Grassi non è di certo in zona Classica. :wink:


Ha ha ha, ho copiato e incollato il.post di Marco con le bocce bevute! :lol: eravamo un po' provati, suvvia...
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda vinogodi » 23 feb 2016 09:53

Alberto ha scritto:Belle note, Luciano...anche se Roccolo Grassi non è di certo in zona Classica. :wink:
...neppure Cellore è in zona così ... Classica 8) : ormai per "classico" nell'accezione comune si intende una "non riserva" , anche se è termine improprissimo e questi signori la Riserva manco la fanno , proprio perché non in zona classica ma rimangono, i loro vini, dei grandi ... "classici" ... :lol:
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda Alberto » 23 feb 2016 10:09

vinogodi ha scritto:
Alberto ha scritto:Belle note, Luciano...anche se Roccolo Grassi non è di certo in zona Classica. :wink:
...neppure Cellore è in zona così ... Classica 8) : ormai per "classico" nell'accezione comune si intende una "non riserva" , anche se è termine improprissimo e questi signori la Riserva manco la fanno , proprio perché non in zona classica ma rimangono, i loro vini, dei grandi ... "classici" ... :lol:

No, Classico si intende proveniente dalla zona Classica e basta...altrimenti facciamo solo confusione al lettore qualsiasi che magari va in enoteca domani e si aspetta di trovarci l'Amarone Classico 2000 di Marco Sartori che è buonissimo perché un paio di tizi su un forum hanno detto che è spaziale. :lol:
Poi che a CelloLe o a Mezzane si producano grandi vini ormai diventati "classici", è un altro discorso... :wink:
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda vinogodi » 23 feb 2016 11:44

Alberto ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Alberto ha scritto:Belle note, Luciano...anche se Roccolo Grassi non è di certo in zona Classica. :wink:
...neppure Cellore è in zona così ... Classica 8) : ormai per "classico" nell'accezione comune si intende una "non riserva" , anche se è termine improprissimo e questi signori la Riserva manco la fanno , proprio perché non in zona classica ma rimangono, i loro vini, dei grandi ... "classici" ... :lol:

No, Classico si intende proveniente dalla zona Classica e basta...altrimenti facciamo solo confusione al lettore qualsiasi che magari va in enoteca domani e si aspetta di trovarci l'Amarone Classico 2000 di Marco Sartori che è buonissimo perché un paio di tizi su un forum hanno detto che è spaziale. :lol:
Poi che a CelloLe o a Mezzane si producano grandi vini ormai diventati "classici", è un altro discorso... :wink:
...hai perfettamente ragione ; ho voluto trasformare un refuso personale in una battuta ... ma continui ad avere ragione tu ... :wink:
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda and.car » 23 feb 2016 12:26

zampaflex ha scritto:- Harlequin Zymé 2008 NG
Anche lui schiavo dell'affinamento, ma il salto di categoria rispetto a RG 11 c'è. Curiose note di frutta arancione nel suo bagaglio sensoriale (mango, albicocca). La freschezza necessaria a gestire la massa c'è ed è ben usata.


come mai NG?
Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità. [Oscar Wilde]
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda zampaflex » 23 feb 2016 12:50

and.car ha scritto:
zampaflex ha scritto:- Harlequin Zymé 2008 NG
Anche lui schiavo dell'affinamento, ma il salto di categoria rispetto a RG 11 c'è. Curiose note di frutta arancione nel suo bagaglio sensoriale (mango, albicocca). La freschezza necessaria a gestire la massa c'è ed è ben usata.


come mai NG?


Perché, umilmente, non mi ritengo in grado di dare un giudizio corretto visto lo stato del vino (appena uscito dall'affinamento e quindi molto bisognoso di tempo per assorbire il legno), non conoscendolo a sufficienza per potere azzardare una previsione della curva evolutiva.
Piuttosto che sparare un faccinometro a casaccio ho preferito glissare... 8)
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda vinogodi » 23 feb 2016 13:14

and.car ha scritto:
zampaflex ha scritto:- Harlequin Zymé 2008 NG
Anche lui schiavo dell'affinamento, ma il salto di categoria rispetto a RG 11 c'è. Curiose note di frutta arancione nel suo bagaglio sensoriale (mango, albicocca). La freschezza necessaria a gestire la massa c'è ed è ben usata.


come mai NG?
..in questo caso, conoscendo Harlequin piuttosto bene, una grande versione e per il gusto personale di grandissimo valore sensoriale e prospettico. Ricco (strabordante?) di materia, fruttato devastante, contributo del legno assolutamente da coordinarsi ma di maestria tecnica indiscussa, vino emozionale come pochi. Ma la faccia di alcuni, alla loro prima volta, la paragono a quando, per la prima volta, ho fatto assaggiare Calvari, oppure Kurni Vecchie Vigne oppure Alzéro ... la reazione è sempre stata dalla sorpresa all'affermazione comune "... ma è troppo..." :lol:
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda Vinory » 23 feb 2016 16:01

Confermo entrambi gli Harlequin ottimi....piuttosto ribadisco un 95 imho non in perfetta forma altalenante anche dopo tempo in bicchiere e forse ad essere pignoli un alzero leggermente stucchevole a mio gusto....
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda and.car » 23 feb 2016 16:51

vinogodi ha scritto:
and.car ha scritto:
zampaflex ha scritto:- Harlequin Zymé 2008 NG
Anche lui schiavo dell'affinamento, ma il salto di categoria rispetto a RG 11 c'è. Curiose note di frutta arancione nel suo bagaglio sensoriale (mango, albicocca). La freschezza necessaria a gestire la massa c'è ed è ben usata.


come mai NG?
..in questo caso, conoscendo Harlequin piuttosto bene, una grande versione e per il gusto personale di grandissimo valore sensoriale e prospettico. Ricco (strabordante?) di materia, fruttato devastante, contributo del legno assolutamente da coordinarsi ma di maestria tecnica indiscussa, vino emozionale come pochi. Ma la faccia di alcuni, alla loro prima volta, la paragono a quando, per la prima volta, ho fatto assaggiare Calvari, oppure Kurni Vecchie Vigne oppure Alzéro ... la reazione è sempre stata dalla sorpresa all'affermazione comune "... ma è troppo..." :lol:


si pure io la prima volta che l'ho bevuto ci sono rimasto di sasso...ed infatti l'ho comprato, però sono tutt'ora convinto che la Mattonara è una spanna sopra...
te che dici Marco?
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda vinogodi » 23 feb 2016 16:59

and.car ha scritto:
vinogodi ha scritto:
and.car ha scritto:
zampaflex ha scritto:- Harlequin Zymé 2008 NG
Anche lui schiavo dell'affinamento, ma il salto di categoria rispetto a RG 11 c'è. Curiose note di frutta arancione nel suo bagaglio sensoriale (mango, albicocca). La freschezza necessaria a gestire la massa c'è ed è ben usata.


come mai NG?
..in questo caso, conoscendo Harlequin piuttosto bene, una grande versione e per il gusto personale di grandissimo valore sensoriale e prospettico. Ricco (strabordante?) di materia, fruttato devastante, contributo del legno assolutamente da coordinarsi ma di maestria tecnica indiscussa, vino emozionale come pochi. Ma la faccia di alcuni, alla loro prima volta, la paragono a quando, per la prima volta, ho fatto assaggiare Calvari, oppure Kurni Vecchie Vigne oppure Alzéro ... la reazione è sempre stata dalla sorpresa all'affermazione comune "... ma è troppo..." :lol:


si pure io la prima volta che l'ho bevuto ci sono rimasto di sasso...ed infatti l'ho comprato, però sono tutt'ora convinto che la Mattonara è una spanna sopra...
te che dici Marco?
... una spanna forse no, ma le ultime due annate , soprattutto 2003 , siamo davvero ai vertici della categoria e , secondo me, rimarrà sul podio per gli anni futuri...
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda and.car » 23 feb 2016 17:22

vinogodi ha scritto:siamo davvero ai vertici della categoria e , secondo me, rimarrà sul podio per gli anni futuri...


lo predico da un pò ma nessuno mi da retta :oops:
Lo spreco della vita si trova nell’amore che non si è saputo dare, nel potere che non si è saputo utilizzare, nell'egoistica prudenza che ci ha impedito di rischiare e che, evitandoci un dispiacere, ci ha fatto mancare la felicità. [Oscar Wilde]
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda zampaflex » 24 feb 2016 10:41

and.car ha scritto:
vinogodi ha scritto:siamo davvero ai vertici della categoria e , secondo me, rimarrà sul podio per gli anni futuri...


lo predico da un pò ma nessuno mi da retta :oops:


No, no...io la 2003 l'ho provata, e lo ripeto a tutti quelli che mi vogliono ascoltare che è un gran vino :D
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda landmax » 24 feb 2016 15:50

Metto solo il faccinometro (più qualche commento qua e là), sia per mancanza di tempo sia perchè venivo da un'influenza e non mi sento in grado di esprimere valutazioni più articolate.

- Champagne "L'Artiste Leclapart": naso notevole, veramente di grande espansione nel bicchiere, bocca invece un poco scomposta, con una freschezza tagliente un pò slegata dal corpo del vino, che mi è parso un filo magro. Non mi ha pienamente convinto, ma comunque interessante. :D :D :D :)

- Dom Perignon 2004: piuttosto muto, bottiglia meno performante di altre bevute del millesimo. :D :D :)

- Valpolicella Classico Superiore 2006 Quintarelli: notevole. Cangiante e complessa. Se dovessi giudicare da quest'annata (calcolando il mio gradimento anche per l'amarone 2006), non direi proprio che siamo di fronte a un cambiamento in peius della cantina, come osservato da alcuni. Per carità, non "miracolosa" come altre annate bevute, ma veramente ad alti livelli. :D :D :D :D

- Amarone 2011 Roccolo Grassi: un bambino in fasce, alcol un pò in evidenza, forse però ha solo bisogno di tempo. :D :D :D :)
- Amarone 2000 Roccolo Grassi: io l'avrei preferito bere 3 anni fa, gli mancava un pò di "tiro". Naso non straordinario, ma bocca veramente sontuosa. :D :D :D :D

- Harlequin Zymé 2008: di stampo ultra-internazionale, fastidiose note di cocco e frutta sciroppata al naso, bocca potente e un filo alcolica. S'avrà da fare, per carità, ma non è la mia tazza di thè. :D :D
- Harlequin Zymé 2001: decisamente meglio, ma quel profilo internazionale al naso ritorna, seppur in versione più sfaccettata ed elegante. Gran bocca, senza dubbio, di grande energia. :D :D :D :D


- Amarone Dal Forno 2002: per chi ne ha, il mio consiglio è bere ora. Dopo mezz'ora nel bicchiere era già sul fungo secco. Bocca elegante e risolta. Anche questo 3-4 anni fa sarebbe stato meglio. :D :D :D
- Amarone Dal Forno 1996: qui bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. Nel senso che continuo a non apprezzare molto lo stile del produttore, ma devo riconoscere che questo vino non può lasciare indifferente un osservatore attento. Il naso è il "solito" Dalforno: stile molto preciso, poca fantasia, nessuna emozione (almeno per me). La bocca, invece, esprime un'energia incontrollabile (e insospettabile), di una concentrazione sconcertante, direi quasi esagerata, ma in perfetto equilibrio tra alcol e freschezza. Lunghezza interminabile. Non so se sarei in grado di berne più di un solo bicchiere, ma quel bicchiere qualche soddisfazione la regala certamente. :D :D :D :D :)

- Amarone Classico 2006 Quintarelli: interessante versione. Ancora estremamente giovane, con una bellissima florealità al naso, la bocca è una mezza via tra la sua valpolicella e un amarone importante. Ne salta fuori una sorta di valpolicella+, a tutto beneficio della bevibilità. Piaciuto. :D :D :D :D
- Amarone Classico 1995 Quintarelli: per me non giudicabile. Sentito e risentito, si sentiva in lontananza il simulacro di un grande vino, ma quel tappetto/straccetto bagnato proprio non andava via.
- Amarone Riserva 1990 Quintarelli: dolce dolce dolce. Le tette della tabaccaia (cit.). :D :D :D :D :)

- Amarone Campolongo di Torbe 1974: un gran bel signore di mezza età. Tutto perfettamente bilanciato, mi sarebbe davvero piaciuto sentirlo 10 anni fa. :D :D :D

- Alzéro 1993 Quintarelli: banalotto, poco mobile, troppo dolce. :D :D

- Recioto della Valpolicella Classico 1995 Quintarelli: stranamente poco concessivo rispetto all'unico altro esemplare da me bevuto (dell'annata '97), mi è parso decisamente sotto tono. Ma forse ero solo troppo provato io. :D :D :)
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Re: Dolce, amaro o .... Amarone?

Messaggioda Vinory » 24 feb 2016 16:34

landmax ha scritto:Metto solo il faccinometro (più qualche commento qua e là), sia per mancanza di tempo sia perchè venivo da un'influenza e non mi sento in grado di esprimere valutazioni più articolate.

- Champagne "L'Artiste Leclapart": naso notevole, veramente di grande espansione nel bicchiere, bocca invece un poco scomposta, con una freschezza tagliente un pò slegata dal corpo del vino, che mi è parso un filo magro. Non mi ha pienamente convinto, ma comunque interessante. :D :D :D :)

- Dom Perignon 2004: piuttosto muto, bottiglia meno performante di altre bevute del millesimo. :D :D :)

- Valpolicella Classico Superiore 2006 Quintarelli: notevole. Cangiante e complessa. Se dovessi giudicare da quest'annata (calcolando il mio gradimento anche per l'amarone 2006), non direi proprio che siamo di fronte a un cambiamento in peius della cantina, come osservato da alcuni. Per carità, non "miracolosa" come altre annate bevute, ma veramente ad alti livelli. :D :D :D :D

- Amarone 2011 Roccolo Grassi: un bambino in fasce, alcol un pò in evidenza, forse però ha solo bisogno di tempo. :D :D :D :)
- Amarone 2000 Roccolo Grassi: io l'avrei preferito bere 3 anni fa, gli mancava un pò di "tiro". Naso non straordinario, ma bocca veramente sontuosa. :D :D :D :D

- Harlequin Zymé 2008: di stampo ultra-internazionale, fastidiose note di cocco e frutta sciroppata al naso, bocca potente e un filo alcolica. S'avrà da fare, per carità, ma non è la mia tazza di thè. :D :D
- Harlequin Zymé 2001: decisamente meglio, ma quel profilo internazionale al naso ritorna, seppur in versione più sfaccettata ed elegante. Gran bocca, senza dubbio, di grande energia. :D :D :D :D


- Amarone Dal Forno 2002: per chi ne ha, il mio consiglio è bere ora. Dopo mezz'ora nel bicchiere era già sul fungo secco. Bocca elegante e risolta. Anche questo 3-4 anni fa sarebbe stato meglio. :D :D :D
- Amarone Dal Forno 1996: qui bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. Nel senso che continuo a non apprezzare molto lo stile del produttore, ma devo riconoscere che questo vino non può lasciare indifferente un osservatore attento. Il naso è il "solito" Dalforno: stile molto preciso, poca fantasia, nessuna emozione (almeno per me). La bocca, invece, esprime un'energia incontrollabile (e insospettabile), di una concentrazione sconcertante, direi quasi esagerata, ma in perfetto equilibrio tra alcol e freschezza. Lunghezza interminabile. Non so se sarei in grado di berne più di un solo bicchiere, ma quel bicchiere qualche soddisfazione la regala certamente. :D :D :D :D :)

- Amarone Classico 2006 Quintarelli: interessante versione. Ancora estremamente giovane, con una bellissima florealità al naso, la bocca è una mezza via tra la sua valpolicella e un amarone importante. Ne salta fuori una sorta di valpolicella+, a tutto beneficio della bevibilità. Piaciuto. :D :D :D :D
- Amarone Classico 1995 Quintarelli: per me non giudicabile. Sentito e risentito, si sentiva in lontananza il simulacro di un grande vino, ma quel tappetto/straccetto bagnato proprio non andava via.
- Amarone Riserva 1990 Quintarelli: dolce dolce dolce. Le tette della tabaccaia (cit.). :D :D :D :D :)

- Amarone Campolongo di Torbe 1974: un gran bel signore di mezza età. Tutto perfettamente bilanciato, mi sarebbe davvero piaciuto sentirlo 10 anni fa. :D :D :D

- Alzéro 1993 Quintarelli: banalotto, poco mobile, troppo dolce. :D :D

- Recioto della Valpolicella Classico 1995 Quintarelli: stranamente poco concessivo rispetto all'unico altro esemplare da me bevuto (dell'annata '97), mi è parso decisamente sotto tono. Ma forse ero solo troppo provato io. :D :D :)


Mi trovo pienamente con le tue faccine :wink:
Solo una cosa sul Harlequin 08...ti sta proprio sul cazzo 'sto cocco :mrgreen:

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